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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «c»

nautoretestoannoconcordanza
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improvvise lietezze. Perché? Non c’era perché. Mi piaceva
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scorgere i confini. Non c’era ragione che restassi
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ferrovie, e una zia. ¶ «C’è la stanza di
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di verste attorno, non c’erano né montagne né
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nel mio paese non c’era. Ma nello stesso
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stringeva a me sorridendo. ¶ C’era un altro mezzo
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e della strada non c’era il più lontano
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una volta entrato, non c’era più salvezza. Non
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stesso che Irina non c’era più, che non
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era più, che non c’era nessun bambino, che
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Che cerchino. Noi cosa c’entriamo?» ¶ Ma Bastiano si
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pagliericci, a ore piccole. C’era la luna piena
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Bastiano e per me c’era stato per anni
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versta. Durante i lavori c’era stata una piena
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dentro di esso. Lì c’erano anche i lupi
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soldati della scorta non c’erano più. Furono cambiati
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a fumare, perché non c’era altro da fare
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isba, appoggiata alla costruzione, c’era un’immensa catasta
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sensazione penosa. Forse davvero c’era un altro villaggio
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lo stesso nome, oppure c’era stato qualche disguido
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cosa, il fuoco.» ¶ Fuori c’era una catasta di
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Tutti quanti sentivamo che c’era una ragione sconosciuta
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un angolo dell’isba c’era un ragazzo sui
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che quando moriva non c’era nessuno dopo di
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pezzi e a bocconi. C’erano grosse difficoltà per
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quaranta gradi, mentre fuori c’erano la neve e
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già successo, e non c’era niente da fare
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montagne, verso la Mongolia, c’erano sciamani che guarivano
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boscaioli, perché di scalpellini c’era già abbondanza, e
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in direzione della Mongolia, c’era la cava di
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realizzava completamente sulla terra. C’era tra me e
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in casa sua, e c’era persino nel negozio
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lo scemo del villaggio. C’era una sirena ignota
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tornato a prenderli non c’erano più. ¶ «Cosa vuoi
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chiamati Holzwürme, e non c’era nome più adatto
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caccia, eppure sotto sotto c’era un’altra cosa
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tutti i villaggi vicini c’era stata una vera
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loro tane, e non c’era storiella allegra o
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prima tosa. E qui c’è ancora neve dappertutto
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pensieri fissi di lui. ¶ C’era un solo rimedio
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era coperto e non c’era la luna. La
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angolo sperduto della Siberia c’era nel fondo qualcosa
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necessità di sapere che c’era una presenza che
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nitide che anche quando c’era un’arscina di
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La sensazione di comunanza c’era sempre, ma aumentava
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quasi ad assicurarci che c’era ancora e che
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una casa in cui c’era una donna, era
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orari e i loro c’era molta similitudine. Anche
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gesto, perché egli non c’era più. ¶ In qualche
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quello che aveva fatto c’era un vero accordo
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e il suo destino c’era una sottile affinità
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di formiche al lavoro. C’era un accordo fondamentale
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col piccone. ¶ Adesso non c’erano più neppure le
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più vero. ¶ In alto c’erano inerzia, fatalismo, svogliatezza
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una capra. Di Miscia c’era sempre qualcosa da
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mole gelata. Ora non c’erano più alberi da
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me e nei compagni c’era un appagamento, un
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Marco uscivamo, quando non c’erano né vento né
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il momento. Ora che c’è uno straterello di
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Guardate lì sotto.» ¶ «Cosa c’è?» ¶ «La tana di
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mano al fucile. ¶ «Non c’è alcun pericolo. Non
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da specchio, e non c’era la più piccola
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della foresta. A volte c’era un volo o
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Ma ti rendi conto? C’è gente che passa
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perché, davanti a noi, c’è il fantasma della
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da ragazzi. Forse non c’erano da nessuna parte
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e riposante, perché non c’era ordine nel suo
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quella direzione. Sapeva che c’era un mazzo di
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nera di quella possibilità. C’era nella mia vita
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più alcuna notizia. Non c’era il minimo filo
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anzi “la città”, dove c’erano grandi palazzi che
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di Anataj, i quali c’erano stati tante volte
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facile raggiungerla. Il tempo c’era, d’accordo. Ma
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darci il cambio. Così c’era la scusa per
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per vedere se Miscia c’era davvero. Ma il
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lui rispondeva che non c’era alcun pericolo. «Non
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stata giovane. Ormai non c’è più rimedio. Buonanotte
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e l’Aral. Non c’era abbastanza erba nemmeno
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necessità che lo sovrastava. C’era nelle cose una
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e superata, e dove c’era un mito per
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spille per i capelli. C’erano tante di quelle
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la nostra. ¶ Ma nessuno c’informava di nulla, per
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la fontana della speranza. C’era dentro di me
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babele della ferrovia? Non c’era un vizio di
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soprattutto colui che non c’era, che era sempre
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e a Ulan Ude c’erano grandi teatri dove
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nel punto più importante, c’era una stanzetta piena
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vedevo che nelle cose c’era il lato illuminato
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il ponte di pali?» ¶ C’era il contrordine. Il
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i sudori. Ma non c’era alternativa. Noi eravamo
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vera e propria non c’era ancora segno. Avevo
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a far domande. Cosa c’era mai da scoprire
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viluppo di edera. ¶ Ma c’era anche dell’altro
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Tra lui e loro c’erano boschi senza fine
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stata la stessa cosa. C’è chi ha avuto
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sarà appena finito…» ¶ Non c’era pericolo neanche lì
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ambiente, era fatta. Non c’era più verso di
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l’inizio di ottobre, c’era stata anzi da
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alle nostre spalle, sicché c’era una continua processione
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della taiga, e non c’era più da nessuna
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del fatto mio. Non c’era niente altro da
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il fischio del sarma c’impediva di sentire l
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pelliccia, mi diceva che c’erano ancora molte ore
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moneta straniera che non c’è modo di spendere
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silenziosamente, senza strepito. Non c’erano più grandi spazi
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banda? Sì e no. C’era ancora, nel senso
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i suoi fedelissimi non c’erano più. Alcuni erano
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vecchia banda, a rigore, c’era ancora, ma completamente
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ormai prosciugato, e non c’era più niente da
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le novità del Bajkal. ¶ «C’è stato un altro
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lago, in una baia, c’erano delle foche bianche
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Andare là dove non c’erano più il freddo
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madre, in realtà, non c’era più da nessuna
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le sue favole. ¶ «Non c’è mai stata nessuna
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nessuna Tribù dispersa. Non c’è mai stato l
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lui una seconda nascita. C’era una danza silenziosa
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era possibile. E non c’era una sola ragazza
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essere rovinoso. Non solo c’era il pericolo che
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qualche diecina di verste, c’era un altro cantiere
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come vorremmo. ¶ Nella vita c’è sempre la tensione
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che ci accadeva. ¶ Talvolta c’erano esili novità. Ci
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dodici arcate. ¶ Adesso non c’era più separazione tra
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di potenza. In noi c’era la sensazione diffusa
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mondo. Sopra un carro c’era una secchia di
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follia. Nel suo progetto c’era un punto oscuro
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un malore. E poi c’erano i lupi, sempre
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tracce perché nella notte c’era stata un’altra
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ricerca era inutile. Non c’era più alcuna fretta
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proprio quella frase? Cosa c’entravano Rachele e i
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io avevo conoscenza che c’era stata un’incrinatura
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fresche e verdi quando c’era un bambino che
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di là delle montagne, c’erano la Mongolia e
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nel nostro cantiere non c’era stato quasi niente
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Lei nella taiga non c’era andata di sicuro
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Vieni nella nostra isba. C’è posto anche per
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l’immenso cammino che c’era per arrivare fino
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che improvvisamente nella stanza c’erano anche altri, i
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loro qualcosa. Ma non c’era rimedio, perché ero
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aveva prestato. Nel villaggio c’erano tre o quattro
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avesse ragione. La febbre c’era ancora, ma io
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fuori dalle finestre, che c’erano betulle e ciliegi
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predone. Forse lì dentro c’era anche il ronzio
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Adesso Marco sapeva cosa c’era sotto il fitto
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quel velo, perché sotto c’era la frana dei
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affollata di quella che c’era stata per il
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stata per il ponte. C’era la banda militare
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gioco di ombre cinesi. C’era qualcosa di mortificato
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nella conchiglia di Anataj, c’era la sua trasformazione
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mucchio di cose dissolte c’erano anche dei semi
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e bonaccioni. Ma forse c’era anche la possibilità
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come se ciò che c’era stato tra essi
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evidentemente, anche in me c’era la radice della