Lorenzo Marone, Magari domani resto, 2017

shopping mi coinvolgerà. A che ora posso smontare?”. ¶ “Un

di pazienza, Luce, vedrai che qualcosa salterà fuori prima

Sono solo due giorni che le stai appresso.” ¶ “Solo

dedicandomi a tre africani che in genere vendono occhiali

su via Toledo, e che ora stanno risalendo il

mai vista consumare qualcosa che non sia acqua o

come tutte le persone che si nascondono sempre dietro

dietro una risata. Ricordo che mia nonna una mattina

sprecare le tue risate, che un domani ti serviranno

a me pare proprio che ’sta benedetta signora Bonavita

lui appena mi vede, “che c’è, vuoi farti

ridere. ¶ “No, lo sai che non torno mai indietro

Piuttosto, esci un attimo, che ti devo parlare.” ¶ “Che

che ti devo parlare.” ¶ “Che è stato?” e si

Senti, ma quella signora che è venuta stamattina da

mi guarda senza capire. “Che tipa è?” riesco infine

qualche modo giustificarmi. È che mi sento in colpa

in compagnia di mamma, che sui sensi di colpa

all’università, ed ecco che il miserabile torna a

tecnica di comprovata efficacia che mi aiuta a sentirmi

Ma torniamo a Genny, che di tutti questi argomenti

non sa nulla e che del mio senso di

mi restituisce l’accendino che gli ho prestato e

E com’è?” ¶ “In che senso?” ¶ “Il marito di

Lui si insospettisce: “Ma che so’ tutte ’ste domande

per la tua strada, che sì ’na grande!” ¶ Quindi

alla strada la domanda che non ho avuto il

fare a lui e che mi è rimasta sulla

come abbiamo immaginato ¶ “Allora, che mi racconti?” ¶ “Niente, don

un uomo sulla settantina che vive solo e sulla

porta Agata, la polacca che lo accudisce. Mi dedicò

contro di lui, è che non mi piace sentirmi

avrei bisogno di qualcuno che mi cucini per il

tu guarda ’nu poco che mi doveva capitare, ricordo

mi doveva capitare, ricordo che pensai un attimo prima

pensai un attimo prima che lui tornasse a parlare

le sembro il tipo che si mette a cucinare

quando tornò serio, “basta che le spieghi la situazione

situazione e sono certa che le prepara anche il

lei durante il giorno, ché io devo andare a

andare a lavorare?” ¶ “Ma che cane è?” ¶ “E che

che cane è?” ¶ “E che ne saccio, e ’nu

Perché, cambia qualcosa di che razza è?” ¶ “No, no

insiste! Le ho detto che non è mio marito

c’è più quello che chiama mio marito, perché

però mi deve promettere che non mi farà domande

personali. Non voglio gente che ficchi il naso nella

con entusiasmo. “Vorrà dire che parleremo della mia di

il mio dio più che ad Apollo assomigliava ad

nero sotto le unghie, che passava tutte e cinque

fumare. Eppure loro sostenevano che fosse bellissimo e facevano

però non potevo negare che subissi il fascino degli

a farmi comprendere definitivamente che non erano le donne

piacermi, ma la gentilezza. Che non avevo mai conosciuto

dicevamo della statua vivente, che poi non è altro

poi non è altro che un artista di strada

un verde talmente luminoso che sul casco riverberano i

anche la pedana (senza, che soldatino sarebbe?). Alleria fa

a scodinzolare interessato. ¶ “Ma che fai?” dico e lo

il soldato. Stupido cane che ha creduto fino in

inganno e ora pensa che il manichino sia il

cade, allora Cane Superiore (che in quest’occasione di

dimostra ben poco), vedendo che di grattatine e coccole

noto la sua pupilla che si sposta rapida. Dovrei

scena è così comica che non posso fare a

Alleria ha la lingua che ormai assomiglia a quella

muto nonostante il casino che avviene al suo fianco

il cane, “è solo che la situazione è proprio

fianco, la lingua penzoloni che ricorda un giardino inglese

inglese e la coda che oscilla a destra e

una femmina senza pudore, che alla sua età si

di quello dei passanti che si fermano a curiosare

dissi a mia madre che volevo fare la penalista

in questo ramo!”. ¶ “Ma che ne sai tu dei

capo per farmi capire che non approvava la scelta

e mi allontanai, “ma che gli devo dire, sentiamo

Gli spieghi la situazione, che sei laureata e cerchi

azienda di pompe funebri, che deve molto al parroco

fare la pietosa...” ¶ Solo che lei rimase in silenzio

scoccio. Tanto ho capito che sarà il Signore a

e non di quel che faccio, potresti chiedermi di

un sorriso e dirmi che andrà tutto bene. Ma

un istante nella cucina che puzzava di aceto, i

i denti serrati, sperando che mia madre si girasse

si girasse e sorridesse, che dicesse che sì, avevo

e sorridesse, che dicesse che sì, avevo ragione, ma

un lavoro appassionante, vuoi che nessuno ti dica mai

figura solida e schietta che, però, non aveva la

fondo. Eravamo due donne che si amavano e non

essere felici. È solo che ho paura che, mentre

solo che ho paura che, mentre tu stai qui

a nascondere la rabbia che conflagrò debole, quasi chiedendo

una sola piccola lacrima che scalfì la mia corazza

la detective privata, io che non ho mai sopportato

il pacchetto di sigarette che non abbandona mai. Disto

Geronimo. ¶ “Sono in tribunale, che bbuò?” esordisce lui con

tutto a un tratto? Che fai, lo stronzo vuole

risposto: “Luce, ma tu che vvuò a me, pensavo

vvuò a me, pensavo che non te ne importasse

ha guardata senza sapere che cosa rispondere. ¶ “È il

maggior parte delle persone che idealizza i tempi andati

tentato di interrompermi, solo che ormai ero partita. ¶ “Insomma

e allora ho notato che Alleria si era seduto

quando si annoia, e che Sasà, invece, era arretrato

e poco ci mancava che mi portassi la mano

erano buone probabilità, insomma, che avessi marchiato a fuoco

prendendomela col povero Alleria che si era piantato per

lo sono inventato?” ¶ “Ma che vai dicenne, Luce?” ¶ “No

Luce?” ¶ “No, scusami, è che per un attimo ho

un attimo ho pensato che fosse stata un’allucinazione

un’allucinazione: un muratore che nei Quartieri Spagnoli attende

e non sai quel che fai...”. ¶ “Uè, picceré, ho

schifezza. E avere a che fare con lo schifo

senza voltarmi. ¶ Il bastardo che cerca casa nei paraggi

di rabbia e livore che quasi mi verrebbe voglia

la massa di gente che cammina inebetita scrutando le

con tutte quelle persone che si accalcano e intralciano

fra me e lui, che è sì un cane

non ha la cazzimma, che è una cosa tutta

ricerca del fantomatico personaggio che di lì a poco

sulla nostra strada e che nella sua testa, immagino

occhi. ¶ Avere la prova che tutti i maschi sono

soprattutto, la sua attenzione (che per un intervallo infinitesimale

c’è il rischio che, se non calcoli bene

di sviluppare capacità straordinarie che neanche sa di possedere

poetici incontri di sguardi che da sempre si ripetono

ecco il mio stupore, che non mi fa incazzare

la grandezza dell’umanità, che per riprodursi ha imparato

classici soldatini di plastica che un tempo si acquistavano

li amava così tanto che, a volte, per fargli

giocarci io, di modo che lui fosse costretto a

c’è cosa peggiore che essere possessivi. Sono oggetti

Antonio alle mie spalle, che ogni tanto cercava di

alla guerra i soldatini, ché a me la guerra

dei famosi cuscinetti. Ricordo che in seconda media fui

da una primavera ormonale che mi scombussolò e mi

le due minute sorelle che ancora porto in petto

improvviso non avevo occhi che per un ragazzo, uno

terza, e ogni volta che mi imbattevo in lui

colore delle ciliegie, tanto che una mattina, rientrata in

insegnante si preoccupò temendo che avessi preso un colpo

sole. Il fatto è che quel ragazzo era per

capelli biondi e lunghi che gli cadevano sulle spalle

due e a comprendere che il mio dio più

come una matrona romana, che adesso sta abbracciando il

caffè. ¶ “La mia causa? Che significa?” chiedo disorientata. Spengo

del figlio perché sostiene che la moglie sia irresponsabile

un’occhiata alla mamma che ha appena tolto lo

Come fai a dirlo? Che c’hai, i superpoteri

qualcosa, qualunque cosa dimostri che chella femmina nun è

distanza di sicurezza. ¶ “In che senso, scusi?” ¶ “Nel senso

senso, scusi?” ¶ “Nel senso che abbiamo bisogno di prove

la controparte? È questo che mi sta chiedendo? Di

rivoluzionario: “Perché, siamo certi che il nostro cliente sia

È così? Ti ricordo che facciamo gli avvocati, non

cliente si dice convinto che quella non sia una

qualcosa, ma non so che dire, perciò resto a

Ti sarà semplice capire che combina, è della tua

A parte il fatto che non so cosa pensi

neanche mi interessa saperlo, ché tanto prima o poi

paese si chiama ‘pedinare’.” ¶ “Che parolone! Cerca di vedere

serio e chiede: “Preferisci che dia il lavoro a

piace per niente, solo che ho un affitto da

badare, e una mamma che ogni giorno mi chiede

a vivere da lei, ché siamo entrambe sole e

pure fare, anzi diciamo che sto iniziando a entrare

la fine della zitella che accudisce la povera mamma

questa specie di lavoro che mi ritrovo per le

questa specie di Gargamella che mi corteggia senza remore

lo paga il marito, che le passa pure gli

avviarci verso l’auto, che si apre con un

a guardare il bambino che saltella mentre racconta qualcosa

una sensazione di malessere che non è solo e

illustro la causa scatenante che ha prodotto in me

la quale convivo spesso, ché di mio sono già

fra i vichi. Sarà che alla sua padrona piace

è possibile), fatto sta che il mio è un

iniziare una discussione (cosa che, in realtà, faceva solo

rispondo male a Manuel, che quasi sempre non c

niente. Il fatto è che la vita di un

altro quella del mio), che almeno facesse come gli

In realtà il sentimento che ho provato a illustrare

di ben più potente, che ti corrode e lacera

esordito: “Uè, picceré, e che fine hai fatto?”. ¶ Solo

perché lo fa Antonio, che è il suo migliore

periodo,” ho ribattuto. ¶ Senza che chiedessi nulla, lui mi

a giocare con Alleria, che quando si tratta di

e ho capito”. ¶ “E che vuleva?” ¶ “Sta cercando una

Una casa. Ha detto che si è trovato bene

sono buoni.” ¶ “E tu che gli hai detto?” ¶ “E

gli hai detto?” ¶ “E che gli ho detto, che

che gli ho detto, che mia sorella fra poco

al petto, il sole che gli illumina il viso

scorbutico e il vento che gli scompiglia i pochi

a farsi benedire. È che l’atmosfera di inizio

odore di ragù genovese che sguscia da una finestra

sconsacrata. Persino Arminio Geronimo, che se non fosse qui

una specie di baciamano che mi lascia disorientata, perché

ieri mi ha detto che sarebbe passato a prendermi

sia questo benedetto lavoro, che dopo quasi due anni

nulla di serio, dicendo che dovevo prima fare pratica

voltò e domandò: “In che senso?”. ¶ “Nel senso che

che senso?”. ¶ “Nel senso che non faccio più adempimenti

ripetevo la solita frase che da sempre serve a

studio Geronimo, un quarantenne che si sfonda di lettini

le mani curate. Uno che a pranzo va in

sicurezze nelle tasche. Uno che piace, insomma, che in

Uno che piace, insomma, che in tribunale è sempre

un capannello di colleghi che lo idolatrano e ridono

sue battute stupide. Uno che scopa molto. E questo

Pozzi, allora sei uno che conta. ¶ “’A primmavera ti

la sua strada, convinto che alla fine riuscirà a

ancora capito, gli uomini che sono certi di poterti

sicuri di sé, quelli che non hanno mai una

ribattere a modo, solo che l’avvocato decide di

il refolo di vento che mi porta un po

primo incrocio. ¶ “Un parcheggio? Che deve fare con un

fare con un parcheggio?” ¶ “Che si fa con un

sguardo accusatorio, lo stesso che uso quando mi fanno

e poco ci manca che inizi a cacciare il

potuto fare il frescone che ti apre lo sportello

po’ di sicurezze. È che bisogna sedersi a tavola

dei quali si circonda, che cosa possono sapere. ¶ La

acquista centinaia di fiori che dovranno poi essere potati

Una mansione tutt’altro che agevole, in quanto ogni

ragionare, ma lei rispose che è importante che la

rispose che è importante che la casa del Signore

sbuffai e passai oltre. “Che io sappia, il Signore

momento disse di no, ché aveva già tanti collaboratori

colloquio. ¶ Il fattore decisivo che suscitò in lui simpatia

quanto piuttosto il fatto che alla famosa chiacchierata presso

decisivo dettaglio. ¶ Si dice che la vita si dipani

in modo imprevedibile e che i bivi che ci

e che i bivi che ci portano a cambiare

il cinguettio dei passerotti che ci ricordano che la

passerotti che ci ricordano che la primavera sta, infine

plotone infinito di motorini che sfrecciano su e giù

sguardo da pesce lesso che si sente irresistibile e

stessimo prendendo un caffè che prelude a un amplesso

cavallo e i tacchi che sembrano dei trampoli, truccata

la nostra attenzione, men che meno preoccupazione. Dovrei odiarlo

al riguardo, ma so che molti si sono fatti

sono fatti un’idea, che è anche la più

più semplice, e cioè che Pasquale Di Notte stesse

pensare di lui quello che ho sempre pensato, che

che ho sempre pensato, che fosse una persona sì

con una grande forza che probabilmente nemmeno sapeva di

detestarlo per tutto quello che ci ha fatto, per

ha fatto, per quello che non mi ha dato

l’unico vero insegnamento che mi ha trasmesso: non

proprio Rosaria Di Notte, che è un nome comune

un inquietante silenzio prima che una vecchia zia scoppiasse

pazzià!”. ¶ Il problema è che sul punto Pasquale non

Il resoconto di ciò che successe dopo è ormai

fratello di mia madre che ora non c’è

parlarono per settimane, tanto che papà, per farsi perdonare

e il momento romantico che ne scaturì, è frutto

piace pensarlo. Fatto sta che da allora mamma non

più separata dal gioiello che porta ancora indosso. A

chi s’arricorda...”. ¶ È che non le è mai

papà, credo perché teme che in tal modo si

possa scalfire l’odio che prova ancora nei suoi

nei suoi confronti, odio che per certi versi ha

ci pensò nonna Giuseppina, che era sì vecchia, ma

a mammet’, le cose che non valgono nulla ci

dimentichiamo chissà dove. Quelle che amiamo, invece, le custodiamo

avess’ licenzià per quello che hai appena detto, ’o

quella categoria di persone che quando desidera tenerti a

Perciò ribattei subito, prima che lui potesse aggiungere altro

sullo scherzo; sempre meglio che affrontare una ragazza nevrotica

con un tacchino lesso che mi si è abbarbicato

complimenti di un settantenne che si sarebbe volentieri fatto

l’ho mai detto che sei proprio seducente?”. ¶ Al

a fissarlo per accertarmi che avesse capito. Ma lui

spettacolo delle striature rosse che lo facevano assomigliare a

lo vede, sono una che non sta mai ferma

sempre a pariare, quelli che non crescono mai e

solo a se stessi, che ridono di continuo e

per un attimo, prima che io tornassi a parlare

faccio scoppiare un casino che neanche immagina, e dico

neanche immagina, e dico che mi ha infilato una

negli occhi e ribatté: “Che donna che sei, Luce

e ribatté: “Che donna che sei, Luce! Se avessi

ho ancora parlato), colui che da un anno mi

permette di fare quello che ho sempre desiderato, la

velato corteggiamento. ¶ Mi sa che è giunto il momento

fotte degli addobbi ¶ Solo che appena scendo per strada

lo trovo in piedi che mi aspetta fuori dall

di dio. ¶ Fatto sta che riuscii a non piangere

più miserabile del miserabile che aveva appena fatto le

una parte di me che desiderava credere alle favole

quando mi resi conto che bisognava gettare la spazzatura

il mio papà. Solo che quella sera di uomini

arrivò il secondo lamento, che sembrava provenire proprio dai

un cucciolo di cane che mi guardava con occhi

occhi lucidi. ¶ “E tu che cavolo ci fai qua

bofonchiando contro i vermi che lo avevano abbandonato. ¶ “E

stu suricillo?” chiese Patrizia, che stava fumando appoggiata al

è una ragazza simpatica che abita in una monocamera

piano terra, in quella che una volta doveva essere

certo punto ha deciso che essere femmina era più

di rimmel sugli occhi che neanche Cleopatra, le unghie

imbalsamate, e una minigonna che ha sempre difficoltà a

queste parti, un travestito che, racconta qualche malalingua, per

occhi. “Ma tu guarda che brutta gente che esiste

guarda che brutta gente che esiste,” commentò avvicinandosi con

fan sfegatata dei neomelodici, che ascolta a tutto volume

la porta. ¶ È così che è entrato Alleria nella

cuscino del bastardo (il che mi diede una certa

tuffai sul materasso. Solo che il cane continuava a

mi leccava il gomito che decisi che la mia

il gomito che decisi che la mia vita non

allegria, anzi l’ironia, che da allora mi fa

scontro con Arminio Geronimo, che resta pur sempre il

Insomma, ero così arrabbiata che dimenticai le finte buone

le finte buone maniere che di tanto in tanto

schiocche rosse in faccia che nemmeno Heidi, la camicetta

se alla prima bestemmia, che non posso riportare, o

disse: “Uè, Luce, e che hai combinato?”. ¶ Non risposi

risposi, e fu allora che l’avvocato pronunciò la

avvocato pronunciò la frase che avrebbe cambiato per sempre

quel punto l’arraggio (che è sì una normale

questa confidenza, mi scusi? Che ne sa di come

soprattutto, pensi a lei, che se a letto è

avess’ licenzià per quello che hai appena detto, ’o

figura e merd’, ma che ci devo fare se

andò. La mamma sostiene che lei voleva chiamarmi semplicemente

un giorno lei, convinta che con quell’astuta mossa

lui, ma nemmeno io che non lo lasciavo ero

di tanti anni fa. ¶ “Che ti piaceva di lui

padre dissennato. L’uomo che una mattina di dicembre

a mamma per dirle che il marito era stato

da chiarire. Sapemmo poi che l’avevano freddato in

America e non so che cosa avesse combinato per

ammazzare, ma sono certa che non stesse facendo nulla

strani e ambiziosi, e che deve aver pestato i

A quelli che resistono. ¶ E tirano avanti

vivi, ma devi sapere che li hai, devi sapere

li hai, devi sapere che sei parte di loro

vero, ma ho letto che in Vermont le mogli

impiantare protesi dentarie, e che nello Swaziland le donne

le donne fanno ciò che vogliono (almeno nella maggior

Alleria, il cane spelacchiato che vigila sulla mia vita

bagno e il balconcino che affaccia su un vicolo

ai lati della testa che sfidano la gravità, un

denti storti e gialli che gli pendono dalla bocca

tipo. Il problema è che quest’uomo che mi

è che quest’uomo che mi saltella attorno da

mio capo, quello, cioè, che mi paga uno stipendio

quarant’anni a Napoli che non si sia insultata

una lince per quel che riguarda tresche extraconiugali e

in piedi un sistema che gira alla perfezione, dove

cifre notevoli dalle assicurazioni che nulla possono. Arminio Geronimo

fitta rete di persone che si adoperano ogni giorno

sempre sui più deboli, che sono costretti a pagare

semplice motorino. Ma questo, che poi è il motivo

alcuni sono semplici ragazzotti che ne approfittano per portarsi

le sue piccole mani che si infilano come serpi

via delle gambe minute che reggono un busto possente

attività criminosa. ¶ La domanda che sorge spontanea è: perché

e un po’ pignola, che paga le multe il

furbetti. Con l’aggravante che io, al contrario di

lo considerano per quello che è: un avvoltoio! Nessuno

spiattellargli in faccia ciò che pensa, nessuno si è

sempre si prende confidenze che nessuno gli ha dato

una storia seria e che perciò aveva bisogno di

per urlargli in faccia che nessuno gli aveva mai

chiesto di essere serio, che non avevo alcun bisogno

alcun bisogno di serietà, che, anzi, già ne avevo

troppa nell’infanzia e che adesso mi andava benissimo

vita scalcinata e ironica che, almeno, sapeva come rubarmi

sorriso. Il fatto è che il miserabile la vita

le valigie e disse che mi avrebbe chiamata presto

Due giorni dopo seppi che era partito con gli

gli scrissi un messaggio che pregai oltrepassasse la dogana

qualcosa tipo: “Spero tanto che farai una cazzata delle

delle tue, di modo che la polizia thailandese ti

aggiunsi un bel “vaffanculo”, che in tali casi ci

proposito del pomeriggio, quello che mi ero detta fra

e me, e cioè che lo scombussolamento non avrebbe

E fra le cose che scorrevano, anche se con

insieme agli altri australopitechi che lo accerchiavano. Siccome adesso

con un certo orgoglio che la mia personale battaglia

mi portò a pensare che anche i Fonzies facessero

calma. “Manuel, che vuoi?” ¶ “Che voglio?” ¶ “Stai facendo lo

e occhi dolci. Allora, che vuoi?” ¶ Lui non demorde

Dannato sistema nervoso simpatico che dilata i vasi sanguigni

sanguigni fregandosene di ciò che voglio e facendomi diventare

del colore dei puparuoli che friggeva mia madre a

conti Manuel ha ammesso che il mio posteriore non

qualche modo lusingata. Possibile che sia anch’io una

una di quelle stronzette che fa tanto chiasso per

posso permettermelo, a meno che non voglia subire un

Be’, non è quello che cercano tutte le donne

sicurezza è quella cosa che ci fa sentire morti

po’ di sana autoironia. Che poi, diamine, non so

a una persona colta che non spiccica un sorriso

più brava a ricambiare che a dare, perciò se

rischierei di morire senza che le mie labbra ne

dissolvere la strana vocina che da qualche minuto mi

orecchio pur di sussurrarmi che, in fin dei conti

nottata con l’adone che ho di fronte non

oltraggio alla mia dignità. Che poi, a dirla tutta

vocina continua a ripetermi che un amplesso con il

Senti, la verità è che l’avvocato mi ha

affiancarti perché temeva proprio che tu potessi venire meno

poi perché la gente che ruota attorno alla causa

detto ad Arminio.” ¶ “Cosa?” ¶ “Che dovremmo rinunciare all’incarico

sue lusinghe. ¶ “Per quel che mi riguarda, puoi star

sapevo...” ¶ “Eh già, solo che entrambi gli avvocati ai

con chi avevano a che fare, hanno rinunciato al

il figlio.” ¶ “E Geronimo che dice?” ¶ “Arminio, lo sai

se è diventato quel che è diventato, lo deve

La situazione è delicata...” ¶ “Che ci pensasse pure, tanto

per rispondergli a modo, ché se c’è una

c’è una cosa che mi dà fastidio del

del genere maschile è che si arroga il diritto

segretaria...” ¶ “Luce, e dico che sì, ma non sto

per tutto il periodo che sono stata con il

gentile con la vita, ché tanto lei gentile con

di ogni tipo. ¶ È che forse gli altri si

Nell’infilarmi l’accappatoio che avevo poggiato sul water

la cinta. Ogni volta che esco dalla cabina doccia

dalla cabina doccia penso che devo comprare una cinta

casa con questo coso che svolazza e lascia intravedere

mille goccioline d’acqua che si incontrano e si

qualche giorno fa. ¶ A che serve sta’ accussì, sempe

Mio fratello Antonio? Quello che non si fa sentire

persone, e sono tante, che riescono a farmi salire

è solo un gatto che si lava il sedere

velocemente i possibili guai che Antonio può aver combinato

ha messo incinta qualcuna. ¶ “Che è successo?” ¶ “Be’, ecco

Iamme, preparatevi,” disse poi, “che stasera vi porto allo

io, invece, guardai mamma che fissava il marito sulla

spalle. ¶ “E come andate, che stiamo senza macchina?” ¶ “L

vecchia Seicento amaranto scassata che impiegò non so quanto

da trascorrere con lui, che non c’era mai

all’insù in attesa che qualche anima pia ci

caricasse, lui arrotolava quella che all’epoca pensavamo fosse

ci sta dentro”. ¶ Arrivammo che il secondo tempo era

delle curve, dalla gente che ballava e rideva. ¶ E

giunse pure il gol, che per gli altri era

e tre, con papà che ci riempiva di baci

a proteggere le persone che amano. ¶ Ma è meglio

presente e a me che sono appena arrivata in

e non passa giorno che si presenti in ufficio

instaura un circolo vizioso che mi porta a ricevere

tanto con la Forino, che qualche volta, in mia

definita, nello stile british che lo contraddistingue, come “’nu

mi sembra facile capire che il tanto agognato sorriso

sua voce mi ricorda che la Forino è ancora

ero la prima donna che varcava la soglia dello

so quanto, e immaginò che potessi anch’io innamorarmi

poco, giusto il tempo che ci misi a capire

capirebbe pure mia mamma, che è cattolica bigotta e

espressione contrita, replicò: “Ma che vuoi?”. ¶ “Be’,” proseguii, “mi

a quell’idiota impomatato, che già se lo crede

dedicò un bel sorriso. Che figlia di ’ntrocchia che

Che figlia di ’ntrocchia che sono, pensai soddisfatta, e

saluto, “tu lo sapevi che il marito di Carmen

tutti!” ¶ “Be’, ti assicuro che all’inizio Arminio non

Abbassa la voce...” ¶ “Allora, che avete intenzione di fare

intenzione di fare?” ¶ “In che senso?” ¶ “Continueremo a difendere

il nodo della cravatta che gli comprime il gargarozzo

mano fra i capelli, che se ci fosse Giovanna

il mio, “lo so che il mio fascino non

specchio e io rimugino. ¶ “Che c’è, Di Notte

di frutta. ¶ “Allora,” incalzo, “che pensi di fare?” ¶ “Che

che pensi di fare?” ¶ “Che dovrei fare?” ¶ “Forse dovremmo

a parte il fatto che quelli che definiscono il

il fatto che quelli che definiscono il denaro ‘soldini

e ti posso assicurare che non è vero che

che non è vero che non è una buona

dire, se non fosse che i bambini mi stanno

così o ci fai?”. ¶ “Che vuoi dire?” ¶ “Cioè, davvero

scoppiare dal ridere. Solo che lui si avvicina e

color mare dei Caraibi che mi trapassano. Quindi se

di qualsivoglia reazione. È che sono presa dal chiedermi

ha montato due turchesi che riverberano il sole. Poi

riconquistare la calma. “Manuel, che vuoi?” ¶ “Che voglio?” ¶ “Stai

lucidi del tuo cane che ti fissano senza un

piuttosto di “attenzioni”. ¶ Quello che ci manca, tutto quello

ci manca, tutto quello che può farci sentire meglio

in questa piccola parolina che un cane conosce molto

ho addirittura la borsa che pende da una spalla

mostrare ai miei colleghi che sono anch’io donna

dimenticano il piccolo particolare che nell’appartamento c’è

calcio e sul Napoli, che sul diritto. ¶ Per fortuna

borsa così tante volte che impiegai pochi minuti per

io a calcio. Solo che non avevo fatto i

desiderio e lei pensò che stessi scherzando. Solo dopo

ma tu sì femmena, che devi fare con questo

magra, bassina e veloce. Che ne dici?”. ¶ “Voglio giocare

stanza per farmi capire che intendeva chiuso il discorso

corsi da nonna Giuseppina, che viveva da sola in

i soliti biscotti caldi che preparava con le sue

tutto il lavello, e che diamine! Ma poi cosa

di un ingrediente speciale che proprio non riesco a

luogo. Il fatto è che proprio non riuscivo ad

non riuscivo ad accettare che lei provasse ancora astio