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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

concordanze di «aveva»

nautoretestoannoconcordanza
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ed era lui che aveva imparato ad imitare le
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cavaliere Orazio Nicchioli, che aveva fatto da vero il
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e prepotente. ¶ Soltanto Niccolò aveva moglie; ma vivevano tutti
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a poco, la libreria aveva sempre fruttato meno. ¶ Giulio
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non ci voglio andare! ¶ Aveva la voce forte e
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era la cambiale, perché aveva paura che potesse escirgli
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saporite di quante ne aveva mangiate durante tutta la
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morire di fame! ¶ Quando aveva di questi propositi, che
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avorio cerchiato d'oro. Aveva gli occhi turchini, e
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la dica. ¶ Il libraio aveva una specie di ammirazione
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facevano gli altri; e aveva piacere se glielo dicevano
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rinunciava a pena li aveva pensati; sebbene, qualche volta
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quegli escì. ¶ Enrico, quando aveva comprato qualche cosa, non
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alzarsi da tavola, quando aveva finito di mangiare, e
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fratelli; e, da quanto aveva impippiato, moveva a pena
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godimento; stimolandoli a ridere. Aveva in tutto il viso
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Egli, quando s'arrabbiava, aveva la voce di cattivo
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uno sciupone. ¶ Vittorio, che aveva voglia di ridere, disse
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e tre i fratelli. ¶ Aveva una bocca da bambino
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libraio di rispondere. Egli aveva raccontato, benché non fosse
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rimedii. Poi, quante balie aveva dovuto provare, prima di
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dirle... che il bambino aveva la febbre... In casa
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vedere convinti. ¶ Ma Giulio aveva paura che il Nicchioli
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gli occhi. Anche Niccolò aveva paura, ma cercava di
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Giulio, a lungo andare, aveva perso la salute; e
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preoccuparsi di cucinarle. Ma aveva subodorato che le nascondevano
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pensato ai fratelli. Egli aveva il viso afflitto; e
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la persuadeva. Come quando aveva creduto di sognare un
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s'ingannava o se aveva ragione di sospettare. Egli
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che arrivavano al tetto. Aveva la facciata gialleggiante di
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istinto, questa volta, l'aveva ingannata. ¶ Ma le due
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cercò di riflettere se aveva detto una cosa fuori
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sé dalla contentezza. Modesta aveva dovuto promettere a Chiarina
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a quel che gli aveva detto la cognata. Ma
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sua sfortuna mutasse; e aveva perduto ogni senso di
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a se stesso. Non aveva fatto mai niente che
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con la signorina Chiarina. ¶ Aveva gli occhi luccicanti, e
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chiesto. ¶ Ma il Nisard aveva parlato abbastanza di quell
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Siena, quando scoprirono che aveva rubato al cugino l
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possibile. Egli, qualche volta, aveva tentato di comandare e
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intelligente, specie di Giulio, aveva dovuto sempre sottomettersi. Dentro
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né biasimato. Ma egli aveva la convinzione che i
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Egli sapeva che non aveva niente da proporgli, e
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amici non badavano se aveva ragione o torto; ed
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tutte le volte che aveva messo la sua carta
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il mio torto. ¶ Egli aveva un'aria sincera e
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In fondo, riconosceva che aveva forse torto, e che
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Giulio. Egli sentiva che aveva ragione lui; ed era
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da passatempo. Però, egli aveva intuito che le cose
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E, perché quel giorno aveva voglia di sentirsi lieto
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serio, mentre in bottega aveva lasciato Giulio solo. ¶ Gli
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perché non lo dissuadessero, aveva evitato di parlare a
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Siena! ¶ Ma Giulio non aveva voglia di guardare. Aspettando
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si accorse che, parlando, aveva dato il tracollo a
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che il cavaliere non aveva più nessuna stima di
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gli occhi e non aveva più voglia di parlare
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perché durante la notte aveva avuto un altro attacco
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in certi gineprai? ¶ Egli aveva tutt'altro per la
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XI ¶ Il Nicchioli non aveva sospettato; ma gli era
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fermo senza alterarsi. E aveva in mente di spiegarlo
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terra. Badò se ci aveva un mezzo sigaro, e
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entrò il Corsali; che aveva voglia di raccontare un
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pezzo, a sostenere che aveva torto. ¶ — Ah, ah, ah
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un suo conoscente gli aveva riso su la faccia
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riebbe, non pianse; ma aveva gli occhi di chi
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costretto a patire quanto aveva sognato? Perché, dunque, viveva
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più l'animo. Ed aveva paura di doversi pentire
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cosa; perché, del resto, aveva diritto a non stare
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una facilità che non aveva sempre avuta. Lavorava come
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nessuna utilità. Egli non aveva né meno aperto la
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Giulio; ma questi gli aveva detto di no. Allora
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San Martino. Egli non aveva mai visto un'altra
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alla libreria; ed egli aveva dinanzi a sé soltanto
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non mai, come allora, aveva amato la sua Siena
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restato come ebbro; e aveva una specie di gaudio
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pensò di toglierla perché aveva paura che le avrebbe
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il cimitero; e non aveva mai tempo da perdere
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di tutto, e li aveva salvati. Ma, all'escita
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ad andarci. ¶ Soltanto Modesta aveva da parte qualche centinaio
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doveva fare come gli aveva detto. ¶ — Non ci doveva
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stanza dove egli le aveva detto che si chiudesse
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una volta. ¶ Chiarina non aveva perso il fidanzato; ma
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anche dagli occhi. Non aveva altra soddisfazione che di
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a gridare; come non aveva fatto mai. La sua
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dava del lei, poi aveva fatto come tutti gli
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gli altri; ed Enrico aveva detto: ¶ — Sì, sì; a
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come il fratello l'aveva lasciato proprio in quel
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per quel giorno, non aveva trovato ancora né meno
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non mi vedano così. ¶ Aveva imparato tutti i luoghi
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di vino". ¶ Ma egli aveva patito troppo; e, una
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di gotta, che gli aveva ormai infettato tutto il