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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «celeste»

nautoretestoannoconcordanza
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da anni appannati di celeste, quella notte avevano rimesso
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d’oro; la Vergine celeste ritta sul mondo, col
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listate di un fiocco celeste e su quel celeste
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celeste e su quel celeste filavano le vele tombate
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mare, la sua ombra celeste si allungava sulla canonica
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di cristallo, sepolte nel celeste, s’accendevano lampate dall
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pappagallo rimbozzolito, col collare celeste un verdone intignato. Ai
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enormi scafi dipinti di celeste dati fondo al largo
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soavi di Rosa Bianca, Celeste trasparivano di sotto la
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i pomelli davano sul celeste, gli occhi lustravano di
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vetrici i salicastri grondavano celeste. ¶ Sotto le spoglie del
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dell’orto fioriti di celeste. ¶ Al mattino la madre
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treno eruttava una nuvola celeste corrusca di faville. Un
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fantastica cattedrale di pietrame celeste. Il Gabberi era una
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rosso tagliato in verde, celeste altomare cifrato in bianco
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lasciavano scorgere qualche strappo celeste di cielo con sù
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di giallo, rosso, verde, celeste era a intervalli ferito
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sul cielo tenero di celeste e di stelle. Gli
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di quest’aria nostrala celeste e salmastra, gli occhi
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in un mare di celeste vivo, come motte di
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del mare. La volta celeste, raddoppiata, concludeva l’infinito
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sopra un gran piano celeste, sciami di pesci correvano
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Lo spazio pareva respirasse celeste e alitasse verde. Oltre
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accordi notturni; l’altomare celeste, i gorghi verdi, i
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nel cielo abbrividito di celeste carico, vide pietrificarsi delle
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rosso sopra un tumore celeste rappresentava la terra sul
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acciecato. ¶ Un grande telo celeste mare era steso in
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di vetraglie. Un telo celeste ravvolgeva quelli che davano
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anche le braccia pesavano. Celeste, stelle, verde agro, argento
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sopra una grande campana celeste. ¶ Ombre immani s’abbattevano
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occhiata di verde e celeste. Il ponte della Maddalena
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violette sopra un serpente celeste che gli strisciava sul
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di giallo fosforescente, di celeste elettrico, di rosso, turchino
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il corpo tanta tinta celeste e vi aveva dipinto
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Tarmito si schiarì, il celeste fondo del cielo parve
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crociati, passavano sul drappo celeste, dei batuffoli d’ovatta
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si videro col viso celeste. L’alba gelò il
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spensero due palpiti di celeste. ¶ — Soffrono tanto le fanterie
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fanterie! ¶ Tutto era diventato celeste, l’alito del vespero
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mettevano medaglietta d’ombra celeste, vacua come l’orme
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monti rilucono di fresco celeste e pare lo sgrondino
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La sassaia diventava più celeste della ghiaia di fiume
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esplosive fiorivano l’inferno celeste. ¶ La sassaia annuvolò in