Mario Sobrero, Pietro e Paolo, 1924

una fabbrica. E subito altri urli rispondono, vicini e

ricominciare? Per arricchire gli altri? Per esser di nuovo

suoi pensieri si muta, altri sentimenti parlano in lui

strillando: la vita degli altri pigionali. ¶ — Fa presto, nonna

dormo. Tutta roba degli altri! Paghiamo anche l’aria

vederti qui dentro! ¶ Gli altri tacevano. Anche Davide guardava

aveva sopportata. ¶ Ma gli altri? Pensavano soltanto al pane

Va giù con gli altri! Svègliati, poltrone!” ¶ Col proposito

infilando la porta. ¶ Gli altri divennero silenziosi; Paolo, abbandonandosi

sonante: – Ho dovuto dare altri quattrini a Cesira. Comprando

dividerci la roba degli altri! ¶ — Caro Paolo – disse il

la guerra!” al quale altri seguirono, prorompendo qua e

un pane guadagnato da altri. Quanti di coloro che

guardarlo. ¶ Sopra la tavola altri oratori si succedevano; mutavano

fuoco, poi due, poi altri. Non si capisce donde

vicenda. ¶ Mentre Pietro cerca altri sassi, il toscano ha

fiotto di sangue; gli altri si avventarono a sciami

Quando ci moveremo, gli altri ci seguiranno. E basterà

privilegiati che sfruttan gli altri? ¶ Di nuovo il passo

mutilato si separò dagli altri con l’intesa di

grado di pronunciare, chi altri avrebbe potuto dirgliela? ¶ Guardò

una stessa mèta; gli altri, con un’andatura di

dei vostri fratelli!” In altri aveva letto: “Le officine

esser di peso agli altri. ¶ * ¶ Attraverso la vetrata rotta

nel viale. Chiamò gli altri: – Venite a vedere! Ma

come fecero anche gli altri. ¶ — I piccini son qua

poteva. – E volgendosi agli altri con un mezzo sorriso

ricorrere alla beneficenza. ¶ Gli altri avevano ripreso a impagliare

questura a informarmi. ¶ Gli altri protestarono; Berto la canzonò

prigione. ¶ — Tutti! Anche gli altri che hanno gridato! ¶ A

come prescrive sempre agli altri? Prendere al più presto

suo figliuolo. Nessuno degli altri parlava. ¶ — Dove ti avevano

d’italiano e d’altri idiomi, di aver vagabondato

più bocca. Interrogava gli altri con lo sguardo. Disse

sussiego il casertano. Gli altri s’intesero con gli

marcia i cavalli con altri schiocchi. ¶ Davide s’era

Nella piazza donde partivano altri lunghi rettilinei alberati, un

alcuni volevano tornare indietro; altri, per scambiar parola con

sconosciuti gli uni agli altri, insensibili tutti al disagio

con veemenza paurosa. Gli altri oratori non furono più

che ho? Con gli altri figli già così alti

mese di salario, agli altri dieci giorni. E questo

assai di rado. Gli altri, vedendo il suo viso

le loro carrozzelle; gli altri, in piedi, si appoggiavano

pensato che anche da altri poteva essere visto e

accorrere affannoso; intorno ad altri si formava un cerchio

Chi è? – si domandavano altri. Nessuno lo conosceva. ¶ Da

sempre le notizie degli altri feriti. Due erano morti

discorrere così sovente degli altri Artero, dei quali mostrava

a tavola con gli altri – erano i soli momenti

A Milano eran seguiti altri disordini, con altri feriti

seguiti altri disordini, con altri feriti e morti, poi

a Davide, e agli altri: – Un parente di Pietro

anche noi – e gli altri due visitatori lo imitarono

un lungo filo. Gli altri mostravano di non prenderlo

portone venne richiuso. Gli altri stavano già mangiando, sparsi

si raffreddava. Anche molti altri avevano fra mani dei

alla Federazione, con gli altri del consiglio, a prender

con voce cadenzata. Gli altri lo osservavano tenendosi un

senza dire nulla, gli altri si consultavano con angosciosa

non rimase con lui altri che Maria, livida e

Pietro, Maria e gli altri, anche il bambino appena

nominare come in tanti altri discorsi finiti in dispute

di lavorar per gli altri e pigliarsi, non è

Come sua madre, moltissimi altri si illudevano che quegli

vivere alle spalle degli altri, tu la trovi dovunque

degli spari, a cui altri risposero da più parti

e non ne arrivavano altri. I fatti delle giornate

un gesto, guardare gli altri. Clelia girò di nuovo

affrettato. Antonietta e gli altri, senza parlare, si protendevano

dura fatica di cui altri gode il frutto? Perchè

irritavano i discorsi degli altri che rivelavano un’ostinazione

vuoi fare come gli altri? – gli rispose la donna

aveva creduto come gli altri; ma era rientrata nell

Gli uni e gli altri avevano visto il piombo

era possibile abbandonare gli altri, allontanarsi da Maria e

Agli operai accorsi da altri reparti, agli uomini dell

dominati dall’odio, seminando altri rancori, altri odii. ¶ Gli

odio, seminando altri rancori, altri odii. ¶ Gli riecheggiarono a

Uno è studente; gli altri, credo, impiegati o commessi

operate a profitto di altri.... ¶ — Ah, no! – protestò il

costruisce sulle rovine degli altri. ¶ — E non è stato

E dov’erano gli altri, falciati nelle battaglie tra

sapeva le vicende degli altri, Antonia parlava con una

capo: – A me? Agli altri, a tutti! È lo

Finchè questo affare e altri consimili hanno portato la

cosa si mangia noi altri? Siamo qualche centinaio! Io

un uomo diverso dagli altri, guardò la sua compagna

venisse ogni giorno. Gli altri due cominciarono a discorrere

vedo mostruosamente ingiusta tanti altri possono piegarsi, io non

me nè per gli altri. Non l’accetterò mai

Pietro, come fanno gli altri! Se no ti rovini

ne vedano splendere degli altri. Ma i capi, le

Pietro, solo o con altri. Che cosa facesse, non

era finito. ¶ Altre figure, altri ricordi vedeva Davide rinascere

ignoti di cui in altri tempi aveva udito il

medesima forza animava gli altri ch’erano al mondo