Ignazio Silone, Severina, 1981

donna ebbe quello che aveva voluto, un prete in

sapeva che da giovanetta aveva vissuto con lei ed

cui la Madre Superiora aveva giudicato opportuno imporle precisamente

appariva invecchiato, forse perché aveva la barba incolta di

suor Severina. La Chiesa aveva vergogna della verità? Suor

oggetto nel passato le aveva rese in qualche modo

alcuni libri che arrivando aveva adocchiato sulla scrivania. ¶ La

sulla scrivania. ¶ La visita aveva profondamente turbato suor Gemma

d’avorio. La Superiora aveva l’aspetto d’una

suor Severina con veemenza. ¶ Aveva appena pronunziato queste parole

addirittura deserta. La piazzetta aveva la forma d’un

carovita negli ultimi anni aveva provocato incidenti d’un

che una persona vi aveva per caso assistito, e

aperto il locale dove aveva avuto luogo l’assemblea

un particolare che nessuno aveva fino allora menzionato. Ristabilito

la giovane suora che aveva osato dire la verità

Severina, e certamente l’aveva avvertito per incarico della

si sottomise?» ¶ «Mia madre aveva un’arma invincibile, le

disturbarla. ¶ Capitolo 6 ¶ Suor Gemma aveva appena terminato le prime

fanciulla d’un tempo. Aveva la faccia terrosa e

grazie a Dio, non aveva nessun bisogno della pensione

saputo nulla.» ¶ L’automobile aveva raggiunto la sommità del

po’ robusta nella corporatura, aveva il colorito delle donne

Severina si sentì rassicurata. Aveva cominciato a ricordare alcune

malessere fu passeggero, come aveva previsto il medico condotto

Lei accettò con entusiasmo. Aveva già pensato come indossare

in imbarazzo. Donna Teodolinda aveva esitato parecchio prima di

della quale suor Severina aveva un vago ricordo, vagamente

all’aria aperta le aveva tolto il pallore e

Castelvecchio, si capisce, non aveva avvenire. Invece» aggiunse con

l’autobus in cui aveva preso posto Severina, munita

spedito. Donna Teodolinda l’aveva rifornita di alcuni capi

la sua provenienza conventuale. Aveva l’aspetto d’una

del testamento olografo che aveva istituito il ricovero: “Per

la lettera. Il prete aveva appena cominciato a scorrerla

dal direttore. La ragazza aveva gli occhi rossi, recava

Castelvecchio in cui Teodolinda aveva insegnato per diversi anni

gli anni della pubertà. Aveva un buon ricordo invece

era stato incoronato papa. ¶ «Aveva lasciato per questo l

per altri motivi, non aveva amato molto il successore

rimase in silenzio. Severina aveva pensato di distrarla proseguendo

all’Aquila; inoltre non aveva mai dato lezioni private

studenti, ai quali Lamberto aveva certamente raccontato di lei

due giorni e non aveva ancora avuto il tempo

losco Istituto Bellavista, le aveva fatto capire di essere

senza menzionare Civitella? ¶ Non aveva nessun bisogno urgente di

elemosine, certo no; non aveva ancora nessun piano, ma

l’indipendenza finanziaria. Non aveva previsto tante difficoltà, ma

che fino ad allora aveva potuto solo immaginare: la

condizione operaia. Nel cuore aveva sempre partecipato al dolore

folle? Già una volta aveva sbagliato, ma per finire

sbagliato, ma per finire aveva capito lo sbaglio e

lo sbaglio e l’aveva superato. Dopo un errore

grosso, durato anni, forse aveva imparato qualcosa, forse ora

alba e Severina non aveva chiuso occhio. Il corteo

all’Aquila, Severina non aveva mai potuto realizzare un

cima al Gran Sasso. Aveva abitato una pensione di

della pensione che già aveva sentita muoversi per le

l’unica passeggera. Non aveva affatto sonno. Nell’aria

accorse con sorpresa che aveva fame. Ora tutti i

rivolti al corteo. Non aveva mai assistito a nulla

del genere. Per strada aveva già osservato del movimento

fra poco. Egli le aveva consigliate di mettersi abbastanza

Non prevedeva alcun problema, aveva detto, ma era meglio

non poteva giungerle. Lamberto aveva ormai sentito e visto

è morta.» «Però non aveva che da rimanere dall

di Severina, ma questa aveva già raccontato di lui

oppressi. Davanti a sé aveva un umiliato, un oppresso

di Severina. Don Gabriele aveva ripreso il suo posto

suor Gemma che non aveva ancora vista. ¶ Suor Gemma