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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «allora»

nautoretestoannoconcordanza
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del sisma...» ¶ «E io allora che cosa ho annunciato
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Signore dei tracimati”. Ma allora che neonato hanno visto
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la terza volta. ¶ «E allora cos’è successo?» gli
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quella della resurrezione! E allora, se Lui non ha
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tracimerò, se io nascerò, allora tu non sarai più
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viene dopo, verrà?” “Ma allora come farai a morire
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risorto, non risorgerò.!” “Ma allora come farai a scendere
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Figlio sulla terra. Ma allora sembrava che fosse il
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gli risponde Dio. ¶ «Ma allora chi è che gridava
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era il Figlio, mentre allora sembrava che era il
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stessa cosa, sono consustanziali, allora perché uno veniva prima
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la distruzione, verrà.» ¶ «Ma allora che Dio sei? Che
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se siamo increati.” “Ma allora come farò a sognare
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Figlio, consustanziale, continuerà...» ¶ «Ma allora che messa è questa
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la consacrazione. ¶ «E io, allora?» si sente gridare il
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Lui è tracimato! E allora, se è tracimato, è
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anche risorto, risorgerà! E allora è anche disceso nel
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capito cos’era successo allora, che cosa succederà?» mi
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dal padre celestino, perché allora era giorno, e c
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quello era un peccato, allora io non volevo esserne
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che viene dopo...» ¶ «Ma allora, Padre, quando sono venuto
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è prima e dopo, allora dov’è l’assoluzione
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nella penombra. ¶ «Ma io allora non ho detto niente
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la sentirai» mi risponde. ¶ “Allora è per questo che
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diverse tastiere. «Guardali!» ¶ E allora io li guardo, sollevo
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delle figure evidenziate. ¶ E allora, una dopo l’altra
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la vita?”. Perché io allora non sapevo che forse
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per il sisma... Ma allora quando è successo? È
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e si frantumavano. E allora avevo provato ad alzarmi
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da Palermo, perché io allora stavo a Palermo, e
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Perché non sapevo neanche allora chi ero, perché non
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se fosse adesso! Io allora abitavo lontano dalla città
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lo posso fare! Ma allora quando mi sono incontrato
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sia incontrato dopo? Ma allora perché lo sto ricordando
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finché diventava buio, e allora accendevo quattro o cinque
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non si capivano neanche allora, come non le capisco
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eravamo dall’altra. E allora anch’io dov’ero
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inizio né alla fine, allora dove sono, dove sarò
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fine del mondo? Ma allora che posto è? Che
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viene dopo, verrà.» ¶ «E allora come ha fatto a
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se sta dormendo.» ¶ «Ma allora vi siete già incontrati
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e veniva dopo, verrà... Allora ero a Praga, in
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e agli evidenziati.» ¶ E allora mi alzo anch’io
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notte, nel buio. «E allora, se siamo sogni, sogniamo
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nostro comandante, gridando. ¶ «Ma allora perché noi vi vediamo
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un motore acceso. ¶ «Ma allora perché ci hanno messi
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con la mano. ¶ «E allora perché porti quella veste
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Reval, in Estonia. Anche allora era inverno, e c
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stessi che c’erano allora, che ci saranno?» ¶ «No
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impalcature, nel mondo. ¶ «Ma allora non ci sono più
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c’è a pianterreno. ¶ “Allora è per questo che
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sua testa era già allora spaccata in due, che
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sembrava che avesse già allora due teste, una che
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perché era già tracimato allora, sarà... E all’inizio
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non gli aprivano, e allora lui ritornava. E poi
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a cantare. “Sarà tracimato allora o sarà tracimato adesso
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tracimato, ma se anche allora ero tracimato dove lui
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era tracimato, dove eravamo allora? Dove siamo adesso?” ¶ La
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tolte, dove ero io allora, dove sono adesso, sarò
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le monache facevano anche allora con le verdure dell
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non abbiamo potuto anche allora, non stiamo potendo adesso
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mi domando, nel buio. “Allora era il padre priore
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perché è risorto? Ma allora da che cosa è
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anche il nemico? Ma allora che nemico è? Che
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verrà. ¶ “E cosa sarà allora il racconto di un
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morte che viene prima, allora si risorge anche dal
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quella che viene dopo, allora si risorge anche dal
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marmo dei gradini. Ma allora quando le avevano messe
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sorridendo e tremando. ¶ «Ma allora sei andato tu in
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resurrezione?» ¶ «Ci andrò.» ¶ «Ma allora la resurrezione è stata
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questa universale tracimazione, lui allora dov’è tracimato adesso
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Genitum non factum...» ¶ “Ma allora...” mi domando mentre il
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Rivelazione? Me lo chiedevo allora o me lo sto
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è spaccata in due, allora anche la vita eterna
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non la accolsero. E allora la parola si fece
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vengono prima, e anche allora mi chiedevo: “Che volto
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stato di grazia. E allora perché? Perché ho fatto
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e nessuno parla, e allora il fiato non esce
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increato» continua a dire, «allora come può il Padre
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se Dio è increato, allora come può avere generato
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lui stesso ha creato? Allora che Dio dei vivi
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capo chino «che anche allora, nella notte di Natale
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lo interrompe il Gatto. ¶ «... allora perché ha venduto ai
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se sei tracimato dopo, allora quello che hai profetato
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l’hai ancora profetato, allora non può ancora essere
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mi può vedere, e allora neanch’io vedo niente
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a quella stalla. E allora io chiedo ai pastori
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oblò della Vostok 1. E allora mi sono chiesto: “Ma
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calottina da astronauta. E allora mi veniva da sorridere
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Gioconda, mi pare... E allora mi veniva da sorridere
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paglia e sul fieno, allora si prostrano tutti, con
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turbanti e di vesti. Allora Erode si infuria e
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adesso lo profeterò. E allora Maria e Giuseppe si
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di bocca le parole. ¶ Allora, non so perché, io
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lei, con dolcezza. “Ma allora perché è stato profetato
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è dopo, sarà.” “Ma allora adesso noi dove andremo
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sola con me.» ¶ E allora io entro, entrerò. ¶ Ma
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dolcezza, nel buio. ¶ «Ma allora, se il tuo amore
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dentro il tuo amore, allora l’amore dov’è
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è dentro di te, allora noi due dove siamo
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sarà non c’è, allora dove sarà? Perché ci
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più dentro di te, allora anche tu sei sola
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più adesso, non sarà.» ¶ «Allora lo vedi che sono
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vocina, nel buio. ¶ E allora io mi avvicino, anche
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viene più dopo.» ¶ E allora io l’abbraccio e
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alto, dal buio. ¶ «Ma allora io come nascerò, da
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tu non ci sarai allora anch’io non ci
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questo infinito buio. ¶ “Ma allora funziona!” mi dico. “Non
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che viene prima! Ma allora quando è successo tutto
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tutto questo? Sarà successo allora o sta succedendo adesso
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quello che nasce adesso, allora quando nasceremo, dove nasceremo
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vengono, venivano dopo. Ma allora perché hanno assediato la
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padre stava sparando, e allora hanno cominciato a sparare
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colpo, forse sono morto allora, sono tracimato allora, contro
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morto allora, sono tracimato allora, contro quel muro, perché
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una delle stanze dove allora vivevo, vivrò, avevo visto
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piccola casa, e lei allora spuntava con la testa
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più elegante come eri allora. Ti vedo un po
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sto raccontando adesso? Ma allora dov’ero io prima
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diverso ogni volta anche allora, sarai» continuo a dire
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unte dentro il motore. ¶ «Allora ce ne andremo via
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prima, ci sarà.» ¶ «Ma allora la vita dov’è
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più dov’ero e allora per pochi istanti mi
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riprendano le danze. E allora io, e allora io
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E allora io, e allora io... sollevo l’arma
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sollevo l’arma... e allora io la punto verso
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onda sonora dolce, e allora io pensavo, penserò: ‘Chi
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mi dico. “E io allora la vedevo di notte
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Io ti vedevo anche allora... quando passavo qui davanti
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è scritto. Io anche allora lo chiedevo agli altri
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la pallina, come facevamo allora, faremo, e alla fine
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spaccato in due.» ¶ «Ma allora chi c’è là
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persona più adulta, come allora davanti a questo stesso
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questo stesso cancello.» ¶ «Come allora quando?» ¶ «Tu sei già
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già qui! E anche allora eri un uomo adulto
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già eri, perché anche allora eri spaccato in due
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le teste vicine anche allora, e ci dicevamo quello
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dicendo adesso, anche se allora le parole non c
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state scritte, anche se allora come adesso non c
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fossi spaccato in due allora, se lo sono adesso
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dentro la vita.» ¶ «Ma allora quando viene la morte
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viene prima? Se anche allora ero spaccato in due
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e del mondo. ¶ «Ma allora, se la vita non
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la fronte. ¶ «E tu, allora? Perché sei tornato? Perché
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condotti dove camminavo anche allora, camminerò, e c’erano
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testa. ¶ «Scappa! Scappa!» ¶ “Ma allora queste case non sono
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lucenti che fino ad allora erano rimaste nascoste al
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poi quando sono? Sono allora o sono adesso, saranno
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casino, che c’era allora in un vicolo di
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e nera nel buio, allora mi mettevo a correre
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viene prima, dove erano allora? E, se sono tracimati
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veniva la diarrea e allora una mano lo afferrava
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in un soffio. ¶ «E allora perché io sono già
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che dorma, restava anche allora per molto tempo così
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dalla canna del mitra. ¶ Allora, all’improvviso, mi fermo
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giravano per casa anche allora, che gireranno, piene di
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c’è più niente... Allora avevamo l’Impero. L
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lungo lo scalone, e allora lo colpirò dall’alto
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di terra nera, e allora staccavo la terra con
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entrerà...» ¶ «Sì, e io allora uscirò da questa casa
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dei loro peana, e allora io correrò ancora in
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in piazza Sordello e allora si sentirà solo il
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grembo di donna, e allora io gli dirò e
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per non vedere...» ¶ «Ma allora, se sei santa Lucia
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lontano, dal buio, e allora comincia a correre da
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alle piccole scale, e allora mi può vedere salire
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tu sei piccolo, e allora anch’io sarò piccola
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la casa fosse come allora tutta chiusa e sprangata
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un piccolo uncino. ¶ E allora, non so come, trovo
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per guardarsi intorno, e allora anch’io la guardo
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parte, per guardarla. ¶ «Ma allora perché non ti riconosco
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nel buio. ¶ «Ma perché allora ti ho visto prima
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vedendo adesso.» ¶ «Ma perché allora non era adesso?» ¶ «Perché
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zucca, mi pare, e allora vuol dire che mia
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per i dolori, e allora vuol dire che mia
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e spezzate, e forse allora è anche lei che
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dello scalone, sentirò, e allora vuol dire che mia
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volto, la bocca, e allora anch’io l’abbraccio
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giorno, ci sarà. Ma allora perché, quando mi sveglio
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giro dell’orologio.» ¶ E allora forse, mi passa per
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scalderemo, ci abbracceremo, e allora il calore dei nostri
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nera, nel mondo, e allora anch’io mi comincio
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e del mondo, e allora mi sono alzata dal
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aria, nello spazio, e allora io ti sono venuta
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dentro la vita? E allora l’amore dove sarà
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dentro la morte? E allora dove sono la vita
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è vissuto dopo.» ¶ «Ma allora tutti quei corpi e
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le città seminali... Ma allora che cosa stavano cercando
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come per sigillarla. ¶ «Ma allora che cos’era? Che
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bocca, nel buio. ¶ «E allora noi?» le domando un
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d’un tratto. ¶ E allora io apro l’ultimo
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mi vedrà più, e allora ci stringiamo ancora forte
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e anche adesso come allora e prima di allora
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allora e prima di allora guarderò nella radiografia di
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aperta la portiera. ¶ E allora salgo, mi siedo vicino
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tu! Sarai tu!» ¶ «Ma allora tu sei quella camerierina
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facendo i morti...» ¶ «E allora io che rivoluzione stavo
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proprio la rivoluzione... Ma allora io dov’ero in
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non so dov’ero allora, dove sarò, non lo
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nell’infinito buio. ¶ E allora comincio a cantare anch
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dalle lacrime. ¶ «E io allora?» mi dice d’un
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in due, e lui allora era là, sarà là
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Tu mi hai vista allora perché mi stai vedendo
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mondo dei vivi. Ma allora io dov’ero? E
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che viene prima? Ma allora perché adesso lo ricordo
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Che stessi tracimando proprio allora dentro la morte? O
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di rovesciarsi. E che allora Anastasia manovrava con furia
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e l’altra, e allora anche la jeep si
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non mi hai visto allora, non mi vedrai, non
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sindaco della città dove allora vivevo, vivrò. La gente
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che viene prima?» ¶ E allora le abbraccio il piccolo
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il piccolo corpo, e allora affondo la mia testa
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suo piccolo grembo, e allora, non so perché, le
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cantano?» ¶ «Ah... sì. E allora?» ¶ «Perché sta succedendo tutto
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a venire prima!» ¶ «Ma allora, se lei è vivo
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mentre lo comperava... Ma allora che mondo aveva creato
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se è un movimento, allora non può che muoversi
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invece è uno stato, allora come può essere cominciato
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qualcosa d’altro?» ¶ «Ma allora da cosa siamo tracimati
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esiste mondo creato.» ¶ «Ma allora non esiste neanche il
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morte.» ¶ «Ah, sì? E allora, tra la vita e
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c’era nessuno, e allora ci siamo messi a
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dove nel buio. E allora noi ci siamo messi
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sente. ¶ E poi, come allora, mi prende la mano
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si vede niente.» ¶ «Ma allora come faremo a vederci
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non la vedo. ¶ E allora sento che lei mi
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non si vede. ¶ «E allora, questa volta, non ci
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che viene prima...» ¶ E allora io l’abbraccio ancora
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brucia...» ¶ «Non è successo allora, sta succedendo adesso, succederà
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vita e morte.» ¶ E allora io l’avvolgo ancora
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di questo volo, e allora sento che anche lei
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che non si sente. ¶ «Allora sono vivo?» le sussurro
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che sconvolgerà il mondo. ¶ Allora, in questo continente dei
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non eravamo invece già allora in tracimazione dalla morte
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che viene prima? E allora, forse, noi stavamo camminando
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che ci sarà, e allora, con gli occhi spalancati
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grande guerra fino ad allora mai combattuta su questo
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il respiro, “anche se allora non era bianco, era
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di mondo. ¶ «E io allora, che devo indovinare e
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e nascendo. ¶ «E io, allora...?» provo a dire anch
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Paese senza speranza dove allora vivevo, nel mondo dei
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della piccola stanza dove allora vivevo, mentre cantavano e
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Io sono una suora!” allora gli ho detto, non
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che stesse piangendo. “Ma allora come si fa a
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è!” gli ho risposto. “Allora c’è solo il
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neanche il male!” “Ma allora che cosa c’è
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ero là...” mi metto allora a pensare “giravo di
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la pubblicità della morte, allora di che cosa sarà
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vita dentro la morte, allora che libertà è? E
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mi sembravano vivi! Perché allora mi sembravano vivi?» ¶ «Perché
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dentro la morte.» ¶ «Ma allora l’amore dei vivi
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andare, nessuno dove ritornare. ¶ Allora non sapevo ancora che
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me e sorridendo. ¶ «E allora qual è?» le domando
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E perché, se risorgi, allora entri anche tu nella
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corpo aperto, e io allora ti accarezzerò come allora
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allora ti accarezzerò come allora, non come allora, come
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come allora, non come allora, come non ho ancora
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raccontato dai morti? E allora io dov’ero prima
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che viene prima?» ¶ «Ma allora perché io ti ho
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stai vedendo qui.» ¶ «Ma allora perché, se deve ancora
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morte viene prima.» ¶ «Ma allora perché mi ricordo di
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non sarò là.» ¶ «Ma allora tu chi sei?» le
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cose, come ti parlavo allora, io nomino le cose
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così, come le nominavo allora, le nominerò, con i
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morte. “Ma come faremo allora a incontrarci?” staranno battendo
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non mi vedrai.» ¶ E allora io la guardo, la
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piange, non grida, e allora ricominciamo a parlare tra
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viene prima. ¶ «Dov’eri allora?» le chiedo, con la
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sei adesso?» ¶ «Dov’ero allora.» ¶ «Ma allora quand’è
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Dov’ero allora.» ¶ «Ma allora quand’è che hai
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te l’ho aperto allora, te lo aprirò.» ¶ Navighiamo
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continente dei vivi dove allora vivevo, dove ero andato
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non le hai viste allora, tu le stai vedendo
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non li hai visti allora, li stai vedendo adesso
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ultimo abisso. ¶ E io allora guardo, provo a guardare
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che viene prima.» ¶ «Ma, allora, se la morte viene
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morte che viene prima.» ¶ «Allora anche questo arcobaleno è
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punto di fermarsi, e allora vedo le mani della
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Tu ti salverai!». ¶ E allora sento che anche la
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corsa nell’infinito buio. ¶ Allora mi metto a correre
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l’ultimo abisso. Ma allora, senza saperlo, ero dentro
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vita e morte. E allora continuo a correre, a
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cieli dei morti.» ¶ E allora mi metto a correre
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Di che brigata siete?”, allora molte teste si gireranno
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tracimatori sui tracimati. ¶ Ma allora che cos’è, che
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noi eravamo già da allora agli ordini del nostro
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a decidere delle guerre, allora quali plebi possono competere
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quelli dei morti? Io allora ero alla testa solo
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ha voluto risorgere!» ¶ «Ma allora lui adesso dov’è
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morte e di grida. ¶ Allora viene da piangere anche
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questi marciapiedi sfasciati, e allora la mano che stringe
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la vita!» gli grido allora senza fermarmi, con la
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e la morte.» ¶ «Ma allora tu sei il resurrettore
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la morte viene prima.» ¶ «Allora sei Gesù che è
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è voluto risorgere.» ¶ «Ma allora perché siete in due
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non è risorto.» ¶ «Ma allora perché corri insieme all
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continente dei morti. E allora lui raccoglierà le prime
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E tu?» gli grido allora. «Perché stai correndo anche
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dentro la vita!» ¶ «Ma allora dov’è finito quello
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dei morti. E che allora sporgevo ancora più in
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la morte. E che allora la vedevo di colpo
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dei capelli, e che allora mi veniva da pensare
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turbine della morte, e allora correremo fuori, con le
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si palesa così, e allora anch’io posso farvi
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avesse neppure sentito. ¶ «E allora, alla fine, quando tutti
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l’ho già detto: allora mi sembrava di vivere
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un mondo di vivi. Allora mi sembrava di combattere
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combattere contro dei vivi. ¶ Allora mi spostavo per le
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luci di quelli che allora mi apparivano come plastici
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è nessun bene. Ma allora perché non mi do
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questo il giudizio? Ma allora, se i morti non
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resurrezione e della tracimazione, allora dove comincia la vita
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dentro la morte.» ¶ «Ma allora le vicende umane, la
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viene prima della vita, allora la vita, se vuol
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turbine della morte. ¶ «Io allora vivevo a Grodno, una
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che cosa è successo allora tra i vivi, perché
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non ci sarà. Dicevano allora quei vivi che io
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morire abbracciati! E io allora sono arrivata a pensare
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città dei morti.» ¶ «Ma allora è lei a sollevare
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domando, gli grido. «Ma allora questo turbine è a
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della morte è questo!» ¶ «Allora è il turbine della
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No, neanche quello!» ¶ «Ma allora che turbine è, se
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dentro la vita. E allora lei si toglierà il
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di nozze, e io allora la sfiorerò e l
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mi accarezzerà, e io allora entrerò dentro di lei
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a piedi nudi già allora, anche se i piedi
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anche se i piedi allora non si vedevano perché
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niente... Che fosse già allora nel continente dei morti
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continente dei morti? Ma allora anch’io dov’ero
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tu eri là! Ma allora perché io non ti
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ti vedevo? Eri anche allora già qui? Eri già
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già qui? Eri già allora nel continente dei morti
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come se sapessi già allora chi era...» ¶ Qualcuno sta
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mai entrato prima di allora dentro di me, tanto
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meno un demone. Lui allora ha premuto tutte e
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deserte delle periferie dove allora vivevo, con una lattina
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il mio corpo. E allora al diavolo tutta questa
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sola fin dalla nascita. ¶ Allora ero ancora un ragazzo
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detto l’angelo? ¶ Demone: “Allora, che cosa hai deciso
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deciso di fare?”. ¶ Angelo: “Allora, che cosa hai deciso
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del palco. ¶ «Ah, sì? Allora io sarei nella gloria
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a tagliola. ¶ «Ah, sì? Allora io sarei nella gioia
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è un approdo.» ¶ «E allora i sogni? Io prima
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la stessa cosa.» ¶ «E allora perché sento da tutte
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divoriamo gli specchi.» ¶ «Ma allora come si fa a
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c’è mai stato, allora non c’è neanche
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mai stato, è allagato. ¶ Allora diciamo che, per prima
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collo bianco. ¶ «E anche allora facevi la fotografa! Fotografavi
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per mascherare lo strabismo. ¶ «Allora eri tu quella ragazza
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con la testa, e allora la garza si è
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cancellava ogni cosa. E allora ho lasciato cadere a
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interno, da dentro. E allora hai abbassato ancora di
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posto dell’aria, e allora anch’io allargo le
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e le sue proiezioni. ¶ Allora non riuscivo a vedere
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nera dei morti. ¶ E allora anche questa narrazione che
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anche lei!» ¶ «Appunto!» ¶ «Ma allora che salute può venire
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prolungare la morte. E allora chi c’è di
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i capelli. ¶ «Ma io allora dov’ero, al tempo
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morte del mondo!” ¶ 6 ¶ Lazzaro ¶ «Allora vieni, se è vero
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dopo la sepoltura. E allora Gesù dice: “Dove lo
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Tolgono la pietra. E allora Gesù grida, non si
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attirato fin qui!”. E allora io, anche se ero
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morta, nel buio. E allora sono venute le lacrime
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dentro la vita. E allora dovrai farmi risorgere ancora
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in cui ero avvolto. Allora ho sollevato la testa
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portava fuori dal villaggio. Allora gli sono salito in
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Gesù sei tu!” “E allora tu chi sei?” “Sono
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deve risorgere.» ¶ «E tu allora chi sei, se non
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è già successo. E allora che resurrezione è?» ¶ Non
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c’è Lazzaro.» ¶ «E allora perché non fai risorgere
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d’un tratto. ¶ «E allora lo vedi: tu sei
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detto d’un tratto. ¶ Allora sono rimasto in silenzio
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suo posto da morto.» ¶ «Allora lo vedi che quello
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resurrettore, dopo un po’. ¶ «Allora è lui che ha
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io non risorgerò!” “Ma allora io che resurrettore sarò
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No!» gli ho detto allora, gli ho quasi gridato
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non ha voluto risorgere, allora neanch’io risorgerò!» ¶ «No
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risorto una volta. E allora risorgerai un’altra volta
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Mariam di Magdala. E allora lei mi ha abbracciato
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per molto, nel buio. ¶ Allora, siccome non parlava più
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anche tu sei Lazzaro, allora Gesù dov’è? Dov
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gli occhi sbarrati. ¶ «Ma allora tu chi sei?» gli
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Lazzaro è risorto, e allora adesso sono il risorto
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prima che sia successa.» ¶ «Allora tu sei Gesù?» ¶ «No
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e che stanno risorgendo...» ¶ «Allora risorgerò anch’io!» l
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è dentro la distruzione?» ¶ «Allora io farò risorgere anche
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fronte, gli occhi, e allora io, non so perché
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morbide e calde. ¶ «Ma allora adesso dov’è? È
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vita e morte. ¶ «Bene, allora vorrà dire che risorgerò
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col dorso della mano. «Allora vorrà dire che mi
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anche la distruzione!» ¶ E allora sono risorto, in quel
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sono il distruttore e allora sono il resurrettore, sono
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creazione dalla distruzione.» ¶ E allora sono andato, e allora
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allora sono andato, e allora l’ho cercato, e
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l’ho cercato, e allora l’ho trovato. ¶ Sono
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specchio nella distruzione e allora te ne separerai anche
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potevo più fermare, e allora ho cominciato incontrollabilmente a
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sa più chi è allora che distruttore è? O
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della sua creazione. Ma allora, se non so chi
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e della creazione. Ma allora che distruttore sono, che
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e della distruzione?”. E allora io, che sono condannato
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è tracimata nella resurrezione, allora io in che cosa
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con la creazione? Ma allora adesso che vita è
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diventata la morte? E allora adesso la morte in
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vita? E la vita allora in che cosa tracimerà
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è separata dalla distruzione, allora che cos’è la
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verticale, nel buio. ¶ «E allora il mondo in che
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sarà qualcos’altro? Ma allora che ne sarà di
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e la distruzione? E allora nuove città sorgeranno, crolleranno
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si lacereranno, esploderanno. E allora anch’io che cosa
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non ci sarà. Ma allora dove sono, in che
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è la vita.» ¶ E allora mi sono alzato, e
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mi sono alzato, e allora ho attraversato lo spazio
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che lo chiudeva. ¶ E allora ho mosso i miei
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anche dell’amore e allora come farò a distruggere
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della distruzione, perché forse allora non avrei potuto trovare
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sono nell’immortalità e allora non posso distruggere l
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specchio del fuoco...» ¶ «Ma allora che cos’è la
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e morbida luce. «Ma allora che cosa c’è
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e li travolgeva, e allora anche quei rumori di
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io piangevo, piangevo... Ma allora io chi sono? Da
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sono nato dalla distruzione, allora perché non ho distrutto
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sono nato dalla creazione, allora perché non ho distrutto
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di essere là dentro allora, invece ci sono adesso
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sussurrando la voce. ¶ «E allora perché non ti vedo
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luce, nel fuoco. ¶ E allora l’ho guardata, anche
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e che stavo chiamando.» ¶ «Allora tu lo sai che
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e nel fuoco. «E allora dimmelo, perché possa saperlo
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tremava. ¶ «Ma come farò allora a essere il primo
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e di fuoco. ¶ E allora anche tutto quel mare
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e dal fuoco. ¶ E allora abbiamo cominciato a salire
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sono ancora gli specchi, allora che regno sarà? E
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e altri specchi. E allora ci sarebbero stati due
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lo stesso specchio, e allora avrebbero continuato a chiamarsi
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ero infinitamente lontano. ¶ E allora sono andato ad aprire
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anche le parole? E allora perché adesso anche le
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un unico cuore, e allora c’era buio, ed
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dello stesso specchio? E allora dov’è l’adesso
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adesso è immortale? Ma allora anch’io adesso sono
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e della distruzione? Ma allora che creatore è? E
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che adesso sta raccontando? Allora adesso sono un raccontatore
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uno stesso specchio? E allora io chi sono? Che
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altra parte. E che allora, forse, potevo essere io
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in fiamme. E chissà allora che ci siano anche
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dentro altri specchi? Ma allora che anche questo mondo
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qui si crea? Ma allora che ci siano su
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mi stai distruggendo? ¶ Ma allora, se non sei più
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Sei nella distruzione? Ma allora anch’io, se non
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Sono nella distruzione? Ma allora che cos’è la
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è la distruzione? ¶ Ma allora devo continuare a cercarti
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continuare a crearti? ¶ Ma allora io in che specchio
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stesso della distruzione. ¶ Ma allora adesso chi sono? Sono
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gridando nel mio. ¶ E allora, perché era solo, ha
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creando nella creazione. ¶ E allora l’ho creata anch
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lui non vede.» ¶ «Ma allora forse non vedi quello
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sia la distruzione.» ¶ «Ma allora perché mi cerchi?» ¶ «Perché
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dentro la distruzione.» ¶ «Ma allora in che specchio sei
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dentro la distruzione. ¶ “E allora perché l’ho cercata
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finire la distruzione? Ma allora dove comincia la distruzione
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distruzione della creazione? Ma allora in che cosa può
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dentro qualcosa d’altro, allora da dove viene la
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qualcosa che viene prima, allora io che distruttore sono
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della sua distruzione? Ma allora io che cosa ho
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un’altra distruzione? Ma allora che ci siano anche
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buio dell’universo? E allora chi lo sa che
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qualche altro specchio. E allora – se è così – chi
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convocare gli altri distruttori, allora vuol dire che è
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d’un tratto. E allora io andrò. E allora
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allora io andrò. E allora anche tutti gli altri
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distruttori andranno, tracimeranno. E allora tutti i distruttori si
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dimensione del mondo. E allora tutti i distruttori si
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non ha mai fine, allora noi che distruttori siamo
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qualcosa d’altro?’. E allora tutti i distruttori si
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e poi piangeranno, e allora si sentirà solo attraverso
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la sua distruzione.» ¶ «Ma allora da chi lo aspetti
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per la distruzione? Ma allora io che distruttore sono
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per la distruzione?” ¶ E allora, se c’era anche
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anche dell’amore. ¶ E allora sono morto anch’io
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distruzione può essere distrutta, allora che distruzione è? Ma
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che distruzione è? Ma allora che cosa resta della
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so se la vedevo. ¶ «Allora, se non mi vedi
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se questo è vedere, allora io ti sto vedendo
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la vostra solitudine?» ¶ «E allora perché ci hai creati
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contemplarla senza vederla, e allora mi pareva che mi
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adesso sono qui.» ¶ «Ma allora perché io non ti
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guardando nel tuo.» ¶ «Ma allora quella che se ne
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sul petto caldo. ¶ E allora l’ho accarezzata, sui
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sua bocca calda. ¶ E allora ho cominciato a baciarla
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cominciato a baciarla, e allora ho posato la mia
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volta per me. ¶ E allora ho sentito che stavo
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ricominciare a baciarmi. ¶ E allora anch’io ho ricominciato
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stai sorridendo tu, e allora il tuo sorriso si
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come un’apparizione.» ¶ «Ma allora anche la creazione è
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immagine e somiglianza! E allora perché non sei con
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sempre con te.» ¶ «Ma allora perché, quando sei lontana
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i nostri specchi.» ¶ «Ma allora lui in che specchio
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si stanno duplicando.» ¶ «Ma allora si sta duplicando anche
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riesca a trovarlo? Ma allora che non sia qui
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per la morte? Ma allora da dove viene la
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nel loro specchio? Ma allora che vengano prima della