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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «aveva»

nautoretestoannoconcordanza
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1991
sapeva di teologia, perché aveva fatto il cuoco in
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di vero ce l’aveva. ¶ In effetti, di tanto
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per tutto quello che aveva a che fare con
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qualche parte del mondo aveva stretto tra le gambe
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sapeva di teologia perché aveva fatto il cuoco in
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che non arrivavano mai. Aveva otto anni e non
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gli stava succedendo. Però aveva stampate negli occhi due
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movimenti ciechi ormai gli aveva strappato dalla mente tutto
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sentì, l’uomo che aveva dentro, venire tra le
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e indecifrabile che lei aveva imparato ad amare come
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che il signor Rail aveva qualcosa da farsi perdonare
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spostasse dal posto che aveva loro consacrato. Tanto che
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era chiaro perché, ma aveva l’impressione che sarebbe
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era lungo 565,8 metri e aveva il diametro di una
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da caffellatte. Pekisch ci aveva schiacciato dentro la faccia
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finalmente, Pekisch si mosse. Aveva stampata sulla faccia la
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zinco che il professore aveva messo a punto per
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lui, seduto al tavolo. Aveva ordinatamente disposto, una accanto
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certa tempestività, il ragazzino aveva già intuito, allora, che
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senso che Pehnt non aveva, propriamente, un padre. E
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avevano trovato che non aveva più di due giorni
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ventina d’anni prima aveva conosciuto al matrimonio della
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lui, per tre anni, aveva intrattenuto una fitta e
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peso di venti chili aveva repentinamente ridotto a zero
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quelle cose, non le aveva mai dette. Le aveva
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aveva mai dette. Le aveva scritte. Ma la cosa
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ad occhio nudo. Non aveva mai visto la capitale
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precisamente stava inseguendo. Ma aveva capito che, in qualche
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quando ancora ogni città aveva la sua ora, dunque
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un vetro bagnato, e aveva una sua ora che
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chiamava Le ciclopède, l’aveva inventata un certo Brandreth
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somme si decretò che aveva vinto. Aveva vinto quel
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decretò che aveva vinto. Aveva vinto quel geniaccio di
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inconfutabile. Ma il senatore aveva ancora qualche spicciolo di
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con tutto quello che aveva dentro, tutta la ridda
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il capo. ¶ – Che nota aveva il dottore? ¶ – Il mi
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uno strano strumento. Lo aveva inventato lui. In pratica
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universale. Ogni esecutore non aveva che da badare alla
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considerazione di ciò, Pekisch aveva messo a punto un
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il capo. ¶ – Che nota aveva il dottore? ¶ – Il mi
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vedova Abegg dove uno aveva la sua stanza di
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vero, non ce l’aveva una sua nota, Pekisch
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suonava mille strumenti, ne aveva inventati altrettanti, aveva la
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ne aveva inventati altrettanti, aveva la testa che frullava
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nota, lui, non l’aveva. Non era una storia
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era una storia semplice. Aveva troppe note dentro per
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era un’abitudine che aveva contratto anni prima, il
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a cui peraltro nessuno aveva chiesto niente. ¶ Si riunirono
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vengo a fare io?” aveva protestato il vecchio Andersson
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resto ci penso io” aveva risposto il signor Rail
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che da qualche parte aveva già sentito. ¶ – Magnifico! Vedo
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diceva niente. Non so... aveva il corpo di un
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Charlus sarebbero piaciuti, lui aveva del coraggio e gli
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perdonava nessuno, perché nessuno aveva occhi come quelli – belli
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era arrivato a Quinnipak aveva detto forse un centinaio
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metodica lentezza e taceva. Aveva undici anni ma li
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undici anni ma li aveva in un modo molto
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sgranare con pazientissima cura. Aveva qualcosa di complicato nella
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Per l’occasione Pekisch aveva composto una marcia per
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l’importanza della cerimonia – aveva spiegato. Il fatto che
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dodici anni prima, Pekisch aveva preso in mano la
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accurata disamina dei costi aveva convinto il signor Rail
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suoi due binari. ¶ Elisabeth. ¶ Aveva solo duecento metri di
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piccola come non l’aveva mai vista. ¶ – Ha l
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strana, quella di Mormy. Aveva uno strano istinto, forse
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quello che, quell’anno, aveva vinto. Così. E ovviamente
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per i nervi, lui aveva ancora quell’istante là
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a fregarlo. Lui non aveva difese contro la meraviglia
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che, del mondo, Mormy aveva una percezione, per così
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dolore tutto suo gli aveva messo addosso quella specie
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quale ferita. Forse l’aveva fregato la porcheria di
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porcheria di qualcuno, l’aveva bruciato lo stupore di
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che raccontava che l’aveva a poco a poco
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anche il profumo che aveva. Ma il nome no
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gelida del mattino, non aveva fatto proprio niente di
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pantaloni. ¶ Il vecchio Andersson aveva sempre vissuto in due
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il manico del fucile. Aveva dei bellissimi capelli biondi
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un insetto insidiato. Pekisch aveva intitolato tutto questo Silenzio
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questo Silenzio. Segretamente, l’aveva dedicato alla vedova Abegg
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sarei felice’.” Ogni tanto aveva dei pensieri strani, la
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occhi, il vecchio Andersson. Aveva addosso una stanchezza bastarda
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vita. ¶ Il signor Rail aveva due calici di cristallo
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Horeau – che nella circostanza aveva undici anni di meno
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di pudore. Geniale. ¶ Non aveva letto molto, nella sua
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Hector Horeau. Ma mai aveva letto qualcosa di più
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dà appuntamenti strani. Non aveva fatto dieci metri, Hector
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la signorina Monique Bray aveva la consuetudine di riservargli
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progetti inseguivano gigantismi proibitivi. Aveva appena finito di mettere
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Quando tornò a Parigi aveva le valigie piene di
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aprile. ¶ Dei 27 giorni che aveva a disposizione Hector Horeau
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che gli restava. Non aveva mai immaginato qualcosa di
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con cui Hector Horeau aveva intrattenuto la propria disfatta
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quelli dell’uomo che aveva davanti. Un attimo prima
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lino. Il signor Rail aveva un bel modo di
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lunghe. Chissà dove l’aveva imparato. Di fianco a
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così bella non l’aveva mai vista. Gli piaceva
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niente. ¶ Il signor Rail aveva gli occhi fissi su
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che si possono fare... aveva del genio, per queste
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sapeva benissimo che faccia aveva. Quel pomeriggio, giù alla
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all’unica volta che aveva avuto veramente paura in
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sua. Pensava che non aveva mai immaginato di dover
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partì presto, la mattina. Aveva ritrovato l’aspetto di
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Con il signor Rail aveva concordato tutti i particolari
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lì? ¶ Il signor Rail aveva passato la notte a
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e anche Pehnt l’aveva capito... magari tu puoi
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è altro... e Pehnt aveva quella giacca e nient
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niente di male... non aveva nemmeno un padre, Pehnt
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e Pekisch, poi... non aveva nessuno, lui, non si
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basta... per quella c’aveva una vera mania, c
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una vera mania, c’aveva del genio... quello sì
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bellissima... sai, lui non aveva mai composto della musica
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precisi di musiche ne aveva inventate due, e questa
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ultimo restò a casa... aveva tutte le storie della
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nessuno sapeva dove li aveva presi tutti quei soldi
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a tutto... in questo aveva ragione il signor Rail
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istante dove diavolo li aveva nascosti quei soldi, e
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marinai, lui che non aveva mai visto il mare
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portava il parrucchino e aveva una moglie più alta
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di pregare, Ort, c’aveva da fare, un trombone
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andare – mille volte l’aveva immaginato, Mormy, così, per
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fare, non respirava, e aveva la testa tutta... era
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terra, una pietra l’aveva preso in pieno sulla
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niente da fare, c’aveva la testa spappolata, sangue
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l’avevano ucciso... C’aveva la testa aperta in
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è scappato, eh? cosa aveva visto per rimanere lì
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tutti gli altri, c’aveva un modo, lui... è
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costato la vita? cos’aveva negli occhi per farsi
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qualche passo più indietro. Aveva il cuore che gli
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E uno di loro aveva molta mira o molta
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fa. ¶ Il signor Rail aveva smesso di tagliare a
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idraulici da non crederci. Aveva posato il tagliacarte sul
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una riga, niente. Lui aveva un hobby un po
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sarebbe arrivato alla zeta. Aveva decine di quaderni pieni
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con infinita eleganza e aveva la pelle bianchissima, quasi
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lì, immobile, a guardarlo. Aveva posato per terra il
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E in effetti non aveva senso, proprio nessun senso
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nome. Lo vedi: l’aveva capito perfino lei, che
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era di una bellezza... Aveva una sola valigia, posata
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taverna. ¶ Il signor Rail aveva due ore di tempo
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che un giorno gli aveva detto Andersson, e che
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personalmente alla cosa. Non aveva mai visto un’asta
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signore che per errore aveva alzato la mano, con
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di una signorina che aveva fatto sapere, al suo
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signor Rail non l’aveva neanche guardata. Sapeva però
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vestita con splendida eleganza. Aveva il viso coperto da
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ritratti. Nessuno mai lo aveva visto scrivere o ricevere
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pendolo del suo mistero aveva cessato di stupire e
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di Tool era diverso. Aveva un buon gusto, il
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su un furgone. C’aveva una finestrella. Tool aveva
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aveva una finestrella. Tool aveva paura della galera. Guardava
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in testa. Quando uscì aveva cambiato faccia. Era invecchiato
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maestro di musica. E aveva inventato degli strumenti che
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casa di uno che aveva fatto i soldi con
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Non so se l’aveva ucciso davvero lui. Non
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mai chiesto. Che importanza aveva? Comunque il giudice decise
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Mi fissava come ipnotizzato. Aveva degli occhi bellissimi, Tool
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capitano Abegg me lo aveva fatto conoscere una mia