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invenzioni verbali


Bono Giamboni, Della miseria dell'uomo, 1292?

concordanze di «avere»

nautoretestoannoconcordanza
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1292
in questo mondo vuogli avere buona vita, ma partirti
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all’uomo di poter avere i beni di questo
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perchè ci viene ad avere dolore, e fatica, e
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creatura ci viene ad avere dolore; il terzo, come
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come ci viene ad avere fatica; il quarto, come
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come ci viene ad avere paura; il quinto, come
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se non si possono avere, e per li disiderj
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solo uno die potesse avere riposo, che per alcuno
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lui, e non lo avere a dispetto; ma pensa
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Apostolo; Figliuolo mio, non avere in negligenza la disciplina
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e’ ne merita d’avere gloria; e se non
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disdegnamento ; e chi vuole avere in sè scienza sì
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per divenire ricco d’avere. Appresso come le dette
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cose dee in sè avere colui, che è povero
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per divenire ricco d’avere. ¶ Per ragunare ricchezze e
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e diventare ricco d’avere, gli uomini discorrono e
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per diventare ricco d’avere s’alluogano male, ¶ perchè
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per uomo si possono avere, o fare nel mondo
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vuol diventare ricco d’avere, sì si fa cupido
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uomo disideroso di fare avere; la quale parola conferma
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per avarizia soppellisci l’avere? Se altri non dicesse
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uno Savio: Non puote avere mai vita sicura colui
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l’avaro servo dell’avere; onde dice uno Savio
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e rangoloso di raunare avere, ed usa molta fatica
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si fa servo dell’avere, ed alle ricchezze si
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sono certi con poco avere, e con piccolo intendimento
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colui, che ha poco avere, ma colui che n
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vuole essere tesauro d’avere, ma di virtudi, le
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come fa quello dell’avere, e la vita eternale
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Ma del tesauro dell’avere di questo mondo ne
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mondo fa tesauro d’avere, si sta a rischio
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ch’è povero d’avere, dice uno Poeta: Il
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che è scosso d’avere canterà sicuro, dinanzi a
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che, essendo ricchi d’avere, sono stati santi appo
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così è malagevole cosa avere l’uomo ricchezze, e
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che sono poveri d’avere, di manicare, e di
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costretti di non ne avere, e se non ne
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solo. E fa l’avere diventare colui, che è
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bisogno, che il suo avere abbia saputo bene guadagnare
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guadagnare. Appresso che l’avere appo lui guadagnato sappia
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in buono modo l’avere. E de’ sapere che
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che colui guadagna l’avere in buono modo, che
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Salamone dice: Meglio è avere l’uomo buona fama
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non puote l’uomo avere allegra vita; onde dice
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che è povero d’avere, dee spendere come n
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dee l’uomo ricco ¶ avere in sè, acciò che
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ricco possa in sè avere, e ad usarla richiede
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vuole essere cortese, dee avere in sè tre cose
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donare e spendere dell’avere suo, acciò che dalle
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le possessioni, e l’avere, le quali cose sono
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fa bene del suo avere non solamente agli amici
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non si appropri l’avere, ma che ne sia
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è in lui dell’avere; è acconcio di poterle
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le disiderò unque d’avere. ¶ CAPITOLO XIX. ¶ De disiderj
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nel quale ci conviene avere guardia, perche è di
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è tiranno, che per avere signorie e onori dura
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ninferno, e non potè avere da Lazzero una gocciola
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spoglia l’uomo dell’avere, e priva spesse volte
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sopra. Bene dunque dee avere paura l’uomo di
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il peccatore ne de’ avere paura, perchè la sua
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chi è savio, de’ avere gran paura d’Iddio
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merita l’uomo d’ avere pena, o gloria, sì
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osservandole, ne meriti d’avere in questo mondo la
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mi vale neente ad avere vita eterna. E con
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e la femmina de’ avere in Dio, si è
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disse: Figliuolo mio, non avere a dispetto i gastigamenti
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certe cose, siccome ad avere paradiso, perchè ciascheduno de
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che l’uomo de’ avere nel prossimo suo, tre
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la carne tua non avere a dispetto. Gastigare de
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in mala parte d’avere. E però dice, e
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in mala parte d’avere. E di lussuria colui
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proprio fatto meritasse d’avere gloria, o pene. Gloria
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non ne possono mai avere neente; onde dicono i
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dolenti, che disiderano d’avere bene, quando si penseranno
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essere, che pensare d’avere perduti tutti i beni
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del bene, che vedranno avere in paradiso a coloro
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del bene, che vedranno avere a’ giusti in paradiso
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non si dichina ad avere di loro misericordia; onde
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quelli, che non puote avere, laove si può dilettare
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mondo l’anima potesse avere, non sarebbe perciò piena
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quale non si puote avere in questo mondo; e
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ebbe migliore, o poteo avere nella detta etade, ed