Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

Immagina che cosa mi avrebbe risposto quell'uomo se

viveva quell'uomo? Che avrebbe fatto di me, vedendomi

e buffa. Quale donna avrebbe potuto guardarmi senza dire

sotto la tovaglia. Ella avrebbe avuto al collo qualche

raccolse egualmente, perchè egli avrebbe dato uno smeraldo mille

di sapere chi lo avrebbe raccolto e chi se

sicuro che Egle lo avrebbe aspettato anche un anno

valere quanto quella! Rosina avrebbe picchiato Andromaco, e forse

sprigionava lampi meravigliosi, come avrebbe fatto un vero smeraldo

ferma al sole; e avrebbe pagato non si sa

stata umiliata e non avrebbe più portato il nastro

anche soltanto con dieci, avrebbe potuto comprare un bel

migliore ipotesi, per averlo, avrebbe ora dovuto pagare almeno

lo avesse veduto allora avrebbe pensato ciò che tutti

fosse stato un nume, avrebbe comandato al sole di

così ubbidiente come egli avrebbe voluto. I suoi occhi

così fatte lusinghe. Ma avrebbe volentieri letto un manifesto

che la sorte non avrebbe disfatto ciò che aveva

Ma una mattina, mentre avrebbe dovuto svegliarsi con il

stabilire in quanti modi avrebbe potuto trasformarsi, rimanendo sempre

lei di ciò che avrebbe potuto compiere inconsapevolmente a

ogni giorno, certamente mi avrebbe respinto con un sorriso

che Battista, un servitore, avrebbe potuto uscire improvvisamente da

a spiare? Che cosa avrebbe pensato di te? Ah

senza fazzoletti di seta? Avrebbe egli voluto vedere Silvina

avvenire radioso che lo avrebbe compensato ad usura della

timida, sottomessa, paziente. Come avrebbe potuto essere così docile

il giorno in cui avrebbe potuto lasciare quella miserabile

anche molto vecchi. Silvio avrebbe cercato di lavorare, poi

sarebbero svanite, ed egli avrebbe pensato di riavvicinarsi alla

riavvicinarsi alla sua famiglia, avrebbe scritto una lunga lettera

padre, nella quale gli avrebbe chiesto perdono e si

morti; la loro carrozza avrebbe potuto rovesciarsi nel fiume

ospedale, dove, curato energicamente, avrebbe potuto in pochi giorni

beata, e disse: ¶ — Chi avrebbe potuto sperare nel piacere

utile. Lei, signora, non avrebbe fatto altrettanto per me

silenzio. ¶ Lo zio Stanislao avrebbe voluto compiangere Silvina per

si sentiva punto coraggio. Avrebbe preferito rimanere tutta la

riempiva di vergogna. Non avrebbe osato confessarla a nessuno

con quel giovane? ¶ Silvina avrebbe voluto tacere, spegnere il

già troppo tempo, egli avrebbe dovuto in ogni modo

non vedere come Silvina avrebbe accolto le sue parole

che la sua gelosia avrebbe provveduto a tenermi lontano

ragazza, nè altri. Silvio avrebbe voluto lasciar subito l

nella quale ora egli avrebbe potuto passare inosservato, senza

stata ammalata costui non avrebbe riso allegramente a quel

porta dell'Ospedale, e avrebbe chiesto che cosa fosse

sulla sua tomba non avrebbe portato neppure un fiore

fra poco, subito forse, avrebbe udito il suo passo

sempre, e poi l'avrebbe riveduta, lei, lei, Silvina

stato penoso, quanto egli avrebbe forse dovuto ancora soffrire

il bacio che allora avrebbe unito le loro labbra

altra Silvina, disamorata, indifferente. Avrebbe dovuto interrogarla, mostrarsi sconfortato

afflitta, pentita, più egli avrebbe dovuto pensare che Silvina

scuse di cui egli avrebbe indovinato subito la falsità

Ma forse ella non avrebbe nemmeno cercato di giustificarsi

perdono. Forse Silvina gli avrebbe confessato crudelmente la verità

indomani, del modo come avrebbe risolto il problema della

egli non vedeva come avrebbe potuto mutarla. Bisognava trovare

pure lo avesse osato, avrebbe potuto dargli ben poco

occhi su Silvio, e avrebbe voluto frugargli nell'anima

viso tanto mutato mi avrebbe allora detto brutalmente fino

tremava più e che avrebbe potuto sostenersi, le dissi

una sofferenza penosa, perchè avrebbe voluto parlarle e non

pregasse di rimanere. Davvero avrebbe dovuto lei pregare, inginocchiarsi

invocare il suo perdono. Avrebbe dovuto mortificarsi ed espiare

male di quei mesi avrebbe potuto essere in qualche

quell'atto di leggerezza avrebbe distrutto per sempre la

ricco e felice; e avrebbe voluto chiedere a ognuno

certo egli non le avrebbe impiegate, come quegli stupidi

Ma così conciato, che avrebbe potuto fare di più

L'anima agitata gli avrebbe messo le ali ai

Forse Prisca, tanto coraggiosa, avrebbe potuto scacciare quei diavoli

noi poteva, come invece avrebbe desiderato, morire liberamente di

altro, quello di destra, avrebbe offerto alla mia oziosa

il giorno in cui avrebbe finalmente veduto in tutta

lui! Eppure, infine, egli avrebbe potuto dire d'essere

c'ero: nulla mi avrebbe più smosso di là

nascondiglio dove nessuno l'avrebbe più ritrovato. Luisa... E

un'ilarità cattiva, che avrebbe voluto prorompere in un

dei miei pensieri come avrebbe fatto una manata di

conforto, così anche lei avrebbe potuto consolarmi un poco

proprio quelle scarpe. Chi avrebbe potuto dire a Luisa

la sera, e non avrebbe dovuto guardarla così. Era

tutti i mariti, non avrebbe dovuto nulla importare. Cercavo

malattia era quella? Savina avrebbe potuto informarmi. Avrei potuto

infine, il male che avrebbe voluto fare a me

ai quali il letto avrebbe scricchiolato. Strisciava fra le

rumore che quella porta avrebbe fatto nell'aprirsi. Poi

allora il giorno. Luisa avrebbe voluto che fosse ancora