Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

sonante ¶ Officina riapre, e all'opre torna ¶ L'altro

Ardua e ferrati ingegni all'inquieto ¶ Ricco l'arche

origlier che lenti degradando ¶ All'omero ti fan molle

tornar de' lievi spirti ¶ All'uficio diurno ah non

Guida e corregge. Egli all'entrar s'arresti ¶ Ritto

di celeste ambrosia ¶ Venne all'Italia nauseata i labbri

Italia nauseata i labbri. ¶ All'apparir di lui l

e i culti campi ¶ All'orecchio de i re

del redivivo muschio ¶ Olezzante all'intorno; e qual ti

la prole mal secura all'altra ¶ In cura dato

minaccioso in atto ¶ Parve all'Idalia dea chieder risposta

sta fiso ¶ Allo scarpello all'asce al subbio all

all'asce al subbio all'ago: ¶ Ed ora in

cosa è già pronta. All'un de' lati ¶ Crepitar

vaghi Amori ¶ Eran ministri all'ingegnoso fabbro: ¶ E sotto

sorgea del fondator Latino. ¶ All'altro lato con la

si scorga, è pronto all'uopo ¶ Arcano a gli

architetto ¶ Tu pria chiedi all'eroe qual più gli

la sposa altrui cara all'eroe ¶ Del talamo nuzial

S'involva o tronchi all'alta impresa il filo

guisa, ¶ Se del tonante all'ara o de la

astanti e sacerdoti ¶ Pallidi all'urto e all'impeto

Pallidi all'urto e all'impeto involarse ¶ Del feroce

Con quella tua fanciulla all'Anglo infesta, ¶ Onde l

alto pensier tu che all'Italia, ¶ Poi che rapìrle

scienza ¶ Gusto trionfator che all'ordin vostro ¶ In vece

conviene al giorno e all'ora ¶ Varj sono il

denti a i peli all'ugne ¶ Vien forbita famiglia

pronto di quello e all'uopo stesso ¶ L'imitante

dame, onde s'appresti ¶ All'eloquenza tua nel dì

de l'ore ¶ Che all'alte imprese dispensar conviene

e le abbattute membra ¶ All'aura salutar snoda e

pure onde la impugni all'uopo ¶ La destra furibonda

drappello ¶ Sbadigliando t'aspetta all'alte mense. ¶ Vieni, e

ammira. ¶ Or già siamo all'estreme: alza i bei

dittator di graziosi modi ¶ All'alma gioventù che Italia

i coronati vini ¶ Onde all'ospite suo fe' lieta

il sol fuggendo ¶ Verge all'occaso: e i piccoli

popolar le vie ch'all'oriente ¶ Spandon ombra già

a i tetti ¶ E all'alte logge de le

che l'uno ¶ Bene all'altro risponda, ecco Imenèo

bisogno ¶ Stimola e caccia. All'impeto di quello ¶ Cedan

Al cibo al bere ¶ All'accoppiarse d'ambo i

Fu il vin preposto all'onda; e il vin

signor di tua mano all'agil fianco ¶ Il sottopon

ognaltro il loco sia ¶ All'alta mensa intorno: e

De la candida mano all'opra intenta ¶ I muscoli

de la quercia trionfale all'ombra, ¶ Te de la

il volto abbellirgli; e all'arte disse: ¶ Tu compi

arte suda ¶ Sollecita dintorno all'opra illustre. ¶ Molli tinture

alto gridar, gridar commercio ¶ All'altro lato de la

pasti, ¶ Le in preda all'aquilon case, le antique

esser può mai cari all'Amore. ¶ Tu al cenno

la Musa ¶ Brindisi grida all'uno e all'altro

grida all'uno e all'altro amante; ¶ All'altrui

e all'altro amante; ¶ All'altrui fida sposa a

tempo desiar l'amante ¶ All'animosa vergin di Dordona

osi ¶ Tuo talento immortale. All'alta mensa ¶ Voi lo

auree frecce ¶ Nomi-sempiternanti all'arco imporre. ¶ Non più

oserà d'inclita stirpe ¶ All'animo a la mente

per le luci penetrato all'alma ¶ Gir serpendo ne

Che ciascun de' viventi all'altro è pari; ¶ E

che le serpi annoda ¶ All'aurea verga, e il

Quella che corre innanzi all'altre; e seco ¶ Trae

col gomito s'appoggia ¶ All'un de' lati; ambo

manda gli ultimi saluti ¶ All'Italia fuggente; e par

i lieti corsier che all'alma sposa ¶ E a

e duce ¶ L'assisti all'opra; e di novelli

O di leni origlieri all'omer lasso ¶ Porrai sostegno

carta o signor serbata all'uopo; ¶ Or fia tempo

cortesi. Ella non meno ¶ All'imperio possente a i

Volano impazienti; un petto all'altro ¶ Già premonsi abbracciando

Sì ben finti stamane all'urto esporre ¶ De' ventagli

a la patria oh all'orbe intero ¶ Giorno fausto

desio, che te congiunse ¶ All'altrui cara sposa or

abbandona ¶ I leggeri vessilli all'aure in preda. ¶ Ecco

rispondono, ¶ Assordan l'aria all'alte mura intorno. ¶ Tutto

ali ¶ Aprì volando impaziente all'opra. ¶ Ecco il bel

amador faceto ¶ Raro volume all'altrui cara sposa ¶ Lesse

Nobil parte de' campi all'altro ceda. ¶ Vuoi su

tele ricinta, e contro all'onte ¶ De la pioggia

ad alta voce ¶ Confidansi all'orecchio; e ridon forte

mense. Altri dà vanto all'else ¶ Lucido e bello

l'un da tergo all'altro ¶ Il pendente cappel

Il pendente cappel sotto all'ascella ¶ Ratto invola; e

altrui, ma non fuggite all'occhio ¶ Dotto di lei

le dame ¶ Cercan ristoro all'agitato spirto ¶ Dopo i