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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, 2015

concordanze di «c»

nautoretestoannoconcordanza
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A Maddalena, ¶ c’est toi. ¶ Alla fine
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capitale francese. ¶ Quel pomeriggio c’era Emmanuel, l’amico
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il campo di visuale. C’era più spalla e
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spalla e meno collo, c’era il profilo del
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le sue braccia calde. C’era un profumo di
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torta in forno e c’era la spinta del
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filò dentro anche lei. ¶ C’era stato un intreccio
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eravamo in Francia e c’era da fare i
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era seduta al tavolo. ¶ C’erano due cose che
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poi disse piano – Grand, c’est toi? ¶ Andai avanti
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Emmanuel e Marie non c’erano più. Forse non
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erano più. Forse non c’erano mai stati, trovammo
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e andai alla finestra. C’era il traffico parigino
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camminata fino al confessionale, c’è buio, un’ombra
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quella sera Emmanuel non c’era. Poi mi ritirai
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preso una brutta piega c’erano le insufficienze in
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in cima al mucchio c’era Lo straniero. Lo
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Restammo a fissarci. ¶ – Libero, c’est toi? ¶ Annuii. ¶ Venne
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nel cortile sul retro. C’era caldo, e c
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C’era caldo, e c’era lei. La stessa
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e torna subito qui. C’est un rendez-vous
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l’appuntamento dei sogni c’era questo libriccino ingiallito
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scendevano nella zona telefono, c’era un omino con
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appelle Jean-Paul. ¶ – Libero. ¶ – C’est un prénom magnifique
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rifugio. ¶ Aprii il libro, c’era una specie di
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Lupin, a tre quarti, c’è una scritta in
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sguardo del professor Humbert c’era la vera sconfitta
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nel cortile sul retro. ¶ – C’è qualcosa che non
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Grand? ¶ Biascicai che sì, c’era qualcosa che non
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che i suoi non c’erano. Iniziammo a baciarci
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interruppi il bacio. ¶ – Cosa c’è? – chiese. ¶ – Devo andare
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cornetta e seguii papà. C’era qualcosa in quel
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agitava, accanto a lui c’era Lunette. ¶ Di quel
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tennis e calcio. Ma c’era qualcosa che occupava
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da libri. Sugli scaffali c’erano anche delle fotografie
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sentii sorridere, – Oui, Grand. C’est passé – si tirò
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capelli, aggrottò la fronte, – C’est quoi? Dove? ¶ – Il
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della bocca e non c’erano parole per descrivere
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di Bach. Adesso non c’era più. Chiesi di
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subito con i genitori. C’era qualcuno dei Deux
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e uno dei proprietari, c’erano tutti i miei
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stretta a lungo. E c’era mamma, in prima
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cassetti e nel trumeau, c’erano gocce e flaconi
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In una vecchia madia c’era un album di
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nel mobiletto dello specchio c’erano dopobarba senza alcol
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Tra sentimento e ragione c’era la missione primordiale
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i capelli al vento. ¶ C’era il silenzio dei
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silenzio dei camposanti, e c’era il nostro silenzio
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il mal di pancia. ¶ – C’est une histoire communiste
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Maugham nel suo romanzo: c’è qualcosa che conta
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perfetto sotto il fusto. C’era la storia del
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sui draghi di Komodo. C’era una capretta china
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che in quelle pagine c’erano le risposte che
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dissipare il dubbio gratuito. C’era qualcosa di più
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altro? ¶ Lunette sorrise, – Quelquefois, c’est normal. Et toi
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poi nella mia vita c’era mamma, certo. Lei
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fatto di svuotamento: – Più c’è passione all’inizio
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al guinzaglio. In più, c’era la questione dei
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il Marocco. La ripulii, c’era sabbia e un
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finimmo tutti a ballare. C’erano ragazze magnifiche, alcune
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America sbaragliava la Francia. C’era una biondina con
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dedicata alla fotografia sperimentale, c’era quest’opera su
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mi era mancata. ¶ – Alors c’était un mauvais présage
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la buonuscita della pensione. C’era anche una novità
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a carbone, nella mia c’erano la caldaia autonoma
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sottoporrò ai tuoi esercizi. C’è un’altra cosa
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canzoni scelte da lei. C’erano Mozart, i Pink
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Mi accomodai, lui non c’era. ¶ Marie mi spiegò
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da bambini. In loro c’erano i miei opposti
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mi rifece presente che c’era un’amica di
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Negli ultimi due mesi c’era stato un solo
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sedetti su una panchina, c’era un vecchio con
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bianchi, un telefono. Davanti c’era una finestra con
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e i cortili timidi: c’era qualcosa che veniva
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al mese, in più c’erano le chiamate internazionali
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accompagnarono per il colloquio, c’era anche Palmiro Togliatti
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cima a una pila c’era Faulkner. L’idea
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No, il lavoro non c’entrava. Rimase in silenzio
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insieme alle solite scartoffie, c’erano l’impermeabile Burberry
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vidi che sul tavolo c’era altro sangue, erano
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sventrata e vuota, non c’era il francobollo ma
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archivio era un magazzino. C’erano plichi di documenti
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mosaici intorno ai balconi, c’è un uomo che
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Lorenzo. E quella stretta c’era stata solo alle
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le rimetteva a posto, c’erano due 50 Special pronte
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le labbra scandiva, – Grand, c’est moi. ¶ Era la
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odore di chiuso non c’era più, e nemmeno
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faccio per noi, Libero, c’era qualcosa che mancava
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la rendeva inconsistente. ¶ – Rimani. ¶ – C’est la même chose
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un professore di francese. C’era una chicca: si
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veniva in bibliò: spesso c’era lui dietro i
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appoggiato al mio cuscino, c’era un libro. Mi
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sui fusti di birra c’erano sua madre e
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sgranocchiarono in un’ora. C’erano Gengiva e gli
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e i clienti storici, c’erano Lorenzo e Palmiro
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dissi Buon Natale. E c’era questa signora avvolta
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di abbracciarmi. E poi c’erano il risotto con
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i nervetti in umido. C’erano zii e zie
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nonni e nonne, e c’era la sua fidanzata
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tè di benvenuto milanese. C’era l’avventura, mancava
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spedita in busta chiusa: c’eravamo io, lei e
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la testa. A destra c’era la via per
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malizioso. In quel neo c’era la sua insospettabilità
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ribellione sociale e sentimentale, c’era stato un amore
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si divertivano come ragazzini. C’era una novità: avevano
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di Passy e dissi: C’est moi, papa. ¶ Sulla
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moi, papa. ¶ Sulla lapide c’era un mazzo di
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Philippe ai Deux Magots. C’erano i due proprietari
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avevo bisogno di qualcosa c’era Emmanuel. E salutami
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finisse, mi mostrai. ¶ – Grand, c’est toi. ¶ Feci due
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baciai sulla bocca. ¶ – Grand. ¶ – C’est mon anniversaire – mi
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mon anniversaire – mi giustificai. ¶ – C’est vrai? ¶ La baciai
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almeno da parte mia. C’era ancora la leggerezza
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più greve negli occhi. C’era la sua negritudine
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invitò. Accese la Fiorucci. C’erano i due pouf
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nella stanzetta dei fusti: c’era qualcuno fuori che
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lettera di Antoine: Y = (C x SC) + D, ovvero
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il risultato della costanza (C) moltiplicata per un ipotetico
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di tutto per preservare. C’era riuscito l’Holden
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mancava Libero. ¶ E poi c’era la mia Marie
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quella dei più piccoli. C’erano nordafricani di cinque
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e una di adulti, c’erano molti senegalesi: Anna
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perlopiù africani e francofoni. C’erano i genitori di
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fratelli Grimm e Carroll. C’era una volta un
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una domanda che non c’era. Stava insieme a
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come tributo a chi c’era stato senza esserci
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Italia va male, non c’è re. Placammo donne
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lei disse che non c’era fretta, indossava i
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lasciarsi l’estate prima. C’era il problema della
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avrà un figlio insegnante. ¶ – C’è tempo. ¶ Agitò il
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insegnare, lo sapevo? Non c’era riuscito perché doveva
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o di altra natura. C’era anche una questione
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Madame Marsell avrebbe detto: C’è la possibilità di
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dell’autobiografia di Simenon, c’era: la possibilità di
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cucina, davanti a me c’era la mia, di
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faceva parte di me. C’era questo, e c
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C’era questo, e c’era un’altra consapevolezza
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mancava la pillola anticoncezionale. C’erano l’elastico per
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sola in Provenza. Poi c’era Milano, per vedere
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di Sergio Leone in C’era una volta in
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mai i soldi. Ma c’è una cosa che
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avrebbe prolungato il tempo. C’era una faccenda da
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avrebbe mai permesso. ¶ – Cosa c’entra la morfina con
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allo specchio del bagno, c’era scritto: Ricomincia. Lì
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a me ed Emmanuel c’erano Anna, Antoine e
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in un mondo dove c’è l’inganno, nient
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aveva scongelato i ravioli, c’erano anche degli affettati