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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «che»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
tagliato bene. E quello che rimaneva loro inspiegabile sempre
2
1934
proprio mistero, si è che un bel giovane, o
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1934
almeno cattive. E pensare che erano costrette a cucir
4
1934
persone e il livore, ché altrimenti glie le avrebbero
5
1934
l’è saputo scegliere.» ¶ «Che grinta, gli metterà le
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1934
i Santi.» ¶ «Hai visto che scucchia?» ¶ «È tutta sgangherata
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1934
arcolaio.» ¶ «Ha due labbra che ci si farebbe uno
8
1934
uno stufato.» ¶ «Hai visto che manacce?» ¶ «Sarà una sguattera
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1934
viso e mi dirai che ti resta.» ¶ «La vorrei
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1934
quando scappa dal letto, che arnese.» ¶ Era una litania
11
1934
vista lo lasciavano andare; ché, veramente alla finestra così
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1934
come due vecchie grulle che pretendevano di fare le
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1934
loro acconciature, o dicevano che le poverette erano vestite
14
1934
perché nemmeno sapevano quello che avevano addosso, o quello
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1934
addosso, o quello, invece, che avrebbero dovuto portare; e
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1934
più singolare si è che, sopra la finestra alla
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1934
decrepite e bambine, ciò che aumentando il ridicolo dava
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1934
una commedia per esse, che non aveva nulla di
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1934
Chi avrebbe potuto dire che donne sensibili alle mode
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1934
più delicate sfumature, e che si vedevano sfilare davanti
21
1934
parte, ereditato dal padre che, nato benestante da un
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1934
la responsabilità al lavoro che aveva assorbito ogni altra
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1934
il resto della vita che ombre e scorie. ¶ Teresa
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1934
giacché lui sapeva bene che la padrona non gli
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1934
apparteneva ad un mondo che non era precisamente quello
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1934
e delle carote, e che non era il caso
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1934
supremo per le cose che amministrava; a seconda dei
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1934
chiunque altro si capisce, che quattordici famiglie paganti una
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1934
una sommetta tutt’altro che disprezzabile; ma aveva pensato
30
1934
saputo pensare, ed è che quattordici famiglie di una
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1934
fatto costruire accortamente e che non sarebbe gentile nominare
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1934
sarebbe gentile nominare, ma che si trasformava subito in
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1934
le nipotine. Per modo che quando Fellino doveva spandere
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1934
ora adatta per farlo, ché le suscettibili padrone andavano
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1934
tutte le furie, adducendo che da un momento all
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1934
volevano sentire nemmeno loro che non appartenevano a quelle
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1934
non c’era ora che valesse giacché durante la
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1934
lavorare alle tre, tanto che il derelitto, per concimare
39
1934
aveva fatto già quello che doveva fare. ¶ Il contadino
40
1934
di reggere il paniere che taluno seguendole a guida
41
1934
sudiceria, qualcosa di sgradevole che si doveva essere attaccato
42
1934
seno protettore di Niobe che le aspettava con le
43
1934
grasse. Con la scusa che la mattina si dovevano
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1934
tenevano troppo a dimostrare che costituivano un mondo che
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1934
che costituivano un mondo che con quello dei contadini
46
1934
di un re. ¶ Carolina, che veramente era incapace di
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1934
secondi da lasciar credere che invece di palparlo lo
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1934
ma il curioso turbamento che le veniva da quel
49
1934
certe pratiche, avresti detto che fossero due altre donne
50
1934
telai al piano sottostante, che il loro accordo fosse
51
1934
da poter concludere tranquillamente che una volta allontanate dal
52
1934
forti, virtuose e costruttive, che nel comune interesse avevano
53
1934
questa terra, tutt’altro che condiscendenti e sottomesse, ma
54
1934
per la ragione pratica che sia rimasto a me
55
1934
Compiuta questa cura personale che una eseguiva nell’uno
56
1934
quattro colonne di noce che conservava qualche cosa di
57
1934
di casto, e più che casto di sacro, oserei
58
1934
garbo civile. ¶ Erano quelle che nella stanza terrena parevano
59
1934
sentimento qual era, quello che esprimevano nel loro arsenale
60
1934
veli, collaretti e mantelline che avevano portato da giovinette
61
1934
essa era irraggiungibile. Oggetti che nessuno al mondo avrebbe
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1934
avrebbe osato portare, e che al momento di adornarsene
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1934
in visibilio chiunque. Ciò che lascia capire con chiarezza
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1934
senso le loro figure che rivedevano dopo sette giorni
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1934
la sola della casa che desse sulla via, e
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1934
via, come si sa, che conduce in pochi passi
67
1934
coppie e di coppiette che si dirigevano lassù incerte
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1934
solamente. Non bisogna credere che tante coppie fossero formate
69
1934
belle, o almeno fresche, che portavano in giro lo
70
1934
così ricco di gioia che ne dona e ne
71
1934
un passato amoroso inesistente che gonfiavano fino all’assurdo
72
1934
passaggio delle coppie, e che mettevano in valore fino
73
1934
brutte di tante altre che prendono marito, e data
74
1934
la loro distrazione assoluta che le aveva fatte rimanere
75
1934
Giselda malignando e sottovoce, che nemmeno il diavolo le
76
1934
far breccia con quelle, che non avrebbero dato retta
77
1934
erano combinate in maniera che a nessuno era balenato
78
1934
più bello si è che pronunziavano dei nomi mascolini
79
1934
Di un altro ancora che aveva impiantato con molta
80
1934
E di un terzo, che emigrato in America vi
81
1934
come se quelle cose che non erano avvenute mai
82
1934
d’arte. ¶ L’ascoltatrice, che sapeva non rispondere le
83
1934
smorfia di disgusto quasi che l’altra narrasse di
84
1934
discorsi, esseri poco meno che immaginari e divenuti di
85
1934
un colossale successo o che finiva in un atto
86
1934
numero di chiusura, ricordava che quando si doveva sposare
87
1934
sua madre per informarla che il giovane prescelto aveva
88
1934
consecutive, e ogni parrocchiano che sa deve parlare con
89
1934
Un difetto di quelli che non si possono dire
90
1934
si possono dire, ma che non doveva essere poi
91
1934
o smaliziate. Un difetto che faceva incominciare il discorso
92
1934
era la sua fantasia che la portava a farsi
93
1934
pareva concederglielo; sì, sì, che l’avesse conciata per
94
1934
La verità si è che tutte e due conoscevano
95
1934
penso, trovarne altre due che li conoscessero meno. ¶ Passavano
96
1934
fugace alle due donne che eseguivano il loro esame
97
1934
Con tutta questa gente che rappresentava la potenza delle
98
1934
Giselda sfogava il malumore che covava contro di quelle
99
1934
non potendolo sfogare direttamente, ché nella piena e tranquilla
100
1934
di più; e senza che nemmeno se ne potessero
101
1934
la sua vicina fanciullezza che le pareva lontanissima quasi
102
1934
pugno quella cura delicata che giudicavano importantissima, quasi fosse
103
1934
tempie in quell’acconciatura che usano certe donne di
104
1934
parola, atto, cattivo umore che potessero offenderla e, come
105
1934
di tosse, qualche interiezione ché lei sola, fra gli
106
1934
in fondo, per misera che fosse, sorrideva più della
107
1934
più della loro ingenuità che delle proprie gesta, per
108
1934
più giovanissimo. Dopo di che, abbuiato il fatto, venne
109
1934
all’esaurimento della curiosità, che in certi luoghi non
110
1934
mille volte più grande che a voce spiegata con
111
1934
bruto, dell’uomo turpe che aveva abusato di una
112
1934
ignota anche a Giselda, che dal canto suo s
113
1934
non potevano immaginare, era che una volta a Firenze
114
1934
segreto giacché il contado, che aveva prodigato alla quindicenne
115
1934
pur nessuno sapendo di che colore fosse, dovevano permanere
116
1934
rivelava all’osservatore esperto che il suo disfacimento fisico
117
1934
e un sorriso estatico che non riusciva a dominare
118
1934
riusciva a dominare, e che soltanto un mezzo sospiro
119
1934
della peccatrice: si capisce che i mori erano stati
120
1934
vivi, come una rosa che sbuca dalle rovine, a
121
1934
dentro uno strano languore che la vecchia ragazza cercava
122
1934
di nascondere non sapendo che fosse, e che dalla
123
1934
sapendo che fosse, e che dalla gola scendeva giù
124
1934
la sorella, i borghigiani che andavano per salutarle e
125
1934
accennare con le manine, che le mamme a quegli
126
1934
alle sorelle le capatine che il vicinato dava alla
127
1934
informandole sopra tante cosette che servivano a tenerle allegre
128
1934
in pieno meriggio, nodi che si stringevano o si
129
1934
scioglievano da sé, fidanzamenti che anticipavano la conclusione per
130
1934
preso sul capitale, e che col volgere di qualche
131
1934
era possibile nascondere; pettegolezzi che esse fingevano di tagliar
132
1934
del paciere; e fingendo che nulla fosse notavano le
133
1934
tono di lasciar correre che le era tanto domestico
134
1934
queste parentesi scherzose pareva che le donne, durante il
135
1934
sesso, e le cose che succedevano agli altri appartenessero
136
1934
da labbra severe. Tanto che tutti le ritenevano, con
137
1934
quanto religiose, non rispettavano che a metà il riposo
138
1934
tavola. Finito il desinare, che si svolgeva con agiatezza
139
1934
pulizia della persona, operazione che nelle altre mattine veniva
140
1934
di un’asterità claustrale che Niobe faceva trovare distesa
141
1934
del gran letto e che loro davano a cucir
142
1934
esecuzione, e trovavano anzi che era cucita bene; non
143
1934
cucita bene; non sapevano che volesse dire cucire una
144
1934
il mondo dell’anima che nulla aveva in comune
145
1934
ed era il Giugno che precedette la conflagrazione europea
146
1934
ciuffetto di capelli argentei che gli uscivano dalla calotta
147
1934
Allorquando il prelato disse che quelle erano le due
148
1934
poverette, inginocchiate, non seppero che piangere, ma trovata la
149
1934
testa per far capire che la benedizione era valida
150
1934
anche per loro. Carolina, che non era stata buona
151
1934
aprire la bocca, ma che con grande maraviglia aveva
152
1934
sua esplose: «Niobe!». Al che il Pontefice, sorridendo più
153
1934
loro piccole dita, e che riconquistare la serenità e
154
1934
un soldo. Avresti detto che oramai attaccate al suo
155
1934
carro fosse il lavoro che le tirava senza potersene
156
1934
prima volta, e quasi che tutto fosse finito con
157
1934
aghi; nelle macchine signorili che sostavano alla porta, in
158
1934
fatui dalle ceneri, e che rientravano sotto di quelle
159
1934
imparato nessun lavoro praticamente, ché le sorelle avevano preferito
160
1934
occuparsi di lei piuttosto che sottrarre il tempo al
161
1934
sorridevano bonarie non esigendo che mansioni lievi e girellone
162
1934
il lavoro compiuto; cose che Giselda eseguiva perfettamente essendo
163
1934
avendola considerata sempre, più che una sorella una figliola
164
1934
bello ed elegante; e che sarebbe venuto in casa
165
1934
di sicurezza e superiorità che le dava la sua
166
1934
sua vittoria. Per modo che valendo i sentimenti dell
167
1934
esplodere allorquando si seppe che il giovane in parola
168
1934
di un cattivo soggetto che già aveva dato pessime
169
1934
di lavorare con serietà, che aveva condotto sempre un
170
1934
matrimonio non poteva rappresentare che una nuova avventura. Da
171
1934
bella e buona, gelosia che tentava di nascondersi sotto
172
1934
condizioni del loro padre, che aveva avuto per tanto
173
1934
cinque anni dal matrimonio che le aveva data una
174
1934
mese rivelandosi presto quello che avevano voluto le profezie
175
1934
a mano a mano che accoglievano la confidenza attraverso
176
1934
proprie tracce. La donna che per venti anni aveva
177
1934
aspetto quasi covasse, più che l’intima delusione e
178
1934
le labbra non conoscevano che un sorriso amaro o
179
1934
verso le sorelle vittoriose che avevano avuto ragione, e
180
1934
esse non come padrona, ché tutto era di quelle
181
1934
quelle, né col diritto che le aveva dato un
182
1934
serva d’altra parte, ché loro avevano ripreso a
183
1934
urbanissima e cortese, cosa che per il suo orgoglio
184
1934
e vinta, avevano dimenticato che un giorno era stata
185
1934
e avventuroso di quelli che tutte le ragazze, ad
186
1934
chiusi o aperti (notizia che non aveva recato un
187
1934
e più ancora quello che l’infelice aveva dovuto
188
1934
rinunzia e all’odio che le labbra, chiuse e
189
1934
rifiutare lavori di manutenzione che quelli richiedevano troppo alla
190
1934
presso la clientela illustre, che non è sempre illustre
191
1934
del latte, delle verdure che quasi ogni mattina venivano
192
1934
infinitamente più delle raccolte che si riducevano a un
193
1934
della sorella, non risultavano che alla più stretta vicinanza
194
1934
ti dava l’impressione che osservasse se medesima in
195
1934
prodotti dalla fatica. Oltre che differire per questa esteriore
196
1934
Il caso, ma più che il caso le vicende
197
1934
sia per l’ampiezza che per la disposizione delle
198
1934
umili ma pulite, e che ospitavano in tutte quattordici
199
1934
e notevole. ¶ Accadde però che l’unico figlio del
200
1934
orgoglio del vecchio fattore che aveva avuto quell’unico
201
1934
alla rovescia precisamente; quasi che la virtù non fosse
202
1934
di tutte quelle attrattive che il suo tempo poteva
203
1934
a morte il padre, che negli ultimi tempi della
204
1934
disordine, lasciava la moglie che di poco gli sopravvisse
205
1934
creatura mite e sottomessa che aveva menato una vita
206
1934
avessero udito altro comandamento che quello di riparare al
207
1934
capezzale: «sei te, troia, che mi fai il buio
208
1934
ascesa verso quello stato che doveva portarle a divenire
209
1934
reputata della città; tanto che così fuor di mano
210
1934
professionista industriale o commerciante, che non volesse nel proprio
211
1934
punto di questa terra che le fosse ignoto e
212
1934
conoscesse l’esecuzione, o che visto una volta non
213
1934
delle beghine di classe, che scendevano dall’automobile quando
214
1934
confronto coi migliori esemplari che si ammirano sotto i
215
1934
e delle gallerie, e che fino dall’adolescenza aveva
216
1934
corredo importante per quello che riguardava i modelli e
217
1934
lavorante di loro fiducia che facevano venire nei casi
218
1934
punto, inattaccabile, uguale, ciò che rappresentava per esse una
219
1934
stagione. Ed era accaduto che nel salotto-lavorativo e
220
1934
del fragile corpo, e che per farne sempre meglio
221
1934
divincolava senza sosta, quasi che gli altri si trovassero
222
1934
il sacerdote, pensando forse che il Signore un giorno
223
1934
un viaggio a Roma che fu a suo tempo
224
1934
due sorelle vennero informate che il Santo Padre le
225
1934
sarebbero vestite, sapendo ognuno che per essere ammessi alla
226
1934
quasi, di paura. Sentiva che all’ultimo momento le
227
1934
struggente durante quel periodo che le separava dalla partenza
228
1934
una bellezza austera, classica, che culminava nella parte di
229
1934
lì vicine non parlarono che della stola e della
230
1934
Pietro con le mani che reggevano l’Ostia all
231
1934
nell’istante divino. Quasi che tutte la dovessero eseguire
232
1934
dai grandi occhi chiari che fissavano il cielo, eseguì
233
1934
sue mani l’Ostia, che per essere un disco
234
1934
tirare il filo, tanto che l’Ostia si formò
235
1934
soavità di un vapore che sale. ¶ Accompagnate da un
236
1934
traballando sopra una carrozzella che saltarellava sui ciottoli della
237
1934
un gruppo di sacerdoti che stavano da sé. Non
238
1934
delle Benedizioni, in attesa che si aprisse la porta
239
1934
apparso il Pontefice, e che ognuno fissava senza il
240
1934
quello, con la leggerezza che Carolina aveva saputo dare
241
1934
quali siano le cose che colpiscono a prima vista
242
1934
quell’assieme di case che si chiama Santa Maria
243
1934
passaggio di troppe cose che lo riguardano a volo
244
1934
e meglio sarebbe dire che mai lo riguardano e
245
1934
già abbiamo discusso, e che noi non riguardano per
246
1934
nostra attenzione una cosa che lo riguarda davvero e
247
1934
le nostre mire; soste che si prolungano il tempo
248
1934
della preziosa bardatura, e che mordevano il freno mostrando
249
1934
senz’altro; vecchie, oltre che per gli anni, di
250
1934
brutte e grinzose impunentemente, che nulla fanno per attenuare
251
1934
facce e persone, ma che anzi anticiparono la vecchiezza
252
1934
da risultare aggressive. Più che un’ostentata rinunzia, certe
253
1934
così lucide e belle, ché minore assai ne desterebbero
254
1934
un prelato importante; importanza che si rivela con la
255
1934
dove, un prete giovane, che oltre al rosso delle
256
1934
ammirazione. ¶ E avviene altresì, che fermandosi a colpo nei
257
1934
o ad un fanciullo che si trova nel mezzo
258
1934
hanno pronunziato il nome che tutte le mani si
259
1934
leoni di terra cotta che superano in dimestichezza tutti
260
1934
una grande persiana verde che scorre su due guide
261
1934
simmetria, e si capisce che fanno parte del tutto
262
1934
di famiglia, così palese, che dona loro una faccia
263
1934
ciondolano svenute; per modo che uno di questi campi
264
1934
famoso ratto delle Sabine, che non dovevano essere tutte
265
1934
uno stanzone d’ingresso che comprende, oltre ad essa
266
1934
essa, le due finestre che la fiancheggiano strettamente. ¶ È
267
1934
fiancheggiano strettamente. ¶ È necessario che noi osserviamo bene questa
268
1934
osserviamo bene questa stanza che è, si può dire
269
1934
stanza di guardaroba; mentre che nella prima parte della
270
1934
camera da letto; mentre che alla parete in fondo
271
1934
un verde fosco, rabbrividevole, che fissa dall’alto, pensieroso
272
1934
poltrone e le seggiole che ne completano l’arredamento
273
1934
allarmanti misure, nello spazio che rimane intorno alla tavola
274
1934
di particolare riservatezza, e che fanno apparire la stanza
275
1934
e solida riputazione, dirò che le sorelle Materassi sono
276
1934
luce dei sole, e che durante il giorno pendono
277
1934
circondati da ombre peste che sfumavano sulla pelle del
278
1934
pelle del viso più che sfiorita divenuta arida, e
279
1934
non poteva concedersi. Femminilità che riappariva solo in rari
280
1934
momenti di riposo, e che oramai non il bisogno
281
1934
durissima divenuta regola. Più che la forza fisica risaltava
282
1934
donna la forza morale che la sosteneva. ¶ Contrariamente alla
283
1934
la sua esteriore femminilità, che nello sfiorire della persona
284
1934
e precaria; per modo che pareva appuntato con gli
285
1934
simile a quegli arbusti che per una possibilità di
286
1934
non c’è vento che li possa stroncare. Aveva
287
1934
e fini, voluminosi; e che teneva in una foggia
288
1934
testa fossero più numerosi che in quella della sorella
289
1934
provvidenza per il beneficio che le arreca. Cosicché oltre
290
1934
le arreca. Cosicché oltre che gli occhi per rassegnazione
291
1934
accogliere tutte le scolature che non finisce mai di
292
1934
paeselli di seconda luce che intraprendo a descrivervi, e
293
1934
cinto da mura altissime che mostrano nell’angolo, sotto
294
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una lapide per ricordare che in quel convento venne
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circondata da grandi piante, che sta, come una vecchia
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villino moderno, civettuolo, sfacciatello, che guarda, come la nuora
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cancelletto bianco atto, più che a nasconderlo a metterlo
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un solo arco, e che dal suo cantuccio t
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case formanti un quadrato che ci fa pensare a
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casa di tre piani che ha un po’ dell
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povera, e i bracci che raggiungono il muro sulla
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Salta subito agli occhi che tale costruzione venne eseguita
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in più riprese, e che il braccio sud è
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ornamentale non solo, ma che le sue finestre, anziché
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mezzodì verso Firenze, e che esso al cortile volge
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di un corridoio retrostante, che vi diresti aperta per
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parte privilegiata, la prima che incontriamo, possiede il suo
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ruggine. ¶ La strada maestra che attraversa queste costruzioni formandoci
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l’altra più piccola, che vi discende tra la
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Sovrasta un castello autentico che si chiama Poggio Gherardo
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del luogo, e coloro che hanno dimestichezza con esso
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Africo e il Mensola, che discendono il primo da
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fra l’erbe, ma che nell’ora del temporale
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proprio come i fanciulli che dopo essersi scalmanati e
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artisti nostri e stranieri che le abitarono operandovi, che
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che le abitarono operandovi, che ci vennero a chiedere
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campo è tanto vasto che qui lo spazio non
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il piede, dirò soltanto che fra questi due ruscelli
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duro, né si avverte che l’una abbia voglia
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di esso questo racconto, che ai loro piedi si
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quale noi chiamiamo Lucifero, che ancor luceva nella biancheggiante
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più ricevuti, parve loro che essi della loro venuta
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parve loro più bella che il dì passato, quanto
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quella conforme. E poi che col buon vino e
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il digiun rotto, acciò che di canto non fossero
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quelle medesime canzoni dicendo che essi dicevano: alle quali
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note aggiugnevano. Ma poi che l’ora del mangiar
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a grandissime schiere: il che, come di riguardare, così
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di ragionare. Ma poi che venuta fu la fine
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1934
rimosse, ancor più lieti che prima cominciarono a cantare
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1934
venuta già l’ora che tutti levati erano, e
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il Re ad Emilia che cominciasse. La qual lietamente
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d’entrare: per veder che? Come fra i cipressi
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il mio sguardo qualcosa che non si vede: che
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che non si vede: che? Fra le scope, le
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Sorelle Materassi” ¶ E ora che vi ho alla meglio
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a Coverciano ¶ Per coloro che non conoscono Firenze o
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strettamente non lasci supporre che il povero cittadino debba
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vi aggiungerò un dolcemente che mi pare tanto appropriato
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digradando, dalle più alte che si chiamano monti addirittura
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o cinquanta. Dirò anzi che da un lato soltanto
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scalinate: ¶ per le scalèe che si fèro ad etade
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1934
avesse capito giova spiegare che questo modo originale di
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1934
uso fiorentino e noi, che mai ci assumeremmo l
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il divino maestro, ammettiamo che lo fossero e tiriamo
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al Piazzale Michelangiolo e che molti, pur non avendo
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più o meno vaste che possono separarla da esse
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armoniosissime, giacché la cosa che salta agli occhi dello
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la linea di essa che veduta una volta non
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esprimere, per maggiore chiarezza, che quando è precisamente il
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è precisamente il caso che fa l’architetto, tutti
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aggiungere qualcosa o levare; che non cade mai nel
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mi affretterò ad aggiungere che una volta guardato bene
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ch’è doveroso affermare che di quanto il caso
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d’ogni stile, e che mai ne turbano l
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da parchi e giardini che invece di produrre una
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paesi e le borgate che la varietà del suolo
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apparire in un complesso che rende insaziabile l’occhio
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portandolo naturalmente alla conclusione che il secondo artefice, per
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suo segreto al punto che ora tutto sembra fatto
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1934
lui: dall’uomo, sì, che sempre e in ogni
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non riuscirono a trovare che una parola: «bella! bella
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stretti, ma si capisce che chi diceva «bella» ne
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non potendo ammettere bellezza che superi quella del proprio
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per un istante; parola che forma nella memoria, e
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fa, tratti di pianura che accompagnano a loro e
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accompagnano a loro e che voi, percorrendo per passeggiata
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mira, e quasi dispiacendovi che il tratto di pianura
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sia troppo lungo e che, sia pure per poco
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dal tono mansueto, rinunciatario; che avendo rinunziato a imporre
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un’immagine la positura, che se in questa terra
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cameriera o ancella; e che il più benevolo e
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quella cordialità di concessione che si usa verso la
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1934
usa verso la donna che ci apre la porta
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della dama di compagnia che mantiene il proprio rango
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bocca alla molta polvere che per colpa dell’altra
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sera, e alla motriglia che tale scorribanda le produce
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evidenza: Bellosguardo, e notate che molte ve ne sono
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utile a qualche cosa che non sia la pura
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la pura felicità visiva, che del resto non è
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nervose, isteriche, segaligne, ascetiche, che guardano il cielo con
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i gustosi asparagi, quello che l’altra divora nelle
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le fa arrivare qualcosa che non odora, e di
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lei solamente della sporcizia che con un cenno di
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pompiere… Povera disgraziata, vedrai che razza di pompiere! Piglialo
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con esattezza, si capisce che accarezzavano già per il
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e persone così contraddittoriamente che le dispute si accendevano
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Pareva a un tratto che l’enigma fosse risolto
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una notizia, un particolare che ricacciava tutto nelle tenebre
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mare. ¶ Le zie sentivano che questo principio non andava
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erano da un lavoro che non concedeva tregue? ¶ Le
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di occuparsene, la sola che avrebbe avuto il tempo
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1934
e marachelle, sempre adducendo che era coi contadini del
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turbamento e la novità che la presenza di Remo
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bolide fra quattro donne che spesso rimanevano interdette o
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sgomente dal poco parlare che faceva, o dal suo
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e dalle quali risultò che non possedeva nemmeno la
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licenza elementare inferiore, ma che aveva frequentato a malapena
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di tale responsabilità conclusero che certe cose succedevano soltanto
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le labbra questa parola che, è facile comprendere, non
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più, ma si capisce che anche quella qualifica apparteneva
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visita di grande importanza che nulla aveva in comune
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stato lucidato il pavimento, che ne aumentava l’aspetto
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l’aspetto mistico più che solenne. Infine era stato
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come neve sui rami, che gettavano un velo su
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quelli rosei dei peschi che già si insinuavano pungenti
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sibilline, dalle quali traspariva che tanti eccezionali preparativi erano
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avevano voluto, e giustamente, che il ragazzo vestisse di
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istituzione della morale borghese che tutto basa sopra le
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del Ponte a Mensola, che era stato a scuola
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di forma signorile, e che assumevano una grazia cervina
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del proprio stato, e che pareva un avvertimento più
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più per gli altri che per sé: un freno
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era finito di salire che già era ridisceso: bello
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pulimento, senza un capello che le cadesse per la
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bel grembiule di rigatino che conservava scrupolosamente le linee
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più superficiale via via che si allontanava, quasi che
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che si allontanava, quasi che la granata le si
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cucina, gridando alle padrone che il tranvai si avvicinava
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Per cui fu chiaro che non avevano interrotto il
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stato tanto da ammirare che il tempo era la
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era la sola cosa che mancasse, giacché lo stridore
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una treccia nera bellissima che avvolta intorno alla testina
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da educanda. Una ragazza che a prima vista poteva
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di quindici anni; ma che una più accurata indagine
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forse, certo schizzinosa, e che una volta guizzata dal
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Dopo quanti anni!» ¶ «Davvero.» ¶ «Che combinazione!» ¶ Dopo essersi guardate
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dal fiato grosso, e che le arrivavano molto in
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questa idea alla direttrice che rispose dall’alto del
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come le parole, e che mandavano alla baionetta i
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e nelle due poltrone che lo affiancavano, nell’una
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Remo accanto alla direttrice che pur non avendogli ancora
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per quella dei baci che la irritavano tanto senza
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perché, allo stesso modo che senza saper perché turbavano
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nel labbro superiore? ¶ Giselda, che non aveva aperto la
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alle spalle certe boccacce che fecero scoppiare dal ridere
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posso, e sempre temendo che non fosse pieno a
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un’espansione senza riserve, ché esso era pronto a
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nessuno escluso. Quella distanza che non erano riuscite a
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a mantenere per sé, ché il vicinato dopo un
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ridere le galline. Al che Teresa, gettando il tovagliolo
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tavola, aveva risposto autoritaria che le galline erano padronissime
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padronissime di ridere ma che lei, in casa sua
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casa sua, faceva quello che credeva bene di fare
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Carolina non aveva fatto che ribadire la risposta della
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sorella segnando dei “sì” che andavano dal soffitto all
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un pollo, intendeva dire che lei sapeva benissimo come
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perché Remo potesse capire che quella spesso spesso si
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popolo a Firenze; e che non bisognava darle ascolto
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rispettabili discussioni e differenze che lo riguardavano da vicino
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già appartenuta ai genitori, che nessuna delle sorelle aveva
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stupore. Aveva la finestra che guardava sui campi, ed
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esattamente sopra la cucina che, come tutte le stanze
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mobili di ottimo legno che il bravo fattore aveva
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su colonne di ferro che finivano in quattro pine
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campo ai sogni veri che erano di una vivida
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la fantasia. Della brocca che Niobe gli teneva sempre
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suo talento. Di maniera che appena alzato scendeva in
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mastello fuori della porticciola che metteva sul campo, e
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su questo punto adducendo che, se quella era la
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di vigoria e felicità che rivelava la faccia asciugandosi
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tale argomento, essa rispose che lì non c’era
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fiume, poi, replicò: “e che ne voleva fare del
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desiderio infallibile. Si capisce che attraverso i campi e
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colpì le nostre donne che per la prima volta
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delle scale, ma trovò che la finestra era la
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l’inferriata di Niobe che, intenta a bollire il
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ultima boccata di fiato che l’era rimasta nella
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apparizione ammonitrice? Il diavolo che la veniva a prendere
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anch’essa e trovò che l’esercizio era ammirevole
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preoccupata per il male che il ragazzo avrebbe potuto
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strascicando le parole. Conclusero che anche a loro sarebbe
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Niobe, rinchiuse nel sottoscala che serviva da ripostiglio e
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sono ancora scese?”. Sapeva che a quell’ora c
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porticina, e guardando Niobe che non si teneva più
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sua camera, facendo vedere che non soltanto sapeva scendere
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all’altra per assicurarle che scalar quella casa era
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senza difficoltà; per modo che le poverette presero a
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fare il pompiere.” Al che il ragazzo non dimostrò
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non apre la bocca che per dire delle sciocchezze
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infine, la sola persona che non aveva mai voluto
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riparare quelle donne straordinarie: «che donne!». Avevano fatto fronte
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riempito tutte le buche: «che donne!». ¶ Remo parlava poco
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quelli, non sapendo più che pesci si prendere, protestavano
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mantenersi così bene educato che neppure accennava a certi
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scrutarlo domandandosi con insistenza che bestia fosse, se assomigliasse
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Ah! Ah!» e in che; e passatane in rivista
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toro e il bruco, che somigliava alla madre soltanto
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per insulsa o intrigante che fosse, capace di smuoverlo
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attitudine, dimostrando l’effetto che devono fare gli zeffiri
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nuovo, fra gente sconosciuta; che si vergognasse, soffrisse, non
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madre; quanti figli avesse, che facessero di mestiere, per
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ne sorrideva aperto; cose che gli apparivano bizzarre e
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disciplina le due donne che formavano un corpo solo
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benessere sconosciuto e inaspettato che dava una rapida ebbrezza
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gesto rivelatore così evidente che le pose in scompiglio
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il gesto alle donne che smisero di lavorare tenendosi
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prima volta le cose che creavano da più di
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senso sconosciuto e strano che la spingeva ad abbracciarlo
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ritrarre turbata più assai che se quello le avesse