Vittoria Colonna, [Rime], 1538

alte parole ¶ Giunger concento all'armonia celeste. ¶ Or se

ore, ¶ Che 'l modo all'alte imprese accrebbe onore

ali ben, ma poggia all'ombra. ¶ SONETTO XIII. ¶ Gli

alma. ¶ Con opre conte all'uno e all'altro

conte all'uno e all'altro polo ¶ Qui fra

strinse. ¶ Scelto dardo pungente all'arco tese ¶ Che fe

accese, ¶ L'arco spezzò all'avventar d'un strale

E ruppe i nodi all'annodar d'un laccio

concenti: ¶ Quanto volse natura all'opra ottenne. ¶ Col sen

pur qual gloria immensa ¶ All'alta tua virtù destina

assai tempo prima volse ¶ All'amata mia luce i

Chieder mercede, aprirne una all'oblio, ¶ Chiuder l'altra

Scarco de' nostri mali all'alta meta ¶ Leggier volasti

pensiero ¶ Di dolce frutto all'alta mia fatica: ¶ L

luce di gioire, ¶ Come all'or che la vide

cera, ¶ Fu il cor all'opre chiare, e 'l

lavoro ¶ Rende immortal! chè all'alme eterne fronde ¶ Non

questi al ciel non all'inferno, ¶ Lodar questa virtù

che l'immagin viva all'occhio riede, ¶ La tua

di quel rio signore ¶ All'altrui danno pronto, all

All'altrui danno pronto, all'util parco, ¶ Che i

l duolo eterno. ¶ Infin all'ultim'ora quelle voglie

Non si discerne infin all'ore estreme: ¶ Chè se

addolcire i giorni amari, ¶ All'amata cagion far degna

alfin ragion che giove ¶ All'alma nel suo duol

Al pianger vostro ed all'altrui dolore. ¶ Mirando la

il cor s'infiamma ¶ All'usato desir con falsa

intorno, ¶ Quanto posso leggera, all'alta meta ¶ Che mi

corona ¶ Donasti, allor che all'almo tuo Elicona ¶ Gustar

sponde ¶ Del patrio Oceàno all'indio suona ¶ Con le

d'intorno l'ale ¶ All'alma; onde disgombra il

per lui degna scorta all'alte spere ¶ Fussi a

Fussi a Parnaso o all'altre glorie vere, ¶ Come

medesmo offende, ¶ L'occhio all'oggetto bel conforme il

nume. ¶ SONETTO CIV. ¶ Se all'alto vol mancâr l

Che lieta e inerme all'incontra gli corse! ¶ Non

la fiamma ardente, ¶ Corro all'alme faville ond'esce

Di sempre farsi conto all'alte menti. ¶ SONETTO CXIV

umana scorza ¶ Gli accese all'opra santa il bel

parte a parte ¶ Amore all'alma già molt'anni

questa speranza toglie ¶ Forza all'ardite voglie; ¶ Nè pur

Scopre la viva fede all'intelletto; ¶ Inspira l'aura

quelle eterne cose, ¶ Tanto all'occhio mortal lontane e

antico male. ¶ Che giunga all'infinito opra mortale ¶ Opra

giuso in terra eguale ¶ All'alma (sua mercè) fatta

fan biasmo l'ingiurie all'uom che tace, ¶ E

col suo lume chiaro. ¶ All'alme umili con secreta

ho da me forza all'alta impresa. ¶ Deh! fa

stessi, dalla prima ¶ Madre all'ultimo figlio, sempre fia

Andrebbon con la croce all'erto monte ¶ Per sentir

quel che circonda ¶ Apollo, all'alma che già illustra

fortuna, ¶ Riman poi sotto all'amorosa mente. ¶ E mentre

questa, se di quella all'ombra santa ¶ Scorger si

Mal si discerne infin all'ultim'ore; ¶ Sento or

or per timore ¶ Mancar all'alma il suo vital

si strugge ¶ Per rinnovarsi all'altra miglior vita. ¶ Tanto

XXXIX. ¶ Due lumi porge all'uomo il vero sole

sproni e freno ¶ Dona all'alta cagion d'ogni

sdegna ¶ Colui, che chiude all'ombra, ed apre il

Per noi la porta all' inimico vento, ¶ Le scintille

Fuor d'ogni nube all'amorosa mente; ¶ Uopo non

presso ove si passa all'altra riva ¶ D'eterna

error difese. ¶ Fur sempre all'altrui ben sue voglie

giungon l'umane ali all'alto segno ¶ Senza il

il primo altero ¶ Uomo all'eterno duol sempre obbligato

virtù per giunger forza all'opra. ¶ Vuol la nostra

dell'eterno impero ¶ Portava all'alma novo alto diletto

Ma chiusa internamente dentro all'arca ¶ Dell'alma piaga

altra barca ¶ Non giova all'acqua perigliosa, infesta! ¶ O

disse: la sua notte all'empio duce ¶ Non era

vittoria; ¶ Voi v'inchinaste all'infinito amore ¶ Di Gesù

Fer dalla luce chiara all'ombre nere, ¶ Il cui

alto! ¶ Cagion di gloria all'onorate squadre ¶ Fostù, signor

i bei raggi ascosti all'occidente, ¶ Del suo grave

Divina fiamma allor più all'alma amica, ¶ Quando più

peregrino esser dovria, ¶ Se all'altra patria vuol per

Essere a' padri santi all'alta corte, ¶ U' lor

Che l'una porge all'altra il lume puro

poppa e 'n prora, all'una e all'altra

prora, all'una e all'altra sponda, ¶ È grave

core ¶ S'oppon sovente all'alta ardente face; ¶ Nè

CXLVII. ¶ Se pura fede all'alma quasi aurora ¶ Discopre

ora, ¶ Che sarà prima all'altra miglior vita! ¶ Non

intrata in modo serra ¶ All'ombra ed al timor

e s'avvampa forte all'ultime ore; ¶ Tal tu

insino al segno ¶ Ch'all'autor d'ogni ben

virtute alta superna ¶ Felici all'ombra del suo bel

quest'onde amare ¶ Manda all'infermo cor vera salute

per breve ¶ Nebbia, correndo all'alta eterna luce. ¶ SONETTO

chiave. ¶ SONETTO CLXXII. ¶ Simile all'alta immagin sua la

Le sue radici infin all'alta cima, ¶ Avvolta, unita

avaro. ¶ Se chieder grazia all'umil servo lice, ¶ Questa

accesi sentii: cotanto piacque ¶ All'alma di veder raccolte

quel lume espresso ¶ Che all'occhio vivo sì lucente

Venne per dar silenzio all'intelletto, ¶ Sicchè l'alte

Lasciasser sol parlar sempre all'amore. ¶ SONETTO CXC. ¶ Quando

sempre il brama: ¶ Onde all'ultima guerra, a noi

verso noi, fan dubbio all'intelletto; ¶ Questo l'accende

ugge del terreno amore ¶ All'alta luce sua non

Tirar con dolce forza all'altra vita. ¶ Non ha

rivolto, ¶ Immortal Federico, onde all'amate ¶ Vostre luci l

SONETTO CXCVIII. ¶ ARGOMENTO. ¶ Favella all'anima del fratello suo

figura ¶ Ti fu principio all'altra miglior vita. ¶ Beato

immortal vittorie. ¶ Chè se all'acquisto ancor di mille

chiare virtù davan conforto ¶ All'alta voglia, al grande

Piaga che la salute all'alma rese! ¶ Lagrime, che

sua gloria antica; ¶ E all'alma patria di trionfi

celeste sirena in mezzo all'acqua. ¶ SONETTO II. ¶ DI

è sol conforme oggetto ¶ All'ampio stile, e dal

sì amica, ¶ Che lieta all'ombra lor si sta

io l'occhio destro all'alta luce prima ¶ Fermar