Alberto Moravia, I racconti, 1952
concordanze di «alla»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1952 | silenzio, ella lo guidò alla sua camera, guardandosi intorno | ||
2 | 1952 | poi meccanicamente si avvicinò alla tavola e prese un | ||
3 | 1952 | si portava le mani alla fronte. "Vattene," soggiunse spingendolo | ||
4 | 1952 | Stava per tornarsene indietro alla sua stanza, quando una | ||
5 | 1952 | di tasca, e bussò alla porta. ¶ Gli rispose subito | ||
6 | 1952 | primo sguardo lo rivolse alla stanza che gli sembrò | ||
7 | 1952 | camino, volgendo le spalle alla porta. Pieno di una | ||
8 | 1952 | cinquecento lire che tese alla donna. Rapidamente, quasi nascondendosi | ||
9 | 1952 | solitudine e poi domandò alla donna se ci fossero | ||
10 | 1952 | altri arrivi in vista alla pensione. ¶ Ella si voltò | ||
11 | 1952 | capo, "chissà quanto dispiace alla sua mamma di averlo | ||
12 | 1952 | secondo fremito non sfuggì alla donna. ¶ "Ma lei sta | ||
13 | 1952 | la stessa calma, andò alla scrivania, aprì uno dei | ||
14 | 1952 | questo è certo, ma alla larga!... poco mancava che | ||
15 | 1952 | risuonarono due discreti colpi alla porta. Subito Santina si | ||
16 | 1952 | nella serratura. Quindi andò alla porta e l’aprì | ||
17 | 1952 | ne do la metà alla Cocanari e a Negrini | ||
18 | 1952 | Ella non pareva credere alla propria fortuna, guardava davanti | ||
19 | 1952 | deviò il bacio indirizzato alla bocca sopra la fronte | ||
20 | 1952 | lunga gonna strascicata, andò alla porta, si voltò per | ||
21 | 1952 | a lui ma seduta alla sua scrivania, nel bel | ||
22 | 1952 | stanza, svoltò, andò dritto alla porta dai vetri verdi | ||
23 | 1952 | a se stesso e alla ragazza quanto l’amasse | ||
24 | 1952 | battendo i denti, tornò alla sua stanza, si ricacciò | ||
25 | 1952 | esercitarsi al tiro e alla marcia insieme con altri | ||
26 | 1952 | tornò in gran fretta alla pensione, sperando di vedere | ||
27 | 1952 | tavola pronta in fondo alla lunga stanza deserta e | ||
28 | 1952 | venuta, uscì dalla stanza. ¶ Alla parola "partita", il sangue | ||
29 | 1952 | Aspettò poco in fondo alla deserta saletta rossa. Non | ||
30 | 1952 | entusiasmo. "Ma tu mettimi alla prova," insistette, "se non | ||
31 | 1952 | se non mi metti alla prova e ti contenti | ||
32 | 1952 | ricomprarne un’altra eguale alla farmacia dell’angolo!" ¶ "E | ||
33 | 1952 | le altre mille? Non alla famiglia lontana, che avrebbe | ||
34 | 1952 | i denari?" domandò bruscamente alla ragazza. ¶ Un sorriso ghiotto | ||
35 | 1952 | neri ricadenti dal cappellino alla Maria Stuarda, guanti neri | ||
36 | 1952 | zio presentò il ragazzo alla vecchia signora, una principessa | ||
37 | 1952 | a questo punto rivolto alla vecchia, "vedi come sono | ||
38 | 1952 | sorpassate... Mi vedi tu alla sua età capitare, così | ||
39 | 1952 | parve dare alcun peso alla maleducazione di Gianmaria. "Ha | ||
40 | 1952 | dovevi essere tu, Mattia, alla sua età." ¶ Queste parole | ||
41 | 1952 | dove sei, dove abiti?,,," ¶ "Alla pensione Humboldt..." ¶ "Alla pensione | ||
42 | 1952 | abiti?,,," ¶ "Alla pensione Humboldt..." ¶ "Alla pensione Humboldt," ripeté l | ||
43 | 1952 | andremo tutti a stare alla pensione Humboldt... anche tu | ||
44 | 1952 | lo zio trionfante, rivolgendosi alla sua compagna; e quindi | ||
45 | 1952 | la vecchia, "puoi domandarle alla principessa... lei ti vuole | ||
46 | 1952 | lo zio scherzoso fino alla fine, "perché in tal | ||
47 | 1952 | dare un’acerba delusione alla povera ragazza che fidava | ||
48 | 1952 | di Santina. Cosicché, giungendo alla pensione, piuttosto che adirato | ||
49 | 1952 | esclusivamente e tetramente dedicata alla passione, lusingava e piaceva | ||
50 | 1952 | passione, lusingava e piaceva alla De Cherini. Doveva, infatti | ||
51 | 1952 | casi, non avrebbe giovato alla ragazza né al suo | ||
52 | 1952 | futuro marito, ma soltanto alla madre. ¶ Così, tra le | ||
53 | 1952 | Così che Silvio smise alla fine di scandalizzarsi e | ||
54 | 1952 | e le sue aspirazioni alla purezza, l’Amelia era | ||
55 | 1952 | madre griderà, protesterà ma alla fine dovrà rassegnarsi." ¶ Interrotta | ||
56 | 1952 | dopo l’altro incontro alla macchina con le braccia | ||
57 | 1952 | Amelia il giorno avanti, alla fine resero impossibile a | ||
58 | 1952 | scherziamo. Non mi spinga alla disperazione. Restiamo amici, Merighi | ||
59 | 1952 | disse andando senz’altro alla porta, "ho la sua | ||
60 | 1952 | legata al lavoro e alla disciplina, l’estate delle | ||
61 | 1952 | le quali si arrivava alla casa delle due donne | ||
62 | 1952 | Cherini. ¶ Silvio si avvicinò alla fessura e guardò. Dapprima | ||
63 | 1952 | De Cherini sedeva dirimpetto alla finestra, largamente espandendo l | ||
64 | 1952 | di Amelia dal giorno alla notte... specialmente se avrete | ||
65 | 1952 | vide seduta, completamente nuda, alla toletta, le spalle voltate | ||
66 | 1952 | quel dorso snello che, alla base, simile al grosso | ||
67 | 1952 | Gino e farti mettere alla porta." Queste parole ispirarono | ||
68 | 1952 | di sua madre rispondesse alla verità. Ella lo guardava | ||
69 | 1952 | Mancuso il quale, però, alla fine la sposava e | ||
70 | 1952 | la vittoria avesse arriso alla De Cherini. ¶ Ma pur | ||
71 | 1952 | Amelia che parve attribuirlo alla delusione del desiderio. E | ||
72 | 1952 | mentre ella chiacchierava, pensava alla maniera migliore di andarsene | ||
73 | 1952 | salutarono; ella era tornata alla toletta e gli rivolse | ||
74 | 1952 | annettere alcun significato morale alla sua avventura con la | ||
75 | 1952 | ancora riuscito ad abituarsi alla propria nudità; e provava | ||
76 | 1952 | Stava facendo il nodo alla cravatta quando ricominciò nel | ||
77 | 1952 | asciugatoio che aveva intorno alla testa. Per fortuna, dalla | ||
78 | 1952 | lanciare uno sguardo complessivo alla propria immagine riflessa nello | ||
79 | 1952 | come il primo giorno, alla cieca, tirando a indovinare | ||
80 | 1952 | la via per arrivare alla sala da pranzo. Non | ||
81 | 1952 | pensò; diede uno strattone alla giacca e una toccata | ||
82 | 1952 | giacca e una toccata alla cravatta, assunse un’aria | ||
83 | 1952 | a se stesso che alla figura imbacuccata. Quindi, più | ||
84 | 1952 | Tra questi pensieri giunse alla sala da pranzo, e | ||
85 | 1952 | secca. Era la tavola alla quale facevano capo le | ||
86 | 1952 | tentennando e zoppicando, portava alla sua bestia; finalmente un | ||
87 | 1952 | contare lentamente, guardando fisso alla direttrice, ritta laggiù dietro | ||
88 | 1952 | appetito, incominciò a lanciare alla ragazza occhiate che egli | ||
89 | 1952 | bianco che ella portava alla bocca. Un fatto che | ||
90 | 1952 | qualche parola di rimprovero alla servetta, che, rossa e | ||
91 | 1952 | a uno scolaretto chiamato alla cattedra che si vergogni | ||
92 | 1952 | e andò a sedersi alla tavola delle due donne | ||
93 | 1952 | bruno, con la barba alla Battisti..." ¶ Gianmaria, assai rinfrancato | ||
94 | 1952 | pareva possibile di credere alla propria fantasia che gli | ||
95 | 1952 | vale che rinunzi subito alla diplomazia." ¶ Gianmaria offeso e | ||
96 | 1952 | e in giù davanti alla tavola. La madre, che | ||
97 | 1952 | portone. Stanco di stare alla finestra, Silvio si ritrasse | ||
98 | 1952 | minuti che udì bussare alla porta. "L’uomo in | ||
99 | 1952 | mano, quindi sedettero ambedue alla tavola, davanti la finestra | ||
100 | 1952 | in fretta. ¶ "Sono stato alla mostra," continuò l’altro | ||
101 | 1952 | a me, sono piaciuti alla mia fidanzata... io," soggiunse | ||
102 | 1952 | lavori sono piaciuti soprattutto alla mia fidanzata... noi ci | ||
103 | 1952 | avrebbe portato a mostrare alla fidanzata del Mancuso un | ||
104 | 1952 | Silvio tornò ad affacciarsi alla finestra. Ormai era già | ||
105 | 1952 | nulla, questo era chiaro, alla fidanzata egli era obbligato | ||
106 | 1952 | stette a lungo affacciato alla finestra. Più tardi se | ||
107 | 1952 | ne staccò, e, sedutosi alla tavola, prese a scrivere | ||
108 | 1952 | aveva sulla guancia, accanto alla fossetta del sorriso, un | ||
109 | 1952 | di una madre affezionata alla figlia e sollecita del | ||
110 | 1952 | frequenti che ella rivolgeva alla finestra ogni volta che | ||
111 | 1952 | formoso, si affacciò alquanto alla finestra, nella mite notte | ||
112 | 1952 | non capisco," disse alludendo alla figlia, "eppure lo sapevano | ||
113 | 1952 | donna, si era affacciato alla finestra per respirare un | ||
114 | 1952 | passarono sotto la finestra alla quale Silvio stava affacciato | ||
115 | 1952 | con un gesto Silvio alla ragazza, quindi, scuro in | ||
116 | 1952 | alzando le spalle, "ma alla pelle ci tengo... e | ||
117 | 1952 | giovane passarono dalla madre alla figlia, vide che la | ||
118 | 1952 | un villino moderno quanto alla disposizione dei vani e | ||
119 | 1952 | non senza enfasi rivolgendosi alla De Cherini che l | ||
120 | 1952 | deve anzitutto essere aperta alla natura. E questo perché | ||
121 | 1952 | oggigiorno si è riaccostata alla natura dopo un divorzio | ||
122 | 1952 | mi sarebbe piaciuto ispirarmi alla casa pompeiana e aprirvi | ||
123 | 1952 | tornasse il giorno dopo alla medesima ora. Assai contento | ||
124 | 1952 | De Cherini comandò placidamente alla figlia di accompagnare Silvio | ||
125 | 1952 | figlia di accompagnare Silvio alla porta; e così egli | ||
126 | 1952 | sue parole avevano ispirato alla ragazza una artificiosa esaltazione | ||
127 | 1952 | spiritata, "verrò a prenderlo alla sua pensione... vorrei parlarle | ||
128 | 1952 | scrivania e uno scaffale; alla prima Silvio sedeva per | ||
129 | 1952 | sulla scrivania. Ordinato fino alla mania, Silvio non poteva | ||
130 | 1952 | seguì la prima visita alla De Cherini, subito dopo | ||
131 | 1952 | buttava un’occhiata invaghita alla finestra spalancata. Vedeva il | ||
132 | 1952 | accenti che gli tornavano alla memoria. Nonostante le sue | ||
133 | 1952 | egoismo il suo attaccamento alla ragazza che aveva deciso | ||
134 | 1952 | sua professione, poco portato alla dissipazione, aveva sperimentato quanto | ||
135 | 1952 | raddrizzare le linee disfatte. Alla ragazza non pensava, né | ||
136 | 1952 | le spalle, pur guardando alla strada. "C’è di | ||
137 | 1952 | la quale conduceva dritta alla campagna. L’Amelia guidava | ||
138 | 1952 | a tratti si alternava alla compassione, e tutti gli | ||
139 | 1952 | nuova, nuova. Ma, ecco, alla base della casa, un | ||
140 | 1952 | Ma egli non è alla fine delle sue sorprese | ||
141 | 1952 | a meno di guardare alla valletta erbosa e piena | ||
142 | 1952 | disse ad un tratto alla ragazza, "non se ne | ||
143 | 1952 | insieme vanità e stupore. Alla fidanzata cercava di non | ||
144 | 1952 | ne provava un fastidio alla punta delle dita che | ||
145 | 1952 | corriera che li portava alla stazione ebbe disceso scoppiettando | ||
146 | 1952 | pensieri smise di guardare alla città. Ora la corriera | ||
147 | 1952 | abbondanza che fa pensare alla generosità; anche quando, come | ||
148 | 1952 | di frenarsi, si illudono alla fine che passi inosservato | ||
149 | 1952 | mise più alcun freno alla sua passione meritandosi così | ||
150 | 1952 | irregolare e inopportuna appendice alla bella cifra tonda di | ||
151 | 1952 | rassomigliare più che mai alla sala di aspetto di | ||
152 | 1952 | e apprensivo sul figlio. Alla salute spirituale di Tullio | ||
153 | 1952 | Servi l’avvocato," comandava alla cameriera in tono di | ||
154 | 1952 | e la madre pensava alla casa e alle opere | ||
155 | 1952 | Soltanto una cosa mancava alla sua felicità, o meglio | ||
156 | 1952 | sua felicità, o meglio alla sua sicurezza: l’amore | ||
157 | 1952 | e di falsità, e alla fine si perdevano nei | ||
158 | 1952 | può dare uno scopo alla vita, e, quando manca | ||
159 | 1952 | Tullio affinché tenesse compagnia alla moglie. ¶ Queste serate erano | ||
160 | 1952 | le sue dissipazioni. Quanto alla moglie, sia che intuissero | ||
161 | 1952 | cuor suo di buttarsi alla più aperta sincerità e | ||
162 | 1952 | sera e risedutosi davanti alla De Gasperis, si sentiva | ||
163 | 1952 | scoperta e offuscabile simile alla pelle di certe persone | ||
164 | 1952 | una società di parata alla quale era convinta di | ||
165 | 1952 | dava fastidio non soltanto alla De Gasperis ma anche | ||
166 | 1952 | che dava maggior fastidio alla donna. Sfrontato e gioviale | ||
167 | 1952 | denaro. Con chiaro riferimento alla De Gasperis come ad | ||
168 | 1952 | ella dovesse essere inaccessibile alla corte scherzosa e ardita | ||
169 | 1952 | vita completa e soddisfacente. Alla quale non mancava neppure | ||
170 | 1952 | si erano affollati intorno alla figura della donna e | ||
171 | 1952 | non aver mai parlato alla donna. ¶ Così forte fu | ||
172 | 1952 | che avrebbero potuto fornire alla De Gasperis un pretesto | ||
173 | 1952 | gli avvenne di domandare alla donna se si fosse | ||
174 | 1952 | quel vestito che mancava alla De Gasperis. Cercò, per | ||
175 | 1952 | cosa crede che faranno alla fine quei due, Parodi | ||
176 | 1952 | arrivederla Monari," egli disse alla fine inchinandosi più volte | ||
177 | 1952 | Tullio baciò la mano alla donna, salutò a voce | ||
178 | 1952 | e andò in fondo alla stanza ad infilarsi una | ||
179 | 1952 | occhi stanchi e infossati alla finestra piena di sole | ||
180 | 1952 | denaro che fosse possibile. Alla sola idea che questo | ||
181 | 1952 | il sangue gli montava alla testa, si sentiva inferocito | ||
182 | 1952 | domenica, Tullio andò incontro alla Mole Adriana che si | ||
183 | 1952 | alta e rotonda, simile alla poppa di una nave | ||
184 | 1952 | parevano ghiotti presentati così alla buona, caldi di sole | ||
185 | 1952 | benessere ritrovato che, giunto alla prima statua del ponte | ||
186 | 1952 | Egli ascese piano tenendosi alla sbarra di ottone infissa | ||
187 | 1952 | era diffuso tutto intorno alla bocca come un’impura | ||
188 | 1952 | del salone, fece cenno alla donna di seguirlo. Entrati | ||
189 | 1952 | che anche Tino fosse alla fine delle sue risorse | ||
190 | 1952 | arrossendo di nuovo fino alla fronte, "mi respingi..." ¶ "Ecco | ||
191 | 1952 | libero." La vide andare alla porta, aprirla, e poiché | ||
192 | 1952 | poco esitato e guardato alla facciata, entrò nel portone | ||
193 | 1952 | di fare un piacere alla moglie prendendo una casa | ||
194 | 1952 | mai portato alcun amore alla lettura. La casa non | ||
195 | 1952 | buona metà del pomeriggio alla tintura e alla limatura | ||
196 | 1952 | pomeriggio alla tintura e alla limatura delle unghie, all | ||
197 | 1952 | se avesse dovuto andare alla festa, e con qualche | ||
198 | 1952 | cambiati che una volta alla settimana, andava al cinematografo | ||
199 | 1952 | in qualche rara gita alla capitale la loro sete | ||
200 | 1952 | sapere a qualcuno, raccontò alla rumena quello che ormai | ||
201 | 1952 | e di solidarietà, aggiunse alla fine commenti, almeno così | ||
202 | 1952 | in automobile dalla villa alla città e tra il | ||
203 | 1952 | perché non è venuta alla villa a mostrarci il | ||
204 | 1952 | di misteriosa sufficienza, che alla villa non ci sarebbe | ||
205 | 1952 | avvenimenti accaduti quell’anno alla villa e le diceva | ||
206 | 1952 | e di civetterie. Quanto alla Coceanu, si era attaccata | ||
207 | 1952 | vicolo tortuoso che portava alla casa di Gemma. Ma | ||
208 | 1952 | essere in pericolo, ma alla fine gli altri due | ||
209 | 1952 | Vittoni. Cenarono in fondo alla sala da pranzo nel | ||
210 | 1952 | una piscina in fondo alla quale fossero stati collocati | ||
211 | 1952 | Gemma impacciata e incomprensiva. "Alla salute di Piagnuzzi," egli | ||
212 | 1952 | apposta quel povero nome, "alla salute del grande assente | ||
213 | 1952 | che per una persona alla volta: più che salire | ||
214 | 1952 | giallo e segaligno. Oltre alla persona gli piacevano pure | ||
215 | 1952 | il cielo e aveva alla sua destra l’astro | ||
216 | 1952 | porta in porta, giunsero alla casa di Gemma. Qui | ||
217 | 1952 | avrebbe avvertito in fondo alla coscienza un timido sentimento | ||
218 | 1952 | tanto comune, in confronto alla dedizione che traspariva in | ||
219 | 1952 | che tintinnavano in fondo alla tasca del povero. ¶ Nei | ||
220 | 1952 | mai stata molto soggetta alla furia dei sensi, semmai | ||
221 | 1952 | e brutale che toccò alla Coceanu di aver paura | ||
222 | 1952 | dintorni ed era venuto alla città per venderle, avendo | ||
223 | 1952 | passò un braccio intorno alla vita. "Vieni... siediti qui | ||
224 | 1952 | vedere la Coceanu affacciarsi alla sua porta con il | ||
225 | 1952 | e di dover tornare alla casa del vicolo ed | ||
226 | 1952 | dalla Coceanu, disperata, rassegnata alla sfortuna, si sentiva istericamente | ||
227 | 1952 | andandosene, raccomandò in segreto alla rumena di tenere Gemma | ||
228 | 1952 | desiderato tornare con Gemma alla cordialità dei primi rapporti | ||
229 | 1952 | Coceanu venne a bussare alla sua stanza e non | ||
230 | 1952 | pasti, discorrere e sorridere alla rumena. Durante il resto | ||
231 | 1952 | innocente follia materna, o alla perversità della Coceanu. ¶ Andò | ||
232 | 1952 | nella università di Roma, alla quale aspirava da tanto | ||
233 | 1952 | familiare aveva luogo davanti alla rumena. La quale fingendo | ||
234 | 1952 | riservata e discreta, dichiarò alla fine che invidiava moltissimo | ||
235 | 1952 | faceva e avrebbe fatto alla moglie e che a | ||
236 | 1952 | in piedi si appoggiava alla tavola come presa da | ||
237 | 1952 | con le due mani alla ringhiera. Il marito capì | ||
238 | 1952 | spiegazioni, e, senza rispondere alla Coceanu che ora, come | ||
239 | 1952 | moglie a salire fino alla camera e lì la | ||
240 | 1952 | tutti i suoi sforzi alla guarigione della moglie. Dopo | ||
241 | 1952 | della scala. In cima alla quale ella metteva quei | ||
242 | 1952 | incontrava durante l’estate alla villa. ¶ Si innamorò dunque | ||
243 | 1952 | in mancanza di meglio, alla compagnia del maldestro corteggiatore | ||
244 | 1952 | coi piatti dalla stanza alla cucina e dalla cucina | ||
245 | 1952 | cucina e dalla cucina alla stanza e il Vagnuzzi | ||
246 | 1952 | pioggia, scivolassero di mano alla madre i piatti dentro | ||
247 | 1952 | aveva spinto a bussare alla porta della ragazza, così | ||
248 | 1952 | ricordo, non aveva resistito alla tentazione di riallacciare gli | ||
249 | 1952 | si portò le mani alla testa, "no... no..." ¶ "Allora | ||
250 | 1952 | E sedutosi di fronte alla madre incominciò a dare | ||
251 | 1952 | gli fruttavano molto. Quanto alla professione, il Vagnuzzi si | ||
252 | 1952 | avrebbe presto trionfato grazie alla pubblicazione prossima e clamorosa | ||
253 | 1952 | ella ne avrebbe parlato alla figlia e il giorno | ||
254 | 1952 | luce della lampada. Pensava alla propria vita ormai finita | ||
255 | 1952 | era sempre attaccata come alla sola ragione di vita | ||
256 | 1952 | modo che altri augura alla propria prole le glorie | ||
257 | 1952 | per verificarsi e che alla fine Gemma avrebbe dovuto | ||
258 | 1952 | bisogno di domandarne perdono alla figlia che aveva allevato | ||
259 | 1952 | in vita sua pensava alla morte con amarezza particolare | ||
260 | 1952 | Poi provò ad obbiettare alla figlia che il Vagnuzzi | ||
261 | 1952 | buttò sul letto, davanti alla madre. La vedova, che | ||
262 | 1952 | di solito molto sottomessa alla volontà della figlia, tornò | ||
263 | 1952 | raccomandò che non parlasse alla figlia della proposta, neppure | ||
264 | 1952 | come aveva appunto detto alla figlia, sempre pronto e | ||
265 | 1952 | sotterfugi, passò l’inverno alla casa del vicolo. ¶ Dopo | ||
266 | 1952 | passeggio, andava in fondo alla città, ad un belvedere | ||
267 | 1952 | vedervi... ma non più alla villa..." ¶ "Come?" non poté | ||
268 | 1952 | non vogliono più vedermi alla villa..." ¶ "Sì, Gemma," provò | ||
269 | 1952 | delitto..." Parlava dando vento alla vanità delusa e all | ||
270 | 1952 | chiaro accenno del padre alla volontà del figlio di | ||
271 | 1952 | di lagrime, ella accennò alla madre, che cercava di | ||
272 | 1952 | mamma," disse, "mai più." Alla madre questa ingiunzione non | ||
273 | 1952 | sempre; e di fronte alla prospettiva vuota del tempo | ||
274 | 1952 | tende subito la mano alla pozione che li calmerà | ||
275 | 1952 | stanca e non verrò alla gita. E digli pure | ||
276 | 1952 | ricordandosi dell’ordine dato alla madre, fu contenta di | ||
277 | 1952 | dalla vedova, aveva rinunziato alla gita, ma, sedutosi al | ||
278 | 1952 | dal provare, rispose affermativamente alla domanda del Vagnuzzi. Questi | ||
279 | 1952 | era felice, non credeva alla sua felicità, sapeva di | ||
280 | 1952 | donne se ne andarono alla messa lasciando il Vagnuzzi | ||
281 | 1952 | canapé verde, in fondo alla sala da pranzo, mentre | ||
282 | 1952 | laboriosa e tenace, simile alla formica che, crollato il | ||
283 | 1952 | gangheri. Non resisteva allora alla tentazione di scoccargli qualche | ||
284 | 1952 | fatica, li rimise insieme. Alla fine di luglio, dopo | ||
285 | 1952 | non averle invitate. Ma alla fine, cedendo al vecchio | ||
286 | 1952 | cale dei bastimenti che alla fine li sconquassano e | ||
287 | 1952 | maligna del bosco nano. Alla stagione della caccia vi | ||
288 | 1952 | case in tutto eguali alla loro, sparse senza ordine | ||
289 | 1952 | era per un piede alla carrucola del suo apparecchio | ||
290 | 1952 | placato rivolgere il pensiero alla guarigione. Questa idea che | ||
291 | 1952 | cielo azzurro," pensò guardando alla finestra; "oggi potrò finalmente | ||
292 | 1952 | ancora, laggiù, in fondo alla terrazza, avevano messo in | ||
293 | 1952 | miseria volgeva lo sguardo alla propria vita, si accorgeva | ||
294 | 1952 | e orgogliosa per concludere alla fine che l’origine | ||
295 | 1952 | buttava un’occhiata disgustata alla strada già piena della | ||
296 | 1952 | di queste cure dedicate alla sua persona fisica, quelle | ||
297 | 1952 | che brillava in fondo alla scura strada umida e | ||
298 | 1952 | fermò la macchina davanti alla porta, chiuse con ira | ||
299 | 1952 | al tozzo ombrellino e alla borsa, un curioso pacchetto | ||
300 | 1952 | tanto gettava un’occhiata alla donna là, sul letto | ||
301 | 1952 | e fece per avvicinarsi alla poltrona sulla quale aveva | ||
302 | 1952 | pazzo," rispose Lorenzo; andò alla lampada, ne tolse la | ||
303 | 1952 | Finalmente si levò, andò alla finestra e l’aprì | ||
304 | 1952 | e rinchiusa, in faccia alla fresca notte invernale, egli | ||
305 | 1952 | lateralmente, si scende fino alla strada di circonvallazione che | ||
306 | 1952 | il quale si intitolava alla Passione forse a causa | ||
307 | 1952 | e non escono che alla sera, vestite sempre di | ||
308 | 1952 | che cercava di stringere alla cintola per dar risalto | ||
309 | 1952 | cintola per dar risalto alla snellezza del busto. E | ||
310 | 1952 | del busto. E quanto alla vita, era la più | ||
311 | 1952 | le persone che capitavano alla villa, per lo più | ||
312 | 1952 | la trattava un po’ alla lontana, con una affettuosità | ||
313 | 1952 | e invincibile al lusso, alla vanità e alla vita | ||
314 | 1952 | lusso, alla vanità e alla vita mondana. E non | ||
315 | 1952 | fosse stata più vicina alla verità delle altre che | ||
316 | 1952 | convenzionali. Questi concetti risalivano alla prima giovinezza della vedova | ||
317 | 1952 | in capo quando andava alla messa. Da queste nostalgie | ||
318 | 1952 | camicia, dava un bacio alla figlia interrompendola nel bel | ||
319 | 1952 | le persone che capitavano alla villa, Gemma era una | ||
320 | 1952 | avvenimenti e lasciare fare alla predestinazione che li aveva | ||
321 | 1952 | verso sera tornarono insieme alla villa. ¶ I giorni che | ||
322 | 1952 | carità, e si trovasse alla villa in una posizione | ||
323 | 1952 | di andare a bussare alla porta della ragazza. Non | ||
324 | 1952 | avanzò più spedito. Giunto alla porta si fermò un | ||
325 | 1952 | della villa, avesse chiesto alla ragazza di diventare sua | ||
326 | 1952 | ragazza indifesa e sfortunata alla mercé sua e di | ||
327 | 1952 | di invidie, si presentavano alla sua fantasia con una | ||
328 | 1952 | e incominciava a guardare alla propria avvenenza come ad | ||
329 | 1952 | sua volta a bussare alla porta di Paolo, ora | ||
330 | 1952 | aveva ancora da passare alla villa, e poi ancora | ||
331 | 1952 | tutti lasciavano la villa, alla sua città fu accompagnata | ||
332 | 1952 | vero che ella tornava alla povera casa dopo gli | ||
333 | 1952 | sala da pranzo, sedettero alla tavola centrale e la | ||
334 | 1952 | e la madre mosse alla figlia le domande di | ||
335 | 1952 | era venuto a bussare alla sua porta, l’amica | ||
336 | 1952 | parvero fare molto effetto alla vedova che sospirò e | ||
337 | 1952 | Teresa, insomma, ormai giunta alla soglia della vecchiaia, che | ||
338 | 1952 | aggravate e incrudelite fino alla caricatura dalla sua immaginazione | ||
339 | 1952 | non resisteva di fronte alla realtà. Finita la vagheggiata | ||
340 | 1952 | vittoria. Vedendola così insensibile alla propria nudità e alla | ||
341 | 1952 | alla propria nudità e alla sfavorevole impressione che egli | ||
342 | 1952 | tentare invano di risalire alla sommità del petto donde | ||
343 | 1952 | e le andava mostrando alla donna domandandole i nomi | ||
344 | 1952 | non avrebbe saputo dirlo. Alla fine egli trasse dal | ||
345 | 1952 | abbassando la testa, guardando alla propria persona seduta e | ||
346 | 1952 | corridoio, ella aveva abbandonato alla sua. Ogni tanto, tra | ||
347 | 1952 | una buona orchestrina, passò alla compilazione della lista degli | ||
348 | 1952 | giornali, un lustro aristocratico alla festa. Ma all’ultimo | ||
349 | 1952 | di signore di fronte alla porta spalancata del vestibolo | ||
350 | 1952 | versò subito da bere. ¶ "Alla salute della più bella | ||
351 | 1952 | penso giorno e notte." ¶ "Alla sua salute," ella rispose | ||
352 | 1952 | Ripandelli diede un’occhiata alla porta chiusa; ora il | ||
353 | 1952 | principessa scelga." ¶ Fu intimato alla principessa di dare il | ||
354 | 1952 | biglietto c’era scritto: ’Alla sua Adelina il suo | ||
355 | 1952 | Lucini diede uno strappo alla scollatura. Allora, sia che | ||
356 | 1952 | abbassarono il vestito fino alla cintola, denudando un torso | ||
357 | 1952 | suoi tormentatori, nuda fino alla cintola, le braccia levate | ||
358 | 1952 | capelli. La trascinarono daccapo alla tavola, quella resistenza li | ||
359 | 1952 | è successo, meglio abbandonarsi alla china..." Un istante di | ||
360 | 1952 | mise bruscamente di fronte alla realtà. Lucini, Micheli e | ||
361 | 1952 | era uno specchietto inchiodato alla parete, ciascuno di loro | ||
362 | 1952 | interruzione sgradita, un ritardo alla guarigione; e nella stanza | ||
363 | 1952 | del camice. S’appoggiava alla ringhiera del letto del | ||
364 | 1952 | faccia l’imbecille," proruppe alla fine con irritazione, "che | ||
365 | 1952 | di quattordici anni, malata alla colonna vertebrale e ricoverata | ||
366 | 1952 | il compagno più conveniente alla giovanissima inferma; e tale | ||
367 | 1952 | che dà la sensibilità alla ragione, nonostante la disistima | ||
368 | 1952 | donna partiva; egli tornava alla compagnia del commesso il | ||
369 | 1952 | occasione propizia; quell’accenno alla Polly, quella frase "se | ||
370 | 1952 | nei corridoi del sanatorio; alla gialla luce della lampada | ||
371 | 1952 | possibilità impensate che forniva alla realizzazione del suo disegno | ||
372 | 1952 | che gradatamente dovevano portare alla completa seduzione. Fu dunque | ||
373 | 1952 | decise alfine a domandare alla piccola amica se avesse | ||
374 | 1952 | al gomito, girato intorno alla testa; e con le | ||
375 | 1952 | fu bussato due volte alla porta. ¶ Rosso in volto | ||
376 | 1952 | e senza entusiasmo tornava alla sua impresa di seduttore | ||
377 | 1952 | vivere, sforzandosi di arrivare alla completa seduzione della sua | ||
378 | 1952 | frettolose. Pensava al freddo, alla mortale tranquillità, al silenzio | ||
379 | 1952 | stupito; avrebbe voluto pensare alla sua piccola amica, ma | ||
380 | 1952 | questo momento fu bussato alla porta e Joseph entrò | ||
381 | 1952 | era già più vicino alla porta che al suo | ||
382 | 1952 | tavola di legno scolpito alla quale si appoggiava con | ||
383 | 1952 | bisogna portare la notizia alla piccola inglese. Il padre | ||
384 | 1952 | di fare una improvvisata alla sua futura moglie, portandole | ||
385 | 1952 | ascelle. ¶ Giovanni girò intorno alla tavola e venne a | ||
386 | 1952 | la sigaretta, teneva levata alla bocca, prese improvvisamente a | ||
387 | 1952 | sciolti, lunghi fino quasi alla vita, ella stette per | ||
388 | 1952 | di mercante che mostri alla luce i riflessi di | ||
389 | 1952 | pietra verde pistacchio portava alla gabbia argentea dell’ascensore | ||
390 | 1952 | dell’ascensore. In cima alla scalinata si ripeteva la | ||
391 | 1952 | casa per riceverci insieme alla sua gentile signora e | ||
392 | 1952 | sua gentile signora e alla sua graziosa figliola." ¶ Egli | ||
393 | 1952 | andando dalla marsina fino alla chiara giubba sportiva. L | ||
394 | 1952 | di bottiglie in cima alla mensola più alta, le | ||
395 | 1952 | fuscello, Giovanni. Egli andò alla grossa radio che si | ||
396 | 1952 | trascinò ridente in mezzo alla sala. ¶ Avete mai visto | ||
397 | 1952 | ansimante egli girava intorno alla sua dama, la faccia | ||
398 | 1952 | ritrovarsi nudo in mezzo alla sala. Gli invitati, tutta | ||
399 | 1952 | corse fino in fondo alla sala dove era il | ||
400 | 1952 | una mano e avvicinadogliela alla bocca, "guarda quanto sangue | ||
401 | 1952 | dubitare che potessero appartenere alla stessa soave persona che | ||
402 | 1952 | dei tratti che dava alla figlia un’aria bambolesca | ||
403 | 1952 | farmi paura..." ¶ Passavamo davanti alla nicchia in cui la | ||
404 | 1952 | bevve un sorso dicendo: "Alla salute," e gettò il | ||
405 | 1952 | il bicchiere in faccia alla statua. ¶ Ci fu un | ||
406 | 1952 | invece Giovanni le ammucchiava alla rinfusa nella sua vita | ||
407 | 1952 | Anche lui era vestito alla moda sportiva, a scacchi | ||
408 | 1952 | per un altro andiamo alla casa del contadino... ma | ||
409 | 1952 | il sentiero che portava alla capanna. La ragazza lo | ||
410 | 1952 | aggrappandosi con le unghie alla manica del giovane per | ||
411 | 1952 | passò un braccio intorno alla vita della ragazza e | ||
412 | 1952 | arresa. ¶ Ormai erano giunti alla capanna, una base circolare | ||
413 | 1952 | stettero ritti, le spalle alla porta. Un fuoco vivace | ||
414 | 1952 | domandò cercando di dare alla sua voce un’intonazione | ||
415 | 1952 | levò, andò in fondo alla capanna e ne tornò | ||
416 | 1952 | marito." Ella si affacciò alla porta e facendo una | ||
417 | 1952 | donna. Andò in fondo alla capanna e prese a | ||
418 | 1952 | le mani." Quindi rivolta alla fanciulla: "È tutto oro | ||
419 | 1952 | non disse nulla. Guardava alla donna, poi portò una | ||
420 | 1952 | poi portò una mano alla bocca e se la | ||
421 | 1952 | a meno di esaminarla alla luce delle fiamme. "Che | ||
422 | 1952 | quasi mostrando la schiena alla donna. I piedi nudi | ||
423 | 1952 | asfalto. Il giovane andò alla macchina, svitò il tappo | ||
424 | 1952 | ella non avrebbe resistito alla tentazione di mortificarlo. Tacque | ||
425 | 1952 | spiazzo. Come si affacciarono alla spiaggia, scoprirono che era | ||
426 | 1952 | e persino pesanti rispetto alla snellezza del busto, muovendosi | ||
427 | 1952 | e senza vita, appiccicati alla pelle. Ella non si | ||
428 | 1952 | fece portando la mano alla testa per trattenere i | ||
429 | 1952 | un poco, ritto accanto alla moglie, Lorenzo guardò le | ||
430 | 1952 | sulla sponda. ¶ Si accostò alla moglie, la prese sottobraccio | ||
431 | 1952 | di cemento che portava alla grande sala dove si | ||
432 | 1952 | vedessi... non pensavo che alla politica... e lasciavo che | ||
433 | 1952 | che si era seduta alla toletta, gridò senza voltarsi | ||
434 | 1952 | vergogna a farlo davanti alla sorella. Ma proprio nel | ||
435 | 1952 | stavamo ballando," ella gridò alla sorella che ritta presso | ||
436 | 1952 | a tirar giù roba alla rinfusa dentro la valigia | ||
437 | 1952 | dilettosa degli avvenimenti fino alla fine. Era ancora tutto | ||
438 | 1952 | domandava se dovesse proporre alla donna di far loro | ||
439 | 1952 | comune, non si raccomanda alla memoria con alcun tratto | ||
440 | 1952 | poteva anche irritare ma, alla fine, lo rendeva supremamente | ||
441 | 1952 | non poteva vedermi e alla mia irresistibile domanda di | ||
442 | 1952 | stimato di meno; ma alla fine, vedendomi più che | ||
443 | 1952 | magnifica." ¶ Così dicendo, andai alla finestra e la spalancai | ||
444 | 1952 | tempo a rimettermi davanti alla finestra, e Giovanni rientrò | ||
445 | 1952 | donne vidi infatti sedute alla tavola. Erano tre sorelle | ||
446 | 1952 | caro ragazzo?" ¶ Tutti intorno alla tavola scoppiarono a ridere | ||
447 | 1952 | di carezzare il capo alla fidanzata; ma questa lo | ||
448 | 1952 | di mangiare," disse Livia alla Liliana, un po’, dispettosamente | ||
449 | 1952 | Livia confinata in fondo alla tavola troppo lunga, ella | ||
450 | 1952 | corpiciattolo ossuto, si attaccò alla manovella del grammofono. Giovanni | ||
451 | 1952 | collo troppo profumato. Allusi alla sorella, domandandole perché fosse | ||
452 | 1952 | un’impura infiammazione, intorno alla bocca piccola e annoiata | ||
453 | 1952 | Liliana subito si appoggiò alla balaustrata, piegandosi sopra a | ||
454 | 1952 | stessa, gli occhi rivolti alla strada, la schiena incavata | ||
455 | 1952 | basso. La studentessa sedeva alla scrivania volgendo le spalle | ||
456 | 1952 | scrivania volgendo le spalle alla porta, intenta a leggere | ||
457 | 1952 | trovata, la fronte appoggiata alla mano che stringeva la | ||
458 | 1952 | gioco e, rialzandosi, disse alla madre: ¶ "Non rimango perché | ||
459 | 1952 | vuoi bene, almeno?" domandò, alla fine. ¶ Giovanni scrollò le | ||
460 | 1952 | rese semplicemente il ricevitore alla ragazza. Ma, con perfidia | ||
461 | 1952 | biasimo e gli applausi alla fine... e alla fine | ||
462 | 1952 | applausi alla fine... e alla fine, anche, se vorrai | ||
463 | 1952 | felice?" ¶ Eravamo giunti davanti alla stazione dei taxi: ¶ "Che | ||
464 | 1952 | mi piacessero le torte. Alla mia stupita risposta affermativa | ||
465 | 1952 | stupita risposta affermativa, ordinò alla nipote che mi accompagnasse | ||
466 | 1952 | ragazza sedette di fianco alla tavola, accavallando le gambe | ||
467 | 1952 | piccoli colpi di becco alla sigaretta; finalmente le chiesi | ||
468 | 1952 | amante della zia quanto alla nipote, era stata lei | ||
469 | 1952 | fastidio e fece cenno alla nipote di abbassare la | ||
470 | 1952 | a me, non verrò alla festa... Guarda che cosa | ||
471 | 1952 | la gettò in faccia alla zia. ¶ "Non verrò, sappilo | ||
472 | 1952 | di convincerla a venire alla festa... La troverà in | ||
473 | 1952 | per convincerla ad andare alla festa... Veramente, sua zia | ||
474 | 1952 | soprattutto fare un dispetto alla zia che mi opprime | ||
475 | 1952 | dirle che deve andare alla festa." ¶ "Come faccio?" piagnucolò | ||
476 | 1952 | dica," soggiunse, "che andrò alla festa... gli dica pure | ||
477 | 1952 | e io passammo davanti alla camera di Cecilia, la | ||
478 | 1952 | Cecilia dare uno strappo alla mano di Giovanni, portarla | ||
479 | 1952 | un capriccio per mettermi alla prova... Certe cose non | ||
480 | 1952 | un medico, piuttosto che alla stanza di soggiorno di | ||
481 | 1952 | manteneva la barca accosto alla parete dell’isola. Si | ||
482 | 1952 | con le due mani alla sponda e disse ansimando | ||
483 | 1952 | fianco. Risalì in fretta alla superficie e si soffiò | ||
484 | 1952 | si attaccò anche lui alla barca. Le gambe, mentre | ||
485 | 1952 | nulla e Sandro afferrandosi alla sponda della barca, di | ||
486 | 1952 | doveva fare e poi alla fine l’avrebbe accompagnata | ||
487 | 1952 | fine l’avrebbe accompagnata alla funicolare. Tra questi pensieri | ||
488 | 1952 | disse ansimando e attaccandosi alla barca, "non ho più | ||
489 | 1952 | l’acqua non aderiva alla pelle ma l’imperlava | ||
490 | 1952 | che portavano dallo stabilimento alla strada. Sandro si vestì | ||
491 | 1952 | scaletta volgendo le spalle alla donna. Così doveva fare | ||
492 | 1952 | donna andò con decisione alla casetta della funicolare. Apparve | ||
493 | 1952 | spalancate. Egli si affacciò alla finestra e guardò dentro | ||
494 | 1952 | Voleva fare una sorpresa alla donna, portare lui stesso | ||
495 | 1952 | impararlo; "è semplicissimo," disse alla fine con stupore. Adesso | ||
496 | 1952 | altra mano le andò alla veste che salendo sul | ||
497 | 1952 | copriva parte del viso alla donna e quel po | ||
498 | 1952 | e fece per andare alla porta. Sandro la prevenne | ||
499 | 1952 | voce alta. ¶ Sandro guardò alla finestra spalancata e gli | ||
500 | 1952 | loro alterco. Allora andò alla finestra e la chiuse |