Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

un pane, a un bel piatto di minestra con

era campita in un bel giallo color sabaglione, dove

hai nella testa un bel turàcciolo, te tu ti

in cambio d’un bel pollo, volete denaro. Oh

di Porto Arturo. «On bel pée in del cü

del cü, no?». (Un bel calcio nelle posterga). Quello

imbastirci dentro il suo bel ragnatelo. L’onorato nome

Milano. Dai Cavenaghi, un bel giorno, con gli occhî

più soddisfacente, sotto il bel cielo di Lombardia, alla

Oscuri, piena d’un bel liquido ambrato a cui

laccato a bianco un bel pacco di biscotti: delle

prima qualità» con un bel testone di bove, d

annusato da tempo il bel salotto, l’argenteria, i

viste di inghiottire, il bel rospone tricolore; con tutta

Bonaparte, detta dal Carducci bel nome italico: buona a

vi rigira drento un bel cerchio di ferro, il

all’Altissimo per quel bel regalo del regno, benedizioni

studenti hanno preso un bel bagno.... alla maggior gloria

lingua morta!», decretò un bel giorno, furibonda, donna Giulia

Eh! comincen, comincen! ho bel e capìi, mi, che

Carlo III, aveva un bel dondolare la gamba, nervoso

sì, stai fino! un bel fulminare occhiate da primo

Loro sognavano invece un bel piatto di spaghetti, gli

volta del bersagliere, un bel bersaglierone di quattro chili

passo (e fanno un bel pezzetto di strada assieme

edificio della villa un bel po’ di passi e

precipitò più volte un bel gatto dal secondo piano

grascia) – lo mandò un bel giorno a far friggere

riva, quasi, d’un bel lago della provincia di

di turno ha un bel rintuzzare gli assalti e

stava per acciuffare questo bel tipo di primo amoroso

in rilievo, d’un bel verde di smalto; o

de string. – Era il bel ringraziamento per la pietosa

l’è setàa giò bel comod in la soa

lor nido nel suo bel cranio ragionativo di dolicocefalo

per arrivare a questo bel risultato, i fusi dei

vecchio patto e il bel vaso della concordia tribale

galanti: e anche: darsi bel tempo, passeggiàrsela come bellimbusto

Barbone (Padre Eterno): «seduto bel comodo nella sua seggiolaccia

froge dilatate: da un bel nulla. La pedente e

sembrano delle parentesi nel bel testo del discorso principale

gote sorrisero. ¶ «È un bel tomo!», esclamò: «un bell

ch’era il più bel vanto, appunto, della sua

e vorrei darle un bel bacione di là.... e

magari.... ma un gran bel ragazzo!». ¶ «È una strega

O un minchione. «On bel mincionón d’ora, con

mì.... cara el me bel ragionàtt!». «Tì.... se te

rodà....50 e troeven on bel nagòtt.... te le disi

addominale (delle creature del bel sesso) a straziante incerchiatura