Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

pianeta ¶ che mena dritto altrui per ogne calle. ¶ Allor

tu gride, ¶ non lascia altrui passar per la sua

hanno potenza di fare altrui male; ¶ de l'altre

suo merto ¶ o per altrui, che poi fosse beato

ch'a la mente altrui mi rechi: ¶ più non

che non suol con altrui. ¶ Mentre noi corravam la

forza o con frode altrui contrista. ¶ Ma perché frode

che per vïolenza in altrui noccia». ¶ Oh cieca cupidigia

rispuoser tutti, «il satisfare altrui, ¶ felice te se sì

voluto ¶ ch'i' mostri altrui questo cammin silvestro». ¶ Allor

falsamente già fu apposto altrui. ¶ Ma perché di tal

orribil fiera ¶ per l'altrui membra avviticchiò le sue

ire in giù, com' altrui piacque, ¶ infin che 'l

Schicchi, ¶ e va rabbioso altrui così conciando». ¶ «Oh», diss

venne, ¶ falsificando sé in altrui forma, ¶ come l'altro

come 'l suo ad altrui, ch'a nullo è

tu che così rampogni altrui?». ¶ «Or tu chi se

l'Antenora, ¶ percotendo», rispuose, «altrui le gote, ¶ sì che

che conviene ancor ch'altrui si chiuda, ¶ m'avea

mi cinse sì com' altrui piacque: ¶ oh maraviglia! ché

suole a riguardar giovare altrui. ¶ Li occhi prima drizzai

fora elli impedito ¶ d'altrui, o non sarria ché

move bocca a li altrui canti, ¶ Rodolfo imperador fu

maggior chiovi che d'altrui sermone, ¶ se corso di

farà»; ed ella: «L'altrui bene ¶ a te che

se non che ' cenni altrui sospecciar fanno; ¶ per che

lo monte che salendo altrui dismala. ¶ Ivi così una

altro avvalla, ¶ perché 'n altrui pietà tosto si pogna

andando, fare oltraggio, ¶ veggendo altrui, non essendo veduto: ¶ per

e fui de li altrui danni ¶ più lieta assai

di gran dispetto in altrui nacque, ¶ e dir: «Se

ch'i' la mostri altrui; ¶ ché nel cielo uno

pria ch'a l'altrui ruina». ¶ Come si frange

convien che 'l male altrui impronti. ¶ Questo triforme amor

che non farebbe, per altrui cagione. ¶ Ma dimmi, se

quindi poscia geme ¶ sovr' altrui sangue in natural vasello

ben pïorno, ¶ per l'altrui raggio che 'n sé

affermar che fa credere altrui. ¶ Ed elli a me

forse per dar luogo altrui secondo ¶ che presso avea

virtù discende ¶ che toglie altrui memoria del peccato; ¶ da

a me, e diessi altrui. ¶ Quando di carne a

voglia de la voglia altrui ¶ tosto che è per

fan di Cain favoleggiare altrui?». ¶ Ella sorrise alquanto, e

lassi; ¶ e indi l'altrui raggio si rifonde ¶ così

voler dura, ¶ la vïolenza altrui per qual ragione ¶ di

vela a' mortai con altrui raggi». ¶ Questo diss' io

danno del ben fare altrui. ¶ Quattro figlie ebbe, e

per lui, o per altrui, sì ch'a sua

nozze süe per li altrui conforti! ¶ Molti sarebber lieti

di sale ¶ lo pane altrui, e come è duro

l salir per l'altrui scale. ¶ E quel che

propria o de l'altrui vergogna ¶ pur sentirà la

Ma rivolgiti omai inverso altrui; ¶ ch'assai illustri spiriti

in te e in altrui di ciò conforte, ¶ dì

son pieno, ¶ e in altrui vostra pioggia repluo». ¶ Mentr

sicura, e per l'altrui fallanza, ¶ pur ascoltando, timida

a carità süadi, ¶ d'altrui lume fregiati e di

siede, ¶ ma per l'altrui, con certe condizioni: ¶ ché