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Vincenzo Monti, Iliade [traduzione da Omero], 1810

concordanze di «amico»

nautoretestoannoconcordanza
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e Patròclo del diletto amico ¶ al comando obbedì. Fuor
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apprenda che l'accolse amico. ¶ Disse, e l'asta
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e ripigliò: T'accheta, amico, ¶ ed obbedisci al mio
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il fedel d'Ulisse amico ¶ Leuco che già di
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Forte adirato dell'ucciso amico ¶ si spinse Ulisse tra
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li vide, ed all'amico ¶ vôlto il presto parlar
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il cenno ¶ membrando dell'amico, ne sostiene ¶ in disparte
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spedisceli fidati al dolce amico ¶ Dëipilo, cui sopra ogni
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alla difesa di cotanto amico. ¶ Destâr la forza e
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svelse il valoroso ¶ diletto amico Pelagon. Nell'opra ¶ svenne
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molta ricchezza, a tutti amico, ¶ ché tutti in sua
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Argo ed ospite ed amico, ¶ tu in Licia a
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quale ¶ i naviganti allegra amico vento ¶ che un Dio
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quel fiero il vecchio amico. ¶ Quelle grida non ode
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mal suo grado, l'amico, a Cebrïone ¶ di lui
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Patròclo del suo dolce amico ¶ alla voce obbedì. Su
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ingiunse al suo diletto amico ¶ le sacre offerte ai
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Merïone ¶ d'Idomenèo l'amico, a' quai commesso ¶ è
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d'onor degno ed amico, io non terrommi ¶ di
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Nèstore di nuovo: Illustre amico, ¶ tu verace parlasti e
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tuo solo, ¶ ché nume amico gli venivi al fianco
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nome il suo diletto amico; ¶ e un trambusto levossi
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usbergo ei volle ¶ l'amico Agamennón. Di bruno acciaro
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Or su; ti metti, amico, ¶ al mio fianco, e
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la ruina. ¶ Stiam saldi, amico, e sosteniam lo scontro
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ed ei seduto ¶ dell'amico alle spalle il dardo
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obbedïente al cenno ¶ dell'amico diletto già correa ¶ tra
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adempi adesso, ¶ parla all'amico bellicoso, e tenta ¶ suaderlo
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ammonimento d'un diletto amico. ¶ Ché s'ei paventa
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se' fatto ora l'amico ¶ della menzogna? Chi pensar
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dal conflitto, o caro amico, ¶ ne partorisse eterna giovinezza
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magnanimo Epìcle, un caro amico ¶ di Sarpedon. Giacea sull
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Sarpedonte, ed alta ¶ dell'amico al partir doglia il
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Telamone ¶ di subito converso, Amico, ei disse, ¶ colui che
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appunto in quella ¶ un amico lasciava a lui poc
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e perché lasci, ¶ diletto amico Merïon, la pugna? ¶ Se
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questo ¶ in abbandon l'amico, anzi accorrendo ¶ lo coprì
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coperse. Addolorato ¶ del morto amico il buon minore Atride
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Pantoìde ¶ Polidamante del valore amico. ¶ Di Dëìfobo intanto e
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m'addormenta di Giove, amico Dio, ¶ le fulgide pupille
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sull'acerba piaga ¶ dell'amico, a placarne ogni dolore
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è spento il fido amico ¶ Mastoride che noi ne
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Visto Megète ¶ cader l'amico, scagliasi diritto ¶ su l
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tali dintorno al bellicoso amico ¶ del gran Pelìde intrepidi
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prodi il mio diletto amico. ¶ Deh vittoria gl'invìa
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pugna tornasse il caro amico. ¶ Libato a Giove e
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Glauco il suo ¶ dolce amico per nome a sé
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stesso, e per l'amico ¶ combatti: infamia ti deriva
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arrestâr. Ma Glauco, ¶ dell'amico alla voce il cor
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dato per l'estinto amico. ¶ Sì disse orando, ed
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notte. ¶ Addolorato dell'ucciso amico ¶ dritto tra' primi pugnator
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o Merïone? ¶ Per contumelie, amico, unqua non fia ¶ che
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ad Achille il morto amico. ¶ Mentre tai cose gli
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Qua tosto, Aiace, ¶ vola, amico, affrettiamci alla difesa ¶ di
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quel forte è l'amico che di possa ¶ tutti
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Orsù, vien meco, ¶ statti, amico, al mio fianco, e
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ché d'Achille l'amico il Dio dilesse, ¶ mentre
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Licomede che al caduto amico ¶ pietoso accorse, e fattosi
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al valoroso del Pelìde amico, ¶ terribile conflitto, e senza
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Né ancor del morto amico al divo Achille ¶ giunt
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caduta ¶ del suo diletto amico ora gli tacque. ¶ In
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l'ardimento. Quindi ¶ all'amico drizzò queste parole: ¶ Alcimedonte
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illustre Pelìde il fido amico, ¶ tua per certo fia
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Sferza, gli grida, ¶ sferza, amico, i cavalli, e al
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non giunse dell'ucciso amico ¶ la funesta novella; e
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procede, se il diletto amico, ¶ se Pàtroclo è già
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fu tolto il morto amico. ¶ Ahi che lontano dalla
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combattendo pel mio spento amico. ¶ E a lui di
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feretro mirando il fido amico ¶ d'acuta lancia trapassato
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sul gelato petto ¶ dell'amico ponendo, e cupi e
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sue stesse armi l'amico ¶ Pàtroclo, e al campo
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da canto al morto amico ¶ trovò l'amato figlio
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non vedrò l'estinto amico. ¶ D'acuto acciar trafitto
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oh caro e dolce amico ¶ d'una meschina! Io
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gemebondo: Se restami un amico ¶ che mi compiaccia, non
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tutto ¶ col pensier nell'amico alto sospira ¶ e prorompe
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e lagrimoso ¶ pel caro amico? Andâr già tutti al
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egli arde per l'amico, io temo ¶ non anzi
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dovean pagargli dell'estinto amico. ¶ Stupidi per terror come
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ha morto il caro amico. ¶ Così pregava umìl di
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navi al mio ¶ trafitto amico un vindice, di molto
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seguirà del mio diletto amico ¶ la rimembranza. Or via
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le omicide mani ¶ dell'amico sul cor, Salve, dicea
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preghi, e per l'amico ¶ sempre d'ira infiammato
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ch'io ponga ¶ l'amico mio sul rogo, e
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tumulo sublime al morto amico ¶ ed a sé stesso
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Orco spedìa l'illustre amico. ¶ Giunti al luogo lor
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alla man del caro amico ¶ pose la chioma, e
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con dolorosi ¶ gridi l'amico: Addio, Patròclo, addio ¶ ne
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ombra invocava dell'estinto amico. ¶ Come un padre talor
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divo Achille, ¶ cui caro amico egli era; e gli
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Tu segui ¶ del morto amico ad onorar la tomba
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perigliarsi. Quegli, ¶ cui doni amico la vittoria il figlio
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corso ¶ in onor dell'amico. Un grande e pingue
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tomba lo strascina ¶ dell'amico. Non è questo per
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è ben che dell'amico intorno ¶ alla tomba, col
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il padre, or l'amico, e risonava ¶ di gemiti
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cui, dopo ¶ il morto amico, tra' compagni egli ebbe
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il diletto chiamando estinto amico ¶ sclamò: Patròclo, non volerti
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Dei, ma non l'amico ¶ de' mortali Mercurio, che
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strascinato alla tomba dell'amico ¶ che gli prostrasti (né