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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «c»

nautoretestoannoconcordanza
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vostro amico architetto. Dove c’era il solaio ora
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domanda è un’altra: c’era una ragione di
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verrebbe da risponderti che c’era. Lo odiava perché
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cosa sono sicuro: se c’è una sola possibilità
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senti anche tu che c’è qualcosa di esagerato
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arriveremo al movente, se c’è». Con la mano
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trova tutto quello che c’è nelle teche. Me
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di cristallo, due poltrone. C’erano fiori in un
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che avevano di fronte. «C’è il nome sulla
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meglio. Tra noi non c’è mai stato niente
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ho dette, ma non c’è stato niente da
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e con pensioni importanti. C’eravamo quasi riusciti, ma
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dietro, all’ultimo piano. C’era un grande salone
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sono andata al battesimo, c’era anche Rinaldi che
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di architettura. Tra loro c’era un’intesa perfetta
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di non inventartela?» ¶ «Cosa c’è di strano? Mia
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anni, la casa non c’era più, mio padre
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da tutt’altra parte». ¶ «C’è stato?» ¶ «Non ancora
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sa che in casa c’è l’uomo con
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siamo arrivati». ¶ «Sì, vedo». ¶ «C’è cattivo odore, ma
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caldo bestiale e qui c’era l’aria condizionata
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filettato in oro. ¶ «Lì c’è la stanza da
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il primo mistero, non c’era polvere da sparo
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la casa, se non c’è testamento». ¶ Gilardi fece
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fatto caso, qui sotto c’è il cancello che
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dà sul garage. Lì c’è una stanza che
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calma e da solo. C’è qualcosa che mi
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in lungo, però; qui c’è la convivente che
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cose, forse vorrebbe tornare…» ¶ «C’è un testamento?» ¶ «Gliel
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stizzita. «E se dentro c’era qualcuno che le
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Comunque, cade in piedi. C’è sempre il figlio
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dormire. Lì il posto c’era, lei si è
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chi va?» ¶ «Se non c’è testamento, e se
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presa per i fondelli». ¶ «C’è sempre il figlio
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con quello lì non c’è niente, non c
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c’è niente, non c’era niente. Non sono
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suona il telefono». ¶ «Buongiorno, c’è il barone? Posso
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Gilla. Posso parlargli?» ¶ «Non c’è. È fuori». ¶ «Quando
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piedi, che al telefono c’è sua figlia, che
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di mezzo. Io non c’entro. Stasera glielo dico
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eventuale interrogatorio in tribunale. C’è qualcosa che vorrebbe
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avanti qui, vede dove c’è l’insegna della
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ma poi lo vede. C’è un negozio, si
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alla parete più stretta c’erano un tavolino con
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stiamo tranquilli. In casa c’è mio marito che
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camion con i mobili, c’era un architetto che
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Andavamo sul retro, dove c’era… e forse c
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c’era… e forse c’è ancora, un giardino
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ammazzare suo padre?» ¶ «Infatti. C’è altro?» ¶ «Sì, c
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C’è altro?» ¶ «Sì, c’è altro. A nove
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quadri di generazioni. Non c’erano pulsantiere ai lati
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nessuno frequentava. Al centro c’era un salotto raccolto
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trasporta tutto quello che c’era nel laboratorio in
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svendiamo tutto quello che c’è, io ci rimetto
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si fanno così. Quindi c’è un fermo per
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vuota. Mio marito non c’era, la servitù era
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lascia tutto quello che c’è qui. Una ci
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tutto questo?» ¶ «Gilla non c’entra niente, sono io
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non lo riconosco. Non c’è più niente. Niente
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è salita. In camera c’era la lettera di
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negozi. Il fruttivendolo, vicino c’è il macellaio che
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due negozi per bambini c’è il prestinaio, che
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tavolini, le slot-machine. C’era un’aria pesante
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all’inizio dell’estate. C’era un numero, mi
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vederla… era inebetita. Qui c’erano altri che avevano
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principe gli dimostra che c’era un errore in
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nostri apparecchi. Anzi: che c’erano un paio di
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Era una brutta storia. C’era una zia di
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Siena. ¶ Non conosceva Siena, c’era stato diversi anni
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cena». ¶ «Temo di sì. C’è il Santuario di
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Santuario di Santa Caterina, c’è una strada in
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in salita, la riconosce, c’è solo quella. È
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ambiente alla buona ma c’è il meglio di
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le perplessità della ragazza. C’erano solo tavoli lunghi
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del signor barone». ¶ «Tutto?» ¶ «C’è altro da questa
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frizzante. Vedrà anche lei, c’è da perdersi». ¶ «Capisco
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Certo, non da solo, c’erano gli esperti. Ma
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di mandarla in collegio. C’erano soltanto le cose
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Piccina sta partorendo, ma c’è ancora tempo». ¶ «Chi
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infarinati. Dietro il bancone c’erano alcuni forni di
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che qui intorno non c’è più nessuno che
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andremo a stanotte, forse… C’è tempo». ¶ «Bene, così
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L’anno seguente non c’era più zia Linda
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vigneti. ¶ «Tu sai che c’è ancora viva una
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io? Su internet magari c’è una traccia, lo
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ricordi zia Bea? Non c’è più…» ¶ Carolina si
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In casa dei nonni c’era ancora la pistola
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una tragedia. Mia nonna c’è morta di crepacuore
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e che voleva darle…» ¶ «C’era un pacco, infatti
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avvocato? Hai detto che c’è un pacco di
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e foto, secondo me c’è di sicuro anche
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si alzava adagio. Non c’erano nuvole. In quel
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l’è su’ moglie… c’era tutto. Tutta la
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roba nostra, vai tranquillo». C’erano tutti, tranne la
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come credono alcuni, non c’entra: era una decisione
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buon gusto». ¶ Nel bar c’era poca gente, due
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strada e qui, che c’erano degli uomini, cominciamo
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portiera aperta e davanti c’era la Pina. Parlano
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le macchine… semmai chi c’è dentro». Risate. ¶ «Saprebbe
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ma non sono balle. C’eravate anche voi, porca
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anche voi, porca miseria». ¶ «C’è altro?» le chiese
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chiese Olga. ¶ «Certo che c’è altro. La macchina
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che dopo queste case c’è una curva e
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Allora torno qui, perché c’è l’aria condizionata
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neanche qui. Più avanti c’è una farmacia, magari
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fai finta che non c’eri e che io
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sveglia di te. Qui c’è un avvocato, aprite
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fai finta che non c’eri. Ho detto delle
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che di Mini blu c’è pieno il mondo
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contenta». ¶ «Dietro quella porta c’è la camera da
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una sciocchezza, naturalmente. Qui c’erano soltanto lo zio
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armadio è vuoto, non c’è più niente. I
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entrati neanche nello sgabuzzino, c’erano i sigilli della
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dirle che bel rapporto c’era tra di noi
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venuto perché sapevo che c’eri tu, ma qui
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ipotesi potremmo considerare possibile. C’è in questa faccenda
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suo padre». ¶ «E chi c’era?» ¶ «Questa è un
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metterci le mani, guarda…» C’erano lettere aperte, fogli
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andare. Cercherò io, se c’è, l’indirizzo della
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cercare la verità. Inoltre c’è una bambina che
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non ci saranno problemi». ¶ «C’è anche Italo Cerruti
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meglio, per capire se c’era qualcuno che aveva
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fosse rimasta impassibile. «Perché?» ¶ «C’è qualcuno che dice
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farle capire che non c’era niente di grave
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cosa non mi convince. C’è qualcos’altro in
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se in quel pacco c’era la pistola del
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ammazzato lei, ora che c’entra un avvocato?» ¶ «Hanno
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questa storia. Lei cosa c’entra?» ¶ «Le dispiace se
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lo giudico io, se c’entro o no?» ¶ «Chiaro
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ma quel pacco dove c’erano le lettere di
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sapeva anche lui che c’era quella pistola, l
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era rimasto niente. Ora c’erano tavoli, un piccolo
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di questo trasloco? Cosa c’era che non andava
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rispondermi se non vuoi. C’è un altro uomo
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tua vita?» ¶ «No, nessuno. C’è il mio lavoro
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sono i nostri bambini. C’è questa casa e
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che cosa è successo? C’è posto anche per
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piano superiore, dove prima c’erano i solai e
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sulla spalla. ¶ «Che cosa c’è, Olga?» ¶ «Oh, sei
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che ti amo, ma c’era poco tempo. Sei
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e là in fondo c’è il mare?» ¶ «Sì
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dove il cielo scolora c’è sempre il mare
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Sarà solo, signor avvocato?» C’era una punta di
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capiva proprio. Toscana. Che c’entrava la Toscana con
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sopra Siena». ¶ «A Firenze c’è sicuramente un negozio
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New York, di quando c’era andata con Max
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potrà andare a scuola». ¶ «C’è una scuola vicina
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sicuro» disse seria. «Se c’è la mamma, mi
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li è messi…» ¶ «Certo, c’era una lama di
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l’accappatoio… ma come c’era cascato? ¶ Imbecille, si
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dalla testa, io non c’entro. Oltretutto Sant’Agata
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dormire in quella casa, c’è una camera per
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entusiasta». ¶ «Sì, ma non c’è intimità, non sei
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che mio suocero non c’è più. È una
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vostra casa?» ¶ «Guarda che c’eri anche tu. Anche
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odiare Paola, lei non c’entra niente nella vostra
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urgente’. Guardò il cellulare, c’erano due chiamate di
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alle dieci». ¶ «Che cosa c’è, Giacomo? Qualcosa non
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Sì… Il barone non c’era, mi hanno detto
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arrivano dall’America. Non c’è evidenza di attriti
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con questi occhiali non c’entro niente». ¶ «Ne sono
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muore, fino a qui c’eravamo anche noi». ¶ Giacomo
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la prima balla. Non c’era nessun congresso quest
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Baltimora, era saltato. Lei c’era andata con suo
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a ogni passo… Qui c’è tutta la documentazione
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sistemata bene, e dove c’era lei andiamo noi
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marciapiede, qui, dove non c’è passaggio. Salga, la
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vuoi sapere. Ma non c’è niente di straordinario
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Entra, vieni. Che cosa c’è? Ho letto il
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verso Corsico. Alla guida c’era Gloria Banfi. ¶ «Dove
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chiarimento… La polizia non c’entra. Sono avvocati della
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vuole. Ma noi non c’entriamo niente. Siamo in
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attorno, caro lei? Lì c’è gente che si
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ladro che entra mentre c’è lì la figlia
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fu Margaret Scotti. «Non c’è l’avvocato Gilardi
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preparando ad annoiarsi. «Non c’è un interprete? Miss
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azienda, qui a Milano, c’è una Mini blu
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di quest’anno non c’era nessun congresso a
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Umore nero… ma che c’avrà di ’sti tempi
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a ingrassare? ¶ «Sì, grazie. C’è altro?» ¶ «No, non
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stanno finendo il trasloco, c’è il caos». ¶ ‘Ecco
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baciò su una guancia. ¶ C’erano tutti quelli che
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abito e nell’acconciatura. ¶ C’erano tutti quelli che
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sposo, Massimo Gilardi. ¶ E c’era il prete. ¶ ‘Giacomo
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L’ho scelto io». ¶ «C’è un uomo nella
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camera. «Vieni, Laura. Non c’è più bisogno di
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voglia di rispondergli. ¶ «Non c’è mai un perché
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soluzione diversa». ¶ «No, non c’è. Starò un po
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sul tavolo. «Allora, qui c’è il re nero
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calmo. Su quell’aereo c’era Olga, che si
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lo spogliatoio, e là c’è il bagno». Stava
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a cena lì, perché c’eri tu e credo
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di biscotti al cioccolato. ¶ «C’è tutto. Io vado
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in casi come questi». ¶ «C’è una speranza di
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zero. Invece da Tiffany, c’è un intero banco
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l’occhio a Laura. «C’è cascata. E adesso
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No, la causa non c’entra. Voglio parlarti di
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ricorda di essere malata. C’è altro?» ¶ «No… Io
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che mi ha detto c’è qualcosa che non
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due camere da letto c’era un salotto: un
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nove». ¶ «Va bene, non c’è altro». ¶ Camminando a
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e mi dice che c’è al telefono una
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De Brusset». ¶ «Che cosa c’entra mia madre?» ¶ «Eccome
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mia madre?» ¶ «Eccome se c’entra. Se mi riceve
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glielo dico io se c’entra». ¶ «Mi dispiace, non
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n’è occupata non c’è più. Voleva che
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un fratello del barone. C’è aria di famiglia
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mi fa vedere dove c’è una portafinestra…» ¶ «Dietro
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portafinestra…» ¶ «Dietro, nel salone, c’è una tenda spessa
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entri dal portone, lì c’è la portinaia che
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capire alla figlia che c’è anche lei… la
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al cancello, tanto non c’è nessuno, la casa
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che voleva. Sono entrata…» ¶ «C’erano soltanto loro due
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No… questo no. Ma c’era soltanto lei». ¶ «Lasciamolo
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non l’ho vista. C’era una borsa per
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La vede fuggire. Non c’è più. Si alza
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da un’altra parte. C’è anche più buio
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lato della chiesa, dove c’era un altro altare
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questo? Tutto qui, non c’entra niente con quella
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voleva chiacchiere. Che male c’è?» ¶ «Nessuno, infatti. Lei
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lo so, io non c’ero. Quando sono arrivata
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dichiarazioni non mi persuadono. C’era la pistola che
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non credo ai fantasmi. C’è una pistola, c
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C’è una pistola, c’è un morto: ma
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sarebbe tornato il dodici. ¶ C’erano sfogliatelle e babà
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per i bambini. E c’erano tutti. ¶ Papà Gilardi
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qua che è successo…» ¶ C’erano Giancarlo Rinaldi e
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a trovare Gilla Floris, c’era anche Giancarlo Rinaldi
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Mai darsi per vinti, c’è sempre un’altra
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domandò. ¶ «E Ulisse che c’entra?» ¶ «Ripensa a Omero
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E il destino?» ¶ «Non c’è niente di assolutamente
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già pronti in bagno. «C’è tutto?» ¶ «Sì, grazie
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bacio. Dietro di lei c’era zio Max. ¶ «Dormi
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festa, dai…» Trik-trak… ¶ C’erano presepi ovunque. Improbabili
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venuto anche papà, e c’è zia Olga, che
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dalle nostre parti non c’era niente di disponibile
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telefonico cercai il numero. C’era: ‘Margaret Scotti, via
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prima di riagganciare. Non c’è nessuno, non risponde
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non risponde perché non c’è nessuno. ¶ Il giorno
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parte che ora non c’è, è fuori, ma
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la carta con furia. ¶ C’erano lettere, infatti; fotografie
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chiara e leggermente obliqua, c’era la lettera straziante
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antichi. ¶ In quella stanza c’erano i mobili di
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nostra che riconoscevo. E c’eravamo noi due. Uno
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è il colmo! Qui c’è sicuramente lo zampino
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Ha fatto male. Non c’era niente di offensivo
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le amiche… Tu non c’eri. Dov’eri, papà
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di essere mia figlia. C’è di che essere
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che mi accorsi che c’era una tazza in
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illusioni. Ma io non c’entro. Sono le frottole
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accettare. Sua sorella non c’entra. Alla mia proposta
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Qui… era bella, non c’è niente da dire
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labbra. «Io che cosa c’entro? Hai scelto la
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bene com’è, non c’è posto per te
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vacanza. Posso, vero?» ¶ «Certo, c’è Liciuzza che sa
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porta, perché sapeva che c’era la custode che
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che per lei non c’è più posto nella