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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Arpino, L'ombra delle colline, 1964

concordanze di «aria»

nautoretestoannoconcordanza
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me, a perforare l’aria che mi correva addosso
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finestra entrano soffi d’aria fresca. ¶ Esci fuori. E
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e magari sparano in aria, o a un gatto
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e ha quella leggera aria trionfante, infantile, che subito
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secondo come tirerà l’aria tra pochi istanti, pur
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un improvviso alito d’aria. Sono stanco, le ore
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fitto grigiore e l’aria è acida, ristagna buia
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novembre, c’è l’aria di quando si tagliano
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mi veniva richiesto – nell’aria ammuffita delle aule universitarie
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in una tromba d’aria infinita, polverosa, mi pare
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non capisci se è aria nell’aria oppure un
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se è aria nell’aria oppure un alito umano
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mio nonno frustando l’aria con quasi due metri
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passaggio di correnti d’aria calda alimentate dal camino
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con gesti a mezz’aria delle mani sospese, e
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respirando un po’ d’aria. ¶ “Oh, dev’essere già
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le invisibili linee d’aria che partivano dai campanili
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il brodo. C’era aria di fieni, a tratti
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spento. Non c’era aria di guerra, tutto in
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che si agitavano in aria, scomparve ciondolando nel buio
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con ghiribizzi baggiani senz’aria di avventura, gli americani
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e io, naso all’aria, guardavamo le innumerevoli formazioni
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mugghiando, gonfi d’un’aria eccitata: prima di addormentarmi
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all’intorno la sua aria putrida… Ogni tanto, a
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lungo coi piedi in aria. Capivo di dovermi staccare
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alzava a tagliar l’aria o improvvisa sostava come
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densi e veloci nell’aria. ¶ Un lungo minuto restarono
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badile già pronto in aria: “Te lo sistemo io
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per il vicolo, l’aria m’entrava solida in
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avanti a caso, inghiottivo aria sperando aiutasse a liberarmi
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bambini s’affilano nell’aria. E mi accorgo che
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con precisa giustezza. L’aria è molle e saporosa
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A folate lentissime l’aria va rinfrescando, e le
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di voce. Abbocco l’aria tra i denti dischiusi
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macchiano all’improvviso l’aria, acciecano pochi metri di
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a sentirmi libero, l’aria mi trafiggeva acuta in
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l’autoblindo rotolò in aria, come risucchiata da un
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alta e rovesciata nell’aria tra le mani di
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ondate la pigrizia dell’aria. ¶ “Mitra!” alzò il pugno
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il cielo notturno. Un’aria fresca corre dalle colline
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bandiera pendono immobili nell’aria buia. ¶ Vieni avanti, Lu
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lunghe spirali per l’aria di seta. Il cielo
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il cane, che inghiotte aria ansimando ed è incrostato
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alle ossa, e l’aria spinge gli odori del
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sopra la strada, l’aria punge viva tra le
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sta in campagna, all’aria buona, e ha un
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finestrino per abboccare l’aria fresca, a occhi chiusi
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le gazze, battendo nell’aria ali e code spruzzate