Massimo Carlotto, Le irregolari, 1998

L’ultima volta mi aveva guardato senza sorridere: «Verrai

nome». ¶ «Ricordati la promessa» aveva detto, baciandomi la fronte

avenida Rivadavia, di cui aveva sentito parlare come della

più saputo nulla. ¶ «Jorge aveva due sorelle. Alicia Estela

che di anni ne aveva ventidue. La muchacha era

altra sorella, Laura Beatriz, aveva solo diciotto anni, era

diritto José Pablo Gorostiaga. Aveva compiuto vent’anni da

l’uomo, «quella notte aveva deciso di fermarsi a

da bere. «Quanti anni aveva?» domandai. ¶ «Diciannove. Lo sequestrarono

Guglielmo Carlotto, anarchico vicentino, aveva preferito imbarcarsi su un

anno 1886 e il nonno aveva diciannove anni. Rimase a

abbondante di immaginazione, che aveva lavorato come scaricatore, panettiere

tornare in Italia li aveva trovati una notte sul

dalla tasca; Guglielmo l’aveva notato qualche ora dopo

ora dopo e l’aveva restituito immediatamente al proprietario

un maldestro garzone che aveva rovinato la cottura del

quando lo zio Aduccio aveva lasciato aperta la porta

il freddo di dicembre aveva bloccato la lievitazione della

non deludere i clienti, aveva rimpastato a mano, per

cinque robusti panettieri. ¶ «Chi aveva fame si affacciava alla

liquore. ¶ Ma il portiere aveva ancora voglia di ascoltare

nato il...». ¶ La donna aveva un trucco leggero, sopracciglia

ammazzarle qualche parente, le aveva tolto il diritto alla

delicatezza. ¶ «Matilde, la nena. Aveva cinque mesi quando è

comunicato stampa dell’esercito aveva informato che cinque sovversivi

conflitto a fuoco che aveva provocato la distruzione della

un fucile che gli aveva troncato di netto la

di un ragazzo che aveva fatto il servizio militare

presa da qualcuno che aveva partecipato all’assalto della

ai sovversivi, la donna aveva quarantadue anni nel 1976 e

un tumore che l’aveva colpita molti anni prima

Sotto, a macchina, qualcuno aveva scritto: Emiliano Ginés, muerto

dalla sua storia, come aveva predetto il vecchio Inocencio

ritrovare Francisco che ormai aveva compiuto sei anni. Ricerche

neonati. Era lui che aveva “assistito” Silvia durante il

yankee. ¶ Un anno prima aveva scoperto di essere stato

mantenerlo. ¶ Qualche tempo prima aveva letto su un quotidiano

che sigue luchando». ¶ Mi aveva risposto come nonna Amelia

che si abbracciavano. Mamma aveva il pancione. Dentro c

di uno sciopero generale, aveva gettato a terra con

sindacalista della CTA che aveva notato la mia espressione

aprile del 1976. Fino al ’73 aveva simpatizzato per la Gioventù

così giovane e non aveva fatto nulla che potesse

suo marito, Guido Carlotto, aveva dovuto abbandonare l’Italia

del panettiere-pasticcere che aveva la bottega vicino al

comprensibile: la vita li aveva abituati a ben altro

feroce. Gli domandai perché aveva scelto di sostenere la

un mestiere che gli aveva fatto conoscere vittorie e

in cucina. Parlare gli aveva fatto venire voglia di

di mate. ¶ «La dittatura aveva organizzato due strutture repressive

domanda che, magari, non aveva mai avuto l’intenzione

ESMA, esule a Ginevra, aveva notizie di Patricia. Rosa

e folti e lei aveva un collo sottile e

Rogelio. Era il maggiore. Aveva trentuno anni. Mai più

La donna, nata nel ’54, aveva studiato in un noto

originario di La Plata, aveva ventiquattro anni. Tre mesi

frattempo una voce anonima aveva avvertito la madre che

volle sapere da chi aveva avuto la notizia, e

una detenuta politica che aveva scelto di collaborare con

madre. ¶ Nel frattempo non aveva smesso di recarsi ogni

con un fazzoletto. Alicia aveva un difetto congenito alla

e a quanto mi aveva detto. «Cosa hanno fatto

nell’ambiente dei federales. Aveva ventitré anni e se

ero maestra, Guido chimico: aveva aperto una fabbrica e

combattere la dittatura. Laura aveva ventuno anni - Claudia diciotto

di una coppia che aveva due bambini piccoli. Quel

di essere stata individuata, aveva chiesto in prestito al

luogo più sicuro, e aveva promesso di restituirlo entro

primo pomeriggio una ragazza aveva fatto un piccolo trasloco

messaggio era chiaro: Guido aveva ancora poche ore di

con la coppia che aveva ospitato Laura ed era

patota, in novembre, gli aveva ammazzato la moglie e

e mezzo. Un vicino aveva visto un sottufficiale avvicinarsi

bambina. L’alto ufficiale aveva indicato il sedile posteriore

una macchina. «Mettila lì» aveva detto. ¶ Sua nonna, María

in un campo clandestino, aveva visto e sentito cosa

era riuscita a localizzare) aveva conosciuto Laura. Era viva

In fondo lei non aveva mai preso in mano

con un personaggio che aveva assicurato di poter fare

Un’altra scarica le aveva devastato il ventre, certo

questa mia ipotesi: Laurita aveva un braccio spezzato, e

dicendole che sua madre aveva rifiutato l’affidamento del

la Spagna. Guido Miguel aveva deciso invece di autoesiliarsi

degli altri fratelli. Non aveva ancora l’età per

il locale. Il capo aveva occhietti da serpente e

chiamare l’avvocato li aveva spiazzati. Arrivammo a casa

nuova vita. La dittatura aveva arricchito tanti mascalzoni ma

tanti mascalzoni ma, economicamente, aveva messo in ginocchio l

in bocca a chi aveva rischiato la vita per

anni. Nessuna di noi aveva mai lontanamente immaginato che

autorità e a chi aveva adottato bambini, illegalmente o

facoltà di pediatria. Laurita aveva ragione quando disse ai

volta con espressione pensosa. Aveva interrotto il tour dopo

febbraio del 1977, una patota aveva sequestrato il ventiduenne studente

armata di bomboletta spray, aveva scritto una frase in

mia parente e l’aveva salutata con un «Hasta

per sua stessa ammissione, aveva solo due grandi interessi

uguali... Torturati, uccisi, occultati». ¶ Aveva ragione. Un nome, una

anno a Loma Hermosa. Aveva ventuno anni e studiava

si sa nemmeno dove. Aveva ventotto anni, una figlia

il ventisei maggio del ’78. Aveva ventuno anni e lavorava

Olazábal al numero cinquemilacinquecentoventicinque. Aveva ventiquattro anni ed era

foro di Buenos Aires. Aveva quarantadue anni e la

i primi mesi del ’78. Aveva trentadue anni. ¶ Jorge Rosario

anni. ¶ Jorge Rosario Infantino aveva antenati anche tra i

donna che mi aprì aveva i capelli corti, un

ci riuscii. Alba Rosa aveva capito perfettamente quello che

ricca borghesia riojana non aveva mai visto di buon

Pueblo, organizzazione guerrigliera che aveva aperto nel ’75 un disastroso

anche tuo marito». ¶ Lei aveva sposato il grande poeta

che, nonostante le torture, aveva partorito un maschietto bello

degli idranti che le aveva gettate a terra nella

prima quando un ufficiale aveva creduto di farle scappare

mia generazione. Come mi aveva preannunciato Santiago, incontrai Elsa

po’ di gente che aveva tutta l’aria di

quella piazza l’Argentina aveva festeggiato l’indipendenza, osannato

rivoluzione di maggio che aveva liberato il Paese nel

parte di noi non aveva mai sentito nominare. Spiegò

sentito nominare. Spiegò che aveva attraversato il mondo per

de Mayo: qualcuno gli aveva detto che le madri

Plaza, il personaggio che aveva chiesto a Guido Carlotto

di un’infermiera che aveva visto mia figlia partorire

nuovo la fotografa. Mi aveva colpito la sua immediatezza

era mia nonna e aveva novant’anni...». Gli altri

ha buttata nel cestino. Aveva capito che il mio

chiese e musei... E aveva ragione: non me ne

la ragazza che mi aveva offerto lo snack. ¶ «Hai

Mirta, sua madre, l’aveva presa in braccio ed

da pochi mesi e aveva rincontrato ragazzi con cui

rincontrato ragazzi con cui aveva giocato da bambina in

figlia. Era ammalata e aveva bisogno di essere operata

di terrore, perché li aveva già incontrati. ¶ Il ventiquattro

bisogna dimenticare che Perón aveva insignito della massima onorificenza

Martín - Licio Gelli, che aveva la doppia cittadinanza, e

una madre che non aveva più i suoi figli

il Papa. Paolo VI aveva convocato le Madri per

a quel momento non aveva dimostrato interesse per la

ad assicurarmi che l’aveva attaccato per far contenti

perché chi usciva vivo aveva lo stesso aspetto di

riunione a Porto Belgrano aveva parlato ai cappellani militari

dovere. Le forze armate, aveva detto, stavano seguendo il

Laura. Il generale Camps aveva organizzato un progetto di

pensando a quanto mi aveva detto Lita Boitano dei

Santiago non aggiunse altro. Aveva la gola secca per

golpisti; la marina argentina aveva tradito spesso e volentieri

dicembre del ’77, dopo che aveva iniziato a raccontare al

anni; per non morire aveva collaborato lavorando in un

e della Tripla A, aveva infatti intuito che l

come Estela. “Magari” pensai, “aveva adoperato proprio quella per

Gastón come il padre, aveva ventisei anni e suonava

non pensava quello che aveva appena detto. Ma quel

di un’amica che aveva attirato la sua attenzione

L’ultima frase mi aveva colpito per la consumata

La donna parlava veloce, aveva fretta di terminare la

nel ’91, trovò Claudio, che aveva ormai quasi quindici anni

femore: il mio amico aveva avuto un incidente motociclistico

avvertire il giudice. Nel 1983 aveva assassinato il cittadino italiano

di un’insegnante trentenne; aveva deciso di parlare ai

Vincenzi disse che non aveva senso stare lì a

Mayo e del quale aveva parlato poche ore prima

la Triple A l’aveva minacciato più volte in

investì mentre camminava. Villanueva aveva deciso di dare un

tribunale della repressione legale aveva condannato un altro figlio

di parecchi cittadini spagnoli, aveva il sospetto che il

dollari l’anno. Beltramo aveva fatto sapere al giudice

di storia. Quello che aveva visto del socialismo non

in meglio il mondo. Aveva sepolto il dolore e

chiamato perché me l’aveva chiesto lei, ma tu

il colpo di stato aveva organizzato un gruppo guerrigliero

grossolano e sostanzialmente inutile. Aveva ragione El Chino: ero

dalla politica. Lui non aveva patria, ma un unico

entrambi ma lui non aveva le tette di lei

di Pinochet; la figlia aveva avuto la grande idea

il Fronte Manuel Rodriguez aveva tentato di saldare i

militari. Il governo democratico aveva limitato la propria presenza

militare e i carabineros, aveva fatto parte del Comando

che quando lo immersero aveva ancora la bocca spalancata

torturatori e degli assassini. Aveva deciso di punirli a

ammettere che El Chino aveva ragione: era perfettamente inutile

per tutto il tragitto aveva cercato di effettuare sorpassi

all’una del mattino: aveva ventidue anni, studiava all

coppia di contadini, che aveva varcato il portone per

perché l’esercito l’aveva requisita e perché la

aggiunse Nelly. ¶ La guardai. Aveva la mia età ed

dimentico e non perdono. Aveva appena ventidue anni quando

aeroporto; El Chino mi aveva prenotato un posto per

era voltato e mi aveva fatto segno di raggiungerlo

Quando mi ero avvicinato aveva detto: «Torna a casa

Torna a casa». Poi aveva allungato il passo ed

in un vicolo. ¶ Non aveva tutti i torti: il

di quella volta che aveva fatto arrossire di vergogna

di Guido quando mi aveva salutato, disse che avrebbero

sui desaparecidos argentini oppure aveva dimenticato, seppellendo il ricordo

fuoco. Era Santiago che aveva scelto quel modo per

dello sport argentino che aveva deciso di festeggiarle e

si è commossa” mi aveva scritto. “Speriamo che adesso

conservavo gli articoli che aveva scritto per il Manifesto

acido come sempre. ¶ Come aveva previsto El Chino, il

al dunque: «El Torito aveva un figlio» annunciò. ¶ Alzai

nel luglio del ’79, ma aveva partorito in Salvador, dove

sandinista. Ma la rivoluzione aveva fame e il bambino

resa. Anche quella volta aveva ragione: «Lo farò». ¶ «Roque

a poco a poco aveva iniziato ad affrontare la

una conferenza. Estela invece aveva un paio d’ore

anche dalle persone che aveva incontrato e si sentiva

d’origine dei Carlotto, aveva l’intenzione di dedicare

simbolo della repressione illegale aveva rotto il patto di

e usando toni minacciosi aveva ammesso con tutta tranquillità

di feltro grigio. Non aveva bagaglio, però si è

la strada. ¶ Il ragazzo aveva appena compiuto quindici anni