Traiano Boccalini, Ragguagli di Parnaso, 1612

ardui conduce gli uomini al sicuro porto della perfezione

che, mentre viveranno donne al mondo, gli uomini saranno

percioché gran vergogna arreca al medico che, l'ammalato

e più saremo ridicoli al mondo di quel calzolaio

il camminare in esse al buio: il che accade

il suo mestiere, pubblicaremo al mondo una riforma degna

e che la dava al nemico per doverla ricever

talmente avevano penetrato fino al vivo dell'osso, che

privata. ¶ Di modo che al Mazzoni, che scriveva, dettarono

parole prima fecero testimonianza al mondo della cura che

e dalla pubblica ringhiera, al popolo che in numero

quale avviso il corriere al palagio reale fu accompagnato

più si rasserenava, fino al termine di esser nella

fine di esse pervenuta al colmo del più dorato

reina d'Italia, appoggiata al suo Belisario, a gran

poi ch'ella fu al suo real palazzo, da

di così grandi eroi, al serenissimo Carlo Emanuele duca

di "primo guerriere italiano": al quale per una onoratissima

Sua Maestà ha comandato al maestro de' novizi che

l'infelicissima sua calamità al mondo tutto aveva fatto

servitù che ora portate al piede. Disordine gravissimo, e

migliore, e la diedero al Memoransì; il quale disse

naturale, di un galantuomo al quale il mal francese

poeta. Sommo onore apportò al Petrarca quel caso, come

alla fronde del lauro al Petrarca era sopravenuta quella

di Sua Maestà, posero al paragone quei due versi

tanta utilità ha apportata al privato, così gran riputazione

privato, così gran riputazione al pubblico, che si è

arti liberali, quasi che al mondo tutto non fosse

la maestà di Apollo, al quale Pietro Vittorio, gran

prencipi si veggono nascer al mondo, non vi hanno

fece nascere i sorci al mondo, che per ingrassare

comandò all'Ariosti e al Berni che quanto prima

carico sarebbe stato dato al Petrarca, al Guidiccioni o

stato dato al Petrarca, al Guidiccioni o a monsignor

guerra. Di modo che al presente Apollo si trova

da Apollo fu rimessa al suo real consiglio di

cose loro più care al manifesto pericolo delle più

che erano stati fatti al suo precessore, di necessità

fu a trovar Tacito, al quale dell'ingiuria fatta

senator romano non solo al Lipsio liberamente condonò l

affettava, che di parere al mondo un Tacito novello

amore che altri porti al suo sangue, tal gelosia

il Lipsio aveva fatta al loro amico Tacito, appresso

curiosità da un alemanno, al mondo tutto più fatale

e per esattamente compire al debito della gratitudine gli

che avendo egli lasciati al mondo scritti ordinari, le

il Lipsio era condotto al patibolo di tanta infamia

loro. Il prencipe, conforme al costume di molti, per

con essi, per giungere al suo fine di salir

dispendiosi, solo doveano attendere al guadagno della riputazione e

giammai trovar medicina utile al male, che così fosse

per riporre l'osso al suo luogo. ¶ Ragguaglio LXX

la fortezza, virtù attribuita al sesso virile: perché benissimo

che la rende odorifera al mondo, era un fetente

era stato violentato ricorrere al fonte chiarissimo della retta

adulterio la stessa licenza al sesso femminile, che pretendevano

figliuoli per lo quale al sesso femminile fu data

domanda, e disse che al sesso femminile scorno troppo

correlativo di por mano al pugnale. Allora Cesare, tutto

si diceva esser noto al mondo tutto che nella

suo erede. Magnanimità che al popolo romano tanto piacque

vendetta di tanta ingratitudine al beneficio della libertà che

vita. Che quanto poi al testamento, nel quale si

Bruto a singolar battaglia; al quale rispose Bruto che

averebbe servito da amico. Al disprezzo della risposta di

la querela di Cino; al qual disse ch'egli

ch'egli ha data al tiranno. ¶ Il gran prencipe

maligna diffinizione avesse data al tiranno, ch'ella includeva

per non farsi ridicoli al mondo, quando dicono e

di questo stato, andarono al palazzo delfico, stanza deputata

vi assicuro di aver al veleno delle presenti corruzioni

letterati andarono ad Apollo: al qual dissero essergli noto

stato, andarono ad Apollo; al quale: — Sire — dissero — delle

sia che una eredità al genere umano lasciata da

il ricco è ingiurioso al povero, il povero invidioso

assaggio, non stette saldo al colpo del martello delle

le cose: e che al genere umano, per provedersi

farsi alla virtù e al merito, che veder uno

uomo singolare, vivamente opponendosi al parere di così gran

tosto Periandro pose fine al suo dire, che Biante

hanno tirati gli uomini al precipizio delle più crudeli

proibisca la navigazione, fino al termine che ad alcuno

anco per questo necessarissima al genere umano. Perché avendo

che altri vuol applicare al male de' vizi che

gli uomini e mostrare al mondo che i mali

scelerati". — ¶ Qui tacque Cleobolo; al parer del quale così

ipocriti moderni son giunti al colmo di tanta perfezione

tanto intestini, che dove al leone i leoni tutti

è vergognato di pubblicar al mondo che "in summa

di rubare gli stati al compagno, che prima tanto

Qui Periandro pose fine al suo dire, quando Solone

tardo a chieder rimedio al suo male; così i

congregazione, Solone pose fine al suo dire: dopo le

più intimamente né più al vivo potevano essere scoperte

si è indebolita fino al termine che la virtù

di libidine si fanno al buio e a porte

Corre anco voce che al Macchiavelli rimproverassero la sua

il clarissimo Bernardo Cappello, al quale dà bonissimi ordini

il clarissimo Bernardo Cappello: al quale strettamente comandò che

quali per dar principio al mestier delle armi volontariamente

a sé il Cappello: al quale con rigor grande

tanto utili e necessari al genere umano, il quale

pubblico beneficio, strettissimamente comandò al Cappello che, in quell

che Sua Maestà diede al Cappello, fu che, il

divenivano cornuti. ¶ Ragguaglio LVI ¶ Al prencipe dell'Epiro essendo

fu veduto mesto, che al suo maestro di casa

questa del prencipe parve al maestro di casa; al

al maestro di casa; al quale così disse: — Come

oltre ciò quel prencipe al quale nascono figliuoli molto

premio proposto ai virtuosi, al buon genio che per

in Parnaso, li denunziassero al tribunale. Questa medicina operò

suo stato trascurato fino al segno di averlo dato

stupido di ingegno, inetto al governo degli stati, il

marcia, senza sale, ¶ ch'al fin si troverà pur

ruppe la ganassa destra al Berna; e il povero

e che, essendosi data al giuoco e a tutti

studi per gloriosamente vivere al mondo con le proprie

Apollo commosso, fece sapere al pretore che, sebbene quei

che gl'italiani cedevano al verso eroico, grave per

in una macchia sicura, al primo, al secondo assalto

macchia sicura, al primo, al secondo assalto e al

al secondo assalto e al terzo sangue, non solo

già infelloniti; e disse al Berni che di tutto

sparlato di un poeta al quale egli non era

corse a ritrovar Giovenale, al quale raccontò tutto quello

molto maggiore autorità rimandato al suo governo. Avendo quei

Sua Maestà lo diede al famoso Crate; il quale

tanto desiderata fu condotta al suo fine, i prencipi

da altre delizie appartenenti al vestire e al viver

appartenenti al vestire e al viver degli uomini, che

sua Republica avea pubblicato al mondo, esser ottimo consiglio

scandaloso esempio avesse dato al mondo. In molta fretta

mandar le anime loro al cielo. Vale anche assai

che inabile si rende al servigio degli uomini, così

di Dio, si deve al prencipe, solo sia virtù

quando se ne salì al cielo, lasciò in terra

fuoco contro colui che al mondo avea pubblicato un

inutil beneficio sarebbe stato al genere umano che questo

niun'altra cosa più al vivo somigliava un esquisito

ed umile si rendeva al suo pastore con l

in Parnaso si applicò al pericolosissimo esercizio di andar

suoi malevoli, subito ricorse al prencipe di Negroponte, che

che compitamente hanno soddisfatto al debito loro. Il prencipe

maestro. Rise il Capponi al vanto del cortigiano; e

mai più cortigiano alcuno al giuoco loro; come quelli

i virtuosi che corsero al rumore non l'avessero

e piangendo così disse al Nifo: — Agostino, io sempre

degli Afflitti, all'Altomare, al Tansillo, al Porta e

all'Altomare, al Tansillo, al Porta e ad altri

sé il re Francesco: al quale disse ch'egli

un flagello tanto simile al tremendo fulmine divino. Ubbidì

parole in sua difesa. Al tedesco fu conceduta la

invenzioni di cose utili al genere umano, la grazia

vari artifici erano strascinati al crudelissimo macello della guerra

battersi con quel nemico al quale volessero usurpar lo

le sue parti similissimo al celeste e con artificio

prezioso tesoro della vita al manifesto pericolo di morir

sue carni, è arrivato al termine di così crudele

umano, si son dati al crudel mestiere di annichilarlo

era ritirato in villa; al quale disse di esser

come ben è noto al mio Virgilio, son pastor

la mattina venivano condotte al pascolo e rimenate la

contro le pecore fino al termine di mangiarsele, così

pratico, così dannoso riuscì al pastore e alla greggia

poco dopo fu assunto al pontificato, ricordandosi della buona

medici di questa corte, al quale, come si usa

fisici molto prima furono al mondo dei duchi; i

i titolati essendo venuti al mondo dopo i dottori

in brieve tempo conducendo al basso quelli che poco

fu trovata esser contraria al voler divino; perché, per

l'imperadore Flavio Vespasiano, al quale quei signori domandarono

donna Vittoria fu dato al trito proverbio, "rosso mal

avere i suoi beni al Giapone. ¶ Ragguaglio LII ¶ Finalmente

Ragguaglio LII ¶ Finalmente Apollo al duca di Milano Francesco

che que' soldati che, al soldo della milizia sforzesca

e vergognosa condizione parve al duca quella che da

di Parnaso, e che al mestier della guerra ne

poteva: perché non ingrato al suo esercizio, ma grandemente

nobile di venti anni, al quale da un veretton

furono a trovar Apollo: al qual dissero essergli noto

uguale utilità sarebbe stato al mondo, che, allora che

di Parnaso tutti corsero al rumore, e trovarono che

p, diede nel volto al Lambino, che ostinatamente teneva

teneva la parte contraria: al quale fracassò tutto il

talmente si alterò, che al pretore urbano comandò che

della materia lo merita, al menante non sarà noia

Dichiarando che il pubblicar al mondo istorie false sia

imperadori. E per ovviare al bruttissimo inconveniente dell'ignoranza

scrivere istoria particolare, se al nostro venerando collegio istorico

vissuta grande e illustre al mondo, con molta copia

Perché si dice che al serenissimo Giulio Cesare fu

acerbi, li avessero portati al mercato, quella necessaria pazienza

si avvicinò ad Apollo; al quale fatto che ebbe

sequestrato da' negozi loro, al mondo tutto anzi doveva

quali gli dissero che al pari degli altri virtuosi

avesse punto di compassione: al quale Sua Maestà chiese

aveva pronosticato quella calamità al Bentivoglio. Rispose il Gaurico

l'avesse fatto decapitare. Al conte umanissimamente rispose Apollo

alla temerità di fare al signor loro l'insopportabile

con fregio tanto vergognoso al volto. Che però questi

che di quelli che al mondo tutto li facevano

quali lasciando senza commentari, al mondo tutto mostravano che

non mai immaginate: come al grande Aristotile, dall'eminentissimo

fattagli dall'imperador Claudio: al quale con voce e

della maestà di Apollo: al qual disse che per

di grosse rendite arricchito, al pari di qualsivoglia altro

bargello di questo stato, al quale minacciò castigo crudele

di Parnaso, comandò che al suono della campana maggiore

prencipi elettivi di procacciare al sangue loro dopo la

sagace prencipe della Macedonia, al quale non pervenne mai

deploranda miseria è salito al sublime stato di esser

a questo tuo amico, al quale ancor che tu

della perfidia di molti al più offerente si vendono

negozi importanti riesce fedele al suo signore, non tanto

qual gioia può paragonarsi al ricco tesoro, pieno di

che una perfetta libertà al genere umano è preziosissima

non si trovarebbono monarchie al mondo: mercé che i

voi con me che al mondo non si dà

ingegni dei cittadini, proporzionati al viver nella libertà, che

cittadino: mortificar se stesso al segno di chiedere con

sito mirabilissimo e unico al mondo di quelle sue

di dare i magistrati al solo nudo merito, era

sicuramente speravano di iugularlo al primo colpo: ma da

un arguto poeta satirico al collegio tutto dei letterati

irresoluti e addormentati fino al termine di parer inetti

sagaci che sono preposti al negozio dell'esamine, fermamente

gli ufficiali confinanti soggetti al medesimo prencipe fuggisse le

guardasse di fare amico, al quale, l'ora medesima

cause civili: l'altra, al decider le criminali: che

in molti luoghi ridotte al termine di temerità tanto

di non mostrarsi inetto, al suo prencipe non desse

compiacesse di far conoscere al mondo di avere nella

molto bisognoso, si proferì al serenissimo Andrea Gritti e

dilettevol giuoco del calcio, al quale concorsero i letterati

per esercitar la gioventù al corso, al salto e

la gioventù al corso, al salto e ad una

animo sgangherato dalle passioni al luogo della tranquillità: sfogamento

incognito alle altre, parve al Capponi che il cortigiano

quando avesse voluto ammetterlo al giuoco, egli a que

ingegni dei capricciosi poeti al giogo della legge e

chiarissimo testimonio ne rendeva al mondo tutto la Politica

di valore era superiore al popolo, il quale dalla

odiosissimi alla nobiltà e al popolo del suo principato

conosceva che per giungere al suo fine bramato di

riformatori della moderna pedantaria al dispetto delle carte vogliono

celebrati. Non così tosto al popolo fu pubblicata nuova

fatto da Caio Plinio; al quale essendo intervenuti i

a gustarli, come prima al sapore egli si avvide

esserli paruta troppo melata; al quale con isdegno grande

Poi diedero un'occhiata al forno di monsignor della

poi che Apollo fece al suo real palazzo, alcuni

strada, egli era giunto al palio. Per la qual

aveva lasciata di sé al mondo, che il suo

cagione di quel tumulto: al quale rispose ch'egli

di Teflis, era ammesso al primo grado: ma se

che i soldati portavano al prencipe loro, che per

sopra le sue forze al Manuzio sborsò i mille

quali avendo poi ricercati al Sigonio, egli più volte

farlo carcerare: e che al pari di vedere l

ch'egli avea fatto al Sigonio era uno di

tormento grandemente l'affliggea. Al Caro rispose Apollo che

Atanagi scopertamente avea mancato al debito suo; e però

fare il suo debito, al dono delle dodici camicie

voce alquanto alterata rispose al Caro che la sentenza

dello sdegno, così disse al Caro: — Non sapete voi

risentimento contro i fiorentini. Al Vitelli rispose Apollo che

ebbe Apollo dato soddisfazione al Vitelli, che il Carmagnuola

né veder il processo, al Carmagnuola comandò che si

delizioso cagnolino faceva vezzi al suo signore. Questi, presentatosi

sopra le cose necessarie al vitto umano, non difficultate

agli alberi e, posti al bersaglio, empiamente erano archibugiati

disse a Sua Maestà: al mondo tutto esser noto

di Suilio, così avvezza al mentire, che con l

ch'egli avea comunicati al mondo. Suilio, così atrocemente

l'unico paragone che al mondo faceva conoscere la

replicar Seneca, quando Apollo, al quale quella odiosa differenza

non fossi mai stato al mondo, o che non

fecero riverenza ad Apollo; al quale Lucrezia, che fu

che tanto fu celebre al mondo, non però la

quelli si concedeva che al valore di saper acquistare

concedeva, in Parnaso, che al valor di acquistare talmente

felicemente gli aveano trasmessi al terzo erede. Azione che

commentatori de' poeti, che al lettore scoprivano l'artificio

a tanto suo bisogno. Al duca di Rodi rispose

all'ozio, alle libidini, al giuoco e ai costumi

con risentite parole disse al Buonfadio che, se bene

di quell'uomo grande, al quale con la sua

per ben potersi accommodare al tempo, al luogo e

potersi accommodare al tempo, al luogo e alle persone

ognuno decreta l'eternità al nome di Vincenzo Pinti

letterati in Elicona, ove al tempo determinato essendo comparsi

per dar l'eternità al nome di un virtuoso

e poi l'eternità al famosissimo nome dell'illustrissimo

animo decretassero l'immortalità al cavaliere, poiché sapea di

favoritissimamente decretata l'eternità al nome del cavalier del

virtuosi. Disse allora Apollo al cavaliere: — Voi, Vincenzo, siete

essendosi ridotto senza artificio al nudo termine di un

solo per far sapere al mondo le miserie e

tutti i virtuosi, concedette al Peranda quanto egli chiese

solo avesse avuto riguardo al merito di lui, non

che allora che, conforme al solito, a tutti i

non erano toscane. Ma al Tolomeo con disprezzo grande

seggia, e appresso chiese al medico se tutto quello

allora non potevano attendere al fatto loro; di maniera

dal quale furono rimessi al regio collaterale, dove la

rendesse molto minuto conto al mondo, con quai precetti

pienamente constava ch'egli al mondo era stato un

tamburo e della tromba, al suono dei quali la

delle frondi della faccia, al tasto della persona, i

alle serenissime muse e al senato tutto virtuoso fu

di esecrande confusioni, conforme al verissimo precetto di Tacito

aveva genio di sottoporsi al vilissimo dominio di un

maggiore di Parnaso, e al grande Iddio domandano una

le leggi sieno dirette al ben comune degli uomini

prole che questa partorì al famosissimo Germanico suo marito

Maestà, e che però al suo nome in pieno

qualificato fu differita fino al martedì della settimana passata

punto non avendo riguardo al giusto e all'onesto

violenza, di modo fino al settimo cielo si vedeva

scienze umane. Ubbidì Seneca al comandamento de' signori censori

hanno avuto da lui, al quale avendo essi dato

caso gravissimo che succedette al dottissimo Pausania, scrittor greco

classe degli autori cronologici, al quale all'improvviso venne

grandissimo mancamento commetteva impedendo al Lipsio il poter fornir

del Lipsio fosse condotta al suo fine, proruppero in

le nazioni tutte consecrato al genio festivo e allegro

altrui, ed esser capitato al passo spaventevole della morte

tisici, prima poco conosciuti al mondo, per la miserabile

uso lodevolissimo di bere al boccale. ¶ Ragguaglio XXV ¶ Le

le altre isole soggette al suo dominio, lo stato

dell'arte poetica, pubblicavano al mondo poemi infelici, ne

con violenza grande resistevano al dono della poesia, allo

fosse riveduto, lo diede al censore bibliotecario, che di

si presentò avanti Apollo; al quale disse ch'egli

quale solo avea ubbidito al talento che gli avea

la qualità del soggetto al quale si presentano, è

per dar nuovi gusti al palato, fino si sono

ricreazione che si concedono al riposo del corpo, al

al riposo del corpo, al ristoro dell'animo, non

Indie non tanto abbiamo al primo fortunatissimo scopritor di

vendono diverse merci utili al virtuoso vivere dei letterati

occasione così mirabili occhiali al naso, opera che altri

ricevuta, ella grandemente fino al termine dell'ingratitudine s

i quali, ponendoli poi al naso dei loro sfortunati

grande e affatto repugnino al gusto degli uomini buoni

capitalmente sbandito da Parnaso, al quale con tutto che

della penna, egli nondimeno, al dispetto di Apollo e

di presto dover ritornar al suo primo principio, poiché

carissima gioia della vita al manifesto pericolo di esser

virtuosi che era mancato al mondo il padre delle

in abito vedovile, assisterono al pio offizio delle esequie

nobilissimo regno di Francia, al pari della stessa virtuosa

così brutta sporcizia, chiese al Buonaroti che volesse dirli

la catena della servitù al piede. ¶ Seguì poi Giulio

pagava le gravezze antiche al pubblico erario, ma che

la bontà dell'animo al nobil povero nella republica

liberalità si facessero conoscere al mondo non cittadini di

altra nazione poter trovarsi al mondo, che meglio sapesse

nella floridissima republica veneziana. ¶ Al Giovio seguì Giovanni Boccaccio

che dà lunga vita al viver libero; perché appresso

in quell'ora medesima al suo nemico l'ingiuria

sue meravigliose prerogative, disse al Dolce che quella ch

che alcuni plebei, conforme al costume loro, essendo in

essendo in Vinegia andati al lito del mare per

fragranti con gli occhiali al naso fu trovato che

la maestà di Apollo; al quale a nome di

non tanto avessero riguardo al genio di colui che

alla sessagesima generazione fino al tetto ne hanno empiuti

è che il menante, al quale simil artificio molto

quale perciò che piacque al cortigiano, convenne del prezzo

some. Strana cosa parve al menante la quantità del

bracchi che sono nati al mondo solo per odorare

suoi servidori, che arrivavano al numero di trecentoventi; e

ciaschedun cortigiano, e conforme al merito loro ad ognuno

rispose allora il prencipe al menante, — questo stile medesimo

amor che devono portare al signor loro convertono in

pretendere che un cortigiano, al quale il prencipe con

meglio incitar il cavallo al corso, gli tira la

panno erano di soddisfazione al compratore: solo avevano il

il collo del piede, al menante parve miracolo grande

mestiere sopramodo esser odioso al mondo e apportar poca

de' travagli dell'animo. Al menante così rispose Lorenzo

pregiati inchiostri loro attendono al nobilissimo traffico di eternar

nella pubblica servitù, aderisce al tiranno amico. ¶ Ragguaglio LXII

ispesso porsi la mano al petto, pareva che alla

ha voluto far conoscere al mondo, molto migliore esser

Ragguaglio LXIII ¶ In Corinto, al governo della qual città

settimane sono, fu mandato al governo di Corinto: carico

quella sua severa risoluzione al mondo tutto tanto era

sapevano misurar la pena al delitto, e che molto

di rispetti grandi conforme al rigore delle leggi non

poteva commettere, la quale al buon governo della sua

infelloniva l'animo fino al termine di smaccar, anco

isquisitezza deve esser uguagliata al delitto che altri aveva

se stesso la catena al piede di sempre con

di consegnar l'Attica al signor dell'Epiro. Di

e dati in preda al prencipe dell'Epiro, per

spedì un suo araldo al campo nemico per concludere

E dopo l'accordo al suo Stato rimandarono il

suo rescritto la commise al Conseglio reale di guerra

Attica tanto prontamente fatte al prencipe della Macedonia e

atto fu veduta farsi al signor Ludovico Ariosto; il

e di peso portato al porto e posto alla

di Parnaso sia giunto al termine di più tosto

che, per felicemente giunger al termine di più tosto

necessaria, di saper piegarvi al genio, all'umore di

conversate. Così si vive al mondo, questa è l

per poter poi giungere al termine felicissimo di dominar

alcune insolenti parole dette al nobilissimo Giulio Cesare Scaligero

del prezzo di esse, al falegname fece contar il

lo sdegno dello Scaligero, al suo bargello comandò che

non per altro vivono al mondo che per acquistarsi

era ai soggetti simili al Scaligero per disgusti ricevuti

persona vile, fece sapere al duca, se gli era

perdonargli, ed egli appresso al ferito mandò cinquecento scudi

uomini ignoranti, invilirli fino al segno che le stesse

ebbe a dar soddisfazione al corpo che all'anima

nelle altre cose necessarie al vitto, al vestito e

cose necessarie al vitto, al vestito e nello stesso

il quale, mentre guerreggiai al mondo, travagli molto maggiori

grande di carne umana al macello delle guerre ottomane

solo affine che, conforme al pubblico beneficio, essi siano

fabbricati da lui, pregiudicialissimi al loro governo, essendo stato

vien liberato. ¶ Gran maraviglia al collegio tutto de' letterati

li prencipi; perché, posti al naso delle persone semplici

che, se l'esperienza al mondo tutto aveva fatto

e la zappa, se al sarto per tagliare e

e la forfice, e al fabbro il martello con

di così bene sigillare al naso degli uomini, che

E ad Apollo e al venerando collegio de' censori

Stato, che solo attendono al vergognoso mestiere di sparger

grande tutto si applicò al servigio di quel prencipe

che, essendo egli andato al banco per riscuoter il

non potette esser condotta al suo fine. ¶ Ragguaglio XLVII

e altrove sono condennate al duro remo della corte

eterna memoria hanno lasciata al mondo, come è costume

altra sceleratezza maggiore trovandosi al mondo che l'empia

erano generosissimi e appropriatissimi al male, intanto nondimeno non

importante felicemente si recava al suo fine solo con

affatto levò i capi al popolo, aveva imparato che

giammai conseguire onore, ma al mondo tutto li pubblicava

si presentarono avanti Apollo, al quale fecero instanza che

molto sono note, rispose al marchese che, non potendo

cursori incontinente fece sapere al Guicciardini che 'l vegnente

essendo comparso avanti Apollo, al marchese di Pescara, ch

Guicciardini, quel capitano tuttavia, al quale anco ne' casi

animo suo invitto, rispose al Guicciardini esser diretto ordinario

avuti i prencipi, lasciassero al giudicio di chi leggeva

avuto animo di mancare al suo signore. Perché quei

suo signore diede animo al Morone e allettò i

così a lui come al mondo tutto, per tanti

difesa del Pescara, che al Guicciardini, il qual pur

qual pur diceva che al marchese infamia eterna aveva

lode che si doveva al marchese tanto era maggiore

da ogni onorato capitano, al quale fosse accaduto il

genti balorde. ¶ Ragguaglio LV ¶ Al virtuosissimo Giovan Francesco Pico

tanto necessaria conosceva esser al suo Stato, gli piaceva

uomini virtuosi, ma, conforme al difetto dell'età moderna

soddisfazione ch'egli desiderava. Al quale, con un intimo

giustizia, per aiuto ricorse al suo re Ferdinando. Al

al suo re Ferdinando. Al quale avendo raccontato il

alla sua prudenza che al valor di lui. Onde

gli disse che, poiché al virtuoso collegio degl'istorici

giorni di tempo diede al fiscale di provar quella

imputazione gravemente essendosi turbato, al fiscal Bossio disse ch

ogni uomo privato fioriva al pari di quello che

ma che, contrafacendo poi al giuramento, si assicurò della

scale del real palazzo, al fiscal Bossio disse che

altra commetterle per darlo al suo signore; che però

Lepanto spinse un vascello, al soccorso del quale, percioché

alcuni prencipi era spedito al lago Averno, vengono i

a trovar quel prencipe, al quale con longo giro

urli che fino giungeano al cielo, cominciò a rammaricarsi

prepor la vita privata al regnare era paradosso sopramodo

spesse volte fanno conoscer al mondo di non aver

per suo scarico pubblicò al mondo quelle sue infelici

lo fece ardere; e al Perez disse che alle

prencipe, que' segreti pubblicava al mondo, che, dal suo

sa voltar le spalle al giusto e all'onesto

e che Augusto fino al cornicione della sua maggior

che, felicemente avendolo trasmesso al suo pronepote Caligola, lo

averei mostrato di portare al sangue di Augusto averebbe

moglie di sproporzionata grandezza al marito si riceve, da

rispetto che seppi portar al sangue di Augusto, fu

mia riputazione. Vengo ora al secondo capo dell'accusa

questo Stato, mi sottopongo al rigore della legge cornelia

stesso Tacito ha pubblicati al mondo? E se è

pazzamente pretende di limitar al prencipe l'autorità di

prencipe nuovo non congiunto al sangue di Augusto, e

di così onorato collegio: al quale ampla e piena

dar subito minuto conto al collegio degli accidenti dell

volte affatto contrarie erano al bisogno dell'infermo. Oltre

ella aveva simbolo alcuno. Al Mauro rispose Laura che

per acquistar l'eternità al suo nome desiderava abitar

gli officiali che andavano al governo delle province, non

Percioché mentre io vissi al mondo, giammai non essendo

occorso a' suoi Marchigiani; al quale Apollo con singolar

le buone lettere fiorirono al mondo, anco la Marca

relazione ne facessero poi al senato istorico: tutto affine