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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «bene»

nautoretestoannoconcordanza
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accordo picciridda? Ti va bene così?». Prova del fatto
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modo geniale di volermi bene, perché mi cercava con
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a pezzi. Conosceva troppo bene i miei sentimenti, tuttavia
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prima che potessi sedermi. ¶ «Bene nonna, però stamattina non
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alte”». ¶ Forse, a pensarci bene, se mio padre fosse
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piccole attenzioni, lo sconfinato bene che ci voleva. Quando
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che non sapeva fare bene i conti, e questo
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l’aveva presa affatto bene. Aveva detto sin dall
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le aveva promesso: «Va bene, ma’, ci penseremo. Con
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che il piccione fa bene ai bambini!» – e quindi
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le nostre necessità erano bene o male appagate. In
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giorni a lavarci per bene e a strofinarci fino
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il resto va tutto bene.» ¶ Arrivati ai saluti finali
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se vuole ti sistema bene!». E aggiunse: «Tra non
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gli disse solo: «Va bene, tranquillo». ¶ Il telefono era
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parlato il preside. Va bene, adesso mi è tutto
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parlava mi avrebbero fatto bene. Aveva un ciuffetto di
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una nube tossica. ¶ I bene informati azzardavano l’ipotesi
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caso ti voglio tanto bene”. ¶ Zitta, figlia di bastardo
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volevo un mondo di bene, ed ero certa che
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sera, ma se va bene e riesco a mettere
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Mi raccomando, copriti sempre bene e quando c’è
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ricordati che ti vuole bene anche se non te
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suo complice. Intercettai abbastanza bene il senso delle sue
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tienilo a mente per bene: La donna senza un
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giorni e, siccome pagano bene, la figlia mia deve
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E poi, io conoscevo bene la sua anima. C
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premurava di lavarlo per bene, vestirlo con l’abito
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declamare. ¶ Chiunque le andava bene, anche se leggeva così
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Pietro, ¶ come state? ¶ Noi bene. In questo periodo ho
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non voglio più tanto bene a Maria come prima
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tutti che vi voglio bene. Mi manca tanto Pietro
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certe volte non guarda bene dov’è il bersaglio
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ha assicurato che stanno bene. Tua madre era alla
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ho risposto che va bene. E poi mi ha
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perciò si deve comportare bene. E loro che fanno
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amici che ci vogliono bene. E io ti faccio
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mi dicono «ti voglio bene», se per prima tu
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molto importante. ¶ «Ragazzi, aprite bene le orecchie e ascoltate
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mi sarei comportata sempre bene con la nonna, e
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bruno, adesso. E stavo bene, mi piacevo. Non sembravo
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mocciosa, io ti voglio bene. Non giudicarmi, te ne
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Lucia, se mi vuoi bene, mantieni questo segreto. Altrimenti
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rovini. Ti voglio tanto bene, cuginetta mia, non dimenticarlo
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ultima volta, eh?» ¶ «Va bene, nonna, è solo che
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paesani non eravamo messi bene. A Roma, per esempio
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adesso ascoltami e apri bene le orecchie, perché sto
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le cose ti vanno bene, stai molto attenta. Picchì
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male, o un faticoso bene. ¶ Ma l’età, poi
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altri animali. E volerci bene, ma senza prendersi troppa
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chiaramente anche lei voleva bene a Tino, ma a
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parte della cornetta. Stiamo bene; ci manchi; c’è
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fratello non è stato bene, e abbiamo dovuto chiamare
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se mi fossi comportata bene, mi avrebbe regalato qualche
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cena. Dopo aver aperto bene le orecchie e aver
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studiare nel letto, lava bene le coperte, questo sì
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ospedale. Speriamo che finisce bene questa storia. I dottori
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da sola. ¶ Tino sta bene. È il cane più
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moderna e mi sta bene. ¶ Ora ti saluto e
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come prima. Vi voglio bene lo stesso. ¶ Devi dire
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sciarpe, ma tanto andrebbe bene lo stesso perché non
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anche se gli volevo bene, il cane era cane
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le mie frasi. «Va bene, lo so, lo so
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lo so che vuoi bene a Rita, glielo dico
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soprattutto di saperlo fare bene. La nonna si inorgoglì
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qualche lettera? ¶ Si trovano bene in Germania? ¶ Tu sei
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sempre le scosse facevano bene. ¶ In fila, ordinate, le
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di sfuggita, e pensò bene di avvisarla tramite un
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orgogliosa, testarda. E bada bene, con questo non dico
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e ne parlo sempre bene, sia chiaro! I cuttigghiàri
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Lucia, ¶ come stai? Noi bene, anche se ci mancate
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ciò accadesse. Aveva fatto bene la mamma a organizzare
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una parola può far bene, perché diventa la luce
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della campagna le faceva bene e componemmo mazzetti di
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è tiepida. Si sta bene, insomma…» ¶ All’istante quella
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me, lei potesse stare bene. Che potessero stare bene
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bene. Che potessero stare bene. ¶ «Qui è bello…» aveva
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per tutti.» ¶ «Ah, va bene, sempre i scimenzi di
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persona alla quale volevo bene, mi aveva dato fastidio
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quale mia nonna voleva bene: scriveva romanzi e componeva
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ha deciso così va bene lo stesso.» ¶ Quando Antonio
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Pietro. ¶ Vi voglio tanto bene. Tanto tanto! ¶ I vaglia
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tutto in silenzio, badando bene a dare meno fastidio
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non insistere per il bene che ci voleva. ¶ «Donna
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successo niente. E guadagnano bene. Con il lavoro non
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una di notte va bene lo stesso. Secondo me
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la nostra casa. Speriamo bene. ¶ Tuo fratello parla sempre
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po’ di divertimenti fanno bene. ¶ Sono felice per te
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anche lei ti vuole bene. ¶ Tanti baci, ¶ la mamma
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persone a cui volevo bene. In un arco brevissimo
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piacere. Io, comunque, stavo bene lo stesso, e mi
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decisi di dirgli: «Va bene, allora aspetto qui la
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Nemmeno un «Ti voglio bene» gli disse, ma forse
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inesauribile. Gli volevo un bene disperato, anche se quando
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ossessione, a Flörsheim stavo bene. ¶ Con Pietro non ci
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miei genitori però andava bene così: adesso che erano
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non l’avessi conosciuta bene. Allora tornavo col pensiero
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so se abbiamo fatto bene. Ci portiamo dietro questo
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cui diceva che stava bene, che ci pensava spesso
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accoglienza l’ho imparato bene, non prevede tentennamenti o
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è rimasto dentro. ¶ Il bene più prezioso che la
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al mio fianco, nel bene e nel male; alla