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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013

concordanze di «alla»

nautoretestoannoconcordanza
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maestri di montagna. ¶ E alla memoria di Chris McCandless
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neve. Lasciai la macchina alla fine della strada asfaltata
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preso in affitto. Arrivato alla porta mi voltai: intorno
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i montanari non corrisponde alla nazione, ma a una
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luoghi, ai lavori stagionali, alla maniera giusta di farli
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con il bosco davanti alla finestra, le arnie delle
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nel pascolo di fronte alla baita. Benché protette dall
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seduto al tavolo davanti alla finestra. ¶ Nel pomeriggio si
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cosa sono? Giravano intorno alla casa, esitavano vicino alla
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alla casa, esitavano vicino alla porta, e in città
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Lassù dovevo fare ricorso alla mia parte più razionale
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pulire il prato intorno alla baita. La neve sciogliendosi
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gioco da ragazzi. ¶ Quanto alla mappa, cominciava appena oltre
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riconquistato terreno. Quello vicino alla baita era stato ripiantato
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esempio, la baita dietro alla mia aveva quell’ampliamento
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cespuglio di ginepro vicino alla mulattiera. Ne percorrevano un
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era andata a bere alla fontana, era perfino saltata
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la sega appese accanto alla legnaia, la coperta stesa
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mi servivano. Mi attaccavano alla terra, e così ne
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mio orticello, ma quando alla fine mi sedetti ad
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già sgombri dalla neve. Alla fine del bosco trovai
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la corrente e tornava alla quota iniziale. L’aquilotto
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loro spirito goliardico. Davanti alla porta della baita intonarono
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viaggio e ci accompagnò alla porta. Più avanti sul
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sentimmo ricominciare a suonare. Alla fine arrivammo davvero alla
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Alla fine arrivammo davvero alla cima, ma non ricordo
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a lavarmi la faccia alla fontana e l’acqua
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che comparvero un giorno alla fine della strada. Nervose
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e spinacio selvatico intorno alla baita, le feci appassire
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un pastore. Mi affacciai alla finestra e feci in
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mesi nella baita, insieme alla primavera stava per finire
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sera col trattore tornava alla sua baita a duemila
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gli serviva: sembrava appartenere alla montagna quanto un masso
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collari, le coppe vinte alla battaglia delle mucche, le
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dal suo giaciglio vicino alla stufa, ci guardò, venne
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a lavare i piatti alla fonte, dove Gabriele aveva
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effetto strofinare le padelle alla luce del tramonto, e
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perché sei molto forte? ¶ Alla fine aveva un modo
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cena salimmo insieme fino alla stalla. Gabriele aveva passato
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meglio: ne prendevo due alla volta per gli spaghi
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prendeva il suo posto alla fine. Era bello vedere
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che mi aveva legato alla sua corda, mostrato dove
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indietro dai campi, lui alla guida del trattore e
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visto consumarsi un po’ alla volta, accompagnato dentro e
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i boschi, i parcheggi alla base degli impianti, cantieri
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mie esplorazioni: massi sporgenti alla cui base il terreno
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mi aveva risposto. ¶ Giù alla baita era mezzogiorno, e
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bambini giocavano a bagnarsi alla fontana, la madre aveva
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Mi sentii sollevato quando alla fine superai gli ultimi
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un frastuono assordante: sgomberai alla meglio un tratto di
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Sandro Delmastro, conosciuto nel 1938 alla facoltà di Chimica di
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sulle cime famose, né alla ricerca dell’impresa memorabile
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che mi avevano spinto alla chimica.” ¶ Durante la notte
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Cercai di non pensare alla parola caffè. Mi fermai
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e sulle cenge, e alla luce del sole tracciava
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nulla ha avuto, neppure alla lontana, il sapore di
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o giù di lì. Alla fine mi avevano risposto
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di giugno, un po’ alla volta durante l’estate
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parte del tavolo, accanto alla finestra umida di condensa
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sei, solo spostandomi vicino alla finestra riuscivo a catturare
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allo scoppiettio della stufa, alla chitarra che ogni tanto
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un paio di persone alla volta, che avvistavamo dall
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a ovest, in mezzo alla pietraia, tenendosi sempre in
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la mia lenza vicino alla riva. La quarta volta
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dire addio al rifugio, alla neve e a tutto
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che doveva succedere e alla fine, di tutti i
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pomeriggio ero di nuovo alla baita. Da lontano si
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posai il bastone accanto alla porta. In casa svuotai
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laghi e ai fiordi, alla neve. Ma una volta
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Non è adatto nemmeno alla stufa, perché i fumi
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padre. Preferiva il lavoro alla scuola, ma aveva un
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quella che passava accanto alla mia baita. A un
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di sé ferocemente attaccata alla vita, ed era stata
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ai boschi, ai torrenti, alla forma delle montagne, al
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di pietre umide e alla loro aria di morte
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lungo un sentiero immaginario. Alla fine mi sembrò di
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andiamo su. ¶ Una visita alla baita ¶ In settembre venne
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sessantaquattro anni era uguale alla sua mano a quaranta
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sporgente dalle lenzuola assomigliava alla mano, a parte l
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sono lavato la faccia alla fontana e ho ritirato
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Un unico ramo vicino alla base era ancora in
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con me, e metterne alla prova le qualità alpinistiche
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là sotto e andò alla porta di casa. Fissava
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chiamarmi, andava di nuovo alla porta. Il campanello che
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sua moglie in coda, alla guida di un trattore
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nuovo. Lo trovai davanti alla stalla, con cunei e
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solo. Quanto a lui, alla desarpa non ci pensava
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Avrai capito di stare alla larga, gli dissi. Stagione
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loro latrati. Mi affacciai alla porta, tenendo Lucky perché
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al tramonto, lo spiazzo alla fine della strada divenne
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sera sono rimasto vicino alla finestra, leggendo e guardando
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è spenta. La canzone alla radio si è interrotta
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il caffè sulle braci, alla turca, e il pentolino
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finché non si incollava alla pelle, poi la lasciavo
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via tutt’e tre alla fine di ottobre, Gabriele
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vestito buono si presentarono alla mia porta al calare
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in primavera e restituirlo alla montagna. Coprii con qualche
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mi lavai le mani alla fontana gelida e diedi
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non capiva: sei pronto alla città, gli chiesi, cane