Vittorio Alfieri, Rosmunda, 1783

Longobarde leggi ¶ sostien coll'armi; e vincitor lo spero

lente d'Alarico l'armi ¶ non ebber parte alla

senta. Io lascio ¶ l'armi a te; ma di

intanto. ¶ Contro le aperte armi nemiche scudo ¶ a me

tuo padre ¶ Clefi coll'armi non veniva in campo

del sole, ei l'armi impugna: ¶ e, s'era

miei ¶ nel campo in armi; e i Longobardi tutti

affidargli osai pur l'armi?... ¶ Me dunque tu, qual

Tu di soppiatto ¶ in armi aduni i tuoi più

Perfido, ardisci ¶ venirne in armi al mio cospetto, e

Dubbie ognora son l'armi: ancor che ai prodi

Molti ha dintorno in armi ¶ l'iniquo; e forza

tragger quest'ore! All'armi ¶ per te si corre

Ildovaldo sciolto ¶ sta in armi in campo! Ah! men

Un lieve stuolo in armi... ¶ Ildovaldo gli è duce

Ildovaldo ¶ Chi viene in armi? ¶ Rosmunda ¶ Oh gioia! ¶ ecco

le mie guardie in armi... ¶ Almachilde ¶ Venga, deh! tosto