Alberto Moravia, Il disprezzo, 1954

finire la serata a casa sua e noi abbiamo

stazione dei taxi. ¶ La casa del produttore non è

giungo in ritardo alla casa del produttore. Come entro

che vorrebbe andare a casa. Salutiamo Battista, usciamo, scendiamo

ossia la serata in casa di Battista, mi è

della prima serata in casa sua; episodi, dico, che

a star fuori di casa soltanto il pomeriggio; e

dispiacevano, io uscivo di casa a cuor leggero, contento

chiama una donna di casa; ma nel suo amore

suo amore per la casa c’era più che

suo amore per la casa penso che si esprimessero

grado di procurarle una casa sua, neppure d’affitto

illudersi di possedere una casa sua; e che, in

uomo che allestisce la casa per la moglie; ero

l’amore per la casa aveva in Emilia tutti

repressa passione per la casa che, in lei, si

pensai, al donatore della casa, non al marito. E

roba da mettere nella casa e ogni giorno mi

dovevo invece procurare la casa dei suoi sogni. A

lì. ¶ Finalmente entrammo in casa; e, per una coincidenza

ultimo piano di una casa di costruzione recente, liscia

la verità desideravo una casa nuova anche per questo

io non esco di casa al canto del gallo

e lei girava per casa in camicia di velo

Emilia a possedere una casa. Finché ero stato sicuro

cinematografica. Appena entravo in casa del regista e lui

d’istinto, furono la casa e il denaro che

quelle mattine uscii di casa per recarmi dal regista

donne... per loro la casa è molto importante». ¶ «A

misero, come, appunto, nella casa di un meticoloso ragioniere

di mangiare fuori di casa... io faccio colazione da

subito, «non mangi a casa?». ¶ «No, andrò al ristorante

istinto mi diressi verso casa. Sapevo che Emilia non

non era certamente in casa e io, in quell

Battista di trovarmi a casa a quell’ora, per

mi sarei trovato in casa a quell’ora, come

sicuro di trovarlo in casa, perché Battista mangiava spesso

pretesto per rientrare in casa; la telefonata di Battista

però, non era in casa; e quando Battista avrebbe

non farmi trovare in casa da Battista allorché avrebbe

non facendomi trovare in casa, di disgustare Battista e

questi pensieri, entravo in casa, chiudevo la porta, passavo

come mai sei a casa? Mi avevi detto che

Emilia sta entrando in casa... adesso gliela mando». Nello

almeno, due rate della casa». ¶ Ella non disse nulla

le rate di questa casa alla quale tu tieni

questi lavori... Quanto alla casa... ebbene la ipotecherò o

a rimanere in questa casa... se non ti va

io non tengo alla casa, allora sappi che ti

era quasi sempre in casa, come sapevo, dove passava

amore, ella aspettava a casa il mio ritorno dal

sbrighi le faccende di casa...». ¶ Pensai subito ad Emilia

finito... torni pure a casa»; uscii quasi di corsa

un appuntamento fuori di casa; ma io le risposi

e, come rientrai in casa, chiamai invano Emilia per

sono ormai tornati a casa. Tutti salvo Ulisse, che

di restare in questa casa che ti piace». ¶ Ella

a me di questa casa non importa nulla, assolutamente

sacrifici. Dopo tutto questa casa di cui ella parlava

due anni; per questa casa avevo abbandonato il mio

a restare in questa casa». ¶ «L’ho detto per

io a tenere alla casa. Capii che ella era

disprezzare. Del resto, la casa non era che un

altro. «Lasciamo stare la casa», dissi cercando di padroneggiare

ragionevole, «non è della casa che volevo parlare, ma

mese fa veniva in casa nostra a battere a

voglia di mangiare a casa, stasera... avverti la domestica

minuto dopo uscivamo di casa. Nella strada stretta, fiancheggiata

macchina, che, come la casa, rappresenta il sacrificio delle

sceneggiatura dell’Odissea, la casa, le rate da pagare

tre e tutta la casa è piena... dice che

espresso, gli onori di casa; come scendemmo in strada

ed io uscimmo dalla casa seguiti dal portiere e

tra la nostalgia della casa, della famiglia, della patria

ritorno alla patria, alla casa, alla famiglia... probabilmente, ogni

anni per tornare a casa... e che durante questi

non voleva tornare a casa, non voleva riunirsi a

Sono stato chiuso in casa per otto mesi... non

durante la colazione in casa loro. Pasetti scialbo, insignificante

o meglio scappai di casa. Dopo aver dormito ed

irreparabile. Uscii dunque di casa, rifeci il cammino che

anni a tornare a casa perché, in realtà, nel

non desidera tornare a casa», disse Rheingold. Egli tacque

si trova bene a casa sua... e non si

si trova bene a casa sua perché, appunto, non

spese di Ulisse, in casa sua... bisogna capovolgere la

Troia per andarsene di casa... Dopo sette anni la

ma sa che a casa l’aspetta una donna

Ulisse, sapendo che a casa l’aspetta una donna

può farlo, è in casa sua, è il re

quel mattino, uscendo di casa, avevo intraveduto sotto la

una volta tornato a casa, avrei invitato Emilia a

quel mattino uscendo di casa. Vi giunsi ansimante e

Itaca il ritorno a casa, a notte alta, per

CAPITOLO VENTESIMO ¶ Tornai a casa con la stessa fretta

di Emilia per la casa, quella sua aspirazione patetica

trovarsi a Capri, nella casa di Battista. Ora, io

di avere una sua casa, di poter contare su

di Battista fosse la casa di Itaca, ed Emilia

pagare le rate della casa... d’altra parte tu

dovrei andarmene via di casa... e siccome mia madre

Altrimenti potevo mangiare a casa, la cena era già

pure, avrei cenato a casa; e sedetti a tavola

venti minuti ero a casa. ¶ Non ebbi il tempo

chiave la porta di casa con la sensazione di