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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Nella vita, 1903

concordanze di «ancora»

nautoretestoannoconcordanza
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tutto oscurato. Tuttavia durava ancora in coda a' Tifati
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diminuita ma viva, ardeva ancora in quel punto. ¶ Un
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vastità della via, chiara ancora per lungo tratto e
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il ragazzetto, obbediente, sorridente ancora. E com'egli credeva
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quale moveva, si fermò ancora una volta e, sicuro
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la tentavano, l'attiravano ancora, pallidissima, vibrante per tutto
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di «Riva Casilina» trattenevano ancora il lume del tramonto
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di risovvenirsi. Poi fece ancora quattro o cinque altri
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lasciarla passare. ¶ - Bè - disse ancora, dopo aver chiuso l
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ha lasciata. ¶ - Vengo - rispose ancora la voce. ¶ Don Placido
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il soffitto. Poi disse ancora: ¶ - E a casa tua
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Tese l'orecchio: pioveva ancora, e il borbottio della
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Avanti! Siamo giunti! - gridò ancora Don Placido - Io vado
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treno nero, interminabile. Vide ancora l'orribile lor conduttore
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orecchio, pianissimo. ¶ Marta disse ancora: ¶ - Lo stesso uomo ci
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ti lascerò mai! - disse ancora la bionda. E in
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silenzio. ¶ Due o tre ancora delle mercantesse si aggiravano
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certo... m'aspetterete... ¶ E ancora mormorò qualcosa che il
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uno sguardo disperato. ¶ Balbettò ancora: ¶ - Mamma..... mamma..... ¶ E seguì
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le dieci. Io resto ancora un poco e accompagno
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lume di qualche bottega ancora aperta lucevano qua e
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carrozza - un giovane, convalescente, ancora assai pallido, ma così
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suoi scolari. ¶ - La rivedrò ancora? ¶ E l'ercole mi
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L'ingratitudine... Bamboccetta... ¶ Balbettava ancora parole che io non
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E, sulla porta, mentre ancora gli stendevo la mano
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sorridendo. ¶ - Bella? ¶ Totò sorrise ancora, amaramente. E io m
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più delicati. ¶ - Mi scriverete ancora qualche volta? - chiesi al
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la sua infermità... ¶ Fece ancora due passi e si
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e il registro, sbadigliò ancora una volta e accese
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boccata di fumo. ¶ Risuonò, ancora, più cupo, un urlo
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ne vada così presto! Ancora non siamo in gambe
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bianca parete, a capo; ancora gli origlieri se ne
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impiedi, con le mani ancora poggiate sulle spalliere delle
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cresta. La pagliaia bruciava ancora: il bizzarro scheletro delle
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be' tempi: lo era ancora qui, adesso, in una
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del mio ufficio, pesava ancora, come l'ultimo segno
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aveva sessantacinque suonati. Era ancora un colosso: nelle sue
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glie l'avessi comunicato ancora..... ¶ - No, no! - disse lui
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quale pareva che rispecchiasse ancora il terrore dell'ultimo
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carta, si levò, guardò ancora Mastia, la cui faccia
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di scritti infantili aspettava ancora i suoi segni di
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Santa Maria ad Agnone, ancora addormentato. Fra poco le
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e dalla regola. ¶ - Ho ancora qualche cosa da dirvi
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parole senza senso. ¶ Fece ancora qualche passo verso gli