Vittorio Alfieri, Agide, 1788

in cor de' molti. Asilo ¶ gli è questo tempio

ebbi al mondo un asilo? Assai gran tempo ¶ dal

or sola ¶ di un asilo abbandona il già sì

che da questo suo asilo. Ei delle leggi ¶ sovvertitore

stimasse, a che l'asilo? al giusto ¶ giudizio aperto

il vuol: tranne l'asilo ¶ tutto or gli sta

in folla ¶ presso all'asilo d'Agide ogni giorno

rimaner nel vostro tempio. Asilo ¶ volli appo voi, perché

giusta pena? ecco, l'asilo io lascio. — ¶ Oh Sparta

Agide mio, fuor dell'asilo ¶ tu stai? ratta a

tu, lasciato omai l'asilo, in opra ¶ vogli con

il vedi) avea l'asilo ¶ abbandonato già: ragion tutt

già fuori ¶ stai dell'asilo? in chi t'affidi

Ben io ¶ più certo asilo, ecco, ti adduco; ognora

pena, ¶ questo mio scelto asilo. Agide n'ebbe ¶ di

Fuor del tuo sacro asilo, Agide, in mezzo ¶ d

e nol vorrà. L'asilo ¶ io per sempre abbandono

forse ¶ non uscia dell'asilo? e solo, e inerme

si fesse ¶ del tempio asilo, o della plebe scudo

a Cleòmbroto. Nel sacro ¶ asilo allor quest'Agide fuggiva

che violato il santo asilo ¶ fosse da alcun di

Udiati Sparta, ¶ del tuo asilo in discolpa, addur finora

merti. ¶ Trarlo fuor dell'asilo, udirlo, e innanzi ¶ ai