Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

altri duecento metri poi, all’angolo con Calle Castellar

però, aveva voluto ricorrere all’aiuto dell’amico. Ed

riservare tutto l’appetito all’anatra laccata del maestro

cuoco pechinese. Un’occhiata all’orologio. Undici minuti alle

marciapiede di via Petrarca. All’angolo con viale Emanuele

vivevano? In pochi anni, all’Esquilino, Bertone aveva visto

melting pot sarebbe scoppiato all’improvviso. Un giorno o

stato depressivo e poi, all’improvviso, una botta di

ragazza di Shanghai cresciuta all’Esquilino e lui un

via Merulana e poi, all’angolo con via Bonghi

piedi, Ghinassi si avvicinò all’unica grande finestra del

pure borbottando delle scuse all’indirizzo del medico legale

di Pizzo era ricomparso all’improvviso tra lo stipite

rubrica. Dia il numero all’ispettore Pizzo». ¶ Ghinassi eseguì

riservando le ultime parole all’ispettore. «Mi trovi al

una legislatura anche sottosegretario all’Interno, poi con Tangentopoli

era diventato commissario proprio all’Esquilino, Alvaro, per sottolineare

Alfa Romeo blu davanti all’ingresso del commissariato dell

ad appollaiarsi di sbieco all’angolo della scrivania, piede

no, quattro anni fa… all’università. Mi chiamarono per

per dare un’occhiata all’andirivieni di via Petrarca

del delitto, aveva telefonato all’università per parlare con

San Paolo. Si fermò all’ultimo semaforo, e poi

velocità inaudita. Inchiodò davanti all’ingresso dell’ateneo. ¶ «Scusi

con sé ai convegni, all’apertura dell’anno accademico

Diede l’ultima occhiata all’insieme e poi decise

torna qui e mettiti all’angolo di piazza Dante

minuti esatti era già all’angolo tra via Petrarca

fermò il People davanti all’ingresso del Giardino delle

Stava per intervenire, ma all’improvviso Ribonskij si riprese

lunga la fece davanti all’ingresso di Roma Tre

sarebbe messo a urlare. All’ultima telefonata, Pizzo gli

nulla fumoso e poi, all’angolo tra via del

furono uno di fronte all’altro, l’ispettore accennò

tubo dell’aria condizionata. All’assassino bastava infilare una

abbiamo trovato verso mezzanotte all’uscita del teatro Cometa

capelli irti del commissario. ¶ «All’ultimo piano del palazzo

Camminarono in silenzio fino all’angolo con via del

cornetto e cappuccino vanno all’edicola a comprare il

come due soldatini, marciando all’unisono verso un mare

un allarme… ¶ Bertone scattò all’improvviso. Strappò dalle mani

calmo. Tre persone davanti all’edicola all’angolo con

persone davanti all’edicola all’angolo con via del

optò per la discesa. All’angolo, guardò prima a

commissario aveva sentito solo all’obitorio. ¶ Si guardò intorno

disposte l’una accanto all’altra e tutte sotto

avrebbe scommesso qualunque cifra. ¶ All’improvviso, si sentì angosciato

crampo da un momento all’altro. Alvarino, invece teneva

non era attribuibile solo all’esposizione prolungata del suo

è posto di fianco all’opera cui lavora. Per

sostiene. ¶ Si sarebbe inchinato all’Infanta, avrebbe sorriso alle

invertono le loro parti all’infinito. ¶ Bertone provò un

rovescio della grande tela all’estrema sinistra del quadro

giustamente ridare la parola all’esperto. ¶ Ora, esattamente dirimpetto

la fila con lui all’ingresso del museo. ¶ Il

verso Las Meninas, ripensando all’espressione di Foucault: una

corpo che non fosse all’altezza. ¶ «Le sono grato

Roma per tre anni, all’Accademia di Spagna». ¶ A

Natoli, docente di Estetica all’Università Roma Tre, ha

o sette anni fa all’Accademia di Spagna e

pensiero l’aveva colta all’improvviso e le aveva

tutti i mesi seguiti all’abbandono di Giuliana lo

e Giuliana! – per ritornare all’orgoglio di sé e

aveva del tutto ignorato all’andata. ¶ Si sentiva più

così andò a sedersi all’ombra, sul marciapiede opposto

tavolino di un bar all’aperto. Sedette. Fece cenno

e trovare un posto all’ombra da dove tenerlo

visti nel suo ufficio, all’università, lei non mi

le studentesse. ¶ Si alzarono all’unisono dalle sedie di

Si fiondò lo stesso all’interno del negozio e

gridato. Si era recato all’incontro con la ferma

Torres! Il mio dono all’Ordine non è piaciuto

quadri che ho donato all’Ordine della Cavalleria di

una somma di 60.000 reali all’anno. Ufficialmente! Ma, in

re 1.220.770 maravedì che corrispondono, all’incirca, a 3255 ducati!». ¶ «Cosa

Velázquez, voi avete donato all’Ordine un tesoro…». ¶ La

i danari del re. All’insaputa del re!». ¶ «È

seduti a un tavolino all’aperto in Plaza de

a Siviglia sua sponte, all’insaputa della polizia italiana

con se stesso. ¶ Sorrise all’idea di essere diventato

due commissari si esibirono, all’unisono, in un sorrisetto

spagnolo aprì la porta all’italiano. Lo accompagnò all

all’italiano. Lo accompagnò all’ascensore e lo salutò

taxi lo scaricò davanti all’albergo alle 16 e 25. ¶ Aveva

in fretta e arrivò all’ultimo piano. Aveva il

delle più alte cariche all’interno del palazzo. Con

pensiero di un pittore all’altezza di Velázquez. ¶ «Sei

Percorse il corridoio fino all’ascensore e ripensò a

veniva da Roma. Ripensò all’omicidio di Vitaliano, di

Svoltò, come di consueto, all’angolo con Calle de

de Juan Bravo. Era all’incirca a metà percorso

suggestione. ¶ Aveva fatto appello all’autostima. Era riuscita a

qualche ex amante tornato all’attacco… o, forse, si

Bertone interiore aveva urlato all’altro la soluzione dell

ai tavolini dei ristoranti all’aperto. ¶ S’infilò la

lunga notte di divertimenti. All’ingresso dei locali, si

positivo era che, grazie all’apparizione del professore, Bertone

secondo bicchiere colmo fino all’orlo. E giù d

Prado, al Thyssen-Bornemisza, all’Accademia…». ¶ «Ho capito. Ma

parole. ¶ «Nel 1656 Velázquez era all’apice del successo. Ricco

Era nella sua camera all’Hotel del Sol, non

aveva passato una notte all’inferno. Lo specchio faceva

sangria. L’avevano riportato all’albergo, l’avevano denudato

se permette, l’accompagnerò all’aeroporto. Vorrei riuscire a

il conto e uscì all’aperto nel cortiletto fiorito

l’auto arrivò davanti all’aeroporto, Bertone era esausto

cassonetto. ¶ Si salutarono davanti all’ingresso, all’ombra della

salutarono davanti all’ingresso, all’ombra della pensilina, mentre

vetri e si ritrovò all’interno dell’aeroporto. Una

nella bolgia del bar all’aeroporto di Siviglia. Magari

si guardava attorno, terrorizzato all’idea che qualcuno li

dritti. Avanti!». ¶ Si mossero all’unisono. Aronne avanti e

L’antiquario si pietrificò all’improvviso, tanto che il

meno si avviò, carponi, all’inseguimento dell’amico. Stava

più semplicemente, era arrivato all’uscita. ¶ «Aronne! Aronne!». ¶ «Sono

fosse diradata e tornò all’attacco. Ma non c

la torcia e illuminò, all’interno della cassa, lunghi

casa non era tornato. All’università, né i colleghi

la pila di tomi all’angolo della scrivania. Erano

importava un accidente. Rinunciò all’ascensore. Meglio salire a

manciata di secondi davanti all’appartamento della vecchia ingioiellata

di piedi, in mezzo all’ammasso di libri e

che era finito gambe all’aria in un angolo

formiche si erano annidate all’interno della spina dorsale

tale…». ¶ Come un pesce all’amo, D’Amico aveva

una volta e ripartì all’attacco buttandosi di peso

caldo e rosso sprizzò all’improvviso. D’istinto chiuse

Barcellona. Per arrivare puntuale all’appuntamento, avrebbe dovuto prendere

ricoverato per una settimana all’ospedale San Giovanni. Non

collega aveva dato corso all’accorata richiesta. ¶ Bingo. L

banderilla che aveva mandato all’altro mondo Yeoshua Schilton

D’Amico aveva soggiornato all’Hotel San Telmo di

Mancavano solo dieci minuti all’appuntamento ed era in

cinque minuti, si fermò all’angolo con un via

metri. Allungò dieci euro all’autista e quasi stava

lei. ¶ Si piazzò davanti all’ingresso, proprio sotto l

dentro e non davanti all’ingresso del museo. Sbuffò

Pensò di ritornare giù all’ingresso, ma poi fu

commissario venne da ridere all’idea che il quadro

si sarebbe voltato solo all’ultimo. Voleva sorprenderla anche

cortile e si ritrovarono all’ingresso del museo. ¶ La

portiere furono spalancate quasi all’unisono. Bertone fu trascinato

liscio. Però, erano ancora all’aperto. Bertone udiva il

lo stessero portando direttamente all’inferno. Stavolta, i gradini

Dueñas. Si ritrovò davanti all’imponente facciata della chiesa

simmetriche. ¶ Il commissario assistette all’ingresso di tre processioni

maestro Velázquez aveva fatto all’Ordine. Ma uno, quello

aspettava, da un momento all’altro, di veder brillare

una ferita in testa, all’attaccatura dei capelli. Il

giorno e che era all’aperto, in qualche posto

che diede nuovo impulso all’istinto di sopravvivenza. Sotto

Bertone dopo il ricovero all’ospedale Sant Joan de

aveva invocato anche Giuliana. ¶ All’alba del terzo giorno

tu. Se vuoi restare all’Esquilino, a fare il

il commissario Ingravallo, resti all’Esquilino, sinnò vai dove

al solito tavolo vicino all’ingresso. L’unica novità

rimbalzavano da un tavolo all’altro, all’odore di

un tavolo all’altro, all’odore di fritto cui

Mancavano solo cinque minuti all’uscita degli studenti. Bertone

e il tarlo riguardo all’Ordine avrebbe continuato a

spagnola. Indugiavano anche loro all’aperto, godendosi il sole

avrebbero impedito di venire all’appuntamento. Che potevo fare

visto, e li donò all’Ordine…». ¶ Lasciò la frase

Mafalda e insieme arrivarono all’Hotel Catedral. Salirono in

alla rabbia più che all’obbedienza. ¶ «Io so che