Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

gaio; ¶ e colle donne avea sempre buon giuoco. ¶ E

un po’ troppo grosso avea il naso. ¶ Si provvide

a questi, egli n’avea taluni ¶ ch’erano affatto

arcigno ¶ e d’accopparlo avea stimolo forte; ¶ ma con

stesso ¶ e se Sberlef avea fatto pulito. ¶ Non trovandolo

Batù richiese se regali avea ¶ recati il messo pontificio

alla corona; ¶ e tanto avea che far con Gengiscano

dicevano i maledici ¶ avuto avea quindici amanti o sedici

in stabil modo ¶ fissato avea di sua fortuna il

esser sovrana: ¶ spirto, talento avea, grazia e maniera, ¶ e

né assai propensa indole avea né mente, ¶ e all

ceremonia addosso, ¶ e pettinato avea quella mattina ¶ la barba

treno di Batù seguito avea ¶ con numeroso stuol d

che già ella amato avea molt’anni prima. ¶ Lunga

un marmoreo altare, ¶ che avea il ritratto di Catuna

quante ¶ frasi e sentenze avea d’autori tolto ¶ e

donzelle assise a fronte avea. ¶ Siveno allor: «Vedi colei

ritirata omai ¶ e congedato avea tutto il corteggio. ¶ Pur

al memore pensier frattanto avea, ¶ e gli oggetti ritien

soletto. ¶ Candido farsettino indosso avea ¶ con nastri di gentil

gli altri gusti Turachina ¶ avea pur anche il gusto

l’ombre su Caracora avea distese ¶ e ardean lampadi

per due mesi interi ¶ avea della sua carica i

cammino ¶ e per Ponente avea preso il Levante; ¶ chi

sol fuggendo Aurora bella ¶ avea votato il canestrin di

inteso, ¶ come vista l’avea narrò la scena. ¶ «Questo

in petto un core avea ¶ generoso e gentil, pur

e su la veste ¶ avea di onor novello insigne

preziose egual divise ¶ formate avea: l’una per sé

al suo poter soggetto ¶ avea talun, regolo o Can

e in quella ¶ infuse avea dell’arboscel chinese ¶ le

costui fatta avvertenza ¶ non avea alcuna in su’ primi

più che compreso non avea finora. ¶ L’amico ringraziò

nome ¶ e ciò che avea pensato e fatto e

Caracora e chi l’avea piantata; ¶ e quindi venni

potentissimo avversario, ¶ perch’egli avea per massima costante ¶ non

comporre editti e manifesti ¶ avea tal arte e abilità

pei gravi affar non avea tempo mai: ¶ perocché il

che giuocar quattro orette avea costume; ¶ quindi a lauta

a pensarvi ei non avea, né loco. ¶ E t

ozio e di riposo avea. ¶ E perciò, quando quella

traspirarlo, ¶ che per tutto avea gente e d’ogni

proprio uso ei distratti avea i danari: ¶ che differenza

delle maritime ¶ forze amministrator, avea in deposito ¶ per ispese

quelle masnade vagabonde. ¶ Barbari avea i costumi e i

sangue, e gli occhi avea turgidi e rossi. ¶ Poi

già a Turcan predetto avea l’imperio: ¶ un libro

ancor compio ¶ e sparse avea di bei color le

e la rocca ¶ sprezzato avea per inseguir le fiere

su, che quel che avea montato ¶ a terra giace

clemenza ¶ al reo Catuna avea ’l perdon concesso, ¶ ma

a bisdosso. ¶ Massiccia balza avea per piedestallo; ¶ colla sinistra

fra’ quai gran fama avea Pier dalle Vigne, ¶ scrittore

un viaggiator che nome avea Siveno». ¶ Al nome di

compiuto appieno ¶ suo giro avea» fra Piancarpin riprese ¶ «Dacché

che ne’ decreti eterni avea disposto ¶ quei che al

il pettorale ¶ e ricamata avea gualdrappa e sella; ¶ e

se un buon serraglio avea ¶ di tutto il bisognevole

il bisognevole provvisto, ¶ se avea profeti in corte e

cristiani ¶ i soliti sussidi avea raccolto, ¶ e il soldo

di scena, ¶ istigati gli avea Carpino istesso, ¶ che professando

cor grande e grande avea ogni cosa. ¶ Altri in

e negletto. ¶ Nella sinistra avea di lauri un serto

ancor prodotto ¶ Italia non avea, né Cimabue ¶ sorto era

e per saper chi avea torto o ragione ¶ di

un persiano, ¶ giovin che avea di bel scrittor il

grande e famoso nome avea acquistato. ¶ Non sol nel

tuon ch’ei preso avea con esso? ¶ E tanto

bolso, ¶ e di Catuna avea tal conoscenza ¶ che le

e accomodabil era. ¶ Perché avea pubblicato alcun suo priego

ch’ella inverso Potala avea premessa ¶ per perigliosa e

dette ¶ per cui intrapreso avea sì gran viaggio, ¶ inesausta

fra i molt’altri ¶ avea Catuna il singolar talento

ebree ¶ e le chinesi avea, l’inde e l

santità gran passi ella avea fatti ¶ e contratta con

termine scolastico ¶ dal teologo avea di Piancarpino ¶ e solea

uscita fuor di puerperio, ¶ avea con aria franca e

l’avo di Catuna avea per avo; ¶ e lo

sotto. ¶ Certi suoi gusti avea particolari ¶ e certe sue

a fondo ¶ e ne avea tante esperienze e tante

Ma quei, che ne avea fatto in compagnia ¶ d

dir la verità, ¶ ne avea bisogno no, necessità. ¶ E

Macartai ¶ che Renodin l’avea seccata assai. ¶ Pur Toto

tal progetto in mente avea ¶ onde Azzodin rendersi amico

forte e bella ¶ ereditata avea da Ottai suo padre

di fame, ¶ se non avea d’intorno in simmetria

onde di re titolo avea, ma in fatto ¶ altri

il rese, ¶ che indole avea cortigianesca e molle ¶ ed

di borsa ¶ rattenuto l’avea infin allora; ¶ lo che

divenne. ¶ Tommaso, che l’avea già conosciuto ¶ in tempo

corte, e ricevuto ¶ n’avea riprove d’amicizia ognora

riprove d’amicizia ognora, ¶ avea di rivederlo assai goduto

capel rosso. ¶ Carpin fervido avea temperamento, ¶ grave sussiego e

cotal genere di pugna ¶ avea destrezza molta ed esercizio

entro se stessa ¶ desiderato avea veder quel Sire ¶ e

pingue e polpacciuto e avea ¶ corta la vista e

reato, ¶ poiché già fisso avea nel suo pensiero ¶ di

lavori ¶ e campestre delizia avea formata ¶ e profondendo amplissimi

una fresc’aura alquanto avea di forza. ¶ Catuna allor

sapendo inoltre che s’avea desire ¶ le due famiglie

a lui ¶ tutta fornita avea la mercanzia, ¶ alfin vedendo

amico, ¶ per cui contratto avea perfido impegno, ¶ perché così

intrico ¶ colla comun bagascia avea disegno, ¶ memore ognor del

i primi peli. ¶ Lipi avea nome, e da tempo

e ordinari, ¶ i favoriti avea straordinari. ¶ E ben si

Nell’ora che Catuna avea per uso ¶ dopo li

affetto ¶ per Scardassal diminuito avea ¶ ed ognor più per

ed i talenti ¶ comuni avea l’eroe col vivandiere

sovente al minister prestato avea, ¶ né so se in

tuon di prima, ¶ presi avea rozzi modi, aspro linguaggio

vide di quel che avea temuto in pria, ¶ l

Mia moglie, che ci avea gran confidenza, ¶ giubba e

gemma, ¶ sempre il segreto avea di raddolcirlo. ¶ Quand’era

che in certe cose ¶ avea di mala bestia una

e ligi me gli avea ridutti; ¶ e se talvolta

Gengiscan, che il vizio avea nell’ossa, ¶ intanto s

sostegno ¶ nell’amico Tommaso avea perduto, ¶ non disperò, ma

e che sovente non avea denari ¶ per li bisogni

i tesor dell’Impero avea profusi, ¶ sì perché i

l’alta stima ¶ peduto avea che già godette prima

armi il poter goduto avea ¶ e che dell’auge

da certo prence Atima avea menato, ¶ mentre stavasi Ottai

viene ¶ e posto non avea per anche il piede

era già morto, ¶ ceduto avea a Tommaso un’isoletta

cotal segno ¶ abbattuta gli avea ch’ei più non

che indi passaggio ¶ fatto avea Toto e all’isule

isule degli orsi ¶ proseguito avea poscia il suo viaggio

e siccome di Mengo avea sul core ¶ dolce domino

di cristianesimo una tinta avea, ¶ volle che di Tommaso

e l’improvvisa morte ¶ avea ciascun del buon Tommaso

altri manoscritti ¶ che Polo avea recati d’Oriente ¶ dopo