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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «altro»

nautoretestoannoconcordanza
1
1545
latine come volgari, che altro tanto farei quanto ora
2
1545
stesso or uno, or altro ramemorando, mi sovenne non
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di queste non avesse altro tanto fatto, quanto giá
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giá fece di qualche altro suo parto, che non
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che mi leva fòra, ¶ altro Aganippe, n'Ippocrene, o
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uno e a l'altro polo. ¶ 8. ¶ Ne la stagion
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le stelle. ¶ E ch'altro spira, che divinitate, ¶ che
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1545
momento svelle, ¶ ed ogn'altro pensier da lei disgombra
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1545
a sí bel viso ¶ altro che 'l ben che
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1545
dèa, chiamarmi ¶ sovvr'ogn'altro, - diss'io, - lieto e
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è dolce e soave. - ¶ 26. ¶ - Altro, so ben, - rispose, - mi
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d'ira mista, ¶ n'altro ch'- Amanio, Amanio, - egli
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l'uno e l'altro corno ¶ tanto s'allegra
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cribro è quello, ¶ ed altro, giorno e notte, elle
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lor 'i vuo' contare, ¶ altro per ora non sará
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l'un de l'altro sta sempre in sospetto
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si vergogni. ¶ 11. ¶ E ch'altro fine cercan questi tali
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l'uno e l'altro a par de gli
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ebbe in terra un altro paro, ¶ che fiamma marital
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l'un de l'altro tempre ¶ sí dolce ardor
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un ardor, d'ogn'altro, oblio ¶ ebbe mai sempre
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per questi d'ogn'altro amor si spoglia. ¶ 31. ¶ Ma
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a quelli piacque ¶ ch'altro non fea, la notte
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l Po, ne l'altro canto ¶ a far un
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l'uno e l'altro stile, ¶ ché 'n ciò
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piú pieno, ¶ par ch'altro piú non curi o
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paese ameno, ¶ come qual altro in tutt'Italia sia
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un piú de l'altro assai nobile e degno
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chi seco arditamente giostri, ¶ altro rimedio allor Giove non
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punto la preme, n'altro mal l'addoglia. ¶ 41. ¶ A
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sé raccolto e d'altro schivo, ¶ come chi nova
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ritrovasse al meno un altro Omero, ¶ o ver il
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l'un con l'altro detto insieme accoglie, ¶ né
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era quasi morto. ¶ N'altro faceva mai da ciascuna
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ti tenne seco, ¶ ch'altro non fece mai che
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io t'arrive, ¶ ch'altro piú che seguirti ora
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si mostra ¶ ch'ogn'altro nodo subito dirrompe. ¶ E
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ammorza in cor ogn'altro fuoco. ¶ 132. ¶ Quest'occhi statue
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l'uno e l'altro corno di Parnaso ¶ col
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Iddio ¶ a' vati, n' altro di tal don si
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un luoco a l'altro perché frutti meglio, ¶ e
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s'insegna, ¶ né d'altro mai si parla tutto
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misurar le stelle un altro in cielo, ¶ e dir
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fatto cosí forte, ¶ qual altro che piú forte Italia
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1545
E meno in l'altro a lui tanto congiunto
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nome suo chiamai, ¶ n'altro giá ch'eco mi
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detto quanto occorre loro, ¶ altro piú dir non san
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sacra dèa: ¶ né d'altro mai pensar mi fu
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ti giove?" ¶ 19. ¶ Ergesi un altro mio pensier e grida
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cor li lega d'altro che di nastro, ¶ ché
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l'un contra l'altro contendea, ¶ ch'or amar
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ragion intesa; ¶ ma l'altro a dentro penetrava il
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un gienocchio e l'altro ignudo e scarco ¶ mostrava
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un occhio e l'altro non hai losco ¶ scerner
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l'uno e l'altro passa, e cosí sempre
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l'un con l'altro si contempre. ¶ 63. ¶ Come la
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quel detto che quest'altro chiosa, ¶ che malizia non
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un e spesso l'altro invita, ¶ tal che parrá
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che m'avanza. ¶ 125. ¶ N'altro di quest'augurio i
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fiorito d'ognintorno, ¶ n'altro ne vidi mai salvo
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ch'egli stanzi in altro clima e sito. ¶ 132. ¶ Trasportato
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luoco folgorar parea, ¶ n'altro che luce quivi si
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dá corti. ¶ 2. ¶ E s'altro mai tormento non s
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e d'uno in altro strazio fa che scocchi
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e piú d'ogn'altro cieco, ¶ che avendo giá
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questa mia sirena ¶ suona altro che mortal, anzi è
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rubava or uno or altro sguardo ¶ cosí sotto ombra
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Ardeva il cor ed altro fòr fingeva, ¶ ma sí
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fêr sentire. ¶ 28. ¶ E ch'altro far potea se 'n
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mondo avete: ¶ e ch'altro bramo, né bramar poss
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ne l'alma, ¶ ch'altro non brama mai né
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Ma d'uno in altro ogni or pensier varcando
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spada, ¶ di che l'altro camin cotanto abonda ¶ che
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o 'l sole ¶ d'altro che di fruir, ardente
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le voglie accese, ¶ n'altro contempla mai la notte
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vera strada fai, ¶ l'altro trabocchi in qualche oscura
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si volse, ¶ con l'altro a li pianeti si
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corpo l'uno, l'altro a l'intelletto, ¶ com
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in sé mantiene, ¶ l'altro, ch'al corpo dassi
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cosa vile. ¶ 136. ¶ Or ch'altro sei, Amor, se non
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vero dono, ¶ d'ogn'altro obbietto vuol che si
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1545
ciò che deve, ed altro non ricerca. ¶ Con la
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1545
ora mesto moia. ¶ Un altro cangia poi pensieri e
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1545
cangiar si vede. ¶ 3. ¶ Quell'altro ch'averá la donna
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o che lo chiami: ¶ altro non vuol se non
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e intento la rimiri. ¶ Altro ch'udir e lei
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e intiero, ¶ che null'altro da te par che
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cerca l'un l'altro di piacersi sempre. ¶ Son
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chi, di questi fòr, altro fruire ¶ cerca co i
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ci cada". ¶ 25. ¶ E ch'altro volle dir Fedro gientile
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l'un per l'altro mille morti. ¶ 29. ¶ Ed oltra
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uno e a l'altro non soccorre: ¶ vive l
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che che lo trasforma, ¶ altro abito pigliando ed altra
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1545
gesti suoi. ¶ 46. ¶ Avrá quell'altro qualche donna vista ¶ con
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1545
si sente? ¶ E ch'altro è quell'oprar se
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l'uno a l'altro dio donasse guai, ¶ non
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l'uno o l'altro, quel morale ¶ senso c
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l'inno preclaro, ¶ ch'altro ne volse dir nel
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santamente ambo cantaro? ¶ Amor altro non è ch'un
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uno ed or un altro errore ¶ che spesso si
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1545
Fattor di sopra. ¶ 87. ¶ L'altro poi grado sotto sé
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poi sovente, da qualch'altro obbietto ¶ svïata, il primo
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qual in terra ogn'altro bel procede, ¶ come in
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è l'un, l'altro è gientile. ¶ Né ti
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l'un gioia, l'altro danno roti; ¶ far non
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or uno ed or altro argomento, ¶ ché 'l tutto
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l'uno e l'altro Amor è buono e
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eterne ed increate. ¶ Ch'altro si deve adunque da
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ch'Amor non vuole ¶ altro che 'l cor in
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tu non mi dimostri altro che gioia ¶ in questo
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il core? ¶ E ch'altro volle dir chi tutto
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pesa, ¶ e senza l'altro l'un non siede
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posta a lato, ¶ n'altro rimedio al viver suo
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noia? ¶ 41. ¶ So, dice un altro, come da sé il
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uom devria fuggire, ¶ n'altro amar che di par
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L'un de l'altro a vicenda vita prende
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l'uno e l'altro, ¶ Cosí si trova Amor
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dánno ¶ l'un l'altro intendo, dotto mastro e
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accettar l'un l'altro fanno, ¶ questo no' scerne
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e l'un l'altro s'acquista in tal
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l'uno a l'altro torna, ¶ ed in due
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dice ¶ questi e quell'altro a la vostra presenza
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però piú che spesso ¶ altro metal per oro quegli
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a puro vetro un altro stende ¶ in vece di
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che gli uomini per altro non son fòri, ¶ se
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ogni beato adopra, n'altro vuole. ¶ Con questi tre
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1545
ed è d'ogn'altro la tua mente schiva
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un uomo a l'altro non sarebbe amico, ¶ né
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l'un contra l'altro, e quattro orecchie, e
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Cosí l'un l'altro tutto 'l dí abbracciando
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e sol a l'altro si reflette: ¶ ché fa
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l virile ¶ e l'altro fatto, nova spece afferra
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l'uno a l'altro la distanza. ¶ Onde si
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sento tutta via un altro farmi, ¶ ch'a dir
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1545
l'uno e l'altro fanno, ¶ t'ho mostro
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l'un con l'altro insieme collegarsi; ¶ ché se
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l'un con l'altro uguale, ¶ e move questi
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lor gli umori amichi. ¶ 48. ¶ Altro ch'Amor non cerca
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Fugga questo ciascun, l'altro si prezzi, ¶ a quel
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quai l'un l'altro alletta: ¶ con l'uno
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l'un con l'altro ben confini, ¶ come tra
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un fratel con l'altro si mantegna, ¶ e s
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l'un de l'altro il vitupèro? ¶ S'Amor
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con questo stile ¶ un altro freddo corpo a sé
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fòra ¶ cavan da l'altro l'un molti alchimisti
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l'un uomo l'altro non aborre, ¶ ma ben
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fama tòrre, ¶ onde quell'altro sí s'onora e
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vita ¶ leva a quell'altro a ciò per mal
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pene estreme? ¶ Amor, non altro, in cor desir li
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occaso. ¶ 84. ¶ Chi sforza l'altro primo fra i lodati
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a saper quanto un altro ingegno intende. ¶ 87. ¶ E ciò
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onora e apprezza; ¶ ch'altro che ben non s
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1545
santo: ¶ quest'e quell'altro volontario corre ¶ a dar
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l'uno e l'altro lato? ¶ "Ardi, versa, manduca
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t'è stato detto: ¶ altro sforzo ci vuole ed
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ed altra prova, ¶ ed altro in l'alma aver
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è fatto perfetto. ¶ 15. ¶ Quell'altro saperá a pien contare
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il tuo Fattore ¶ ch'altro da te non vuol
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sol si mette, ¶ n'altro mai gusta cibo che
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Iddio, il vedrai fare ¶ altro abito nel bene, altra
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l'ardore ¶ d'un altro adusto accende, rode e
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saggio e buono, ¶ l'altro averá le qualitá contrarie
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ch'or uno or altro il cor mi combatteva
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par scoscesa e strana. ¶ 86. ¶ Altro veder non posso che
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chi vien, chi cade: ¶ altro qui non si fa
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a raccontar in l'altro canto, ¶ perché potrei col
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sciegliendo or uno or altro fiore, ¶ vermiglio, azurro, giallo
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un ne sbranco, un altro il capo estolle ¶ ch
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meno il crede, ¶ ch'altro che l'aria bruna
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lieto e felice". ¶ 37. ¶ Un altro poi pensiero mi diceva
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l'Arameo, ¶ e s'altro v'è parlar con
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purgato e fino, ¶ ch'altro metallo in sé mai
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un arco a l'altro simigliante e bello. ¶ Ivi
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bronzo inchiave ¶ col ferro altro metal quando il raporta
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simile faranno, ¶ s'un altro, come tu, qui sopra
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fa l'un l'altro con acceso core? ¶ Sforzati
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o nere, o d'altro magistero, ¶ o qualche sacerdote
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raccoglie sí gioiosamente ¶ ch'altro che gioia e festa
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atti spande". ¶ 168. ¶ Questo ed altro di voi, donna famosa