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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «alla»

nautoretestoannoconcordanza
1
1983
vagabondando per il mondo alla ricerca di una sapienza
2
1983
spesso nello specchio appeso alla parete, sopra il treppiedi
3
1983
che osservavo tranquillamente, appoggiato alla spalletta del fiume? Era
4
1983
a Rostov, e persino alla costruzione della ferrovia nelle
5
1983
luce, con finestre piccolissime, alla periferia della città, dove
6
1983
dipinto di nero. Ma alla fine di ottobre o
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1983
volte andavo con lei alla stazione da cui partiva
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1983
un motivo soltanto, andare alla ricerca di Kostja, che
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1983
fosse fuori del mondo, alla fine dei nove cieli
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1983
Si mise a dire alla gente del paese e
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1983
ai clienti che venivano alla bottega che i preti
12
1983
interrogatori sopra interrogatori, e alla fine fu bruciato in
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1983
casa di Irina era alla periferia della città, sicché
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1983
Era quello di pensare alla ferrovia che veniva costruita
15
1983
una faccenda remota, estranea alla gente, come a esempio
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1983
cui era costretta. Che alla ferrovia lavorasse un esercito
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1983
desiderio arruffato di andare alla ventura. ¶ Era carico di
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1983
nei campi, e neppure alla filanda, ma stavano a
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1983
avrebbe avuto ogni cosa alla russa, i nomi, le
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1983
almeno un piccolo contrappeso alla friulana… ¶ Nonostante il freddo
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1983
suo pezzo di terra, alla periferia della città, con
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1983
speranze s’intrecciava attorno alla figura dello Zar. Il
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1983
parevano strani segnali affidati alla mia capacità di decifrarli
24
1983
tranquilla. Stava seduta accanto alla stufa, preparava il tè
25
1983
che si lasciasse andare alla sapienza della natura, e
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1983
di esse si affacciava alla balaustra delle scale, e
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1983
vidi il dottore farsi alla ringhiera delle scale, scuotendo
28
1983
spingerli via perché tornassero alla loro casa di legno
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1983
contenere chissà quante nevicate. Alla periferia Ekaterinburg tendeva a
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1983
tutti e tre uomini alla buona, senza pretese. Prendi
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1983
tutto ciò che serve alla vita. Avevo le braccia
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1983
città che si affacciava alla Siberia. Avremmo potuto anche
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1983
stato. Altri ragazzi, tornati alla fine della stagione, avevano
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1983
giornate. ¶ Cominciai a informarmi alla lontana della faccenda. Parlai
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1983
ferrovia doveva girare attorno alla sua parte meridionale. Da
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1983
della gente. Siamo abituati alla città. E tu vuoi
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1983
e di stenti, vagando alla cieca sull’enorme lago
38
1983
rinunziare al caldo e alla luce del treno per
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1983
si fermò in mezzo alla pianura. No, non era
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1983
una notizia sussurrata. Eravamo alla fine della ferrovia. Poco
41
1983
Adesso che ero arrivato alla sua fine, la ferrovia
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1983
cantieri, arrivammo a piedi alla stazione di posta del
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1983
scuderie. ¶ Passammo la notte alla meglio, sui panconi di
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1983
Avevo già avuto sentore, alla posta, della scarsa sicurezza
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1983
dentro le ore notturne. Alla posta bevevamo tè bollente
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1983
arrivo ¶ Marco dormiva, appoggiato alla mia spalla. Bastiano invece
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1983
parola. Pareva lo conducessimo alla perdizione, e volesse guardare
48
1983
Ulan Ude, ma restando alla periferia estrema, intravedendola appena
49
1983
taiga che arrivavano vicinissimi alla stazione di posta. Forse
50
1983
di ogni isba, appoggiata alla costruzione, c’era un
51
1983
altri friulani, che lavorano alla ferrovia. Sono tutti miei
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1983
Nel suo paese scadere alla condizione di cuc era
53
1983
avesse rubato un po’ alla volta la mia persona
54
1983
ogni direzione nell’isba, alla ricerca di tutto ciò
55
1983
tutto ciò che serve alla vita. Riuscimmo a trovare
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1983
giorno andammo a mangiare alla locanda, ma già il
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1983
momento, mi pareva adattissima alla mia persona. ¶ Il negozio
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1983
che lavorava anche lui alla ferrovia. Mi meravigliai che
59
1983
affilatissimo, ed a ricucirle alla buona, mentre gli animali
60
1983
buttava via dalle risate. Alla fine, prima di liberare
61
1983
uno che sia condotto alla forca. Lei lo aveva
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1983
fuori del villaggio, vicino alla taiga dove andava a
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1983
disaffezionarsi al negozio e alla casa, e a star
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1983
erano perduti. Si aggiunse alla schiera dei fantasmi del
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1983
compagni, accostando la bocca alla loro, come faceva da
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1983
dei contadini era fuggito alla macchia, ed era entrato
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1983
lupo e di volpe, alla tartara, le pellicce, le
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1983
non davano grande peso alla ferrovia. Quando cercavo di
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1983
trasportare con i carri alla cartiera di Ulan Ude
70
1983
del nord. Si lavorava alla luce di una piccola
71
1983
era fatta. Un particolare alla volta, il tempo gliela
72
1983
in luoghi lontani, assieme alla Tribù dispersa di cui
73
1983
di cominciare il lavoro alla ferrovia, con la quale
74
1983
La pista in mezzo alla taiga era piena di
75
1983
Gli alberi venivano tagliati alla base, e poi rovinavano
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1983
abete, larice o cedro alla base. Il mio compagno
77
1983
correndo, prendendo la rincorsa alla lontana, per il bisogno
78
1983
appariva insaziabile. Dalla mattina alla sera arrivavano diecine e
79
1983
modo giusto per dedicarsi alla ferrovia era quello di
80
1983
tra le montagne, attorno alla grande curva del Bajkal
81
1983
che ciò che succedeva alla mia persona era di
82
1983
riuscito a riportarli tutti alla Terra perduta. ¶ Che io
83
1983
di gomito. Pareva applicasse alla lettera gl’insegnamenti di
84
1983
adattato al lavoro e alla gente. Dopo pochi giorni
85
1983
nulla, come un riformato alla visita militare o lo
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1983
non poteva esserci redenzione, alla quale non credeva. Nel
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1983
nel lavoro gli stava alla pari. Attorno a lui
88
1983
d’Europa, dal Tirolo alla Stiria, dalla Transilvania al
89
1983
alle nostre giornate e alla nostra vita uno sfondo
90
1983
un po’ come entrare alla cieca nel ventre della
91
1983
candele. Così l’andare alla messa ortodossa in qualche
92
1983
erano propri, che appartenevano alla religione e alla tradizione
93
1983
appartenevano alla religione e alla tradizione di una gente
94
1983
i forestieri che lavoravano alla ferrovia, e neanche per
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1983
mio destino era legato alla terra. Era un’imperiosa
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1983
fermavamo sulla piazza davanti alla chiesa, mescolandoci ai contadini
97
1983
pensieri andavano con ansia alla terra, alle piogge, al
98
1983
su un pancone attaccato alla parete e si mettevano
99
1983
tagliati a corona attorno alla nuca, gli davano un
100
1983
tanto lontana per lavorare alla ferrovia era una cosa
101
1983
Così cominciai a dare alla donna ogni mese dieci
102
1983
dava appena un’occhiata alla data, e subito se
103
1983
Aveva timore di abituarsi alla Siberia e al villaggio
104
1983
importante era lavorare, tendere alla conclusione dell’opera, il
105
1983
naturale e di inevitabile, alla fine di ogni giornata
106
1983
nel mio paese, vicino alla mia gente. Mi capitava
107
1983
con i capelli nerissimi, alla maniera delle donne russe
108
1983
a se stesso e alla propria dignità. ¶ Una sera
109
1983
anni prima, a cavallo, alla testa della sua banda
110
1983
sua scimitarra aveva brillato alla luce degli incendi da
111
1983
spalancò davanti una prospettiva alla quale non mi ero
112
1983
e là, dagli Urali alla penisola di Kamcjakta, v
113
1983
presero a correre uno alla volta verso la zucca
114
1983
cavalli, che erano abituati alla quiete della stalla. E
115
1983
E quando passavano accanto alla zucca menavano un gran
116
1983
libertà, e prendevano parte alla giostra come si trattasse
117
1983
essere condotto da me alla fine del lavoro e
118
1983
di seguirle, di andare alla ventura dove esse erano
119
1983
locomotive lì, in mezzo alla taiga? Non bisognava pensarci
120
1983
restar lì, in mezzo alla taiga, tra quegli ex
121
1983
circostanze burocratiche per cui, alla fine di chissà quali
122
1983
ciò era certamente legato alla convinzione che in ogni
123
1983
disamorati anch’essi. ¶ Arrivammo alla rettifica del terreno disboscato
124
1983
costante di ritornare ciascuno alla propria terra. Ognuno a
125
1983
posti fuori del mondo. Alla fine del mese cominciarono
126
1983
così false e stravolte. Alla fine di agosto si
127
1983
dentro l’autunno, e alla fine di ottobre era
128
1983
più giovani non resistettero alla tentazione di andarci sopra
129
1983
di dinamite, un morso alla volta. Ma v’erano
130
1983
Anzi, probabilmente si era alla vigilia di agitazioni e
131
1983
illusione di poter recare alla gente qualche buona notizia
132
1983
sua famiglia. Era spesso alla ricerca di lavori da
133
1983
tutto quello che serviva alla mia vita. Forse mi
134
1983
assuefarmi e di adattarmi alla Siberia. Benché freddissima e
135
1983
e crearsi un riparo alla violenza dei continui temporali
136
1983
Anataj venne a picchiare alla porta dell’isba che
137
1983
non avrei saputo neanche alla lontana in che direzione
138
1983
disse Marco. ¶ «Proprio così. Alla fine dell’inverno l
139
1983
pareva disinteressarsi del tutto alla questione. ¶ Marco prese a
140
1983
di essere così vicino alla Mongolia, forse accanto ai
141
1983
del villaggio, in mezzo alla campagna, circondato da uno
142
1983
fosse attentato due volte alla sua vita, e che
143
1983
aveva cessato di scrivere alla famiglia. Era diventato l
144
1983
Ecco, per appartenere veramente alla Siberia e alla taiga
145
1983
veramente alla Siberia e alla taiga avrei dovuto credere
146
1983
mazzo di girasoli legati alla parete. Lui stesso ogni
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1983
spaventato da ogni cosa, alla totale mercé degli altri
148
1983
soltanto laggiù, in mezzo alla taiga e agli acquitrini
149
1983
di sacralità. Ciò serviva alla nostra esistenza. Avevamo bisogno
150
1983
duro, e non cedere alla stanchezza e alla voglia
151
1983
cedere alla stanchezza e alla voglia di lasciare tutto
152
1983
mezzo, per restare vicino alla stufa. Se guardavo i
153
1983
senza confine, e apparteneva alla tribù poi decimata dagli
154
1983
raggiunta da una rispettabilità alla quale prima non aveva
155
1983
a sé, nella steppa, alla ricerca di un’erba
156
1983
cosa che sapevo già, alla quale però finora non
157
1983
ed elettrizzati come fossimo alla vigilia di fatti di
158
1983
l’ora di tornare alla Terra perduta; e che
159
1983
nel freddo, e vagassi alla cieca in pianure piene
160
1983
attorno ai baffi e alla barba. Si tolse il
161
1983
orecchie per tirarlo vicino alla mangiatoia, poi gli staccarono
162
1983
nomadismo, sbalordito e disperato, alla ricerca di un angolo
163
1983
camminare e a spostarsi alla ricerca di un angolo
164
1983
spettri, che si spostava alla luce della luna, in
165
1983
che Anataj portava appesa alla sella. Ripensandoci, le pareva
166
1983
senza frutto di ricongiungersi alla sua donna. Cosicché poi
167
1983
che appoggiava il fucile alla spalla sinistra, anziché alla
168
1983
alla spalla sinistra, anziché alla destra come gli altri
169
1983
un terreno di parità. Alla fine della giornata Misajl
170
1983
Come noi ronzava attorno alla chiesa ortodossa, ma non
171
1983
nei bassi fondali. Pensavo alla vicenda misteriosa delle anguille
172
1983
parevano un coperto richiamo alla morte. ¶ Forse ero anch
173
1983
Era possibile sentirsi destinato alla Siberia, e nello stesso
174
1983
le pareva in rapporto alla povertà universale del villaggio
175
1983
miele, o la torta alla smetana. Poiché Ajdym stava
176
1983
immalinconiva, si sedeva accanto alla finestra e si perdeva
177
1983
erano sempre inzaccherati fino alla caviglia, e tuttavia eravamo
178
1983
insieme dei lavori, e alla conoscenza delle cose dovevamo
179
1983
piccoli animali da lavoro, alla cui vita bastava il
180
1983
processione ininterrotta, dalla mattina alla sera. Mi sentivo il
181
1983
avesse usato fondi destinati alla ferrovia, d’accordo con
182
1983
e che la ferrovia alla fine risultasse una serie
183
1983
in pari tempo pensare alla guerra e alla costruzione
184
1983
pensare alla guerra e alla costruzione della ferrovia? Era
185
1983
di un’immensa piramide, alla testa di un paese
186
1983
e pensieri più attenti alla ferrovia che aveva voluta
187
1983
e Anataj avevano raccontato alla gente del villaggio che
188
1983
riservata allo Zar e alla sua famiglia. Nessuno la
189
1983
cose lontane, un po’ alla maniera dell’ingegnere. Costui
190
1983
o sui fondi destinati alla ferrovia, o di occulti
191
1983
degli orsi, e stimolava alla lontana un desiderio di
192
1983
il nuovo lavoro. Lavorando alla ferrovia avevo capito un
193
1983
quelli che si riferivano alla soddisfazione del costruire… ¶ Dopo
194
1983
appassionato e continuo, era alla lunga infinitamente più fruttuoso
195
1983
malanno che viene avanti?» ¶ «Alla nostra età tutti hanno
196
1983
le gambe schiacciate, fasciate alla meglio e armate con
197
1983
cosa. Ma la risposta alla lettera di Arrigo non
198
1983
condotto il lavoro fino alla fine. La ripugnanza a
199
1983
legame che lo univa alla Terra perduta fosse stato
200
1983
volte gli pareva che, alla fine del lavoro, non
201
1983
da solo, in mezzo alla taiga, dalla sua gola
202
1983
saremo dimenticati un poco alla volta, chi prima chi
203
1983
sua morte, e solo alla fine mi disse che
204
1983
e mulinelli nascosti. Appartenevano alla taiga misteriosa, erano siberiani
205
1983
aveva appiccato il fuoco alla taiga e gli operai
206
1983
per trovare i paragoni alla lebbra della corruzione che
207
1983
mi pareva facile perché alla fine della giornata avremmo
208
1983
e riprendemmo ad andare alla cieca. Cercai di mantenere
209
1983
avevo sempre dato ascolto alla sua enigmatica attrazione, ma
210
1983
di riuscire a sopravvivere alla notte. Forse avremmo potuto
211
1983
per essere uomini fino alla fine… ¶ Mi accorsi che
212
1983
e vocazioni senza sostanza, alla ricerca di ciò che
213
1983
dietro l’ultima quinta, alla quale non sarei mai
214
1983
felice di cui ero alla ricerca era la taiga
215
1983
e del ritorno finale alla terra… ¶ Mentre stava ormai
216
1983
soltanto quello di ritornare, alla fine del lavoro, e
217
1983
ero venuto filando addosso alla sua persona perché, appena
218
1983
per lo più accanto alla stufa, e non andava
219
1983
Tribù dispersa della favola, alla quale Falalej sentiva che
220
1983
rientro si sedeva accanto alla stufa, oppure in un
221
1983
dopo l’altro fino alla fine, perché tutti i
222
1983
di un tempo. Parlava alla mucca di Ajdym, ai
223
1983
di qualcuno che bussasse alla sua porta, che venisse
224
1983
farsi pregare di arrivare alla fine. Raccontò le novità
225
1983
se ne accorgeva nemmeno alla lontana. Da quando l
226
1983
modo riusciva a sottrarsi alla sua situazione, dormendo. Nel
227
1983
nella libertà del sogno, alla ricerca delle fughe strane
228
1983
n’era andata assieme alla Tribù dispersa, e che
229
1983
di aggregarsi anche lui alla Tribù dispersa, si accorgeva
230
1983
compagni, per nascondere Falalej alla burbanza dei capisquadra ed
231
1983
che anche lui apparteneva alla razza discreta di coloro
232
1983
il bosco per sottrarsi alla persecuzione della tempesta e
233
1983
riapparisse finalmente al villaggio, alla testa del suo squadrone
234
1983
dire soltanto questo.» ¶ «Pensa alla musica, Falalej. Tu sai
235
1983
le impedissero di arrivare alla fine. Per istinti oscuri
236
1983
miracolo, la ferrovia arrivi alla fine. Credi che servirà
237
1983
di vodka per sfuggire alla loro coscienza di essere
238
1983
dalla nascita. E fino alla morte.» ¶ Pensai che forse
239
1983
restare al villaggio sino alla fine del lavoro per
240
1983
un latrato di cane alla luna. Non aveva riposo
241
1983
a dare un significato alla nostra vita. Qualcosa circolava
242
1983
esercito sterminato che lavorava alla ferrovia. ¶ Il lavoro aveva
243
1983
fossero molto mutate rispetto alla realtà. La Siberia era
244
1983
nel fatto di lavorare alla ferrovia più lunga del
245
1983
non poteva non arrivare alla fine. Non era più
246
1983
o poi viene fatalmente alla luce. Era la Siberia
247
1983
senza grande significato. ¶ Adesso alla ferrovia mi legava un
248
1983
mezzo che avrebbe costretto alla fuga il drago di
249
1983
Ma intanto, mentre lavoravamo alla ferrovia, la nostra vita
250
1983
i tramonti, che attingevano alla nostra riserva del tempo
251
1983
di nuovo una pannocchia alla porta, in segno di
252
1983
noi ormai ben note. ¶ Alla fine dell’estate il
253
1983
di non legarmi troppo alla sua gente, e mi
254
1983
efficacia, e in cima alla piramide per lei venivano
255
1983
aveva tentato di rimettersi alla testa della sua antica
256
1983
ringiovanito di cinquant’anni, alla vigilia dell’assalto di
257
1983
petto e un nodo alla gola. Quei discorsi trovavano
258
1983
fucile di quando viveva alla macchia per andare a
259
1983
cominciai ad essere riassalito alla lontana da sentimenti che
260
1983
la morte seduto accanto alla stufa, perché aveva la
261
1983
mosso per andare incontro alla morte nelle nevi della
262
1983
Marco. Ci sedevamo attorno alla tavola, dicendo qualche parola
263
1983
Anataj. Nemmeno io, nemmeno alla lontana. Infatti ero lontanissimo
264
1983
uomo. Si stava riabituando alla sua sorte, di cui
265
1983
era sfuggito. Era tornato alla salute dopo una lunga
266
1983
in attesa di tornare alla luce. Bastava che afferrasse
267
1983
dipanare e raccontare fino alla fine. Dentro di loro
268
1983
siberiani, ed arrivava immancabilmente alla foce. Era una navigazione
269
1983
gli piaceva, che rispondeva alla sua natura profonda. ¶ Raccontando
270
1983
favole era una cosa alla quale non avrebbe mai
271
1983
costituiva un bizzarro compenso alla mancanza delle forme e
272
1983
una semplice sensazione. Arrivavano alla necessità di catturare le
273
1983
traversata della costruzione sospesi alla coda del destino. La
274
1983
di averla attraversata fino alla fine, senza aver mai
275
1983
di Marco Polo, che alla sua età era già
276
1983
arrivato a Pechino e alla città proibita dell’Imperatore
277
1983
esuberante, disinvolto, perché preludeva alla fine del lavoro e
278
1983
per analogia, si fosse alla conclusione, o vicini ad
279
1983
difficoltà superate. Ci sentivamo alla fine di un gran
280
1983
cominciare, adesso era giunta alla fine, era arrivata a
281
1983
tutto, e adesso arrivare alla conclusione dei lavori non
282
1983
Mosca e quella reale, alla quale noi avevamo lavorato
283
1983
avanti e troppo vicino alla fine perché potesse accadere
284
1983
la pazzia che tornava alla carica, e ricominciava a
285
1983
e ricominciava a buttare alla cieca dentro di me
286
1983
le mani. Mi abbandonavo alla malattia come un’anatra
287
1983
anatra si lascia andare alla corrente di un fiume
288
1983
la mia antica disposizione alla fiducia e all’accettazione
289
1983
più che mai guardavo alla vita come al regalo
290
1983
fatica. Era il ritorno alla terra madre, e noi
291
1983
gatto si distende accanto alla stufa. ¶ Mi sembrava che
292
1983
uscire. Mi spinsi fino alla taiga, e dal modo
293
1983
il capo in giro, alla ricerca del luogo da
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vaporiera. Volavamo in mezzo alla taiga, tra distese di
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mia vita che assistevo alla trasformazione immediata di un
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sottrarlo almeno un po’ alla stretta della sofferenza. Bastiano
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alle gambe. Sospetta lesione alla spina dorsale. È molto
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che si aggirava attorno alla stazione deserta come un
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casa sua, e spiegare alla madre e alle sorelle
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proprio quando il lavoro alla ferrovia era finito. Non
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irti di punte. Pensavo alla stranezza di trovarmi in
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in quel mondo ignoto, alla mercé di uomini mai
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venuto a lavorare quaggiù, alla fine del mondo? Perché
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Ci fu una cerimonia alla stazione dove avevamo passato
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mie memorie sono ormai alla fine, hanno esaurito le
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dall’incidente. In fondo alla sua attesa, all’avvenire
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operaio se ne andava alla prima stazione e pigliava
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perché non appartenevano più alla Siberia né alla loro
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più alla Siberia né alla loro terra. Dai loro
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e tenere duro fino alla fine…» ¶ Tacquero un poco
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Avevo scoperto che appartenevo alla razza di coloro che
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di voltare le spalle alla guerra e di scomparire
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giorno portai la donna alla moschea di Ulan Ude
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ridesse vigore in lei alla figura un po’ languente