Gianluca Morozzi, Dracula ed io, 2019

ci sono alcuni oggetti. ¶ C’è una piccola chiave

fuori della stanza. ¶ E c’è lo smartphone di

la testa verso sinistra. ¶ C’è qualcosa sospeso a

di una barca. ¶ E c’è una catena di

vicino ai miei piedi c’è il tuo telefono

basilica di San Petronio, c’era una giovane donna

alzò le spalle. «Se c’è una cosa che

ci fossi ritornato. Magari c’è ancora.» ¶ Entrarono. ¶ Il

osteria due secoli fa! C’erano le vetrate fracassate

da un punto preciso. C’è una particella che

tavolaccio e la parete, c’era una scacchiera. Dracula

pavimento. ¶ Dietro il bancone c’era l’oste, uno

bicchiere. ¶ Sul bancone unto c’era una radiolina sintonizzata

non era proprio foltissima. ¶ C’era un tipo rubizzo

a scacchi. Però non c’eri tu.» ¶ «Be’, perché

anno dopo.» ¶ «Sospettavo che c’entrassi in qualche modo

suo posto nella nicchia. C’erano alcuni precisi angoli

osteria. All’ultimo piano. C’è una bella vista

DRACULA, sul campanello». ¶ «No. C’è scritto MISTRALI, un

testa a dire «Non c’è problema». ¶ Si infilò

Osteria delle Tre Spade c’era la sua casa

rumori dal quinto appartamento. ¶ C’era anche lì una

raffinato di un vampiro, c’era un singhiozzo sommesso

Dracula aprì la dispensa: c’erano fiale di sangue

cantinetta, di ottima annata. ¶ C’era un vago odore

fosse in casa. Se c’era, era silenziosissimo. ¶ Era

ma perché di là c’ero io. ¶ Silvia aveva

acustico». ¶ Cinque minuti dopo c’era Silvia che si

a via della Luna c’è via del Sole

ci era rimasto malissimo. «C’è qualcosa sotto», piagnucolava

vicine di casa. ¶ Quando c’era un fatto nuovo

e dietro di lui c’erano i suoi intestini

spinga, signora, spinga», non c’è un ospedale, non

è un ospedale, non c’è una sala parto

non veniva. E allora c’erano stati notti insonni

Forse. Non era sicuro. C’erano da fare nuovi

Stupidi dottori! E adesso c’era una cameretta da

Man che indossava – così c’era scritto sotto la

attimo dopo, sul bancone c’era un bicchiere pieno

come un coniglio. ¶ Non c’erano scritte sulla scatola

aprì. ¶ Dentro la scatola c’erano due occhi. ¶ Del

orbite di Indaco. ¶ Cosa c’era, sui bulbi? Un

bulbi? Un’incisione? ¶ Sì, c’era un’incisione visibile

lettere. ¶ Da una parte c’era la lettera I

la Betty. ¶ E poi c’era stato un mese

sbagliata. ¶ In quel momento c’erano dentro tre persone

professionali e personali. Non c’era nessuno oltre a

per di più: non c’è traccia di formaggio

all’osteria di Ringo. C’è del pane rancido

all’ambiente. ¶ Quel giorno c’era anche nell’aria

è andata male.» ¶ «Non c’è problema. Più tardi

maglietta, tra parentesi?» ¶ «Cosa c’è che non va

e Frank Quitely? Cosa c’è di sbagliato?» ¶ «No

Batman e Robin, cosa c’è di più gay

serie di misteriosi omicidi. C’è un serial killer

appartamento in cui non c’era quasi mai nessuno

quel vecchio. Sul campanello c’era il cognome MISTRALI

del terzo piano, dove c’è adesso la Betty

a pulsare, e non c’erano tecniche di meditazione

resurrezioni a nostra disposizione. C’è un numero ben

occhi a Indaco, se c’era un nemico da

incinta?» ¶ «Del bambino non c’è traccia. E questo

edizione, i contenuti. ¶ Poi c’erano gli Sbirciatori. Gli

comunicare i vincitori...» (Bugia. C’era già stata, la

che più odiavo. «Oh, c’è Vincenzo qui fuori

che attaccavano bottone. Ma c’era qualcosa in quella

un negozio di cioccolato.» ¶ «C’era un teatro romano

vicolo di Mezzo. ¶ Lì c’era una porta verde

anima di quella casa c’era una vecchissima scala

cielo. ¶ Davanti a lui c’era una tenda aperta

a lui, ghignante, soddisfatto, c’era il Primo. Colui

a fuoco la vista. C’era una cassapanca, e

era una cassapanca, e c’era un uomo che

due metri e mezzo. ¶ C’era una missiva ad

si allargò un sorriso. «C’è la piccola differenza

e davanti a lui c’era il Primo. Quel

fuori da lì. Non c’è il minimo pertugio

all’osteria di Ringo. C’era l’Ubriaco Storico

tavolo vicino ai cessi. C’era Ringo che leggeva

dell’ultimo piano, se c’era, non aveva dato

po’ di ricerche, e c’era stato, sì, un

ero guardato intorno perplesso. C’era un locale a

quel circoletto nel sottosuolo c’erano avventori bizzarri. ¶ Alcuni

coppie. ¶ All’angolo destro c’era un tizio dai

anni di meno. Altrove c’erano donne appariscenti insieme

vicino al nostro soppalco c’era una bionda di

esempio, in altri calici c’era un liquido rosso

ancora si chiamava Felsina, c’erano gli etruschi.» ¶ «Continuo

Perché dentro San Petronio c’è un dipinto che

ci siamo noi, finché c’è questo circolo, alla

Lajos carissimo.» ¶ «Che cosa c’entra Dracula con Bologna

Bologna? Hai letto cosa c’è scritto sulle targhe

distanza da qui. Ma c’erano tre versi finali

Piva, per vedere se c’è inciso qualcosa sul

visitatori si sentono male. C’è una raffigurazione all

bambino. Dentro la cassapanca c’era il mio scheletro

e galloni di birra. «C’è del genio in

cosa rara, rimase sorpreso. ¶ C’era un numero limitato

terrazzo si era aperta. ¶ C’era una possibilità che

in anticipo dal lavoro. ¶ C’era una più remota

quale, lo avrete immaginato, c’era Diana. In compagnia

a un certo punto c’è questa povera Cristina

a casa sua non c’è arrivata.» ¶ «Cosa le

Lajos, aspetta a dirlo. C’è anche il mistero

eri mica nato quando c’erano i Beatles!» Si

alle mie lussuriose fantasie. ¶ C’era un assembramento davanti

tutti insieme al cinema. C’era Moon Knight, il

Renania senza ricordare come c’era arrivato. O di

tra i vari film c’era anche questo Grotesque

questo Grotesque, giapponese. Dove c’è una coppia che

l’odore atroce che c’è in casa dell

ricorda nessun film, però c’è una scena simile

qua, ti sarai accorto, c’è un elemento comune

Compianto sul Cristo morto... c’è la madre di

propiziatorio al Barazzo, dove c’era un canuto sosia

vedere il bello che c’è in quei libri

sei.» ¶ «Il bello che c’è in quei libri

servizio di una storia. C’è un grande personaggio

udiva un solo suono. ¶ C’era silenzio al secondo

silenzio al secondo piano. C’era silenzio al primo

al primo piano. Ma c’era il solito pianto

pulsante di spegnimento. ¶ «Che c’è?» latrò brusca la

osservazione. «Eppure, cara Elisabetta, c’è qualcosa che i

Corvo avevamo fatto, non c’è bisogno di spiegare

sì. L’Orrido non c’era, era a un

dappertutto. «E gli inediti? C’è qualcosa sui romanzi

aveva cambiato espressione. ¶ «Che c’è?» ¶ «Guarda. Questi dovrebbero

terzo romanzo, ma...» ¶ ... ma c’erano soltanto parole incomprensibili

testa. ¶ «Che peccato. Non c’è niente di utile

Doveva essere malato davvero.» ¶ C’era stato un istante

gol al novantesimo ¶ Non c’era aria in verità

disperato degli avversari. ¶ Sì: c’era stato il gol

portico di via Broccaindosso c’era solo Maddalena, che

cercando qualcosa che non c’era in una tasca

da Tommy il Cesso, c’è qualche chirurgo pazzo

siccome in quella casa c’era parecchia attrezzatura utile

letture dei fumetti. ¶ Non c’era un cliente da

da quaranta minuti, non c’era un suono diverso

quel finale, e poi c’è anche il versante

della bocca. ¶ Che se c’è una cosa che

capo. Tanto qui non c’è nessuno.» ¶ Nembrot ¶ Avevo

legato a una sedia, c’era Galeazzo Bentivoglio. Era

messaggio scritto sulle salme.» ¶ «C’è un messaggio?» ¶ «Sì

drappo fino a metà. ¶ C’era una teca trasparente

un’occhiata alle foto. C’erano due corpi femminili

Bolchi, incise sulla pelle, c’erano alcune lettere che

mi sono stati recapitati c’è un’altra incisione

avevo guardato il labbro. C’era scritto: ¶ EHCCEMA ¶ «Lehpar

perso. In quale punto c’è scritto dov’è

anch’io, per fortuna. C’era una targa, su

pesanti. ¶ «Ah. Ma non c’è, voglio dire, una

di colpo molto affollato. ¶ C’è il vecchio Petrilli

armadio, felini e umani. ¶ C’è Tom Petty che

Blues di Neil Young. ¶ C’è Carducci che sta

Sopra la mia testa c’erano caffè universitari e

schiacciata e deformata. ¶ Accanto, c’era una brandina di

Sopra le nostre teste c’erano i turisti che

l’ho provato. Non c’è modo di riferire

a un certo punto c’erano i due arcobaleni

filo di speranza. ¶ Non c’è neppure una nuvola

Ragazzi», sussurro, «devo andare, c’è un’urgenza...» ¶ L

Sì, be’, dille che c’è la mia commessa

abituali della sera, non c’è nessuno. A parte

prima che qui non c’è un cane e

messaggio. ¶ Era ovvio. ¶ Non c’è un solo serial

cosa sta succedendo. Cosa c’entri tu con...» sto

Ma... i fumetti? Cosa c’entrano i fumetti?» ¶ «The

campagna dei miei nonni c’è una vecchia villa

per i fumetti.» ¶ Se c’è una cosa tra

deludente è l’aldilà ¶ C’è un vecchio cliché

è di difficile decifrazione. ¶ C’è Maddalena, in piedi

l’iPhone. ¶ Sul pavimento c’è Henna. Priva di

avevo detto che non c’era alcun interesse in

che miniera d’oro c’è in quel semplice

sì. Ma io cosa c’entro?» ¶ «C’entra che

io cosa c’entro?» ¶ «C’entra che hai tre

In quest’ultima categoria c’è: non sono morto

una consonante... ¶ Perché non c’è limite, umano o

nemico era stato sconfitto, c’era da mantenere una

da mantenere una promessa. C’era da far ricomparire

in via dell’Inferno. ¶ C’era uno stupido vampiro

già schierati sulla scacchiera. C’era da recuperare una

ci fosse un padre.» ¶ «C’era. C’è. E

un padre.» ¶ «C’era. C’è. E non gli