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Giordano Bruno, Il candelaio, 1582

concordanze di «ch»

nautoretestoannoconcordanza
1
1582
andar vestito bramo ¶ Oimè ch’i’ men vo nudo
2
1582
gran destino, ti piace ch’io intitoli il mio
3
1582
perché, si avverrà giamai ch’i cieli mi concedano
4
1582
i cieli mi concedano ch’io effettualmente possi dire
5
1582
punto di questa sera ch’aspetto, si la mutazione
6
1582
la notte: tutto quel ch’è, o è cqua
7
1582
Sanguino, che, per quel ch’avea udito dalla propria
8
1582
e Scaramuré, come quei ch’aveano appuntato qualche cosa
9
1582
chiavar per quella sera, ch’altrimente moreva: il che
10
1582
e poi è verisimile ch’andasse subbito al mascheraro
11
1582
passavano questi negociii, Scaramuré ch’avea l’orloggio nel
12
1582
e mercé, sin tanto ch’impetrorno da lui che
13
1582
Bartolomeo aspettando il servitore ch’avea inviato per il
14
1582
nell’arte del giostrare ch’il suo marito in
15
1582
pecora da pastura: cioè ch’i marioli cominciorno a
16
1582
prologo; e vi giuro ch’è tanto intricato ed
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1582
voi lo conosceste, dirreste ch’ave una fisionomia smarrita
18
1582
fantastico com’un cane ch’ha ricevute mille spellicciate
19
1582
non potrei vomir altro ch’il spirto; si me
20
1582
una specie di tela, ch’ha l’ordimento e
21
1582
ed un bel sol ch’a l’alma mai
22
1582
diamante, e cruda man ch’ha chiavi del mio
23
1582
desir che cuoce, carità ch’accende, amor ch’infiamma
24
1582
carità ch’accende, amor ch’infiamma, brama ch’avvampa
25
1582
amor ch’infiamma, brama ch’avvampa, e avidità ch
26
1582
ch’avvampa, e avidità ch’al cielo mica e
27
1582
non fece a tempo ch’era verde, adesso dolente
28
1582
misura e conto, quella ch’intrica e strica, fa
29
1582
nodo che lega, vischio ch’attacca, chiodo ch’accoppia
30
1582
vischio ch’attacca, chiodo ch’accoppia, orizonte che gionge
31
1582
regno apollinesco, — poco mancò ch’io non dicesse polledresco
32
1582
che spinge, il saper ch’appressa, il far che
33
1582
a dio. ¶ Bidello ¶ Prima ch’i’ parle, bisogna ch
34
1582
ch’i’ parle, bisogna ch’i’ m’iscuse. Io
35
1582
E pare a voi ch’un suggetto, come questo
36
1582
d’un bidello. Volete ch’io vi dica chi
37
1582
lui? voletelo sapere? desiderate ch’io vel faccia intendere
38
1582
piano: — il Candelaio. Volete ch’io vel dimostri? desiderate
39
1582
consigliero; e dicon poi ch’io son povero gentil
40
1582
coda de l’asino ch’adorano a Castello Genoesi
41
1582
natura, Bonifacio. Or, poi ch’a la mal’ora
42
1582
dubitare; ma, circa quel ch’ultimamente dice quanto all
43
1582
che mi fugga quella ch’io stimo e adoro
44
1582
e sciolto. ¶ Bonifacio Forse ch’io son solo? uh
45
1582
attonito, smarrito, — come credo ch’altri mi veggano, — scoppiar
46
1582
stomaco ripieno. ¶ Bartolomeo Oimè, ch’io son troppo crudamente
47
1582
siamo come le bestie ch’hanno il coito servile
48
1582
fatto cossì. ¶ Bonifacio Fate ch’io finisca il mio
49
1582
più suole assalir colui ch’ha poco da pensare
50
1582
furfanti che ridono: suspico ch’arranno udito questo diavol
51
1582
la bocca, a fin ch’io possa dire”. Ed
52
1582
Celicoli vi elargiranno quel ch’hanno a noi concesso
53
1582
Che si non fusse ch’io ti porto tanto
54
1582
Non pensando ad altro ch’a te tutte l
55
1582
due cose: l’una, ch’i versi son più
56
1582
ché, in fine, bisogna ch’ancor io sia partecipe
57
1582
dolce mia nemica, credo ch’a quest’ora l
58
1582
mai feci quel ritratto ch’ho fatto oggi, né
59
1582
né manco è possibile ch’io possa farlo più
60
1582
la matre di fameglia, ch’andava cercando lo intellecto
61
1582
è una; si volete ch’io vi ritragga, è
62
1582
Cossì è: non bisogna ch’io vi dica più
63
1582
Bonifacio Fate di sorte ch’io accape il negocio
64
1582
A dio. ¶ Bonifacio Andiamo, ch’io veggio venir l
65
1582
più molesto a me, ch’abbia possuto produrre la
66
1582
Airola. ¶ Gioan Bernardo Credo ch’il sappia più per
67
1582
togli quello: — di sorte ch’al fine con allegrezza
68
1582
mantelli e le barette, ch’al fine non conviene
69
1582
al fine non conviene ch’egli vada in quello
70
1582
a dui altri carboni ch’erano presso la fornace
71
1582
solo non ha voluto ch’io toccasse cosa alcuna
72
1582
che hai profetato meglio ch’un Caifasso. Or aspettiamo
73
1582
anche lui. Non bisogna ch’io mi fermi cqui
74
1582
E però va’ via, ch’io non voglio accostarmi
75
1582
tromba di Febo, lascia ch’io te dia un
76
1582
quella dolcissima bocca:... ¶ Manfurio Ch’ambrosia e nectar non
77
1582
morir di dolcezza, prima ch’io dichi la mia
78
1582
sporco, vil, vita disutile ¶ Ch’altro non hai che
79
1582
altro obiecto non guardi ch’al pascolo, ¶ E privo
80
1582
cubiculo, ¶ Altro non fai ch’al sterco e fango
81
1582
attribuita la sapienza. Credete ch’io non sarei minus
82
1582
è di que’ matti ch’han troppo secco il
83
1582
mia parte; e ditegli ch’io non posso vedermi
84
1582
possete, per fargl’intendere ch’io li porto grand
85
1582
mondo, pazze son quelle ch’amano sol per fine
86
1582
si accosta ratto, senza ch’altri la vegga o
87
1582
non sa mantener quello ch’ha in gabbia. Benché
88
1582
catene di Santo Leonardo, ch’io non ti piantasse
89
1582
intendete? non sapete quel ch’io voglio dire? siete
90
1582
la pelle: di maniera ch’il leone sentì maggior
91
1582
Pazienza, fratel mio: vedi ch’io non ho altr
92
1582
E cossì fu necessario ch’il leone suffrisse ed
93
1582
contristato di certo tratto ch’io gli feci; oggi
94
1582
gli feci; oggi, allora ch’io credevo che si
95
1582
Di grazia, fatemi ridere, ch’io n’ho gran
96
1582
Ah ah ah, sequita, ch’io voglio tacere sin
97
1582
cor mio, tu vuoi ch’io mora? e perché
98
1582
mora? e perché vuoi ch’io mora, perché ti
99
1582
ha resistito? ¶ Barra Oimè, ch’a la poverina tutta
100
1582
ciancie. ¶ Barra Andate via, ch’io ancor ho da
101
1582
Pollula Non è cosa ch’io possa tener ascosta
102
1582
il tossico dell’invidia ch’hanno verso pecuniosi biasmano
103
1582
di paroli gli saltainbanco, ch’io per me non
104
1582
fatto e detto, lasciate ch’il fuoco si estingua
105
1582
Sì, ma bisogna ricordarsi ch’ho spesi cinque scudi
106
1582
fave cocchiaron, gran maccarone ¶ Ch’a l’oglio fusti
107
1582
altro che quel pignato ch’avete detto al fine
108
1582
Vostra Excellenzia vada avanti, ch’io vi seguirrò a
109
1582
Nola per Pumigliano, dopoi ch’ebbi mangiato, non avendo
110
1582
M’ha egli imposto ch’io vadi a decernere
111
1582
altro favore d’agiutarmi, ch’io non abbia pensiero
112
1582
lui? ¶ Manfurio Volete voi ch’un grave moderator di
113
1582
a scola. ¶ Sanguino Subito ch’io ebbi imparata la
114
1582
signor domino Magister. Sappiate ch’io vi son servitor
115
1582
per amor ed obligo ch’abbiamo alle lettere ed
116
1582
e l’acqui, far ch’io possa amar un
117
1582
l’altre parte, fuor ch’il volto, il qual
118
1582
giamai vi fu: ancor ch’io maneggi miei affari
119
1582
Per il contrario, dopo ch’io arrò compassato i
120
1582
ora di venire: bisogna ch’io vi vadi. ¶ Bonifacio
121
1582
vi vadi. ¶ Bonifacio Andate, ch’io ho da raggionar
122
1582
e danari in mano; ch’a la fine non
123
1582
che, — son quindici anni ch’io la conosco, tanto
124
1582
più piangere! Non è ch’io non credesse quel
125
1582
costei? — Non sapete voi ch’egli vi ama? Avete
126
1582
forsennata, se non credete ch’egli si stimarà beatissimo
127
1582
dire che voi desiderate ch’egli venga a voi
128
1582
vogliam prendere? Bisogna, spedito ch’arrò questa facendola, ritornar
129
1582
il più felice giorno ch’io abbia veduto in
130
1582
baciar quel bellissimo volto ch’io tanto adoro, che
131
1582
alla sua non bisogna ch’io la vadicercando, perché
132
1582
arrei fatta qualche pazzia ch’io non ardisco tra
133
1582
in faccia? non credete ch’io ve sia amico
134
1582
Nova. ¶ Marta Volete dir ch’io son cosa da
135
1582
di mio marito, ditegli ch’io l’ho mandato
136
1582
mandato a cercare, e ch’il cerco, per cosa
137
1582
lingua francesa in bocca, ch’ancora non avevo dodieci
138
1582
lui era più povero ch’il Re di Francia
139
1582
tuo diavolo in casa, ch’io voglio andar a
140
1582
di marioli: è bene ch’io m’affretti. ¶ Scena
141
1582
quanto a questo, voglio ch’il spasso sii più
142
1582
Lucia Per Santa Pollonia, ch’avete di bei tiri
143
1582
ora per il pensiero ch’ho avuto, di far
144
1582
va bene. Resta sol ch’io faccia avisato m
145
1582
Lucia Liberamus domino. Credete ch’io sii tanto poco
146
1582
madonna Carubina a quel ch’è ridutta: vi maravigliareste
147
1582
questa. Or è bene ch’io mi parti da
148
1582
Vergini, ché vi provarrò ch’i’ non son malfattore
149
1582
Bernardo mio,... ¶ Bonifacio Ricordatevi ch’io son Bonifacio, ho
150
1582
ho. ¶ Lucia Vi giuro ch’io mi dismentico di
151
1582
che si alcuno, pensando ch’io sii Gio. Bernardo
152
1582
pulmoni. Che volevi tu ch’io sapesse di questo
153
1582
mie cose più care ch’io abbia”. ¶ Bartolomeo Queste
154
1582
tanto, che tutto quel ch’ebbi non farrebbe per
155
1582
io che gravava più ch’altra polvere. Da cqua
156
1582
peggio che tu puoi, ch’io non ti stimo
157
1582
possete trovar un altro ch’abbia il cervello come
158
1582
per amor de Dio, ch’io sono assassinato! Aggiuto
159
1582
non è lume, aspettatemi ch’io venghi a ritornarvi
160
1582
Vergine..., — poco ha mancato ch’io non dicesse qualche
161
1582
la confirmiate, — ha permesso ch’io vi sii cossì
162
1582
che per poco conto ch’io faccia del vostro
163
1582
ma sì ben necessario ch’io muoia, essendomi voi
164
1582
uditemi, perché è necessario ch’io vi parli per
165
1582
in secreto. ¶ Scarramuré Fate, ch’io aspetto. ¶ Scena 16 ¶ Sanguino
166
1582
biasteme a tutti, — fuor ch’a S. Leonardo della
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1582
ore in cqua, bisogna ch’il giorno del Giudicio
168
1582
biastemare. ¶ Scarramuré Che volete ch’io facesse, considerando il
169
1582
disonore, e che par ch’io vi abbia affrontato
170
1582
costoro. ¶ Scarramuré Lasciami fare, ch’io non son venuto
171
1582
affari. ¶ Bonifacio Che volete ch’io vi dichi? Ecco
172
1582
certo che quei capelli ch’io vi dimandai per
173
1582
ecco la maldetta causa ch’ave imbrogliato l’effetto
174
1582
la raggione di quel ch’ha fatto circa il
175
1582
virtù de gli capelli ch’eran sui, è stata
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1582
più ricco di quel ch’è; ma perché è
177
1582
qualunche grado e condizion ch’ella sii, ch’abbia
178
1582
condizion ch’ella sii, ch’abbia ardire d’ingiuriarle
179
1582
di questo povero omo ch’aspetta il frutto della
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1582
Ma pur concludi presto, ch’io ti supportarò un
181
1582
o per minor cura ch’abbia di quelle corna
182
1582
voi, e sappia ognuno, ch’io non lo tengo
183
1582
i piedi, sin tanto ch’io non sii papa
184
1582
le anella, tutto quel ch’ho dentro questa borsa
185
1582
Sanguino Andiamo, ritorniamo dentro, ch’aspettarremo un poco llà
186
1582
far una cosa più ch’un’altra; terzo, perché
187
1582
foggia: “O Mercurio, più ch’ogni altro sofista, falso
188
1582
questa fortuna traditora: quella ch’ha dato tanto bene
189
1582
per donar gli beni ch’ave intra le mani
190
1582
estra ogni ordinario, tanto ch’abbi tastato, quanto ch
191
1582
ch’abbi tastato, quanto ch’abbia a tastare un
192
1582
o fatta o nonfatta ch’ella sii, o non
193
1582
tata e mamma ¶ Eimè ch’in van d’andar
194
1582
Quantunq[ue] questo bene, ch’ho posseduto questa sera
195
1582
questa porta, sin tanto ch’io non sii risoluto
196
1582
Altro non manca adesso ch’appuntar la stringa e
197
1582
mi ha tanto pregato ch’io aspettasse un poco
198
1582
è questo il zelo ch’avete dell’amor mio
199
1582
per farmi esser stimato ch’io fusse insieme con
200
1582
Non tanto presto, poi, ch’è uscitaquella creatura, per
201
1582
mani alzate al cielo, ch’io non ho comesso
202
1582
Che sia lodato Idio, ch’ha fatta questa pace
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1582
pazzo. ¶ Sanguino Vi par ch’ell’abbi fatto bene
204
1582
Sono informata”, disse Carubina, “ch’ave un levrier di
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1582
disse, “ho udito dir ch’è candelaio”. “Non lo
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1582
la fronte: non vedi ch’è stravestito? non vedi
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1582
ti tolse sol quelli ch’avevi in mano per
208
1582
ad una ad una, ch’io t’intenda, e
209
1582
cavallo: per la mentita ch’ha detta, e falsi
210
1582
detta, e falsi giuramenti ch’ha fatti, bisogna contarle