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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «c»

nautoretestoannoconcordanza
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2015
seminale di mondo “e c’erano sempre davanti alla
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2015
E là di fronte c’è ancora quella grande
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2015
buio, deserto, pelato. Non c’è più quella neve
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più quella neve, non c’è più un filo
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dietro una rientranza che c’era subito a destra
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ricorderò!” ¶ Sì, la rientranza c’è ancora, e sul
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ancora, e sul fondo c’è ancora la porta
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prima rampa, nel buio. ¶ “C’era un interruttore, appena
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po’ con la mano. ¶ C’è ancora. ¶ Lo premo
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lungo questo scalone. ¶ “E c’è ancora la passatoia
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su una delle quali c’è uno dei primi
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porta nello studiolo. ¶ Non c’è nessuno. ¶ È tutto
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ci sono più, non c’è più nessuno. Dove
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a un chiodino che c’è nel muro. ¶ Lo
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nella casa, nel mondo. C’è solo, intorno a
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Rimango immobile, immobilizzato, impietrito. ¶ C’è un grande letto
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particelle seminali di luce. «C’è ancora la tua
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sarà.» ¶ Mi guardo attorno: c’è una sedia vicino
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quanto tempo, perché non c’è più il tempo
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più il tempo, non c’è ancora il tempo
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dietro la parete che c’è vicino al letto
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nell’inconcepibile silenzio che c’è in questa grande
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Sarà quell’atleta che c’è dall’altra parte
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da qualche punto che c’è alle mie spalle
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dopolavoro dei ferrovieri che c’era vicino al cavalcavia
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gocce di carne. ¶ «Sì, c’era sempre qualche animale
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se adesso è inverno, c’è freddo, si vede
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vedrà. ¶ Ma forse non c’è più così freddo
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un sorso solo. ¶ «Non c’è più niente» riprende
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riprende a dire. «Non c’è più niente, non
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è più niente, non c’è più niente... Allora
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rimasto lì da quando c’era l’altra caldaia
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perché qui un tempo c’era un arsenale napoleonico
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sopra una mensola che c’era nella camera blu
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ripulito la strada che c’è di fronte e
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enorme fragore...” ¶ «Ma cosa c’è dentro quel sacco
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forse là in mezzo c’è anche il gamete
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biglie d’acciaio che c’erano nelle viscere dei
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in quelle cascate che c’erano nelle città sotterranee
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adesso è notte, non c’è nessuno, ci siamo
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tutte fredde, deserte, non c’è nessuno, i nobili
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due per vedere cosa c’è scritto in questa
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niente di quello che c’è scritto sui fogli
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postina, le porterà.» ¶ «Perché? C’è anche una postina
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genere i fogli bianchi, c’è come un velo
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qualcosa che non capisco. ¶ C’è un enorme silenzio
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oppure dallo studiolo che c’è sopra la cucina
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buio e pelato che c’è più in fondo
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dopo e che non c’è prima. ¶ Il mondo
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del cortile dove non c’era nessuno, e allora
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piccola piazza dove non c’era nessuno, perché era
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buie e spente, non c’era neanche più la
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poteva vedere, e dove c’erano forse altri giovani
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portone dietro il quale c’era la villa buia
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che camminiamo, e poi c’è tutta questa neve
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il mondo. ¶ E poi c’è tutto il mondo
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questo tappeto seminale che c’è al confine del
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e morte. ¶ E poi c’è la mano della
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d’altro che non c’era, che non si
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parte, che ancora non c’era, che non si
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lo specchio bianco che c’è contro una delle
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in qualche zona che c’è infinitamente in alto
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che non si vede. ¶ C’è ancora qualcosa sotto
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abbracciati, nella vita che c’è dentro la morte
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morte. ¶ La morte non c’è più. Non resta
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giorno della notte che c’è già stata, che
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che ci sarà, che c’è già stato, che
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del mondo che non c’è mai stato, che
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seminale del mondo che c’è sempre stato, che
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solo, mi pare. Non c’è più la Pesca
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alberi e rami che c’erano ai lati, in
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nei dormitori bui che c’erano in certi punti
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zona del mondo che c’era prima o che
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prima o che non c’era ancora, che ci
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paglia e sterco, e c’erano in un punto
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buio, brilleranno, e poi c’era quella villa abbandonata
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erba, e sugli alberi c’erano le foglie, non
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E non ero solo, c’era vicino a me
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prima, segno che non c’è solo luce, non
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è solo luce, non c’è solo voce, e
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in quello dei morti, c’è la luce e
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è la luce e c’è il buio, c
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c’è il buio, c’è la notte e
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è la notte e c’è il giorno, ci
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la sua mano, non c’è più, non la
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anche allora, camminerò, e c’erano, nel tardo pomeriggio
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buie, anche se adesso c’è ancora luce. Forse
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e là in fondo c’era un negozietto di
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nelle alte muraglie che c’erano contro le pareti
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nel mondo. E poi c’era quella grande chiesa
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botteghe buie. ¶ “E qui c’era la lattaia, il
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lungo la parete dove c’è anche l’attaccapanni
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veniva chiamata casino, che c’era allora in un
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casa, in quel casino, c’erano nuovi arrivi e
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bottega bianca, gelata, dove c’era quell’enorme recipiente
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dentro questo vicolo buio, c’era quel falegname, mi
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farò a salvarmi, se c’è solo la morte
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solo la morte, se c’è solo la vita
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un altro cielo che c’è sopra il continente
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scuote il mondo che c’è sotto il mondo
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sommergendo il mondo che c’è in fondo al
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e più nera che c’è sempre dove finiscono
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il mondo nero che c’è intorno a noi
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Ma chi mi guiderà?» ¶ «C’è la sposa dei
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nuovo, la Musa non c’è più. ¶ «Vieni qui
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l’aria morta che c’è tra i due
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se non so chi c’è vicino a me
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è nera e più c’è luce c’è
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più c’è luce c’è buio, cosa può
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nell’infinito silenzio che c’è nel mondo, rotoleranno
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perché dopo la morte c’è la vita, perché
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perché dopo la resurrezione c’è la vita dentro
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morte la vita che c’è dentro la morte
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quel fiume seminale che c’è sotto terra, sono
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questo calco seminale fosforescente. ¶ C’è un enorme, impressionante
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risorgere nella vita che c’è dentro la morte
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entrare nella morte che c’è dentro la vita
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non arriva più, adesso c’è solo questo vento
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centro di questo spiazzo c’è un’enorme massa
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così prima delle battaglie!» ¶ C’è un enorme fragore
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sarà del mondo che c’è stato e di
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pareti sono di metallo. C’è un grande specchio
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è tutto nero!» ¶ «Non c’è bisogno di vedere
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d’acqua, nel buio. ¶ C’è una ragazza morta
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vibra, fermo, impalato. ¶ «Perché c’è anche lui!» mi
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Sì, lo sarò.» ¶ «E c’era anche là un
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oceano di pioggia. ¶ «E c’erano tutti quei visitatori
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carrozzella, Dzeržinskij, Stalin... E c’era anche quell’uomo
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oltre a noi due, c’è un terzo passeggero
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giro ancora di più. ¶ C’è un omino rannicchiato
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l’immenso dolore che c’è nel mondo...» ¶ Continuo
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di quella villa dove c’era lui, quello che
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nel buio. ¶ «Perché non c’è ancora stata» mi
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pieno giorno, anche se c’era il sole, mi
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in chiesa, quel giorno... C’era anche il sindaco
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ho incrociati nell’ascensore. C’era anche il tuo
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da un cordaio che c’era vicino alla mia
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buio. ¶ Mi giro completamente. ¶ C’è qualcuno, immobile, in
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viene prima.» ¶ «Però, se c’è qualcosa che viene
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qualcosa che viene prima, c’è anche qualcosa che
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pioggia, nel buio.» ¶ «Non c’è giudizio. Non ci
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ci può essere giudizio. C’è solo la tracimazione
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di vita e morte. C’è solo questo tracimare
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d’altro che non c’è dopo e che
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buia, accecata, perché non c’è altra luce che
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sospirare forte, nel buio. ¶ «C’ero anch’io» mi
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appostamenti, il sequestro. Perché c’ero anch’io tra
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i tumulti... Sapevano che c’era, che ci doveva
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ancora. “Il bene non c’è!” gli ho risposto
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gli ho risposto. “Allora c’è solo il male
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solo il male?” “Non c’è neanche il male
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Ma allora che cosa c’è?” “C’è solo
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che cosa c’è?” “C’è solo il terrore
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onde elettromagnetiche, energia raggiante, c’è solo questo impressionante
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risorgere non è risorto?». ¶ «C’è la schiavitù! C
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C’è la schiavitù! C’è la guerra!» grida
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gridano gli altri morti. «C’è la schiavitù! C
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C’è la schiavitù! C’è la guerra!» ¶ «Sì
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tracimato dalla vita che c’è dentro la morte
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mi domando anche se c’è qualcuno che sogna
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Nero. Silenzio. ¶ Qui non c’è quel fragore forte
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andare, nella morte che c’è dentro la morte
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della luce fosforescente che c’è al loro interno
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amore dei vivi non c’è, non ci può
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può essere, se non c’è prima l’amore
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verso il fondo, se c’è un fondo, verso
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nera del mondo che c’è dentro il mondo
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per potermi correre incontro. ¶ C’è un enorme bagliore
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dicendo una terza voce. ¶ C’è una grande scalinata
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volta nella vita che c’è dentro e dopo
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cosa. E io non c’ero ancora, non credevi
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in due, perché non c’è, non ci può
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frantoio di corpi che c’è dall’inizio della
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2015
all’infinito buio che c’è nelle stazioni dei
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nell’infinito buio che c’è nel mondo...» ¶ Grida
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che non risorgeranno... Qui c’è tutto il seme
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prima, da adesso, qui c’è tutto quello che
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quello che non sarà. C’è anche il tuo
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incontrarmi nella vita che c’è dopo la morte
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2015
stiamo andando? Che cosa c’è là in fondo
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incernierati nella vita che c’è dopo la morte
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inabissata dei morti che c’è sul fondo di
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nell’ultimo salto. ¶ «Ma c’è anche nel continente
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atterraggio per elicotteri che c’è sul tetto di
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seminale che cresce, perché c’è un cielo anche
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non ci sono colori, c’è solo oscurità e
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mia Musa. ¶ «Che cosa c’è?» mi domanda sorridendo
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d’emergenza, o non c’era nessuno che potesse
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dalla vita? Se non c’è salvezza nella vita
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2015
nella vita e non c’è salvezza nella morte
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2015
salvezza nella morte?». ¶ «Non c’è salvezza nella vita
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salvezza nella vita, non c’è salvezza nella morte
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vivi e morti? Se c’è solo, se ci
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2015
gli grido, perché non c’è bisogno di gridare
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dentro la vita che c’è dentro la morte
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2015
tanti, nella vita che c’è dentro la morte
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fine del mio racconto. C’è solo una cosa
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su se stessa, non c’è più, non c
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2015
c’è più, non c’è mai stata, non
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2015
vocina. La porta non c’era o, se c
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2015
c’era o, se c’era, non era chiusa
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chiudeva. Ho guardato dentro: c’erano una donna e
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continente dei vivi che c’è dentro la morte
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2015
continuamente, nella vita che c’è dentro la morte
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2015
e nella morte che c’è dentro la vita
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2015
sposa dei morti non c’è più! ¶ Fino a
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2015
nero, adesso che non c’è più quel bagliore
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2015
è più quel bagliore. C’è solo questa galassia
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2015
cosa nella vita che c’è dentro la morte
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2015
Mi giro a guardare: c’è una figura nera
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2015
dentro la vita che c’è dentro la morte
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dove sono nato, e c’era una luce forte
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anche la vita che c’è dopo la morte
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2015
istante per dirti che c’è ancora, che ci
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2015
di alluminio, e non c’era più nessuno seduto
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2015
letto, e nella camerata c’era sempre più buio
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2015
buio, nella vita che c’è dentro la morte
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2015
mia sposa nel buio. ¶ C’è uno scivolo curvo
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lunga cinghia sfilacciata che c’era per terra, da
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2015
nel buio fitto che c’è nelle città e
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2015
in questo finimondo che c’è oltre la vita
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2015
niente, nella vita che c’è dentro la morte
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2015
sì, è vero che c’era quella lucina! Si
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2015
che fuggono nella notte “c’era qualcuno che si
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2015
fronte ai miei occhi c’è solo la strada
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2015
mondo dei morti che c’è prima. ¶ «Scendeva al
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2015
perché la ringhiera non c’era ancora e si
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2015
sapere dove andare, se c’era al mondo un
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2015
dentro la vita che c’è dentro la morte
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2015
mio lontano Paese che c’è nel mondo dei
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2015
sapevamo dove andare, non c’era un posto per
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2015
parte della valle, dove c’era il tiro al
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2015
centrifuga del miele, e c’erano lì vicino dei
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2015
rientrata perché lui non c’era. Ero coricata nel
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2015
non si vedeva niente. C’era uno strato di
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2015
nella piccola sagrestia che c’era dietro la quinta
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2015
girare la giostra che c’era nel refettorio, qualche
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2015
dentro la vita che c’è dentro la morte
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vedeva apparire, quando non c’era più nessuno in
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2015
uffici erano ormai deserti, c’era solo lui, che
241
2015
parlare. Nella piccola stanza c’è un assoluto silenzio
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2015
in questo finimondo che c’è al di là
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nella luce morta che c’è dentro gli ascensori
244
2015
le città dei morti. ¶ «C’è stata la resurrezione
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accecante luce nera che c’è nelle città e
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la morte. E non c’era nessun altro oltre
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2015
palpitare nella penombra. Non c’era nessuno, era notte
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di porte chiuse che c’erano ai lati dei
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2015
questa luce nera che c’è dove cominciano le
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2015
divorando la vita che c’è dentro la morte
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2015
corpo in corsa. ¶ Sì, c’è un uomo che
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2015
parte e gridando. ¶ «No, c’è un solo Lazzaro
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2015
questa luce nera che c’è nelle città e
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2015
la stessa luce che c’è dentro il bagliore
255
2015
altre nella morte che c’è dentro la vita
256
2015
e nella vita che c’è dentro la morte
257
2015
dentro la morte che c’è dentro la morte
258
2015
dentro la morte che c’è dentro la vita
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2015
dentro la vita che c’è dentro la morte
260
2015
vortice della morte che c’è dentro la morte
261
2015
morti nella vita che c’è dentro la morte
262
2015
questa luce nera che c’è nel continente dei
263
2015
la loro specie non c’era più, si era
264
2015
il loro mondo non c’era più, il loro
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2015
un punto che non c’era più, che non
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2015
era più, che non c’era ancora. Sono vissuto
267
2015
per vedere che cosa c’era in fondo, dove
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2015
morte del mondo. E c’era anche quell’uomo
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2015
legno del portavivande. E c’era anche quel seminarista
270
2015
dentro la luce che c’è dentro il buio
271
2015
dentro questo buio che c’è dentro la luce
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2015
la luce buia. Non c’è nessun bene nel
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2015
bene nel mondo, non c’è nessuna luce nel
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2015
e in cui non c’è nessuna luce, non
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2015
è nessuna luce, non c’è nessun bene. Ma
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2015
dentro la vita che c’è dentro la morte
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2015
là, nella vita. E c’era buio. E anche
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2015
buio. E anche adesso c’è buio. E la
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2015
E la luce che c’è in questo buio
280
2015
lungo un sentiero deserto... C’era freddo, non c
281
2015
C’era freddo, non c’era nessun altro vivo
282
2015
a quegli strapiombi disabitati. C’erano appena state delle
283
2015
niente. Camminavo e fantasticavo. C’era una luce che
284
2015
corpo, dal punto dove c’è la pompa del
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2015
muro della luce che c’è dentro il buio
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2015
lì non passava nessuno, c’erano solo gli animali
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2015
tutto il buio che c’è dentro la luce
288
2015
accetto la morte che c’è dentro di me
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2015
erano state lasciate aperte, c’era un enorme silenzio
290
2015
il suo peso. Non c’era nessuno nella villa
291
2015
a noi la stanza c’è ancora. Dal suo
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2015
da quel corridoio che c’è fuori e dove
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2015
vedo apparecchi fotografici, non c’è niente!» ¶ «Ci sono
294
2015
a lei. ¶ «Che cosa c’è? Ti vergogni a
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2015
in quella cosa che c’è ancora più all
296
2015
fra poco quello che c’è veramente dentro, la
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2015
questo mondo buio che c’è nel cuore del
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dei morti... sì, perché c’è anche il medico
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loro scienziati vivi. Non c’è la vita che
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non si sa cosa c’è. I morti crescono
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morte. E allora chi c’è di meglio che
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quella tracimata dei vivi. C’è sempre un numero
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notte, perché qui non c’è differenza tra il
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loro stessa sofferenza. Ma c’è già qualcuno che
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la sera scendeva, e c’erano tutte quelle vesti
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l’aria nera che c’è dentro l’aria
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da nessuna parte, eppure c’ero...» ¶ «Sì, è successa
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sono guardato attorno. Non c’era nessuno, era notte
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stata vinta, che non c’era stata la resurrezione
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e della porta, non c’erano lucerne accese all
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della città di Gerusalemme. C’era un’animazione crescente
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oppure di quei morti. C’erano anche Marta e
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quel sepolcro. Eppure adesso c’era qualcuno sopra quella
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Dio è morto perché c’è la vita, Dio
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Dio è vivo perché c’è la morte. C
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c’è la morte. C’è un Dio dei
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Dio dei morti e c’è un Dio dei
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morire il mondo creato. C’è un continente dei
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un Dio morto e c’è un continente dei
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far risorgere i vivi.» ¶ C’era buio, c’era
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vivi.» ¶ C’era buio, c’era infinitamente buio, là
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non dalla morte che c’è dentro la vita
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non dalla vita che c’è dentro la morte
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a Betania.» ¶ «Là dentro c’è Lazzaro.» ¶ «E allora
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ancora, lo siamo sempre!» ¶ C’è stato un nuovo
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che resurrezione sarà, se c’è qualcuno che non
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ombra. Il mondo non c’era. Non c’era
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non c’era. Non c’era mai stato, non
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parte nella resurrezione che c’è fuori dal cerchio
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mi chiedevo. ¶ Ma non c’era più, perché quando
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anche i sandali che c’erano lì vicino. Mi
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Sono arrivato fin là. ¶ C’era un gruppo di
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solo perché là dentro c’era lui morto, perché
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mani la pietra. Fuori c’era buio, ma là
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voce che balbettava. ¶ Non c’è stata risposta. ¶ Mi
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nel continente dei morti. C’è appena stato il
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raccontato davvero quello che c’è dopo. ¶ Bene, adesso
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dopo. ¶ Bene, adesso qualcuno c’è. ¶ Che cosa vedono
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esempio. ¶ Quando ero vivo, c’erano degli insettini a
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dolce... ¶ La vita non c’è più. Non resta
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gli aeroporti, e non c’è nessun tassametro da
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l’unico lampione che c’era fuori è stato
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luce e del mondo. ¶ C’è sempre quel leggero
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Nella macchina nessuno parla, c’è un profondo silenzio
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che la morte non c’è, non c’è
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non c’è, non c’è mai stata. Perché
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posati sugli inginocchiatoi. Non c’erano candele accese, anche
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così, come asfissiato, e c’erano dappertutto quelle luci
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Voi alzate gli occhi. ¶ C’è una ragazza in
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abito da sposa non c’è più. Si sente
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fondo, sono buie, non c’è l’illuminazione, nessuno
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rovina così?» ¶ «Perché non c’è il tempo!» vi
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di morti.» ¶ «Ma perché c’è il terremoto, qui
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dei vivi. Perché non c’è mai stato un
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lo spazio unico che c’è dietro e dentro
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morti dormano? Che differenza c’è tra il sonno
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più lontana. «Qui non c’è bisogno di gridare
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dentro lo specchio che c’era contro una parete
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se il tempo non c’è, non c’è
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non c’è, non c’è più, non c
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c’è più, non c’è mai stato, allora
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mai stato, allora non c’è neanche il tempo
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dei vivi e non c’è il tempo del
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un tempo che non c’è più, un racconto
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un tempo che non c’è più, che non
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è più, che non c’è mai stato, che
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sta dentro la morte. C’è un’enorme placenta
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un tempo che non c’è più, con i
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se il tempo non c’è, non c’è
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non c’è, non c’è più, non c
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c’è più, non c’è mai stato, è
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cosa, si viene fotografati. ¶ C’è una grande fila
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di ciò che succede... ¶ C’è un buio assoluto
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fondo del corridoio, dove c’è la stanza in
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un altro. ¶ Adesso non c’è più nessuno davanti
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passo in avanti. ¶ Entro. ¶ C’è un po’ di
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hai detto, perché non c’era nessun altro che
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appeso ai chiodini che c’erano qua e là
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viali, quella villa che c’era a Ducale al
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all’istante...» ¶ «Ma non c’è tutto questo negli
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alla piccola stazione che c’era vicino al fiume
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a un chiodino che c’era nella parte in
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il mondo. Tu non c’eri più, non so
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stato fatto, sul comodino c’era un libro di
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che mondo siamo? Perché c’è questa guerra mai
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di quel camino, e c’erano tutti quegli uomini
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attraversando la sala che c’è a pianterreno. Stanno
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chiusi, mi pare, perché c’è buio. ¶ Siamo tutti
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stessa voce. ¶ «Perché non c’è più resurrezione se
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è più resurrezione se c’è l’immortalità, non
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ancora conto che non c’era la vita da
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una storia che non c’era più, che non
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era più, che non c’era mai stata, che
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può esserci se non c’è tracimazione? Ma che
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ci può essere se c’è l’immortalità?» ¶ Qualcuno
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inconscio può esserci se c’è l’immortalità? Se
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a continuare. ¶ Nella sala c’è un enorme silenzio
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dentro la sala che c’è a pianterreno, e
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notte, a Luciaria, dove c’erano quei due ragazzi
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sui marciapiedi gelati, e c’era quella mela di
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rifiuti, perché allora non c’erano più giornali da
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sede centrale e non c’era neanche più la
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legati con lo spago, c’era adesso una massa
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in piedi solo perché c’era quella gambetta stecchita
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renderò? Perché, se io c’ero prima, ci sono
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e svaligiati, perché non c’è più valuta che
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Maggiore degli immortali, se c’è uno Stato Maggiore
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essere nomi dove non c’è più distinzione nel
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vita e morte e c’è solo l’immortalità
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propaganda degli immortali. E c’è anche un’altra
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chi sarò? Sì, sì, c’erano quei due, Principessa
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svere, mi pare, e c’era quell’uomo di
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mi ricordo, mi ricorderò: c’era quella donna imprigionata
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dovevo, dovevamo liberare? E c’era davvero, c’è
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E c’era davvero, c’è davvero questa essenza
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parco, e vedere se c’era qualcosa là in
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devo andarci da solo!» ¶ 26 ¶ C’è molta luce, c
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C’è molta luce, c’è molto vento ¶ Il
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degli immortali.» ¶ «Ci arriverò!» ¶ C’è molta luce, c
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C’è molta luce, c’è molto vento. ¶ «E
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su un piano inclinato. ¶ C’è un paese, là
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di me. «Adesso non c’è più, non c
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c’è più, non c’è mai stata!» ¶ «Ci
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che non sapevo se c’era, se ci sarà
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non sapevo neppure se c’ero, se ci sarò
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è scoppiata. Adesso non c’era più, la sua
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loro corpi...’ Ma non c’era nessuno neanche dietro
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cima. Ho guardato dentro: c’era la Pesca che
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all’interno della locomotiva c’era un uomo che
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l’ultima curva. ¶ Sì, c’è proprio una stazione
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passaggio a livello che c’era poco distante. ¶ Un
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da una finestra che c’è al primo piano
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viene prima, verrà. Non c’è storia, non c
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c’è storia, non c’è progresso: c’è
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non c’è progresso: c’è la vita, c
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c’è la vita, c’è la morte, non
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è la morte, non c’è la vita, non
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è la vita, non c’è la morte. Io
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se la luce non c’era, non ci sarà
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figure e di corpi c’è anche qualcuno con
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con la veste nera! C’ero anch’io quella
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se era l’inizio, c’ero oppure ci sarò
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non capisco neppure se c’ero allora, se ci
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quella ragazza strabica che c’era in quel posto
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il feto raggomitolato che c’era dentro, con gli
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stessa luce? Che cosa c’è tra il fuoco
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Mi guardo attorno. ¶ Non c’è più nessuno. Il
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fuoco è spento. ¶ Non c’è più il mio
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il mio comandante, non c’è più Ilaria Del
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più gli altri insorti. ¶ C’è solo un velo
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un suono, neanche lontano. C’è un enorme silenzio
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È tutto deserto, non c’è nessuno, solo seggiole
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della strada. ¶ “Chissà perché c’è questo terremoto che
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Anche la specchiera che c’è sopra il banco
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vedere se per caso c’è qualcuno, da qualche
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si sente. ¶ Ma non c’è nessuno. ¶ Non un
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braccia e le mani. ¶ C’è una piccola scala
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lo spazio nero che c’è tutt’intorno. ¶ Niente
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gemiti e i pianti. ¶ C’è qualcosa che sembra
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della mia mano. ¶ «Chi c’è lì dietro?» provo
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più i carri, non c’è più niente. ¶ È
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l’armadio nero che c’è in fondo alla
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e anche oltre, perché c’è ancora una piccola
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tetto. ¶ Attorno a me c’è una distesa di
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mi accorgo improvvisamente. “Dove c’erano quella motocicletta rovesciata
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sede. Sotto di me c’è la sua caverna
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sarà. ¶ Quel piccolo lucernario c’è ancora, mi pare
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verso la camera dove c’è il letto. ¶ Scorgo
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dalla vetrata fracassata che c’è oltre la cucina
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tutto questo buio che c’è nel mondo... E
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ferri, anche se non c’era nessuno, ti facevo
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nel buio. ¶ Nessuno risponde, c’è un improvviso silenzio
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qualcosa da mangiare, perché c’è ancora un po
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questa» mi dice. «Qui c’è freddo, non c
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c’è freddo, non c’è il riscaldamento, le
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seggiola di formica che c’è a uno dei
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più grattugiare. E non c’è neanche l’olio
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poco a poco finisce. ¶ C’è un impressionante silenzio
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sono mai state, non c’erano neanche prima, nel
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avvento degli immortali, non c’è più mediazione tra
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verso il refettorio. E c’è anche, in mezzo
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il giovane profeta Michea, c’è anche Dio, con
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balenare nel buio. E c’è anche l’angelo
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impazzata, nel buio. Non c’è più il Gatto
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più il Gatto, non c’è più Dio, non
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è più Dio, non c’è più neppure quell
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la sua luce. ¶ Non c’è più neppure quell
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attraverso quella radura dove c’è il tiro al
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allora era giorno, e c’era molta luce, che
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e a significare, non c’erano parole, nel linguaggio
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di terra battuta che c’è dopo, sperando che
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piccola porta di servizio. ¶ C’è ancora quella campanella
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piccolo pozzo bianco che c’è nel mezzo.” ¶ Mi
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Mi guardo attorno. Non c’è nessuno che possa
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questo convento è oscurato. C’è solo qualche piccolo
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detto tutto così, non c’era bisogno delle parole
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Accende un lumino che c’è vicino al leggio
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appena una tastiera che c’è molto in alto
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evidenziata che sta piangendo. ¶ «C’ero anch’io, quella
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di una torre. E c’erano tutt’intorno altre