Aldo Busi, Un cuore di troppo, 2001

fino a oggi quindici che saremo già in novembre

morire d’insonnia. Dicono che la parola «antifascismo» andrebbe

stati curiosi, avrei notato che era dunque rientrato in

cacciatore di stambecchi altoatesino che chissà quanto a arte

l’anno prima e che ora, oltre al resto

L’ultima volta, quindi, che ho dovuto aggiustare il

ottobre in questione, e che in ordine cronologico è

piccino e fare finta che io non ero lì

ero lì all’Antistress… che nessuno dei due era

l’altro e quindi che un po’ non era

barche sotto si vede che qualcuno ha fatto il

giusto per il disgraziato che si sbracciava in cima

due ottobri memorabili, quello che in ordine cronologico è

m’innamoro, l’altro, che sarebbe il terzo, è

uno no. L’ottobre che faccio finta di non

non essere più innamorato, che schivo il Grosso Salumaio

quegli altri. ¶ Però, adesso che ci penso, non è

sulle cronache locali, vedo che mi ricordo tutto lo

Magari è un segno che, ancora un altro paio

l’unico ottobre memorabile che ricorderò per davvero, e

suo stravagante cappello sudtirolese che poi ho sempre visto

anche più dell’ottobre che mette in locandina Menes

le fiamme d’amore che ti dannano e che

che ti dannano e che o si spengono da

i vigili del fuoco che ti salvano con la

poi tre su quattro che ti chiedono l’autografo

sugli elmetti meno. Sempre che l’unico davvero memorabile

di tutti: questo ottobre che scrivo degli altri tre

di me, è lui che ha la mia stessa

mia stessa età, lui che è del ’48, un momento

momento, no, non è che il Grosso Salumaio & Piccolo

quarantotto, accidenti, loro sì che sono coetanei, ma per

tenuto conto un istante che ti sentivi come ti

come ti senti ma che loro si sentono… si

calamari sotto gli occhi che così posso di nuovo

telegiornale della notte, fonda, che si chiude con la

con grande cordialità, dice che mi ha già visto

altre volte qui, oltre che in televisione… perché poi

la guarda, aggiunge, visto che non riesce a prendere

pronto sia alla difesa che all’attacco, è ben

perché è meno compromettente che mettersi a pensare con

plebea eppure gentile, sarà che è sempre sorridente e

forestiere… non gli dico che qui è un coso

un vezzo, uno scongiuro che altro, il talismano di

gruppo in una scampagnata che noi del solito dopoguerra

e mezzo di là che non ce la fa

ghiri, gliel’avevo detto che quelle non erano scarpe

milioni, i mezzi bracciali che sembra una sonagliera, la

comprata. ¶ E il genio che si credeva assoluto ma

davanti all’unico genio che cova e che è

genio che cova e che è riconosciuto e universalmente

ce n’è uno che non mi spingerebbe in

resistito a ogni tentazione che mi offrivano perché cedessi

senza, per l’appunto, che ci fosse la cosa

unico disegno, per quelli che aspiravano a diventare scrittori

devono aprire una drogheria, che lì qualche qualità di

era e è quello che è: io, cioè lo

sa, ha un valore che nessun verdetto di nessun

adesso Menes per quello che infine, quando la fine

In verità, tutti quelli che si sono rivolti a

al parente una qualità che non ha in vista

vista di un posto che non merita, perché mi

complice di una falsità che non solo non gli

favore a lungo ma che renderebbe falso me e

per snobismo da disperazione che per convincimento nelle somme

me… perché riguarda ciò che non imparano gli altri

gli altri da me, che sono franco e diretto

adesso voglio dire ciò che anche a me capita

non goda di nessuno che mi parli francamente e

oggi senza danni qualcosa che imparerò solo domani a

non c’è nessuno che a me venga a

energia per coronarla, nessuno che mi faccia vedere dove

è il caso, nessuno che mi pungoli, con un

mio limite dal momento che, per qualcuno che ha

momento che, per qualcuno che ha a che fare

qualcuno che ha a che fare solo con se

come dire, se qualcuno che gode della mia stima

mia stima mi dice che lì c’è un

precipitarci dentro per sapere che c’era: gliene do

ci sono precipitati dentro che aveva ragione a metterti

guardia; voglio altresì dire che resto sempre stupito dal

sempre stupito dal fatto che la gente che si

fatto che la gente che si è rivolta a

fatta tutto quel male che avevo largamente previsto e

i miei ammonimenti sinceri che non creano dipendenza; questo

proprio contro quel muro che li aspettava al varco

preferibile l’esperienza negativa che ti ributterà violentemente indietro

lusingandomi per il fatto che lo possiedo e me

e quindi a riconoscere che in te c’è

c’è proprio ciò che non c’era, innanzitutto

gioia eventuale nel constatare che qualcuno è riuscito nel

anche di me. Be’, che sonno tutta ’sta nenia

ma questo per dire che da due anni, ormai

a quella tale Fiorella… che nome, anche lei… e

mi renda ancora conto che è un aiuto di

con lui quegli sbagli che i miei questuanti hanno

o morto o menefreghista che sia? ¶ Cos’è che

che sia? ¶ Cos’è che è intollerabile in tutta

qualsiasi, tipo il Filatterio? che anche il vinto, io

nato come Menes e che Menes si sia chiesto

mai farmene cenno, con che diritto pretendevo di cambiare

in tavola? è intollerabile che i vinti in questa

siano più di uno? che siano almeno due, non

da non credere, possibile che a Menes non sia

saltato per la testa che se gli ho raccontato

mio calvario… ma sì, che mi frega, se anche

perché era legittimo sperare che mi dicesse che cosa

sperare che mi dicesse che cosa ne pensava lui

pensava lui? E ecco che fuori dalla direzione compare

maratona, l’emozione violenta che mi sale dai garretti

collasso» è la parola che mi viene in mente

collasso e nient’altro che collasso, e quell’altra

stupida, indegna, di troppo, che non si limita a

quell’altra parola tabù che sta per scoppiarmi fuori

sempre… ¶ Il vero insegnamento che ti viene da qualcuno

tutti gli sforzi diretti che ho fatto per chiarire

mio senno di ora che ci rifletto e pongo

leggero come un aquilone che da sé prende fiato

ampio come un pavone che fa la ruota per

di ascoltare i suoni che emettevo, mai i contenuti

tempo e la passione che metto in tutto, ecco

ecco, perché tutto quello che succede agli altri, o

dove l’unica prospettiva che conta è quella che

che conta è quella che ci sfugge. Il problema

dei problemi degli altri che fingevano sorpresa come se

se io non sapessi che gli facevo scoprire l

in quella certa posa che dia autenticità alla recita

poi venire a lamentarsi che ha fallito proprio come

e dalla maturazione umana che comportano il realizzarla. ¶ Il

delle recriminazioni, delle accuse… che tale filantropico impegno mi

procurava. ¶ Non voglio dire che il mio aiuto non

del tutto, voglio dire che così facendo, facendo tutto

da chierichetto impunito… consapevolezza che forse, proprio grazie alla

voluttà di credersi ciò che non erano rispetto a

in una certa cosa che sta a cuore anche

ma la dimostrazione stessa che non ce la farà

grazie a te, è che, se solo volesse, l

te ma all’esempio che tu hai reso pubblico

nel mio caso, visto che io sarei uno scrittore

la mia vita, visto che sono un cittadino di

nella tua vita invece che immergendosi nella tua opera

parati perfettamente combacianti… significa che vuole sfiancare te, non

suo progetto di allievo che approfitta di essere stato

di corromperti per dirsi che finalmente sei un puro

birra Moretti… cos’è che disse Menes della voce

della voce di questa? che sembrava più un basso

sembrava più un basso che un soprano? No, usò

nylon, e il vento che le scuote, e mi

mi fece l’effetto che stesse registrando i brividi

me, quel rimestio subitaneo che sentii al basso ventre

dell’aspettativa sarebbe stato che Menes, con un inaspettato

del tuo sacco? Guarda che anche se non parli

ho già bell’e che letta e riletta da

a parte il fatto che sarebbe stata una frase

se può mai sapere che in effetti non è

è la prima volta che la racconto, certo è

prima volta in assoluto che la racconto a tu

per tu a qualcuno che non sia un lettore

lettore o una lettrice, che la racconto da uomo

a uomo e non che la scrivo da scrittore

Menes non sa neanche che cazzo scrivo, non ne

a illuminarlo, illuminarmi di che, io al buio non

uno status sociale tale che se uno non sa

quei fogli del calcio che per essere una roba

per niente all’idea che ci si fa di

non voglio diventare ciò che sarei se coronassi le

di chi non vuole che io sia invece ciò

io sia invece ciò che sono senza. ¶ Improvvisamente, e

dalla signorina della direzione, che stava dicendo al ragioniere

di preparargli il conto, che il signor Filatterio è

prenotazione e tutti sanno che stai per arrivare e

nessuno si rende conto che non ci sei più

dell’additivo alimentare cancerogeno, che si disputava il primato

parti, saluti semmai quelli che incontri per caso sul

salutarti gli altri, cosa che nessuno fa e nemmeno

sia a fine maggio, che è una toccata e

ciliegie a fondo valle che nessuno raccoglie, sia a

vivo niente di mio che coincida con me, quando

su mille… tutto ciò che mi pare con chi

dire estetici, contro tutti che ho da sveglio non

da sveglio non è che svaniscano da addormentato e

a quindici, sedici, diciassette… Che sto sveglio a fare

tutte le belle porcate che fa con le donne

pagamento se necessario… basta che la marchetta sia trasversale

imprendibile soprattutto per me che contavo un po’ su

cui avevo diritto e che doveva venire da sé

quanto non vissuta, perché, che storia è mai quella

di quell’altro, e che come discesa ha solo

anche se sei convinto che le frane siano state

raccontare davvero per quello che è, ogni storia, dalla

alla verità? dell’altro che non può o non

è la solita solfa che si fa bella grazie

è la mia impressione, che lui vivesse di nuovo

sin dalla prima battuta che ho preso a recitare

la persona più insensibile che potesse capitargli… al pubblico

al pubblico più sbagliato che mi potesse capitare, e

sensibile solo alle donne che ascolta, per la prima

non solo per me che mi sono sorbito i

otto mogli di amici che il Grosso Salumaio & Piccolo

casalinga frustrata coi dané che lui chiava a turno

turno rassegnato al fatto che qualcuno dei suoi amici

nemmeno le setole contropelo che invece di spazzolarlo lo

lo spazzolano via? A che cosa ci si aggrappa

Piccolo Porco, dal gorgoglio che sento quanto pastone sotterraneo

per difetto… ha capito che per forzare la mia

dalla paura del verdetto che lo insaccherà? ¶ Aspetto, e

intanto, come un attore che si predispone a un

o come un condannato che infila la testa nella

il capo in attesa che dal buio del nostro

Menes… arrivi la risposta che mi imprigionerà o mi

tu, perché ogni volta che c’è stato un

capeggiato da me. Ah, che gente questi qua dell

e all’ennesima volta che sento salire la parolina

collina, «È più facile che un uomo sacrifichi la

erezione per intero piuttosto che sacrificare una minima parte

minima parte del machismo che ne è la causa

Facile per te, Subi, che tanto ti deve tirare

non saprei spiegarmelo. ¶ Però che strano, Menes non fa

è ancora reso conto che l’arringa, la confessione

è ancora reso conto che la mia parte, e

insomma, è finita e che ora tocca a lui

imprevisto, inaudito, intollerabile pensiero che si rispecchia… e io

figuriamoci uno come Menes, che alla terza sgrollata trova

era tale il bisogno che avevo di dire a

a tre, con Menes… che non sono stato neanche

di tutte: l’uomo che mi fa da spettatore

un finto povero cristo che voleva solo far fare

proposito o a sproposito che sia, che pulce è

a sproposito che sia, che pulce è mai quella

quella sul mio conto che lui, Menes, aveva già

nell’orecchio ancora prima che cominciassi a calcolare gli

quando racconti una storia che credi solo tua, a

tua, a quanta gente che non se lo aspetta

radiografia dell’anima…le che ti ascolta? E prende

calma per non rivelare che a dibattersi è lui

a dibattersi è lui che ci è caduto, non

è caduto, non te che seduto sull’orlo ne

quanto, da ben prima che tu, confidandoti, togliendoti ogni

dal mio teatrino meno che di essere lui l

pathos» è una parola che Menes deve conoscere, fra

o per curiosità… no, che sia per malvagità non

indebiti e arbitrari, visto che non sono solo i

di piombo, non dici che quel tale Grosso Salumaio

il porcellino di balilla che era rimasto può mai

giunta rosso come me? che ne avrebbe detto il

pezzo per giunta farmacista che il Grosso Salumaio & Piccolo

Con questo non dico che lui mi ricambiava solo

almeno dire, oh Subi, che queste prove stavano facendo

facendo copione insieme e che la lettata della Prima

morta lì, e quello che ti ascolta… questo Menes

ti ascolta… questo Menes che a ogni dettaglio intimo

se già partissi dicendogli che quanto a scopare era

amen. ¶ Ma se escludi che non ci siano state

Prima su questo letto che bisogna pur spingere fuori

quinte se no sembra che la commedia delle relazioni

stesso sia per negare che per affermare il suo

aspetti, a fine racconto, che il conoscente… l’amico

più occasionale… ti aspetti che questo spettatore che ti

aspetti che questo spettatore che ti ha ascoltato ti

tenendo conto del fatto che tu possa non essere

ribalta, sì, tutto quello che vorrebbe un avvocato del

avvocato del diavolo, ma che animavano non solo te

tocca ancora a te che racconti anche per lui

anche per lui sentimenti che riguardano solo te, sì

solo te, sì, ma che non hanno senso se

se non tieni conto che riguardavano anche lui, che

che riguardavano anche lui, che non li ammetterebbe mai

con Menes, è meglio che lo tralasci dal resoconto

troppo interiore dell’eterosessuale che sta per fare il

tutto il resto, più che sulle difensive, mentre finora

frase sincera, risolutiva, quella che fa luce di tutto

suggerirgli già la risposta che desidero, anche se più

a fare la parte che compete a lui o

la parte, davvero incredibile, che ne hai fatto, a

la risposta cui anela che aiuto sarebbe mai? È

toglierselo dalle scatole, visto che non ti viene niente

Gli lasci credere quello che vuole, basta che ci

quello che vuole, basta che ci dia un taglio

nemmeno per la testa che un uomo si confidi

espressamente. E penserebbe subito che hai dei debiti di

crediti d’amore, e che gli chiederai di appianarteli

su un golfo ligure che appare dipinto tanto non

così stemprato e tremolante che sembra debba staccarsi anche

gigantesca forcella delle montagne che lo incorniciano e lo

per il non colore che le navi non solo

appese a un orizzonte che non delinea niente, che

che non delinea niente, che non c’è, come

posso di quell’uomo che ti ha respinto… per

Mas più in pena che in tiro: ormai o

il petto, e una che aveva saltato il pranzo

sonno anche dopo mezzanotte, che già è una mezza

mezza bustina di zucchero che ti è avanzata?», «Ma

tanto, e questa Fiorella, che è una stratificazione di

distendersi le rughe più che incombenti, ha detto, prendendo

se fosse una matita che traccia ghirigori automatici ma

e lì ho arguito che stavano parlando di tutt

fossero tutti come te che ti piacciono gli uomini

faccio all’istante quello che non ho mai inteso

anche nel geriatrico, visto che ci sono dementi che

che ci sono dementi che vogliono fare un figlio

io là io sì che, niente facce animalesche e

e inutili in giro che temono di non replicarsi

metà, cara, quando ciò che ti spetta di diritto

due anni, al momento che mi apro a Menes

saldo nelle sue radici, che le tempeste temprano solo

a parte questa insonnia che lo martoria, così strana

deve tornare, la luce che espande come un rendiconto

espande come un rendiconto che torna conto e finisce

gratis o per niente, che scandaglia ogni anfratto per

storia d’amore o che è la sua resa

memoria… compreso l’abbaglio che abbaglio non è stato

della mente senza sbocchi che intanto perfeziona il suo

dei miei ciccioli sentimentali, che di persona è rimasto

dopo, in questo istante che ne scrivo… e che

che ne scrivo… e che ha preso a parlare

Grosso Salumaio & Piccolo Porco che mi insaccò cucendomi per

culatello imprigionato e delirante che sono diventato io, in

venato già dall’affetto che ne spegnerà la passione

a questo Menes qualcosa che mi sta a cuore

Grosso Salumaio & Piccolo Porco che devo pur far palpitare

è perché sono sicuro che dal chiuso all’aperto

come lui, porta qualcosa che mi fa allappare i

la civiltà del braccialetto, «Che bel braccialetto!» senti ogni

senti ogni tanto qualcuno che esclama all’indirizzo di

orologio di grande marca che del braccialetto fa le

Antistress, un orpello ciascuno che, nel Sudtirolo però, trovi

o perché, per male che gli vada il divertimento

ingresso è libero; sento che Menes rimugina un suo

pendenza, e il vento che fa ruzzolare del pietrisco

pietrisco e il boato che nel silenzio fa la

piantala mo’ lì, guitto che non sei altro». Guitto

fatte tutte. Non è che fissasse me, fissava tutto

mi spostavo fissava ciò che prendeva il mio posto

di fame? Ehi, sparviero che sembri incatenato al tuo

prendimi, sei cieco o che? ¶ A sostegno dell’impossibilità

beneficio di una terza che ti ascolta per darti

«O nonna mia, che braccia grandi che avete

mia, che braccia grandi che avete!» ¶ «Gli è per

mia.» ¶ «O nonna mia, che gambe grandi che avete

mia, che gambe grandi che avete!» ¶ «Gli è per

mia.» ¶ «O nonna mia, che orecchie grandi che avete

mia, che orecchie grandi che avete!» ¶ «Gli è per

mia.» ¶ «O nonna mia, che occhioni grandi che avete

mia, che occhioni grandi che avete!» ¶ «Gli è per

mia.» ¶ «O nonna mia, che denti grandi che avete

mia, che denti grandi che avete!» ¶ «Gli è per

La lezione, gli insegnamenti che incidono indelebili nel tuo

indelebili nel tuo carattere… che credi ormai inalterabile come

novità sopravvenute nel sentimento che ti sei fatto dell

fatto dell’esistenza… e che danno un’effettiva svolta

di Pietà dell’amore che usuri… be’, questi insegnamenti

e collo, davvero… senza che te l’aspetti. ¶ La

fantasia del tuo sentire, che inconsapevolmente è un sentire

chimica, sradicata e inerte, che non palpita presso alcun

presso alcun altro elemento, che non permea alcun altro

permea alcun altro cuore: che non entra in circolo

esemplare è un’illuminazione che ti fa sprofondare nella

nella tenebra, una guarigione che ti prostra, un premio

ti prostra, un premio che ti sottrae anche quel

poco di concreto… reale… che credevi di esserti meritato

certo di uno specchio che hai bisogno per dire

raccontare una certa storia che mi ha coinvolto con

con qualcuno… un uomo… che non racconterà mai la

versione a nessuno e che, innanzitutto, non l’ha

occasionale, a uno spettatore che sta prendendo posto per

punto di vista qualsiasi, che è purtroppo solo il

amore? di scherno? di che? che cosa ci teneva

di scherno? di che? che cosa ci teneva in

perché tutto volevo meno che imporre un esito scontato

il mio buon ascoltatore, che mi serviva affidabile, libero

favola della mia storia che ho cercato con tutte

sicuri di sé… il che, il sé in questione

Ci hanno sempre insegnato che l’unica parola che

che l’unica parola che contiene tutte le vocali

a parte, ancora tanto che non abbia gridato «Heil

deciso in quell’istante che la mia inenarrabile storia

storia d’amore o che l’avrei raccontata a

altro, mi sembrava uno che, a differenza di lui

maschera, la sua prostata che si avvoltola nel suo

e i preti sì che sono i sodomiti migliori

Alpenstock, oh cielo, prima che rispondessi, «Ma no, per

fede dagli invasori saraceni… che poi siete voi, gli

di daino rincoglionite, altro che il Viagra, altro che

che il Viagra, altro che Subi poeta cantore dei

un ministro, una veneta che si fa di cocaina

di cocaina anche intanto che chiava ma lui no

quelle porcherie lì, una che è fuori di testa

e si sbatte intanto che lo monta a candela

dice, invece di supplicare che ti chiavo per telefono

telefono fatti portare qui che ti castigo dal vivo

quella lì lo rimprovera che non ha un briciolo

è già sul Ferrarino che sta «venendo a tutta

tira per la cravatta che sto per andarmene e

e sono più morto che vivo e dice cantando

dài, tutto qui quello che sai fare?, ocio ve

sai fare?, ocio ve’, che mezzo uomo sei, sarai

pompino anche sulla porta che io non so neanche

corridoio, e io, scemo che non sono altro, non

a uno come Menes che non ricorda niente dell

posso dirgli in faccia che fino a ora non

ora non ha fatto che elencarmi donne come morte

elencarmi donne come morte, che forse non avevano altra

non avevano altra scelta che fare le vive con

tutto, un po’ sento che voglio sbandare «… stavo pensando

voglio sbandare «… stavo pensando che gli uomini riescono a

messe in carniere. Una che ti sfugge non è

fa lui, tutto meno che permaloso o risentito, e

davvero non ha afferrato che non sto parlando delle

pur avendo capito benissimo che mi riferivo alle sue

non potrebbe mai ammettere che una che non ci

mai ammettere che una che non ci sta è

alla lunga, di una che ci sta controvoglia ma

mondo, vuole rendersi conto che nel venire respinti, che

che nel venire respinti, che nel non vivere certe

più memoria, più vita che nel viverla pienamente, cacciagione

il silenzio, il mutismo che cade rimbalza e ricade

accidia tra noi due, che non ci guardiamo più

peggio tanto per dire che non è nemmeno così

è nemmeno così decisivo che uno mi piaccia o

comunque, se ho voglia che mi importa che sia

voglia che mi importa che sia bello o brutto

pulito o sporco, basta che non mi faccia fare

colto da paralisi piuttosto che muovere un mignolo adesso

lo dà per scontato che io ci proverò, ma

ci proverò, ma ciò che è scontato, lo dice

di essere un’esperienza che porta senso è un

senso è un meccanismo che svuota anche di quel

anche di quel poco che avevi prima di azionarlo

una volontà, un trasporto che poi scade a un

se lui, per esempio… che ora sta tutto sbilenco

forse formicolante di chissà che, braccialetto a parte, e

è il momento stesso che decide per te che

ancora assieme, e so che il vigoroso veterinario chiama

io come tutti». ¶ Adesso che sono certo di non

Menes e gli chiedo che ne direbbe di un

marroni in un posto che so io, marroni, non

tranquillo, più tipo normale che si sente divertito in

se l’unica cosa che conti è che non

cosa che conti è che non siano pietre; me

a vento mi accorgo che invece ce n’erano

due incollati così stretti che sembravano uno; a differenza

metà del primo sacchetto che lui ha già riempito

mi dice, a me che ho riempito anche il

con Luisella non saprà che farsene, non è tipa

ho mai abbrustolito uno che è uno neanche dei

lauro del mio orto che così vengono più buoni

di cui non sai che fare, anche andata a

va bene tutto, dài che brindiamo, molecola d’acqua

mi aspetta al bar che io abbia finito il

a aspettare il fulmine che si scarica sotto la

di avergli detto, «Chissà che idee si stanno facendo

questo è un ritornello che dico a tutti gli

gli uomini, donne comprese, che si fanno vedere da

me, lui dice, «Ma che dici, ma chi se

ne frega, mi sembra che il vero problema te

e Menes, serio, preoccupato, che sbotta fuori mentre al

sono così sinceramente divertito che quando parcheggiamo e siamo

di gusto, gliela ripasso che lei sta ancora parlando

lungo corridoio del cinema che, prima di questa, di

mora come il carbone che lo tirava matto, era

greco e di latino che non aveva mai conosciuto

stata lei a dirgli che forse i suoi avicoli

avi con la v che ti hanno cagato fuori

cagato fuori» butto lì… che i suoi avi erano

profe mora di Belluno che aveva la voce come

lo aiuto, «Fuochino, ecco»… che lo prendeva alle tempie

mollava più fino a che non sputavano fuori, era

in crisi con tutto che voleva lei, solo lei

moglie, ma ogni volta che stava per parlargliene la

diventato padroncino, e lei che caricava e scaricava dalle

sorta di pallet e che era incinta, e poi

di suo fratello tossico che aveva falsificato una firma

e magari lui arrivava che puzzava ancora di profumo

della Belluno, la moglie che si faceva il segno

Però!» lo stampello io, «Che?», «Un clistere», «Ma no

te» dice interrompendomi prima che finisca quel sacrilegio di

di guadagnarselo, l’appartamento, che è anche meglio, anche

mie scappatelle». Lui quelli che vanno a Cuba non

marchetta o se già che c’è ci sta

plastico di Reggio Emilia, che ha saldato lui. Poi

era dato al vino… che sollievo, mi sono detto

il contrario di quello che sono le donne tirate

certe permanenti dure dure che torna che sembra le

dure dure che torna che sembra le abbiano mesciato

calmata come tante più che col sesso col dovere

col dovere coniugale mensile che ripristina il sacramento, al

dopo trent’anni, «Ma che se lo ficcasse una

ormai gli sorrido, sento che si è affezionato a

un cedimento, un ponte che crolla, un’autostrada che

che crolla, un’autostrada che si spacca in due

a duecento chilometri orari che sbattono fra i muri

di infante nella culla che si accavallano nelle rapide

aspetta l’onda decumana che dovrebbe spazzare via intere

clima del pianeta», il che è come dire, «Che

che è come dire, «Che volete farci, Fiorelle mie

ha l’effetto serra che li assolve, e allora

io potrò ben dire che sul mio giardino e

io potrò ben dire che, se anche venisse un

se c’è uno che non ne ha bisogno

io potrò ben dire che, anzi, è tale il