Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

Voi siete uomini e avete l'onore da vigilare

reputazione delicata da salvaguardare; avete ragione: è così, noi

vôlta della chiesa. ¶ - Non avete il velo? - chiese Stella

ansietà: ¶ - Ma che cosa avete dunque? ¶ - Padre, sono in

fugge, ha ragione; tutti avete ragione. Io sola ho

vostra famiglia! Che commedia! Avete ragione, non vi sono

colpo di rivoltella. E avete ragione: chi ha torto

cara Anna: dite che avete commesso una follia giovanile

più ribellarsi, dicendo, malinconicamente: ¶ - Avete ragione. ¶ Ora che ella

o le chiedeva: ¶ - Che avete? ¶ - Niente - diceva lei, timida

errori. Ho ragione? ¶ - Voi avete ragione. ¶ - Dovete convenire che

rettorica. Ho ragione? ¶ - Voi avete ragione. ¶ - Che infine, è

Non ho ragione? ¶ - Voi avete ragione, sempre. ¶ - Anna, sapete

testa. ¶ - Invece, voi non avete nessun criterio della serietà

e osò dire: ¶ - E... avete amato? ¶ Egli represse un

anime buone e semplici. ¶ - Avete perduto il ventaglio - disse

il minuto era finito. ¶ - Avete la carrozza? - domandò Cesare

Dias, uscendo le disse: ¶ - Avete trattato assai male Caracciolo

modo come tratto Caracciolo. ¶ - Avete bisogno di approvazione? - chiese

la mia opinione. ¶ - Voi avete un'opinione, in proposito

trovo imperdonabile: l'ingratitudine. Avete inteso? Io detesto gl

inferma: e voi non avete affatto contato i giorni

sua fosse presa. ¶ - Che avete? - le diceva Cesare Dias

detto. ¶ - E che gli avete risposto? ¶ - Io? Nulla. Non

capito. ¶ - Mia cara, voi avete dunque dimenticato il passato

dopo, vi ammalate, guarite, avete dimenticato il poveretto, e

parola mai, è vero? Avete ragione di sorridere, il

esagerate... ¶ - Oh, voi lo avete detto, voi avete ragione

lo avete detto, voi avete ragione, le fanciulle oneste

è un galantuomo... Quanto avete ragione, voi solo, sempre

poi voi vi annoiate... avete ragione; le donne che

ah, disprezzatemi, disprezzatemi, voi avete ragione di farlo: io

e crudelmente, me l'avete rimproverata - e ci trovo

al viso. Non lo avete visto? Prima di quel

dico che voi solo avete ragione; e vorrei versare

forte, voi che non avete mai errato, voi che

mai errato, voi che avete vinto voi stesso e

superiore alla sventura, perchè avete forse saputo soffrire in

gioia umana, perchè ne avete apprezzata la vacuità, superiore

deboli; ma, certo, voi avete anche pietà di me

dicendo così: "Voi mi avete profondamente addolorata, dicendomi che

vi amavo. Non mi avete vista piegar ogni giorno

amare adesso, come non avete amato mai; forse non

trionfo della vostra superiorità. Avete amato, amerete? Chi sa

sola noia. Vivete come avete vissuto, sempre; soltanto rammentatevi

miserabile tragedia; voi mi avete raccolta esanime sulla spiaggia

dell'anima mia. ¶ "Voi avete, adesso, la misura della

due biglietti che mi avete scritto: ma la serenità

gli occhi trasognati. ¶ - Che avete? Soffrite? Perchè mi scacciate

voce profonda Anna. ¶ - Voi avete messo le vostre speranze

disperato, il caso? Non avete un barlume di speranza

straziata: ¶ - Oh Dio! ¶ - Che avete? - disse l'altra trasalendo

sempre. Convenite che lo avete perfettamente dimenticato. E fra

di una tomba. Ci avete mai pensato alla vecchiaia

delle rimostranze: ¶ - Ma che avete? Perchè fate questo? ¶ - Che

è per questo, che avete tanta compassione di me

del vostro avvenire che avete concepito, con tant'altezza

agiterei più? ¶ - Ma che avete sperato? - chiese lui, con

e involontari, me lo avete detto, che la passione

Lo prometto. ¶ - Per quanto avete di sacro, lo promettete

piace, o quella che avete amato, o quella che

vinto?... ¶ - Perchè voi mi avete detto che non vi

domandò Anna, ansando. ¶ - Lo avete detto - rispose evasivamente lui

al cielo azzurro. ¶ - Non avete mai visto le corse

passaggio, disse ad Anna: ¶ - Avete un graziosissimo vestito oggi

Anna. ¶ - Sì. ¶ - Non ne avete avuto mai altro? ¶ - Mai

a se stessa. ¶ - Che avete? - egli chiese, con la

con un certo impeto. ¶ - Avete ragione: infatti, noi non

Forse - ella disse, vagamente. ¶ - Avete avuto una felice idea

mai! ¶ - Che cuore profondo, avete! Come mi ci annegherei

così, Luigi. ¶ - Ah voi avete un'altra tradizione - mormorò

e impallidì di emozione. ¶ - Avete ragione - disse Caracciolo. - Ma

dove sorge un convento. ¶ - Avete qualche cosa che vi

volesse salutarlo. ¶ - Marchesa mia, avete una nipote veramente feroce

Subito, oggi stesso. ¶ - Nientemeno! Avete litigato? Farò io da

la mia... infamia, non avete voi detto infamia? Sono

rei. Aspetto, soggiungendovi che avete consumata molta della mia

signora, veggo che non avete nulla da dirmi e

il più duro cuore. ¶ - Avete la consuetudine di ascoltare

disse: ¶ - Adesso che mi avete favorito così amabilmente la

tutte le incoerenze che avete commesse, da quattro o

Ah perchè non mi avete lasciato morire, allora! - ella

antichità, di cui mi avete spesso favorito i nomi

una burletta sentimentale, voi avete portato tali pretensioni di

di adorazione mutua, che avete finito per seccarmi molto

sorella! ¶ - Signora Dias, voi avete un'assai labile memoria

ho tradita. E se avete coscienza, per parlare come

come voi parlate, se avete lealtà, dovete convenire qui

avvenire... voi sola lo avete permesso. Convenitene, Anna. ¶ - Non

tenerezza, le domandò: ¶ - Che avete? Ditemelo, Anna cara... ¶ - Non

ella proruppe, affannando - se avete cuore, se avete pietà

se avete cuore, se avete pietà, se volete che

una vanità. ¶ - Ma che avete, Anna? Vi è qualche

andate, ditemi prima che avete, eravate venuta per questo

perverso... perdonatemi... ¶ - Voi non avete colpa, nessuna - ella disse

un favore? Voi mi avete detto dei versi, una

domanda, inattesa, impensata. ¶ - L'avete quel volume? ¶ - Sì. ¶ - Prendetelo