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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Balbo, Vita di Dante, 1839

concordanze di «ch»

nautoretestoannoconcordanza
1
1839
s'ascondeva vosco ¶ Quegli ch'è padre d'ogni
2
1839
altro si dice. ¶ Poscia ch'i' ebbi rotta la
3
1839
l Pastor di Cosenza, ch'alla caccia ¶ Di me
4
1839
mi comandava molte volte, ch'io cercassi per vedere
5
1839
con ciò fosse cosa ch'io avessi già veduto
6
1839
Amore. ¶ «Già eran quasi ch'atterzate l'ore ¶ «Del
7
1839
l'ore ¶ «Del tempo ch'ogni stella n'è
8
1839
quali fu risponditore quegli ch'io chiamo primo de
9
1839
e guardandolo, fece credere ch'ella fosse l'amata
10
1839
grave: ¶ «E prego sol, ch'audir mi sofferiate; ¶ E
11
1839
sì dolce e soave, ¶ «Ch'i' mi sentia dir
12
1839
il saluto a Dante; ch'ella il fuggì nelle
13
1839
si fa gentil ciò ch'ella mira: ¶ Ov'ella
14
1839
prima la vide. ¶ Quel ch'ella par quando un
15
1839
di Guido un pellegrinaggio ch'ei fece a S
16
1839
nuove rime, cominciando: ¶ Donne, ch'avete intelletto d'amore
17
1839
ed in quel modo ¶ Ch'ei detta dentro, vo
18
1839
dal dolce stil nuovo ch'io odo. ¶ Io veggio
19
1839
narrazione degli amori, ¶ Donne, ch'avete intelletto d'amore
20
1839
noi; e tal pare ch'egli tenesse sè stesso
21
1839
que' miniatori di codici ch'oggi ancora s'ammirano
22
1839
onor di quell'arte ¶ Ch'alluminare è chiamata in
23
1839
stato sì cortese ¶ Mentre ch'io vissi, per lo
24
1839
Guido Bonatti, vedi Asdente,103 ¶ Ch'avere atteso al cuoio
25
1839
mi pinsi. ¶ Soavemente disse ch'io posasse: ¶ Allor conobbi
26
1839
io, e quella gente ¶ Ch'eran con lui, parevan
27
1839
a spogliarvi lo scoglio, ¶ Ch'esser non lascia a
28
1839
niuna persona sarebbe paruto ch'egli studiasse, per l
29
1839
li figliuoli e nipoti, ch'erano piccoli garzoni ed
30
1839
lava ¶ Di Rodano, poi ch'è misto con Sorga
31
1839
Casentino ¶ Traversa un'acqua ch'ha nome l'Archiano
32
1839
mio petto la croce. ¶ Ch'io fei di me
33
1839
già temer li fanti, ¶ Ch'uscivan patteggiati di Caprona
34
1839
E perchè mi ricorda ch'i parlai ¶ Della mia
35
1839
non a cor gentil ch'in donna sia. ¶ Vita
36
1839
lei, e le poesie ch'ei fece su questo
37
1839
gloria mostrando di ciò ch'ella vedeva ed udiva
38
1839
compatiranno e alla discussione ch'ei fa sulla data
39
1839
sè venire, ¶ Perchè vedea ch'esta vita noiosa ¶ Non
40
1839
tu morta! ¶ E mentre ch'io la chiamo, mi
41
1839
però, donne mie, per ch'io volesse, ¶ Non vi
42
1839
saprei dir bene quel ch'io sono; ¶ Sì mi
43
1839
qual è sì invilita, ¶ Ch'ogni uom par che
44
1839
labbia tramortita. ¶ Ma quel ch'io sia, la mia
45
1839
volte, lasso, mi rimembra ¶ Ch'io non debbo giammai
46
1839
assembra ¶ La dolorosa mente, ¶ Ch'io dico: Anima mia
47
1839
una non minor certezza, ch'ei fece questa prova
48
1839
di questa benedetta infintanto ch'io non potessi più
49
1839
per sua graziosa rivelazione, ch'ella era in cielo
50
1839
ora ¶ Del buon dolor ch'a Dio ne rimarita
51
1839
frate, che vuoi tu ch'io dica? ¶ Tempo futuro
52
1839
l Sol veli. ¶ Per ch'io a lui: se
53
1839
più bella, ¶ Ma riconoscerai ch'io son Piccarda, ¶ Che
54
1839
mi rispose tanto lieta, ¶ Ch'arder parea d'amor
55
1839
fa volerne ¶ Sol quel ch'avemo, e d'altro
56
1839
alla divina voglia, ¶ Per ch'una fansi nostre voglie
57
1839
tutto si muove ¶ Ciò ch'ella cria, o che
58
1839
dorma ¶ Con quello Sposo ch'ogni voto accetta, ¶ Che
59
1839
grande ardire et imprese, ch'al suo tempo fosse
60
1839
per istringere un'alleanza, ch'egli effettuò come volle
61
1839
regali, per contrattare amicizia, ch'ei contrasse indelebile. V
62
1839
Ai Genovesi, pe' confini, ch'ei compose ottimamente. VII
63
1839
il capitano, per 20,000 fiorini ch'essi gli diedero.228 ¶ Parecchie
64
1839
di lui, al tentativo ch'ei fece di recare
65
1839
di Val d'Arno, ch'erano Ghibellini, sì ordinarono
66
1839
quello di gran mole ch'or dicesi il Palazzo
67
1839
mai fosse stata, dapoi ch'ella fue riedificata o
68
1839
nel Garbo, per parentadi ch'aveano tra loro. Ma
69
1839
per lo seguito grande ch'aveano i Cerchi, il
70
1839
fatta la seconda vergogna, ch'è gran villania a
71
1839
tutta pace ¶ Ond'io, ch'er'ora alla marina
72
1839
parte et dell'altra ch'erano degni di essere
73
1839
Cardinale, che la pace ch'egli cercava, era per
74
1839
possiamo abbandonare, senza scrupolo ch'ella ci venga per
75
1839
Firenze; e l'altra ch'era confinata a Castello
76
1839
molte cose: se non ch'era troppo tenero et
77
1839
onde tutta la gente, ch'era alla morta, si
78
1839
accorse d'alcuna dimora ¶ Ch'io faceva dinanzi alla
79
1839
coscienza non mi garra, ¶ Ch'alla fortuna, come vuol
80
1839
chiamato Ser Neri Abati, ch'era della parte de
81
1839
oramai, posciachè si vede ch'ei la servì, benchè
82
1839
precetto antico, che vuol ch'una pur si segua
83
1839
apparve mia notabilmente. Mentre ch'egli era con la
84
1839
Pensai, per lo uficio ch'io tenea, e per
85
1839
sono ¶ Le tre faville ch'hanno i cori accesi
86
1839
entrata a Gherarduccio Buondelmonti ch'havea bando, accompagnato con
87
1839
messere Sciatta de' Cancellieri, ch'era in Firenze per
88
1839
del detto Simone, però ch'era il più compiuto
89
1839
messer Carlo; ma aggiugne ch'ella fu cercata da
90
1839
fai tanto sottili ¶ Provvedimenti, ch'a mezzo novembre ¶ Non
91
1839
il raccomandasse a costui ch'era suo amico. Andovvi
92
1839
Spirito maladetto, ti rimani; ¶ Ch'io ti conosco, ancor
93
1839
non venendogli fatto, prima ch'io risponda a te
94
1839
E questo sia suggel ch'ogni uomo sganni. ¶ Inf
95
1839
e quasi sommariamente compreso, ch'egli da esso si
96
1839
sia ricordato in generale ch'ei sempre v'attese
97
1839
furono probabilmente sette canti, ch'ei mutò poscia in
98
1839
accettarle ed ordinarle; e ch'io non mi vi
99
1839
m'avea trafitto ¶ Prima ch'io fuor di puerizia
100
1839
sua vita nuova ¶ Virtualmente, ch'ogni abito destro ¶ Fatto
101
1839
le belle membra in ch'io ¶ Rinchiusa fui, che
102
1839
vedremo, nelle azioni, ma ch'egli sfogò in parole
103
1839
due anni ancora; nè ch'egli facesse quasi contra
104
1839
causa comune con Uguccione, ch'egli anzi lasciò con
105
1839
lasciò con essi. Ma ch'egli forse più di
106
1839
si vede l'occasione ch'ebbe Dante d'andare
107
1839
Ghibellinismo in Lombardia. Non ch'ella non si fosse
108
1839
Gli occhi di Beatrice ch'eran fermi ¶ Sovra me
109
1839
dissi, e fammi pruova ¶ Ch'io possa in te
110
1839
in te rifletter quel ch'io penso. ¶ Onde la
111
1839
morderlo: ¶ E quella fronte ch'ha il pel così
112
1839
Farà la prova, sì ch'a te fia bello
113
1839
alpestre, e per quel ch'ivi era anco385 ¶ Tal
114
1839
ivi era anco385 ¶ Tal ch'ogni vista ne sarebbe
115
1839
del 1303 e 1304, la sola ch'ei facesse in quelle
116
1839
vento, ¶ E non crediate ch'ogni acqua vi lavi
117
1839
quelle arti, quella civiltà ch'ella ebbe il bene
118
1839
perfido assassin, che poi ch'è fitto ¶ Richiama lui
119
1839
Per non intender ciò ch'è lor risposto, ¶ Quasi
120
1839
richiedi? ¶ Se di saper ch'io sia ti cal
121
1839
la ripa scorsa, ¶ Sappi ch'io fui vestito del
122
1839
altresì*, quando ¶ Verrà colui ch'io credea che tu
123
1839
che tu fossi ¶ Allor ch'io feci il subito
124
1839
piè mi cossi ¶ E ch'io son stato così
125
1839
son stato così sottosopra, ¶ Ch'ei non starà piantato
126
1839
fui qui troppo folle, ¶ Ch'io pur risposi lui
127
1839
prima da san Pietro, ¶ Ch'ei ponesse le chiavi
128
1839
la mal tolta moneta, ¶ Ch'esser ti fece contra
129
1839
all'idolatre, ¶ Se non ch'egli uno, e voi
130
1839
e non sapendo parteggiare (ch'era tutt'uno allora
131
1839
biasimò; con chiudendo, infine, ch'egli era un magnanimo
132
1839
papa Celestino V detto, ch'egli entrerebbe nel pontificato
133
1839
di Terra santa, pare ch'egli procedesse se non
134
1839
ira di Dante: ¶ Quegli ch'usurpa in terra il
135
1839
Non fu nostra intenzion ch'a destra mano ¶ De
136
1839
i battezzati combattesse; ¶ Nè ch'io fossi figura di
137
1839
E non asconder quel ch'io non ascondo. ¶ Parad
138
1839
seguaci di Fra Dolcino, ch'erano le eresie serpenti
139
1839
e cacciato da Prato (ch'egli scomunicò), tornò a
140
1839
possono applicare quegli epiteti ch'ei le dà di
141
1839
ed empia; quel dir ch'ella, non egli, ne
142
1839
portarono a Dante, sì ch'egli si partì da
143
1839
è quello che seguita, ch'essa parte della sua
144
1839
la cacciata di Dante, ch'egli «andossene allo studio
145
1839
munta ¶ Quando fui su, ch'io non potea più
146
1839
dolci rime d'Amor ch'i' solia.» – Nella prima
147
1839
commento delle quattordici Canzoni: ch'egli, in quelle parlando
148
1839
non comparabile a ciò ch'ei ne scrisse sviluppando
149
1839
ed allegorizzare quell'amore ch'egli or rinnega; e
150
1839
sè quanto ogni altra ch'io conosca fra quelle
151
1839
contentino quindi i leggitori, ch'io qui ponga la
152
1839
l'uomo, fosse imperfettissimo, ch'è impossibile; e che
153
1839
per le diverse opinioni ch'io trovo di ciò
154
1839
argomentando) co' peggiori versi ch'egli abbia mai scritti
155
1839
e dal gran parlare ch'ei fa di quella
156
1839
conformarsi quella lingua comune ch'ei chiama illustre, cardinale
157
1839
nuocere a quella lingua ch'è sola comunanza tra
158
1839
alla propria città; e ch'egli è in ciò
159
1839
della costruzione di parole ch'ei chiama sapida, ci
160
1839
chiamandosi amico di Cino, ch'ei cantò la rettitudine
161
1839
il core ¶ Lo dì ch'han detto ai dolci
162
1839
tempra ¶ Ed in dolcezza, ch'esser non può nota
163
1839
Costanza: origini queste, più ch'ogni altra cosa, delle
164
1839
mente che scrivesti ciò ch'io vidi, ¶ Qui si
165
1839
nella memoria, fu ciò ch'esso ragionava intorno a
166
1839
fu consigliata la donna, ch'ella, almeno con le
167
1839
cosa, diceva quest'Andrea, ch'essa aveva fatto chiamare
168
1839
innanzi, io adopererò ciò ch'io potrò di seguitare
169
1839
dimora ¶ Per tutta Europa, ch'ei non sien palesi
170
1839
Ed egli: or va, ch'il sol non si
171
1839
Marte vapor di Valdimagra, ¶ Ch' è di torbidi nuvoli
172
1839
spezzerà la nebbia, ¶ Sì ch'ogni Bianco ne sarà
173
1839
ho io di là ch'ha nome Alagia, ¶ Buona
174
1839
essere più degni, però ch'erano stati principali ricoveratori
175
1839
col Maliscalco del re, ch'erano a posta di
176
1839
ovvero accusa al podestà, ch'era all'hora, messere
177
1839
tornò addietro, e' cittadini ch'erano al serraglio cominciarono
178
1839
in uno picciolo fiumicello, ch'è nel piano di
179
1839
tutto a quell'opera ch'era tanto sfogo del
180
1839
affetto. Ed avendo veduto ch'eran volgari le parole
181
1839
anzi inimaginabile mi pareva ch'egli avesse potuto esprimere
182
1839
di Dante, o dir ch'egli, nè prima nè
183
1839
aver velata la teologia, ch'egli colloca determinatamente e
184
1839
canoni di critica allegorica ch'egli pone prima d
185
1839
e per le bellezze ch'ei ne facciano derivare
186
1839
certo è pure Firenze, ch'ei chiama altrove trista
187
1839
luogo, farà forse più ch'ogni altra cosa meraviglia
188
1839
mondo sapesse il cor ch'egli ebbe ¶ Mendicando sua
189
1839
lume d'uno spirto, ch'in pensieri ¶ Gravi, a
190
1839
de' reali di Francia, ch'ei s'apparecchiava a
191
1839
Britannos.576 Aggiunse altri poi, ch'ei fu là all
192
1839
Sarebbe egli per ciò, ch'ebbero agio a germogliarvi
193
1839
potea ¶ Sanar le piaghe ch'hanno Italia morta, ¶ Sì
194
1839
si rode ¶ Di que' ch'un muro ed una
195
1839
predella. ¶ O Alberto Tedesco, ch'abbandoni ¶ Costei ch'è
196
1839
Tedesco, ch'abbandoni ¶ Costei ch'è fatta indomita e
197
1839
successor temenza n'aggia: ¶ Ch'avete tu e il
198
1839
erudizioni e dotti argomenti, ch'erano bensì nel gusto
199
1839
perocchè 'l tuo sposo ch'è letizia del secolo
200
1839
Italia. Bella, dico, più ch'ogni altra, bella nelle
201
1839
agosto 1314). ¶ Libertà van cercando ch'è sì cara, ¶ Come
202
1839
possiam quindi probabilmente inferire, ch'ei fosse poco prima
203
1839
forza contraria, contraerà quello ch'ella regge da ogni
204
1839
sua propria volontade; infino ch'ella avendo spregiato il
205
1839
quale diceva, esser manifesto ch'essi non avrebbon potuto
206
1839
pure, ma poco, pressato ch'era ciascuno dai Guelfi
207
1839
accenna dicendo, ¶ Ma pria ch'il Guasco l'alto
208
1839
augosta ¶ Dell'alto Arrigo, ch'a drizzare Italia ¶ Verrà
209
1839
Italia ¶ Verrà in prima ch'ella sia disposta. ¶ La
210
1839
sofferto ¶ Nel santo officio; ch'el sarà detruso ¶ Là
211
1839
universale avversione degli Italiani, ch'ei paragona al fantolino
212
1839
doveva essere il libro, ch'egli aveva allora incominciato
213
1839
si svia. La monarchia ch'ei cerca a promuovere
214
1839
Dio, identico con ciò ch'è voluto da Dio
215
1839
nome d'imperio romano ch'ei seppe troppo bene
216
1839
e a un altro ch'ei chiama capo della
217
1839
la sede della sposa ch'è Roma, per l
218
1839
parlar meco, fa sì ch'io t'intenda, ¶ E
219
1839
La mia città, come ch'uom la riprenda. ¶ Tu
220
1839
nomi d'Antelminelli Allucinghi ch'ella portò forse, oltre
221
1839
nuovo stile tutto luce, ch'ei più non dismette
222
1839
lor chi conduce; ¶ Sì ch'ogni parte ad ogni
223
1839
consiegue.660 ¶ Quest'è colei ch'è tanto posta in
224
1839
mostro, e poscia preda; ¶ Ch'io veggio certamente, e
225
1839
i caporali e baroni ch'erano coll'imperadore si
226
1839
ne' Canti del Paradiso, ch'egli stava allora scrivendo
227
1839
fate re di tal ch'è da sermone; ¶ Onde
228
1839
altro li vedesse, dove ch'egli fusse, mandare a
229
1839
non ancora mandatigli, avvenne ch'egli, senza avere alcuna
230
1839
fratello di Cane, notisi ch'ei lo loda d
231
1839
per colpo darmi ¶ Tal ch'è più grave a
232
1839
di provedenza è buon ch'io m'armi, ¶ Sì
233
1839
rideva il mio tesoro705 ¶ Ch'io trovai lì, si
234
1839
l'animo di quel ch'ode, non posa ¶ Nè
235
1839
ferma fede per esempio ch'haia ¶ La sua radice
236
1839
e tra gli altri ch'ei prevede di perdere
237
1839
quelle cure de' mortali ch'ei chiama insensate. E
238
1839
e in tutti, più ch'alcun altro, cortese e
239
1839
di Dante,717 per accertarsi ch'egli vi ascese. Di
240
1839
dai più la dimora ch'ei fece nella vicina
241
1839
commenti della Commedia; e ch'ei risplende ora così
242
1839
giudicare di que' cotali ¶ Ch'io accusai di sopra
243
1839
altro a parte, ¶ Sì ch'è forte a veder
244
1839
ma tema degli artigli ¶ Ch'a più alto leon
245
1839
alla sua cara Aquila, ch'ei chiama qui arme
246
1839
rimarreste smarriti. ¶ L'acqua ch'io prendo, giammai non
247
1839
di Dante un tesoro, ch'io mal dissi di
248
1839
dolorose, rivolgendolo a colui ch'ogni torto disgrava.747 Così
249
1839
è l'ultima volta ch'ei nomina Beatrice. Ella
250
1839
veder non arsi ¶ Più ch'io fo per lo
251
1839
come semplice colomba: ¶ Acciò ch'io essendo allora chiaro
252
1839
quelli di parte contraria. Ch'egli, poi, sperasse dalla
253
1839
altra, da uomo grande ch'egli era. I minori
254
1839
pubblicare il suo Paradiso; ch'egli era, quindi, confortato
255
1839
e come spesso interviene ch'elle hanno vizio di
256
1839
nuove, così potrebbe intervenire, ch'ella avrà vizio di
257
1839
conoscendo Dante per quello ch'egli era, meglio che
258
1839
miei gravi errori: ¶ Però ch'io sono debile ed
259
1839
vermo, ¶ E sanami; imperò ch'io non ho osso
260
1839
allora detto fummi: ¶ Sì, ch'io ti darò, uomo
261
1839
di Sion sicura. ¶ Per ch'egli è venuto il
262
1839
aiutar quella gentil cittade ¶ Ch'ogni suo cittadino sempre
263
1839
far nè dire, dissesi ch'ei facesse queste sue
264
1839
lui. Dice il Villani, ch'ei fu mandato dai
265
1839
nel cospetto di Colui ch'è sommo bene, lasciate
266
1839
virtù, e questa principalmente, ch'è, poi, madre di
267
1839
un fiato ¶ Di vento, ch'or vien quinci ed
268
1839
che passin mill'anni? ch'è più corto ¶ Spazio
269
1839
per trattar del ben ch'ivi trovai, ¶ Dirò dell
270
1839
Dirò dell'altre cose ch'io v'ho scorte
271
1839
via abbandonai.828 ¶ Ma po' ch'io fui al piè
272
1839
era durata ¶ La notte ch'i' passai con tanta
273
1839
giammai persona viva.831 ¶ Poi ch'ebbi riposato 'l corpo
274
1839
tanto il mio cammino, ¶ Ch'i' fui per ritornar
275
1839
su con quelle stelle, ¶ Ch'eran con lui quando
276
1839
quelle cose belle; ¶ Sì ch'a bene sperar m
277
1839
gravezza ¶ Con la paura ch'uscia di sua vista
278
1839
uscia di sua vista, ¶ Ch'i' perdei la speranza
279
1839
l sol tace.837 ¶ Mentre ch'i' rovinava in basso
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sali il dilettoso monte, ¶ Ch'è principio e cagion
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da lei, famoso saggio, ¶ Ch'ella mi fa tremar
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dov'or dicesti, ¶ Sì ch'io vegga la porta
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mente, che scrivesti ciò ch'io vidi, ¶ Qui si
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ell'è possente, ¶ Prima ch'all'alto passo tu
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pensando l'alto effetto ¶ Ch'uscir dovea di lui
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ad uomo d'intelletto; ¶ Ch'ei fu dell'alma
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conforto a quella Fede, ¶ Ch'è principio alla via
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savio, e 'ntendi me', ch'io non ragiono. ¶ E
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dice: ¶ In sul paese ch'Adige e Po riga
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sia già sì smarrito, ¶ Ch'io mi sia tardi
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soccorso levata, ¶ Per quel ch'i' ho di lui
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campare, ¶ L'aiuta sì, ch'io ne sia consolata
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contento ¶ Da quel ciel ch'ha minori i cerchi
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di sole quelle cose ¶ Ch'hanno potenza di far
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che t'amò tanto,872 ¶ Ch'uscio per te della
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nel tuo parlare onesto, ¶ Ch'onora te, e quei
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onora te, e quei ch'udito l'hanno.875 ¶ Poscia
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al cor mi corse, ¶ Ch'io cominciai come persona
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soccorse; ¶ E tu cortese, ch'ubbidisti tosto ¶ Alle vere
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con le parole tue, ¶ Ch'io son tornato nel
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primo proposto. ¶ Or va, ch'un sol volere è
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non avvertiti fin ora, ch'io sappia, sotto tal
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si meriti quella fede ch'ei pretende nelle cose
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le opere di Platone, ch'ei non le cita
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al Frate l'opera, ch'ei sapesse presso lui
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non osservata dagli interpreti (ch'io sappia), simile a
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parte al desiderio del ch. autore, il bibliografo francese
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commenti si possa provare ch'ei fosse o di
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suo dolore, la notte ch'ei passò con tanta
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tali tentativi, le consolazioni ch'ei trovò nella lettura
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monte, e dalla noja, ch'ebbe dei vizii fiorentini
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al 1308, onde s'inferisce ch'ella fu terminata in
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sono ¶ Le tre faville ch'hanno i cori accesi
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naturale di Beatrice, dicendo ch'ei l'amò tanto