Emilio Salgari, La tigre della Malesia, 1883

s'empirono di lagrime che inondarono i loro volti

Sandokan con una voce che lo strazio dell'anima

lontani da questi luoghi che un dì erano nostri

emigrare, è la legge che ci imporranno i forti

fatalità così vuole. ¶ "Credete che io non soffra nell

nell'abbandonare questi luoghi che erano a me tanto

prodi, è la legge che subiscono anche gli eroi

io perderò il mio che mi ero guadagnato a

capitano! - esclamò Giro Batoë che piangeva come un fanciullo

emigrare da questi luoghi che erano vostri? Rimanete, sarete

Vi ha il destino che ci condanna - rispose Sandokan

vi ha una fanciulla che io amo e sento

io amo e sento che accanto a essa non

miei, sono della giovanetta che ha avuto il coraggio

cento e cento tigri che vi difenderanno dì e

da quella seducente giovanetta che trovava degna diventasse regina

diventasse regina. - Non avrete che da parlare perché cento

fra noi! ¶ Fu allora che la giovanetta sino allora

diss'ella con voce che non tremava. - E se

il vincolo ormai invisibile che mi lega a Labuan

di quella patria derisoria che non amo più, e

dalla quale non ebbi che una goccia di sangue

più uomini, erano titani che lavoravano con energia sovrumana

loro isola minacciata, titani che s'affannavano attorno alle

batterie e alle trincee, che battevano furiosamente le rupi

scheggione da far barricate, che scavavano fossati, che rotolavan

barricate, che scavavano fossati, che rotolavan botti ricolme di

botti ricolme di sassi, che portavan sacchi zeppi di

sacchi zeppi di terra, che mettevano in batteria cannoni

cannoni, mortai e spingarde, che preparavano mine per ogni

mine per ogni dove, che empivano gabbioni di rottami

gabbioni di rottami e che abbattevano alberi per elevare

palizzate lungo la costa, che affilavano armi e che

che affilavano armi e che fondevano palle e bombe

uni, con un sorriso che li faceva delirare vieppiù

con un'attività febbrile che pareva pazzia. Altro che

che pareva pazzia. Altro che titano! La Tigre della

ovunque, facendo il lavoro che dieci uomini non sarebbero

sol istante di tempo che era preziosissimo. La cannoniera

loro vene, ben sapendo che aspettava l'arrivo di

una metà dei pirati che avevano condotti i prahos

occidentale, e le notizie che essi portarono non furono

di essi a Sandokan che l'interrogava - vi sono

hanno parlato, e pare che sieno sbarcati più di

essi. ¶ - E gl'indigeni che pensano delle giacche rosse

capitano. Mi hanno assicurato che li odiano, che non

assicurato che li odiano, che non vogliono saperne di

mormorò Sandokan. - Non siamo che trentanove o quaranta, un

fatti parlare. Io sapeva che tu mi eri vicino

tu mi eri vicino, che mi spiavi dietro il

dietro il cespuglio. ¶ - E che avete fatto dei miei

brigante! - esclamò il soldato che indietreggiò prendendolo di mira

della polvere. Ancor prima che il sergente potesse impugnare

grazia! - balbettò il poveretto che si sentiva strozzare. Sandokan

sul soldato due occhi che facevano paura. ¶ - Vedi - gli

Come potevi tu ammettere che io, spirito infernale, mi

mi lasciassi ammazzare? Io, che sfidai il fuoco di

di mille cannoni, io che affrontai la morte in

in cento abbordaggi, io che sono protetto da Belzebù

sarà mai quella mano che ardirà alzarsi sulla moglie

rizzandosi fieramente. - Credi tu che io me la lascierò

miei tigrotti. ¶ - Si vede che tu parli seriamente. E

si imbarazzava. - Io so che tu l'ami, Yanez

Tigre e dal Portoghese che li incoraggiavano colla voce

spingarde disarmando i prahos che ormai dovevano cadere sotto

contavano dei più esperimentati, che avrebbero potuto dar dei

affaccendavano a schiodar cannoni che fortunatamente erano in numero

ritirare i cannoni. ¶ Appena che il sole si tuffò

e più coraggiosi pirati che avesse Mompracem, salivano la

al nome della Tigre che doveva fra poco morire

preparata una gran tavola che si curvava sotto il

enormi mazzi di fiori che si alzavano a gran

un profumo soave penetrante che inebriava, al quale si

della polvere di sandalo che ardeva sui vasi di

sì truce, sì maestosa che imponeva e che faceva

maestosa che imponeva e che faceva insieme tremare. ¶ Lei

bella, divina, più bella che mai, vestita in velluto

gran diadema di diamanti che mandava baleni sotto i

nebbia luminosa, una apparizione che incuteva rispetto, che affascinava

apparizione che incuteva rispetto, che affascinava, che metteva i

incuteva rispetto, che affascinava, che metteva i brividi, che

che metteva i brividi, che faceva girar la testa

fu il più sontuoso che fosse mai stato dato

volsero tutti i pirati, che non staccavano un sol

sguardi dei suoi tigrotti che lo fissavano in istrano

quasi feroce. S'indovinava che una terribil battaglia ferveva

una dolorosa missione quella che la fatalità tremenda che

che la fatalità tremenda che gravita su di noi

compiere quella terribile vendetta che aveva giurato di intraprendere

di intraprendere contro coloro che mi precipitarono dal trono

forte e temuta Mompracem che noi adottammo per patria

non ho più armi che mi sono state infrante

stella di Mompracem, bisogna che lo dica, dopo aver

volta contro il nemico che ci viene ad assalire

poi abbandoneremo questi luoghi che non son più nostri

Solo i loro occhi che non avevano mai pianto

teso orizzontalmente. Il pirata che si era arrestato, senza

senza abbandonare la sciabola che brandiva, pronto a servirsene

riconosciuto in quell'ombra, che pareva decisa a eseguire

la minaccia, un Inglese che non dubitò più fosse

piste. ¶ Il singolar uomo, che si credeva, quantunque armato

quella giacca rossa, e che trovava sommamente ridicolo il

solo, dinanzi alla minaccia che poteva costargli la vita

ma con quel riso che faceva fremere i più

i più coraggiosi e che arrestò lo slancio del

lo slancio del sergente che forse si sentiva tentato

fissandolo con due occhi che brillavano come due carboni

Eh! - fe' il sergente che si sentì suo malgrado

paga contro un penny, che voi siete Sandokan. ¶ - No

uno scroscio di risa che l'eco della foresta

nome? - domandò l'Inglese che ebbe un superstizioso terrore

separazione. ¶ - E di me, che diranno di me, causa

di tutte le sventure che colpirono la sfortunata loro

Guai, guai all'audace che l'oserebbe. La Tigre

cuore, malediranno la Perla che strappò dalle loro braccia

loro ogni cosa prima che abbiano a lottare per

isola. È d'uopo che sappiano che io voglio

d'uopo che sappiano che io voglio che tu

sappiano che io voglio che tu sia difesa, è

difesa, è d'uopo che giurino che essi faranno

d'uopo che giurino che essi faranno dei loro

te, è d'uopo che abbiano a sacrificarsi per

Mompracem, e perciò voglio che tu sii brillante, onde

come hai affascinato me che pur aveva un cuore

di lei. ¶ - Lascia, lascia, che io libando l'amore

Chiamatemi Ladgia. ¶ La donna che portava questo nome comparve

volto leggiadro, con occhi che brillavano d'un fuoco

rame e d'ottone che tintinnavano graziosamente quando camminava

stoffa rigata. ¶ Questa ragazza, che era la più bella

era la più bella che vantassero i dajachi laut

adottata come figlia dopo che suo padre era stato

volesse nascondere l'emozione che tornava a riprenderlo. Yanez

dalla temuta isola. Pareva che cercasse qualche cosa, e

cercasse qualche cosa, e che s'impazientisse. Sandokan indovinò

impazientisse. Sandokan indovinò subito che aspettava degli aiuti da

quella vaporiera? ¶ - Credi tu che sarà sola a bombardarci

nel cuore, il presentimento che domani o dopodomani la

ancora dei tigrotti assetati che sotto la condotta della

di valore. Vedrai, Sandokan, che non avranno tanto ardire

E poi credi tu che gl'Inglesi non sappiano

gl'Inglesi non sappiano che io sono stregato? Credi

sono stregato? Credi tu che la Tigre si getterà

tuo valore, è certo che gli Inglesi irromperanno sulle

sulle nostre coste e che ci piglieranno tutti quanti

la mia gloria e che si spenga il mio

più di tutto quello che io perdo. ¶ - Ah! - esclamò

È proprio vero adunque che mi ami più della

dorati capelli. - È destino che la mia potenza abbia

a cadere, Marianna. Lascia che si compia questo destino

verso la sua banda che lo guardava con viva

accento fermo, altero, risoluto che imponeva. - Io vi ringrazio

vi ringrazio di ciò che voi avete fatto sino

tremenda vendetta contro coloro che mi straziarono il cuore

chiedo ancora un favore che probabilmente sarà l'ultima

Tigre della Malesia, volontà che io voglio sperare che

che io voglio sperare che nessun di voi ardirà

laggiù in quella cannoniera che fuma arditamente presso le

le nostre coste, e che non è altro che

che non è altro che l'avanguardia. ¶ Le giacche

quello di vendicare coloro che noi uccidemmo sotto le

di strapparmi la donna che condussi meco; mia moglie

ad espugnare l'isola che non lo fummo noi

Sarà l'ultima partita che noi giocheremo a Mompracem

Mompracem ma io voglio che questa partita s'abbia

volontà della Tigre voglio che si compia con un

diverremo tigri pur noi, che a un vostro cenno

sono morti eroicamente coloro che pugnarono sulle coste dell

ultimo anelito, fino a che avremo una goccia di

mai sarà l'audace che avrebbe tanto ardire di

mai sarà la palla che non si spezzerà contro

parole di quei prodi, che, dopo aver perduto i

loro vite a colui che era stato la causa

eroi. Soffocò un singulto che salivagli alla gola. ¶ - Compagni

Vi ha la fatalità che dopo averci perseguitati ci

sotto questo crudele destino che è inesorabile. Lo curvo

Lo curvo pur io che mi si chiamava la

occhi brillavano due lagrime, che andavano ingrossandosi sotto le

salirono la stretta gradinata che menava sulla cima della

di tutti i pirati che parevano li guardassero come

l'ultima volta e che s'empivano a poco

piattaforma con Marianna, prima che questa potesse vedere fra

È tuo, fino a che tu rimarrai sull'isola

ritornerà deserto come prima che io avessi ad abitarlo

nemico non potrà giungere che dopo aver freddato l

una reggia... Orsù, a che parlare di cose impossibili

No, Marianna. Non sono che commosso. La vista di

vista di quegli eroi che piangevano mi ha impressionato

impressionato, mi ha... ¶ - Sandokan!... ¶ - Che vuoi, anima mia, li

amo e mi pare che mi si spezzi qualche

ogni cosa a loro, che tutto ignorano. È d

ignorano. È d'uopo che tutti lo sappiano e

tutti lo sappiano e che si preparino alla separazione

e dopo essersi assicurato che costei dormiva, si gettò

si accostò alla tramezzata che dividevalo dalla cabina di

se era proprio vero che non gli era ancora

s'accostò allo sportello che guardava il mare tentando

assicurarsi coi propri occhi che Yanez e i tigrotti

i tigrotti vegliavano e che nessun pericolo minacciava il

legno. ¶ Non pigliò sonno che verso il mattino, ma

improvvisamente svegliato dal Portoghese che scendeva con fracasso la

questi. - Salta in piedi che siamo in vista di

saltando giù dall'amaca. - Che è mai successo? ¶ - Che

Che è mai successo? ¶ - Che vuoi che ne sappia

mai successo? ¶ - Che vuoi che ne sappia io? Mi

sappia io? Mi pare che sia tutto sottosopra. ¶ - Che

che sia tutto sottosopra. ¶ - Che dici? Avrebbero gl'Inglesi

Yanez!... ¶ - Ho paura Sandokan che abbiano bombardato Mompracem! ¶ La

verso la marina, vide che mezzo villaggio era ruinato

villaggio era ruinato, e che dei quindici o diciotto

quindici o diciotto prahos che dovevano galleggiare nella piccola

nella piccola rada più che mezzi mancavano, e che

che mezzi mancavano, e che tre o quattro giacevano

una quarantina di pirati che andavano e venivano, affaccendandosi

Vedi? - gli chiese Yanez che lo aveva raggiunto. - Guarda

al corrente della spedizione che Sandokan aveva intrapresa sulle

dei suoi uomini, più che sicuri di trovare l

facendosi innanzi a Sandokan che contemplava con truce espressione

per iscacciare il nemico che sbarcò nel momento che

che sbarcò nel momento che noi eravamo alla scorreria

inglese. Se tu credi che noi siamo colpevoli, subiremo

senza lamento la condanna che tu ci imporrai. ¶ Sandokan

dei cento e più che aveva lasciato; egli guardò

guardò quelle trincee sfondate che ormai non offrivano un

al collo di Marianna che lo guardava tristamente e

amico. È la fatalità che così vuole. ¶ - Sì, Marianna

impeto feroce. - La fatalità che s'è giurata di

volto tutti i dolori che laceravano la sua anima

mio eroe, vuoi tu che io rimanga teco a

tuoi tigrotti? Vuoi tu che io divenga la moglie

della Malesia? Vuoi tu che io mi faccia piratessa

io mi faccia piratessa, che io impugni come te

come te la scimitarra, che io combatta al tuo

proposta. Lei, la giovanetta che si commoveva alla vista

ma io non voglio che tu diventi la moglie

no. Sarebbe una mostruosità che io ti obbligassi a

a rimanere a Mompracem, che io avessi ad assordarti

colle urla dei feriti, che ti mostrassi ogni dì

dì massacri orrendi e che ti esponessi ad un

da questi luoghi, tanto che non possa udire né

Marianna, non tentarmi. Lascia che abbandoni la mia potenza

un terribile uomo quello che noi andiamo cercando. Si

istante, ma t'assicuro che mi è bastato, e

mi è bastato, e che non vorrei vederlo mai

naso. ¶ - Ma lord Guillonk, che diavolo faceva che non

Guillonk, che diavolo faceva che non fu capace di

stanza? ¶ - Ammazzarlo? Credi tu che si possa ammazzare così

facilmente il terribile bandito che non ha paura di

atterrato, quantunque non possedesse che un solo kriss, l

scale. ¶ - Credi tu, Harry, che si giungerà a prenderlo

il diavolo in persona, che sarà capace di elevare

i suoi inseguitori, barriera che durerà fino a che

che durerà fino a che troverà mezzo di imbarcarsi

a dispetto degli incrociatori. Che pazza idea che ha

incrociatori. Che pazza idea che ha avuto di venir

difficoltà, non mancano coloro che sperano di pigliarlo. Uno

il baronetto William, quello che fa gli occhi dolci

Marianna. Egli ha giurato che vivo o morto prenderà

prenderà la Tigre; credo che sia il prezzo del

fa presto a dirlo, che vivo o morto si

sarà nascosto. Io scommetto che mentre noi lo cerchiamo

mi preoccupa. Non abbiamo che il sergente Willis che

che il sergente Willis che ci segue. Non so

all'ovest, ben sapendo che il pirata si è

sud, dove si dice che vi sia un prahos

gli alberi. ¶ Il pirata, che non aveva perduto sillaba

attacco. Non bisogna dimenticare che sulla testa di mio

È una bella sommetta che potrebbe tentare quei gaglioffi

bandiera inglese - disse Sandokan che da qualche istante la

per estirpare la pirateria che essi chiamano un flagello

Ecco la valente cannoniera che diventa prudentissima. ¶ Infatti il

del prahos. ¶ - Si vede che non si sente tanto

ruote. ¶ - Non credere però, che quella furba di cannoniera

osservò Yanez. - Io scommetterei che la birbona, pur tenendosi

noi. Guarda, Sandokan, ecco che torna a virare e

torna a virare e che ci si mette alle

slanciata dietro al prahos che filava rapido come una

sua presenza, ben sapendo che se avesse avuto la

la sera venne senza che la felicità dei due

sicuro, e meno domani che saremo in vista della

Sarà l'ultima notte che tu rimarrai rinchiusa nella

in volto nel mentre che le onde mormoravano dolcemente

dolcemente a prua e che la brezza gemeva fra

si fissarono sulla cannoniera che fumava a mezzo miglio

di riposare; non scordarti che Mompracem ha ancora bisogno

notte; fa in modo che questi non t'abbiano

vigilai io. Tu sai che trattasi di Marianna, vale

a dire di ciò che ho più caro al

lady - disse Yanez sorridendo. - Che vuoi di più? Nessuna

con un movimento pauroso che non sfuggì alla Tigre

il fogliame. ¶ - Sai, John, che io ho una paura

il compagno. - L'uomo che noi cerchiamo non è

uomo, è una tigre, che si nasconde anche sotto

sotto una foglia e che potrebbe capitarci addosso come

è fumo, e siccome, che io sappia, non vi

questi paraggi, bisogna dire che quel fumo proviene da

Yanez - disse Giro Batoë, che si era avvicinato. - Guardate

una ruota, a quello che ci insegue farò saltare

di empire questi flutti che poco fa si lamentavano

bene, ma senza lasciare che quei legni, che di

lasciare che quei legni, che di solito sono irti

di troppo. Non dimenticare che abbiamo a bordo tredici

soli tigrotti, tredici coraggiosi che non temono né Dio

non bisogna neppur dimenticare, che a Mompracem ve ne

Batoë. - Bisogna risparmiare più che sia possibile gli uomini

in scacco gl'Inglesi che ci assalirono nel nostro

villaggio. ¶ - Credi tu adunque, che le giacche rosse verranno

scommetterei tutto il peculio che tengo nella mia capanna

Il lord mi pare che sia uno di quegli

uno di quegli individui che non perdonano certe cose

sé, ma per Marianna, che temeva gli venisse sempre

di fumo, un'asta che si direbbe un albero

vi ha di più, che per quanto giri lo

sono capace di vederne che uno solo. Olà! Giro

un'occhiata anche tu che hai l'occhio di

disse Sandokan. - Ecco là che comincia a spuntare il

una voce dolce ma che non tremava, a lui

trovò dinanzi a Marianna, che lo guardava sorridendo. ¶ - Ah

credi adunque una donna che muore di paura? ¶ - No

No, no, lo so che tu sei forte e

Marianna. - Ma perché vuoi che essi vengano a separarci

io dirò a loro che rinnego la mia nazionalità

la mia nazionalità e che vicino a te sono

un doloroso sospiro. - Dimentichi che tu sei l'ultima

dei conti Guillonk e che io sono un pirata

Sandokan? Ed essi comprenderanno che con me tu diverrai

diverrai un altro uomo, che la Tigre scomparirà dai

Ma essi, credi tu che per questo ci lascieranno

Marianna, non avere paura che essi abbiano a prendermi

Il pirata comprese ciò che passava nella mente di

ripeté egli con voce che invano sforzavasi di render

tesero verso la cannoniera che avanzava a vista d

d'occhio. ¶ - Non è che una cannoniera - disse poi

di essa. ¶ - Credi tu che ci assalirà? ¶ - Forse, ma

uno di quei legni che battono le coste per

Mompracem. ¶ - Tuttavia mi pare che si diriga verso di

noi - osservò Giro Batoë che stava al timone. ¶ - Per

assicurato del silenzio profondo che regnava a lui d

e vermi d'acqua che schiacciava a centinaia, aprendo

lena. Non si arrestò che di fronte a un

a un ramo colossale che si tendeva orizzontalmente al

acque mormoranti. ¶ - Ecco con che far impazzire i più

rumore, era un giuoco che aveva fatto cento volte

manovra, quando un rumore, che sarebbe facilmente sfuggito a

sfuggito a un orecchio che non fosse stato il

curvò verso le onde, che continuavano a spumeggiare dinanzi

iscacciarsi i neri pensieri che l'assalivano e qualche

pirata, i miei legni che amava come fratelli, Mompracem

amava come fratelli, Mompracem che riguardava come la mia

i miei poveri tigrotti che tanto mi amarono, e

tremenda vendetta contro coloro che assassinarono e mia madre

mie sorelle, contro coloro che mi precipitarono dal trono

la giovanetta. - Lasciatemi... lasciatemi che sono di lui, della

aver paura, anima mia, che sono qua io a

la porta della cabina che dava in quella di

mani fra le tappezzerie che la coprivano. Il pirata

egli. - Guarda! Chi direbbe che non è divina? Sì

con quella potente volontà che sapeva dominar le più

con quell'accento risoluto che non ammetteva esitanze, né

è ancora mia. So che mi ama, che comprende

So che mi ama, che comprende il gigantesco sacrificio

gigantesco sacrificio del pirata che portava il nome di

come io ho detto che sarò suo. ¶ "Avrò ancora

Tigre, mostrerò ad essi, che se era formidabile nei

tale per difendere ciò che io chiamo la mia

morrò, morrò per sempre, che monta? Sarà una nuova

volesse soffocare i pensieri che l'assalivano suo malgrado

debolmente le grandi vele, che finivano a poco a

Egli guardò l'equipaggio che s'affaccendava contro le

si avvicinò al Portoghese che, curvo sulla ribolla del

ambe le mani. ¶ - Credo che tu giunga a proposito

di lui. - Mi pare che questa volta le nubi

Sandokan, guardando il cielo che era puro. - Dove le

le trovi tu, Yanez, che non sono capace di

all'orizzonte qualche cosa, che un occhio pratico direbbe

io, è mezz'ora che ho notato quel pennacchio

Vedo un pennacchio grigiastro che mi ha tutta l

Un piroscafo adunque? Vuoi che quelli di Labuan si

ad assalirmi in mare... ¶ - Che faresti? ¶ - Che farei?... Tuoni

in mare... ¶ - Che faresti? ¶ - Che farei?... Tuoni di Dio

fratello mio. Non vorrei che il nostro prahos subisse

secondo bombardamento. È vero che noi abbiamo ancora in

di quelle brave bombe che fecero saltare le ruote

questa notte? ¶ - È impossibile che sia lo stesso, Yanez

vele, sarebbe difficile ammettere che egli ci fosse sì

degli Inglesi man mano che si allontanava nella foresta

cinquanta uomini alle calcagna che gli davano la caccia

chiara, grazie alla luna che brillava in un cielo

di una trasparenza vaporosa, che brillavano sulle fitte verzure

Il pirata avrebbe voluto che la notte fosse più

da guardarsi dalle palle che potevano da un istante

aver fretta ma aspettare che abbia smarrito le tracce

di raggiungermi. Essi pensano che io corra verso il

Non conosceva i luoghi che aveva percorso una sola

un sentieruzzo quasi invisibile che credeva conducesse nel più

riuniti formavano una barriera che non poteva venir superata

non poteva venir superata che mediante una scalata, che

che mediante una scalata, che il pirata tosto eseguiva

smovere le foglie, rumori che avrebbero potuto destare l

braccia quell'adorabile fanciulla, che mi sgomentano in un

un modo nuovo. Io che non ho mai avuto

avuto paura, si direbbe che quest'oggi provo un

E non ti nasconderò che anch'io ho i

Yanez. - Non voglio credere che il lord abbia a

quale sei tu. Temo che egli abbia a tentare

fra non molto. ¶ - Credo che tu abbia ragione, ma

Mompracem, e voglio sperare che il maledetto da Dio

non lo tenterà. Aspetta che noi giungiamo all'isola

per caso cangiato idea? ¶ - Che vuoi dire? ¶ - Tu parli

così bene, da credere che tu abbia abbandonato il

ferrati vascelli, in modo che non sieno capaci di

Mompracem? Ti ricordi ciò che disse quell'ufficiale, dietro

sud. Guai al vascello che ardirà seguirmi. Guai a

guardando fissamente il mare che gorgogliava quasi ai suoi

tanti anni, questo mare che amava come fosse sangue

sangue delle mie vene, che idolatrava, che chiamava mio

mie vene, che idolatrava, che chiamava mio, mio! Povero

mai il tuo ruggito che era la voce a

più le tue tempeste che erano simili alle ire

loro, perché il nodo che ci univa si è

più quei fumiganti rottami che io ti dava un

e io credi tu che non pianga al pensiero

Guarda, io soffro più che mi si strappasse la

a brani! ¶ "È deciso che io abbia a morire

le braccia della fanciulla che mi ha strappato dalle

ha strappato dalle tue, che abbia a morire lontano

udire la tua voce che allettava la mia anima

mia anima nei tempi che ero il signore di

Vi ha qualche cosa che mi si arresta alla

alla gola, del dolore che empie il mio cuore

mio cuore, qualche lagrima che bagna gli occhi dell

antico pirata. ¶ "Le gioie che ho provato accanto a

a te, quelle gioie che mi rendevano qualche volta

dalle tenebre senza pensare che a frapporre tra sé

distanza possibile. ¶ Nel momento che egli eseguiva quel secondo

forza preponderante di quei che anelavano di vendetta, che

che anelavano di vendetta, che volevano il suo sangue

volevano il suo sangue. Che importava a lui che

Che importava a lui che tutta Labuan si mettesse

nascondiglio impenetrabile, un mare che egli considerava come un

un amico, una giovanetta che gli soffiava all'orecchio

lottare con quella ferocia che spaventava i più coraggiosi

scovino questi miserabili cacciatori che fremono dinanzi alla tigre

donde hanno scacciato colui che tu dicesti d'amare

tre uomini: Giro Batoë che fumava nella sua pipa

e Yanez e Sandokan che passeggiavano pel ponte, l

scomposta e gli occhi che rifulgevano come carboni accesi

accesi, fissi sul mare che brontolava spumeggiando al largo

il Portoghese, urtandolo. - A che diavolo vai pensando che

che diavolo vai pensando che sei tetro? Rimpiangi forse

tetro? Rimpiangi forse quello che hai fatto per la

sussultando e con aria che invano sforzavasi far parere

ecco tutto. Credi tu che un pirata non abbia

cuore per rimpiangere ciò che dovrà abbandonare per sempre

sempre? Guardando questo mare che solcherò per l'ultima

commosso; guardando questo prahos che fra poco non rivedrò

il cuore sanguinare, pensando che la Tigre morrà per

rimpianto di un cuore che si sente straziare. Ma

straziare. Ma ho giurato che morrò, ho giurato che

che morrò, ho giurato che i pirati scompariranno da

scompariranno da questi luoghi, che sarò tutto suo: manterrò

tutto suo: manterrò ciò che promisi. ¶ - Ma dei tuoi

Ma dei tuoi uomini che ne succederà, Sandokan? Senza

Sandokan? Senza la Tigre che li guidi, che sarà

Tigre che li guidi, che sarà di Mompracem, della

nostra isola? ¶ - Succederà ciò che il destino aveva disposto

come lo era prima che la Tigre comparisse sulle

E io, credi tu che non l'amassi? Credi

l'amassi? Credi tu che non amassi questo mare

questi legni, quegli uomini che mi chiamavano con orgoglio

non ho mai saputo che sia lagrimare. Orsù, Yanez

noi giungeremo a Mompracem che pensi di fare tu

offuscar per sempre Labuan che ora sta ingigantendo sulle

miei uomini e tanto che senza di lei, sarei

libero, quando ogni tema che si abbia a rapirmela

lontani da questi luoghi che non sono più per

noi. Non credere, fratello, che io ciò faccia perché

Sandokan. Guarda, pur io che non ho mai amato

tu. ¶ - Lo sapevo, Yanez, che anche tu l'avresti

cangiando tono. - Credi tu che le giacche rosse verranno

sì strane quest'oggi che la tengo stretta nelle

stesso come la tigre che sta per avventarsi sulla

sempre più man mano che si avvicinava all'abitazione

rumore, tanto da credere che gli abitanti si fossero

preoccupare vivamente i soldati, che tendevano l'orecchio con

terrori con voce sommessa. ¶ - Che il nostro uomo abbia

sotto, dinanzi al nemico che lo avrebbe crivellato di

un lampo sul nemico che si avanzava coi fucili

gli alberi ancor prima che gli Inglesi potessero riaversi

varcate le palizzate prima che il nemico pensasse ad

in meno di quello che lo si dica e

cannoneggiò il piccolo legno che non faceva alcun sforzo

a poco fino a che cessarono del tutto. Allora

di carbone, fatti innanzi, che non ho paura! Voglio

allora crescendo man mano che avvicínavasi l'alba, raddoppiando

del prahos. Il piroscafo che s'accorse di questo

guadagnar il più presto che fosse possibile via, temendo

fosse possibile via, temendo che il piccolo legno gli

tal modo da temere che fosse sì li per

ben presto dovette comprendere che perdeva via. Il piccolo

sulle acque, di maniera che dopo dieci minuti le