Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

la qual non per altro, al mio parere, fu

dallo scrivere, non per altro, se non perché l

manca tutto dì qualche altro scheccheratore. ¶ Ma conosco in

altrui non vagliono ad altro, che a fare spiccare

uno et con l'altro, perché voglio che sì

non si può sperare altro che giudicio sincero; sì

componimenti, privilegio a niuno altro degli scrittori vivi conceduto

capi, ordine da niuno altro osservato prima che da

loro l'ingiurie mie. ¶ Altro ci vuole per illustrarsi

d'arte), sono per altro nondimeno dotati di buona

latinità, et non da altro idioma, et sempre con

forse parer traslato da altro linguaggio straniero, tuttoché il

prima d'Ovidio alcun altro greco. ¶ Io l'ho

dell'uno et dell'altro in Claudiano et nel

abbia più di qualsivoglia altro poeta. ¶ Sappia tutto il

che dispiacerà ad un altro, et taluno sceglierà qualche

autore che da un altro sarà rifiutata. ¶ Le statue

lo più non d'altro fonte suol nascere che

stimo più d'ogni altro degno di correzzione, et

amarmi, se non per altro, almeno per aver io

rivedute, né vi manca altro che tempo da trascriverle

sentissi ¶ il sovr'ogni altro addolorato Orfeo? ¶ Lasso, da

l'un rifiutar, l'altro accettar gli Abissi? ¶ perché

tormento eterno, ¶ rimanga in altro assai peggiore inferno, ¶ più

tributarî l'un, l'altro i vassalli. ¶ Il nevoso

l'un verso l'altro dilatando i rami, ¶ come

fedel Tigrino ¶ sovr'ogni altro ti caglia. Ahi quanto

mai cervo udissi ¶ d'altro cervo seguace? ¶ Atteon, ricoverto

l'un e l'altro coturno e, scinta e

L'acque mute (non altro) ¶ in suo rauco idioma

a specchiarmi, e fatto ¶ altro da quel ch'io

altr'orecchio e l'altro fianco. ¶ Giunser Ciaffo, Tizzon

ha chi le risponda altro che gli antri. ¶ Contro

mani, ¶ se non con altro vaso, ¶ con l'urne

No, no, che d'altro nodo ¶ più saldo e

l'uno, e l'altro a te ¶ Evoè. ¶ Vedi

ad altre nozze, ad altro letto. ¶ Qual onor, qual

tranne sol la favella) altro non manca. ¶ Vedete che

piè distende, ¶ con l'altro curvo il novo Maggio

di spada, e l'altro d'arco, ¶ ne contendon

l'un e l'altro rifiuta, ¶ e, pur tra

tace e Citerea, ¶ senz'altro indugio, ambiziosa e lieta

avampa e fuma, ¶ dal'altro in larghe falde ¶ di

non presentano al'occhio altro ch'amori. ¶ D'amori

astuta; ¶ ma come ad altro intenda, ¶ dissimula, et intanto

al novello splendore ¶ d'altro mondo migliore ¶ torser le

s'appresta a corre ¶ altro fior più gentile il

con miglior plettro in altro stil ne canti. ¶ Narrar

cedati pur meco ogni altro Nume. ¶ Appo le tue

esser dio. ¶ Or poich'altro non mi lice, ¶ infelice

a sgombrar le tenebre, ¶ altro non fo che gemere

mistiche ¶ misteriose anch'elleno, ¶ altro importar non vogliono ¶ che

Se nel cantar Idillii ¶ altro maestro agguagliami, ¶ questi boschi

l'un de l'altro maggior saglion per ordine

bel teatro publico, ¶ senz'altro indugio a consolarlo corsero

un voler da l'altro ¶ giamai non si disgiunse

l'un contro l'altro avrebbe ¶ la colpa del

l'un per l'altro sofferta ¶ avrebbe volentieri. ¶ Le

tempo perduto, ¶ che 'n altro si dispensa, ¶ che 'n

Ma favelliam pur d'altro; ¶ ciò non cercar mi

disparte ¶ l'un dal'altro divisi, ¶ contener non si

un vi veniva, ¶ l'altro apunto arrivava: ¶ mai né

uno aspettava, ¶ né l'altro differiva. ¶ Senza alcun altro

altro differiva. ¶ Senza alcun altro aviso ¶ la volontà fervente

l'un e l'altro parente; ¶ s'altra importuna

attraversi; ¶ o se non altro, forse, ¶ faccia del'idol

lagrimette d'argento. ¶ L'altro dal fianco aperto ¶ vena

Tisbe, morio. – ¶ Questo et altro dicea ¶ Piramo addolorato, ¶ si

l'un e l'altro accento ¶ pose l'empio

un sangue con l'altro ¶ mescolato e confuso, ¶ giunto

favoleggiante. ¶ Non posso ad altro oggetto ¶ rivolgermi, né voglio

tortorello ¶ d'un in altro arboscello ¶ seguir, cantando, a

vedova infelice. – ¶ Vedi, nonch'altro, vedi ¶ la vipera gelosa

a Silvio Linco ¶ pur altro amor persuader volea, ¶ il

han lume, ¶ si serba altro costume; ¶ onde saggio dee

medesmo il vero. ¶ Laurino ¶ Altro specchio non cheggio ¶ né

saetta, ¶ amoroso Sofista. ¶ Laurino ¶ Altro non è il morir

alma innocente. ¶ Infelice, né altro ¶ dal rigor del tuo

et amando la vita, ¶ altro che te non amo

te non commisi, et altro errore ¶ che di soverchio

chiederei la pena, ¶ s'altro che pena e danno

bel si pasce, ¶ né altro è amor, che di

stagion si beve, ¶ del'altro che serbato, alfin si

vena. ¶ Sai ben ch'altro giàmai non chiesi o

lasso, convien non d'altro ognora ¶ pascersi, che di

fianco mio, canne sonore, ¶ altro non sanno che formar

fedel si lagna, ¶ ch'altro gelo, altro ardor l

lagna, ¶ ch'altro gelo, altro ardor l'ange e

vuol più fiori in altro prato, ¶ se i fior

sien più d'ogni altro, can pronti e veloci

aspido o drago, ¶ d'altro pastor non son men

che non sai con altro, ululi e muggi, ¶ io

più audaci, ¶ d'ogni altro il mio Schiavon straccia

fanciullo orribilmente. ¶ LXX ¶ L'altro spazio contien l'effigie

non si può sperare altro che giuicio sincero. Colui

non spera ò chiede ¶ altro da bella donna alma

bramo, et ho tutt'altro à vile. ¶ Ò nuova

ha nido, e seggio ¶ altro piacer, che 'l mio

mio morir non chieggio. ¶ 12 ¶ Altro piacer, che 'l mio

del tuo tiranno orgoglio ¶ altro piacer non ha, che

l'invita, ¶ e s'altro vado di ruine, ò

à l'un l'altro fere, ¶ ch'un di

mi fé di ciascun altro à paro ¶ quel nobil

Mostran Endimion da l'altro lato ¶ indi avampar d

che disfoghi, e prenda altro consiglio. ¶ E di queste