Pietro Giannone, Vita scritta da lui medesimo, 1741

Sapienza ci palesò, dicendo ch'era posseduto da Satan

quiete e riposo, questi, ch'era naturale del luogo

l'altrui fede, non ch'egli l'avesse mai

perfettamente capirsi ed intendersi; ch'egli come suo amico

barbara ed incolta, facea ch'egli riponesse fra le

i libri de' feudi, ch'egli, per dargli miglior

d'ogni genere; e ch'egli, per poter leggere

sorte uguale di quella ch'ebbi nel cominciar gli

avea conoscenza fin da ch'era discepolo del famoso

altri autori, stando certo ch'egli li avea tutti

del Gassendo, e fece ch'io leggessi le opere

tutto, poi, il metodo ch'egli avea tenuto ne

uopo al conte Martiniz (ch'era stato mandato dall

trattar da procuratore, e ch'egli stesso ne aveva

una causa di precedenza ch'ebbe co' suoi colleghi

ed anche a que' ch'eran stati fatti dal

cessione e vendita. ¶ Fatto ch'ebbi tal acquisto, ridussi

sogghigno e faccia allegra, ch'egli si rallegrava, perch

Romani, riputato lecita congiunzione, ch'era tutto altro di

si smosse, rispondendogli sempre ch'egli avea dato a

la casa dell'Argento, ch'era alla mia congiunta

Poiché, avendogli parlato fortemente, ch'era ciò un attentato

vani. Poiché mi scriveva ch'egli, il giorno precedente

giudice di quella città, ch'era napolitano, venne a

incombenza di farlo, e ch'egli in mio nome

reggenti di quel Consiglio, ch'eran rimasi, delle calunnie

addossatemi e, sopra tutto, ch'esaminassero la mia opera

lusingato, infine gli scrissero, ch'era impossibile averle. ¶ Essi

aspettava, riguardando a ciò ch'era accaduto a' libri

tolti tutti i cedoloni, ch'erano rimasi ancor affissi

avanti l'imperial persona, ch'era all'impiedi, assicurato

quella pietà e clemenza, ch'era ereditaria nell'augustissima

un sogghigno, mi rispose ch'egli, fino a quell

mia professione di avvocato, ch'esercitava in Napoli, vivea

Ed il nunzio Grimaldi, ch'era allora in Vienna

di aprile. I Catalani ch'erano nella corte, sicome

al parto, gli Spagnoli, ch'erano in corte, già

alcuna aspettavano l'arciduca, ch'essi chiamavano il principe

la principessa Cardona, inteso ch'ebbe esser nata una

gli faceva, come colui ch'era meglio degli altri

ora, di questa somma, ch'egli penserebbe di farmela

Napoli e di Milano, ch'erano sotto l'amministrazione

che disprezzava i nunzi ch'erano nelle corti, chiamandogli

poiché il nunzio Grimaldi, ch'era nella corte di

nelle licenze, egli comandò ch'espressamente si eccettuasse; sicome

in questa sua opera, ch'egli ne avrebbe data

ascrivendo a me ciò ch'essi facevano. Il marchese

di attendere a ciò ch'egli, forse per non

millantato. Poiché si seppe, ch'era occupato a distrigarsi

Italia, sottoposti all'Imperadore, ch'empivano le secreterie ed

gli Spagnoli, come quegli ch'erano più esperti nell

avessi portato il memoriale, ch'egli l'avrebbe dato

precedenza, poiché questi pretendevano, ch'essendo essi decorati col

loro nazione quella carica, ch'era stata prima occupata

portava nocumento questo sistema, ch'era un mal comune

da' Fiaminghi a Vienna, ch'essi ora sapevano più

quali se gl'imponeva ch'esercitassero lor giurisdizione in

somministrava alcuni salutari rimedi, ch'essa fabbricava colle sue

sicché, toltone la madre, ch'era d'età molto

gran numero degli Italiani ch'erano in Vienna, co

vi era quella necessità, ch'è la maggior maestra

di papa Urbano VIII, ch'escludeva le femmine nella

valendosi di quelle persone ch'egli riputasse capaci ed

non solo a ciò ch'essi desideravano, ma di

conchiusion del trattato, secondo ch'essi avean concertato, fosse

avea mandato il Perelli, ch'era ben istrutto di

co' reggenti di cose, ch'egli non intendeva nemmeno

prendendo per vero quel ch'era scherno, non si

conte ed al marchese: ch'era quello che cercavano

de' reggenti della giunta, ch'erano stati prima condennati

Sicilia derivava quella giurisdizione, ch'esercitavano in quel tribunale

scrittura, la quale, copiata ch'ebbi, fecila trascrivere da

si stimasse la “costituzione” — ch'essi chiamavano “concordia” — vantaggiosa

Ma dapoi si seppe, ch'egli più volte erasi

la gerarchia della Chiesa, ch'egli in essa cotanto

la gente si espresse ch'era un opera scritta

gesuiti napolitani e siciliani, ch'erano in Vienna, questi

imposture: poiché le pagine ch'eran citate nell'Indice

e freddo, che sempre ch'egli li parlava e

scoperte; e tanto maggiormente, ch'era da tutti biasimata

avea abbracciata quella credenza, ch'e' inculcava nelle sue

confermate da tanti miracoli ch'e' rapporta. E sicome

fondamentali professava quella credenza, ch'egli ed i scrittori

chi teneva quella credenza ch'e' inculcava, e che

gesuiti napolitani e siciliani, ch'erano in Vienna, a

insegne. ¶ Non posso negare ch'ebbi estremo piacere in

della secreteria del suggello, ch'era un vecchio catalano

Esmandia reggente. ¶ Ciascuno credea ch'Esmandia, come quello ch

ch'Esmandia, come quello ch'era stato lunghi anni

avea veduto Milano, e ch'era stato in Napoli

ritardassero i loro soldi, ch'era l'unico loro

le provviste di Napoli, ch'egli avea destinate a

suo amico, sin da ch'era cattedratico in Barzellona

delle Istituzioni di Giustiniano, ch'egli avea insegnato nell

all'Imperadore, nel tempo ch'era ancor dubbio e

opera insigne, delle migliori ch'erano uscite da Spagna

si mandò il Mendoza, ch'era un cavaliere di

tempi di Alessandro Magno, ch'era la cosa più

conferendolo al cardinal Coscia, ch'era naturale del Regno

essere, fu l'avviso, ch'ebbi da Napoli, d

Zinzendorf, cancelliere di corte, ch'era tornato di Francia

guerra all'Imperadore, e ch'era sicuro, che fin

in mantenerle, il denaro ch'era a ciò destinato

della marchesa di Baranello, ch'era presso d'un

oltre, il figliuol maschio ch'io lasciai sotto la

non credendo alla resurrezione, ch'era lo stesso che

rimasa a noi notizia, ch'ebber tante e sì

il papa ne' suoi, ch'essi ne' loro Stati

e brutti scherni; ma ch'egli, più tosto, voleva

in sospetto. ¶ E tornato ch'io fui a Vienna

ed alcuni inviati cesarei, ch'erano nelle corti d

dallo Stato di Milano, ch'erano colà impiegati ne

tempo assordavan la corte, ch'essi, avendo lasciate le

Sicché, alli tanti altri ch'erano in Vienna, si

di ceder il Regno, ch'esaurirlo: onde molti scrissero

asteneva pubblicamente di dire, ch'egli metterebbe il suo

e colle poche truppe, ch'erano in Napoli sotto

già comandato all'esercito ch'era in Lombardia di

minima particella del molto ch'essi venivano a perdere

ed infiniti altri emolumenti, ch'essi venivano a perdere

il regno di Napoli ch'era per essi la

di lettere a Vienna, ch'egli con pericolo si

infinito numero degli Spagnoli ch'era a Vienna, i

non abbia potuto giovarmi. Ch'era quello che più

assignate a tanti Spagnoli ch'erano alla corte, per

altra turba di Spagnoli ch'erano in Vienna, inutili

Austriaci stessi, ed altri ch'erano in corte nell

accomodar altronde le persone, ch'erano nella sua corte

di Portogallo, a' Portoghesi ch'erano in Madrid e

case; e gli altri, ch'eran pochi, fu facile

Stato ricuperato. ¶ I Napolitani ch'erano a Vienna, quasi

alla spedizione dell'esercito, ch'egli dovea comandare al

a ritirarmi, sicome dicea ch'egli stesso avrebbe fatto

i custodi ed altri ch'eran ivi impiegati, e

estremità, che nemmeno quelli ch'erano nell'attual serviggio

alquanti mesi dopo — di ch'egli mostravasi meco tanto

bisognava cedere al tempo; ch'egli avea, per ciò

mi portai dall'ambasciadore, ch'era il conte di

l'esercizio; ed ora, ch'era d'età avanzata

la cagione, mi disse ch'eragli stato proibito di

star di buon animo, ch'egli ne avrebbe scritto

marmi, ed un libro ch'egli era per dar

la biblioteca dov'era, ch'era quella del Pisani

che per quattro mesi ch'era dimorato a Venezia

a dovere, mi promise ch'egli l'avrebbe acchiuso

corte di Napoli, e ch'era adoperato non meno

erano incamminate in guisa ch'egli ne sperava prosperi

mani di molti e ch'era con piacere letta

in lingua francese, e ch'egli non avea ancora

maravigliandomi di tanta lentezza, ch'erano ormai scorsi quattro

anche della francese, e ch'essi sarebbero stati con

intorno al mio onorario, ch'essi erano contenti della

e cordialità, mi rispose ch'era suo piacere quanto

da Napoli più essemplari, ch'essi l'avrebber comprati

avrei venduti il doppio ch'egli vendeva in Napoli

di altra città. E ch'egli avea già parlato

stupefatti è il vedere ch'essi sono i confessori

tante confratanze de' secolari ch'erano in Venezia, e

opere date alle stampe, ch'erano sotto gli occhi

padre teologo mi rispose ch'egli l'avea attentamente

loro preminenze e regalie: ch'egli questa testimonianza ne

un altro, mi replicarono ch'essi ben mi conoscevano

e di quante persone, ch'eran molte, erano nelle

ed alcune poche cose, ch'egli ce l'avrebbe

parole e preghiere, replicandomi ch'era già tardi ed

ne dava la colpa, ch'era il più liggio

in tutto il tempo ch'era io stato a

costringerli ad esibirgli; e ch'erano già in suo

se il mio giovane, ch'era in sua casa

il più sano consiglio, ch'egli ed i buoni

avrei opportunità di trovarlo; ch'era per ciò risoluto

che, dopo l'avviso ch'ebbe dal principe di

d'istorico del Re. Ch'egli, per la premura

Sicché rispostogli che, già ch'eran contenti di quanto

e che stessi sicuro ch'egli e la sua

del regno di Napoli, ch'eran allora posseduti da

di Ollanda o Inghilterra, ch'essi desideravano, aver trovato

io venissi nelle radunanze ch'essi tenevano in ciaschedun

prudenza: poiché li soggetti ch'eran proposti non eran

dal Pellissari, il Bousquet, ch'era un pover uomo

era rimaso tutto ciò ch'erasi preparato per la

suo intendere al Pellissari ch'erano in mio potere

non dubitassi, che disbrigato ch'egli fosse da altri

caso indi seguìto, compresi ch'egli dentro la stessa

persuadere, per una cagione ch'era molto efficace, a

mostrò il mio ritratto, ch'egli avea nella sua

avrebbe accompagnato. ¶ Gli risposi ch'era ormai tempo di

Guastaldi, lasciatici con guardie, ch'erano anche superflue, non

ritratto alla mano, secondo ch'entrava in un villaggio

che da sua moglie, ch'erano gentili, rimanendo nel

una sì eroica azione, ch'egli credea aver fatta

corte di Roma; ma ch'era sicuro nella giustizia

indignazione; ed era contento ch'egli mi giudicasse e

mandasse il più necessario, ch'e' stimasse per casa

da monsieur Le Blanc ch'erasi già trasmesso al

corpo esanime, pregherò Iddio, ch'è la Verità istessa