Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

il secreto dell'anima ancora, ¶ che serra, nella carne

di funerale. ¶ Oggi, sorrido ancora, un poco voltairiano: ¶ sopra

ermafrodito. ¶ Il Gallo canta ancora per tutto il vicinato

nere". ¶ Il Gallo canta ancora ¶ rivolto all'aurora. ¶ Lai

antica nobiltà; ¶ bel gesto, ancora, squisito e permaloso, ¶ voler

Francescani intonacati!" ¶ E dite ancora: ¶ "Vi sono delle Miss

canzoni peregrine non composte ancora. ¶ Ho visto l'Imbecilli

ligio alle galere. ¶ Altri ancora son calvi: son li

decisivo? ¶ Noi possiamo aspettare, ¶ ancora e sempre; siam ricchi

oggi in avanti, permettere ancora ¶ questo..." - ¶ - "Mai piú: zitto

ma non desideriamo vivere ancora. ¶ Pure, almeno, nutriteci. ¶ Fate

buoi. ¶ Voglia la falce ancora ammettersi nel ritmo ¶ consueto

incontro, con flemma; ¶ sbadiglia ancora: "Libertà, oh dilemma!" ¶ e

Tre, come le Grazie, ancora Grazie nella corruzione; ¶ all

e ribrezzo della civiltà: ¶ ancora i tristi dí della

delle vostre carni, ¶ sacrificate ancora dal dito rituale nello

caduti percossero e ferirono ancora: ed a vergogna della

sull'Urbe, ¶ può ripetere ancora: "Tutto, che stendesi sotto

ripete. "Ama sempre ed ancora; ¶ approssima il futuro coll

italiano ¶ spera quest'anno ancora in vano? ¶ Ciarlano in

e s'Egli intende ancora fasciato di cupa gramaglia

la Patria si commette ancora e sempre ¶ all'Eterno

o troppo vergini, frigide ancora, ¶ intatte di nevi, di

vibrino ¶ l'aste lucenti ancora i biondi eroi, giovanetti

atroce, sospettosa, ¶ nuda Bellezza ancora sogguarda ed indugia. ¶ Anima

oblio? ¶ Ferme coscienze fucinano ancora, ¶ temprano al fuoco la