Vittoria Colonna, [Rime], 1538

ciel ch'ora i bei vaghi lumi asconde, ¶ Porgea

tempo avaro che i bei nomi asconde, ¶ Quella dal

Ella fu che ne' bei lacci m'avvolse ¶ Non

amare! ¶ Non furo ai bei desir le parche avare

ove sovente ¶ Depose i bei pensier l'anima altera

fioriva. ¶ S'ascose ai bei pensier l'amata riva

allor l'ali ai bei nostri desiri, ¶ Quand'han

allarghi il volo ai bei pensieri. ¶ Chè poggiando ognor

eletti, ¶ Che formate sì bei rari concetti, ¶ Onorate di

larga vita ¶ Avran i bei famosi studi vostri. ¶ Che

mia fiamma; ch'a' bei desir vostri ¶ Fu, mentre

al core; ¶ Sento ai bei lampi del possente ardore

schiera ¶ Di dolci e bei pensier, l'amor superno

eterne glorie, e co' bei raggi suoi ¶ Disparir l

vivi e intensi ¶ I bei spirti divini entro del

Incide e spezza i bei teneri germi; ¶ Ed ei

Vergine pura, or da' bei raggi ardenti ¶ Del vero

il gran figlio i bei secreti a voi, ¶ Madre

fu mai, perchè i bei sensi ¶ Fosser dalla ragion

porgi agli affannati e bei desiri ¶ Virtù da non

ogni pensiero ¶ Ferma a' bei raggi, e benedette l

Allor che i vivi bei raggi fermaste ¶ Sul tugurio

l'alma, ove i bei spirti eletti ¶ Lodano i

maggior forza dimostrate ¶ I bei concetti ripurgati e santi

sazia in patria voi bei fochi eletti, ¶ Legate la

ed opre ¶ Dimostran quanti bei secreti scopre ¶ La sua

ch'ella ¶ Guarda i bei raggi ascosti all'occidente

eterno prato! ¶ I più bei raggi e le più

Andrà vêr lui coi bei pensieri ardenti. ¶ SONETTO CLXXIV

Ed or lungo i bei liti alteri e schivi

tante prove ¶ E sì bei lumi l'alma acquista

Di fede e speme bei pensieri e veglie, ¶ Lasciasser

anima eletta, che i bei semi sente ¶ In sè

L'aurora, e i bei crin d'òr larga