Cesare Cantù, Milano, 1871

un corpo di persone che custodivano le leggi e

intero concorre; e pretende che gli arcivescovi non dall

autorità, acquistandola il popolo, che impara a governarsi da

pace; assemblea di liberi che da sè stessi cercano

e mettendovi quell'amore che ognuno porta al paese

proprio diritto; i Tedeschi che in quel tempo ci

Barbarossa. ¶ Ma la franchezza che viene dall'elevato sentimento

corpo de' villani, voleva che neppure l'arcivescovo e

libertà, ma fa deplorare che non si fosse compresa

da vicini a vicini, che sembrano il peccato originale

proibendo il ricco mercato che vi si tenea. Con

stata sede dei re, che vi si coronavano ancora

coronavano ancora; laonde bastava che quella spiegasse un partito

stettero Lodi, Cremona, Piacenza, che dalla famosa Matilde contessa

da qualche pio frate che predicava la pace, come

da papa Innocenzo II che togliesse la scomunica, inflitta

lo zelo per modo, che uomini e donne vedeansi

era egli ancora partito, che già le ire divampavano

i Pavesi dai Milanesi, che menarono pur guerra con

Duomo. I Comaschi, non che riconoscerlo, l'assalirono nel

e tutti que' raffinamenti che oggi abbiamo introdotti nell

nemico. Aspettavano la stagione che le biade fossero mature

incendiavano, rapivano gli armenti che non si fossero a

dipendente da Milano (1127). ¶ Ciò che si comincia colla violenza

imperatori simili ai moderni, che dalla loro capitale mandano

il re di Germania, che le più volte era

aveva sulla nostra terra che un alto dominio; quando

ai vescovi e monasteri che man mano se li

proprio piacimento. ¶ Ove notate che questi re e signorotti

Non saria stato meglio che rimanessero a casa loro

risoluta, abilissimo in guerra, che pensò ripristinare l'impero

si presentano due Lodigiani (1153), che, vestiti di sacco e

arti di que' prepotenti che da sè s'intitolano

dazj, la giurisdizione. ¶ Quel che dicemmo delle truppe comunali

ragione anche delle feudali, che non erano obbligate a

disciplinati, e spargono proclami che prometteano rispetto a chi

guai agli altri. Ciò che più rincresce, vi si

danno! Ma ciò prova che queste città italiane erano

volere servire tutti, piuttosto che soffrire il primeggiare di

un tre milioni. Quel che più importa, si munì

destri alle armi più che non gli artieri di

a difendersi colla risolutezza che infonde l'amor della

grazia dei tanti campagnuoli che vi si erano ricoverati

erano ricoverati; per modo che la città fu costretta

assottigliato, accondiscese, a patto che riconoscessimo la libertà di

allora, e principalmente quel che costituisce l'autonomia, il

la pace pubblica, riconoscendo che all'imperatore spettava pienamente

la giustizia. I conti, che dalle repubbliche erano stati

un vile esercitato, e che non conta zero la

pregevoli, o quell'onore che si malmena sui caffè

agli avi del bene che ci tramandarono, ma senza

per invenzione recente; dal che frequenti gl'incendj ed

al giardino arcivescovile (verzee), che stendeasi da San Nazaro

fossi cacciato dalla fretta, che è uno degli imponderabili

piccolo saggio delle superstizioni che si mescolavano alla fede

ancora v'è alcuni che, per preservarsi dal mal

falso della divinità, suppone che questa voglia esser placata

l'arcivescovo Eriberto, informato che nel castello di Monforte

alle fiamme. È vero che Eriberto avea cercato salvarli

il mille erasi sparso che il mondo dovesse finire

non si pensò più che a prepararsi al gran

lo cambiasse da quel che siamo costretti fare ciascuno

e monasteri la roba che si prevedea dover essere

molte di tali largizioni, che cominciano, Approssimandosi la fin

nè più nè meno che gli altri anni, e

braccio di sant'Ambrogio che parea benedire i crociati

i crociati; e vuolsi che la nostra bandiera della

dove figurava un drago che ingoja un fanciullo; il

quale s'impinguò talmente che distribuiva ai poveri 12,000 zecchini

reliquia del santo Chiodo, che tenevasi nascosta gelosissimamente nella

e tra Milanesi, il che vi chiarisce che non

il che vi chiarisce che non v'aveva un

n'avea due, col che non s'obbediva a

armavano contadini e cittadini, che per tal modo conosceano

alla sovranità, come quelle che oggi si pretendono, bensì

per denaro cedeva ciò che nè ricusare potea, nè

bandiera di sant'Ambrogio che sventolava dal carroccio; e

eletti da noi stessi che esercitavano la giurisdizione. ¶ Pertanto

ed è sì bella, che invoglia a possederla. Pertanto

bisognosa di popolazione più che di frumento, accoglieva volentieri

quei servi, quei liberati che nè tampoco un padrone

fiaccare i conti rurali, che guardava come emuli pericolosi

rimasero altri signori poderosi che i conti di Biandrate

la prima volta da che il mondo è, si

i loro beni; il che apriva ai proprietarj borghesi

e contraeva quella franchezza che nasce dal sentimento della

e fin al punto che sotto la giurisdizione medesima

i vassalli per modo che restava costituito il Comune

memoria è l'ultima che i popoli perdano: e

ma colla gran diversità che vi portavano le costumanze

duravano i tre corpi che già dicemmo: capitanei, vassalli

immediati dei re; valvassori, che teneano feudi dai capitanei

artigiani e i paesani, che cominciavano anch'essi a

un consiglio di credenza che risolveva nelle materie più

esecuzione a molti consoli che costituivano il governo. La

ma con tale gelosia che nè tampoco gli si

città, ma i popolani, che tutti erano stati chiamati

disgustato co' pari suoi, che pratico delle armi, dispose

gli assalti in modo, che i nobili dovettero uscir

della campagna; finchè Lanzone, che ormai erasi fatto déspota

festa; ma vi fu che disse loro: - Stolti! non

tutti insigne il paliotto che circonda la mensa di

Se a voi paresse che tanta grandezza temporale del

dovesse pregiudicare alla moralità; che un arcivescovo governatore e

il pane della parola; che le cose del cielo

al milione e mezzo che fruttava la mensa, all

proprj aderenti, ovvero quelli che dessero maggiori regali o

alla Chiesa quell'indipendenza che le è tanto necessaria

erano cresciuti, e, non che pigliarsi a petto la

e in forza; tanto che per due secoli si

secoli si può dire che la nostra Chiesa rimanesse

disgregata dalla romana, vantando che quella di sant'Ambrogio

di costumi, di orgoglio, che cosa più rimaneva se

più rimaneva se non che i preti, pur godendo

di famiglia riducessero quelli che erano stati affidati alle

tempi e i luoghi. Che che si facesse ne

e i luoghi. Che che si facesse ne' primi

pel merito; unica aristocrazia che la Chiesa abbia mai

nominato Guido da Velate, che, di scarsa scienza e

prendeano scandalo a segno che, mentr'egli celebrava, lo

solo all'altare. Quelli che credono abbatter gli avversarj

proprio paese, e udito che Guido avesse nominato sette

Il papa sosteneva quei che erano minacciati dal ferro

simoniaci, aboliscono le tasse che vi si esigevano per

lasciano in posto Guido, chè mai il deporlo non

fratello il cavaliere Erlembaldo, che aveva attinto zelo nel

papa (1061), i prelati lombardi, che, come i regalisti odierni

all'imperatore Enrico IV che nominasse successore uno del

concubinarj, e cogli eccessi che sono consueti allorchè le

nazionale contro codesta Roma, che voleva sottomettere la sempre

arcivescovile a un Gofredo, che, d'intesa coi vescovi

le campagne dei signorotti che favorivano i concubinarj; confisca

padrone della città, dimostra che non è necessario dipendere

arcivescovo. Ma il popolo, che dall'austerità dei monaci

il decreto del papa che lo imponeva; i renitenti

da papa Gregorio VII (1073), che si oppose a tutta

a Porta Nuova quella che ancor chiamasi Canonica, perchè

popolo nostro, anche prima che la Chiesa il decretasse

venerò sugli altari quelli che erano caduti nell'abbattere

elesse arcivescovo un Crisolao, che per la sua rozzezza

così mal in arnese, che, vedendovi i forestieri, ce

Chiamavansi così certi esperimenti che erano un vero tentar

questi delirj, ma confessiamo che, quanto al modo, non

di quell'altro assassinio che oggi commettesi ne' duelli

cranio paterno; di Agilulfo che va incognito a veder

un dito; di Gundeberga che, sospettata d'adulterio, ne

accusatore perì; di Pertarito che, assediato in palazzo dall

nelle traversie; a credere che i passi della civiltà

parrà forse meno desolante che non certi secoli d

d'oro, se rifletteremo che essa trovò la più

speranza dei poveri Milanesi (che vennero allora chiamati Lombardi

e quel di Milano, che allora s'intitolò arcivescovo

talmente procedettero i vescovi, che trassero a sè il

atrio di Sant'Ambrogio che è il più bel

guerre fra i re che contendevansi questa corona; e

sogliono scrupuleggiare sui mezzi che scelgono al trionfo, e

gli Ungheri (899) genía selvaggia, che su leggerissimi cavalli scorrazzava

con tutte quelle preghiere che ancora si ripetono, acciocchè

provedimenti umani; e non che munire le città, si

essendovi una podestà unica che menasse un esercito contro

miserabili gare faceano desiderare che qualche potente frenasse tutti

talmente sentito dai popoli, che vi sacrificano sino la

poco gradire i feudatarj, che, fattisi padroni ereditarj del

favorivano piuttosto i vescovi, che almeno non trasmettevano il

Milano, colle terre contigue, che perciò si dissero Corpi

dei conti o duchi, che erano di casa d

sopra i contadini, e che era dai re scompartito

e soldati nelle guerre che facesse qui; del resto

o valvassori (vassi vassorum), che doveano ad essi quel

doveano ad essi quel che essi ai re. ¶ Laonde

re rimaneva poc'altro che il titolo, mentre arcivescovo

dica, mancandoci quei beni che sono i primi, la

fra gli altri patti, che "gli uomini plebei e

popolo, consolava quelle tribulazioni che non poteva sminuire, e

rammentava l'arciprete Dateo, che nel 787 lasciò di che

che nel 787 lasciò di che fondare un ricovero pei

un ricovero pei trovatelli, che è il primo al

e lo cacciarono. Landolfo, che sapeva quanto vagliano i

perciò lo spalleggiarono tanto, che sedette arcivescovo. Vero è

sedette arcivescovo. Vero è che egli riconobbe d'aver

per tutto il tempo che cantaronsi le litanie, dappoi

le spalle, e cinta che i vescovi gli ebbero

d'oro; dopo di che il vescovo riebbe le

sede Eriberto da Cantù (1018-45), che il posto e la

Eriberto, a cotesti nobili che sin dalla fanciullezza erano

guerreschi non potè opporre che una specie di leva

inavvezzi a quella disciplina che sola assicura la vittoria

sola assicura la vittoria, che fa egli acciocchè non

arcivescovo benediva gli armati, che dietro e attorno al

alla tattica, sapevano però che non bisognava perder di

a quello, di maniera che neppur la ritirata non

turbine uccise tanta gente che dovette andarsene, e poco

misericordia, il digiuno"; e che non volle ammettere alla

di quella mezza Italia, che civilmente avea per capitale

non gli suffragano più che quelli di Pavia, Crema

sant'Ambrogio tutto quel che di bene riconoscete nell

anche il nostro rito, che s'intitola ambrosiano. Non

ambrosiano. Non crediate però che sant'Ambrogio l'inventasse

Oriente; ed è probabilissimo che fosse comune a tutte

essere ignoranti su ciò che abbiamo ogni giorno sott

diversa dalla vulgata e che vorrebbero fosse l'antica

consono colla musica greca che non il gregoriano, il

memoria pure di quella che anticamente si sostituì all

grande affezione; si pretese che, quando Carlo Magno fe

v'era altro battistero che il maschile a San

l'uso della mitra, che tengono anche nella processione

fanno con una maestà, che incanta i forestieri e

d'argenti, con messali che per mille e più

luce di cento doppieri che si mesce a quella

si mesce a quella che temperata piove dalle grandiose

simboleggiano la fede unica che tutti i voti de

chi è quel cristiano che non senta scendersi nell

chi è quel milanese che non vi unisca un

feroci orde di Unni, che s'intitolava flagello di

di Dio e vantava che non ispuntasse più erba

s'avvicinava a Milano, che, destituito d'ogni soccorso

dal cielo. Fu allora che il nostro vescovo san

virtù, e tutti quelli che in essa dimorano proteggi

dell'Italia un regno, che fu governato in prima

operate da forestieri, e che non fecero se non

insurrezioni è l'esito che decide se lodare come

Insubria non fu più che un diroccamento. Pure l

del luogo natio fece che, appena i Goti soccombettero

gente intera, i Longobardi, che dovevano lasciarci anche il

Onorato e i cittadini che n'ebbero il tempo

capitani dell'esercito longobardo, che vi facea si può

fatti tengono altro linguaggio che quel de' gazzettieri. ¶ Stanziavano

civiltà, senz'altra cura che d'ottenere denaro e

rancore di chi sa che i sudori suoi frutteranno

per esercitarlo, poco curavasi che questi uomini si conservassero

Ma nella città quei che attendevano alle poche arti

duca, quali al re, che teneva a Milano un

porzioni; catena di servitù che stringeva sempre peggio il

ancora la buona Teodolinda, che eresse belle fabbriche a

a Roma, e comprendeano che, colla bugiarda lusinga dell

ad essi. I Longobardi, che avevano avuto terre in

popolazione, ai natii, direte che poco vantaggiavano col passare

dove prima non convenivano che guerrieri. Noi dunque potevamo

e alle chiese, col che acquistava diritto al fòro

storielle del longobardo Alboino che costringe sua moglie Rosmunda

primi fu san Calimero, che, non avendo voluto prostrarsi

trovati in un campo che dicesi ai tre mori

sacramento sgorgò la fonte, che ancora si visita, là

fratelli Gervaso e Protaso, che regalarono alla Chiesa i

fabbricarono la basilica Porziana, che ora è San Vittore

soldati, fra cui Alessandro, che con Cassio, Severino, Secondo

Zebedia presso la chiesa che or da lui prende

Esanto e Carpoforo guardie che li custodivano. San Fedele

modo di liberar Alessandro, che poi fu martirizzato a

una botte, ai gabellieri che ne la domandavano rispondendo

ne la domandavano rispondendo che conteneva del miele; e

il corpo di Matroniano, che fu portato in città

qui era san Sebastiano, che, andato a predicare la

dai facchini della Balla che allora subito il portarono

sopra il capo, esso che ripudia tutto ciò che

che ripudia tutto ciò che non è ben accertato

è ben accertato, e che pur crede alle gazzette

parlanti. ¶ L'imperatore Costantino, che meritò il titolo di

perfezione; e i fedeli che adoravano Cristo sariano a

sottigliezza nei loro argomenti, che accalappiarono molte persone e

adepto. Non tolleravasi allora che i re ci mandassero

il governatore della città, che era Ambrogio, nato da

e per quanto egli, che non era tampoco battezzato

ma il fratello Satiro, che già era prefetto di

al fratello non restassero che gli affari ecclesiastici, oltre

gli affari ecclesiastici, oltre che ne difendeva gli atti

nobile e commovente semplicità, che ancora si cantano, e

erano di tale efficacia, che l'africano Agostino, qui

di quell'amore operoso, che sono lo scopo principale

della sacra eloquenza. Lo che vuol dire che la

Lo che vuol dire che la forza di questa

spettavano molto maggiori cure che non lo studiare e

Forniva di vescovo chiese che mai non ne avevano

ed amore il tribunato, che allora i vescovi avevano

cadavere; con una franchezza che non sempre imitarono i

gregge. Come s'accorse che i dominatori non avevano

dalla corte di Valentiniano che qui risiedeva. Giustina, suocera

religiose fin a pretendere che, delle due basiliche di

corte, vi va; ma che? tutta la città spontaneamente

malati sono più forti che non un esercito di

una politica moderna, dichiarava che ogni cosa di Milano

luogotenente a dire, - Bada che ti taglio la testa

meglio perseguitare i vescovi che non amarli. Le minacce

sofferenze". ¶ A voi, Milanesi, che vi compiacete di chiamarvi

a raccontarvi di questo che venerate come patrono, e

trucidare Ariani; quando udite che il sangue di questi

dinanzi a Santo Stefano; che San Nazaro Pietrasanta trae

sua debolezza; l'armi che Cristo mi vestì sono

alla perseveranza, nella persuasione che l'albero piantato oggi

fruttificherà; storia di consolazione, che ci mostri come i

lo dice; se non che la storia sacra ne

storia sacra ne accerta che ogni popolo deriva dalle

una confederazione chiamata Ombria, che è quanto dire degli

spingeasi addosso all'altra, che a vicenda doveva rincacciare

Adda. Scontrate quelle reliquie che dicemmo degli Insubri primitivi

le diedero il nome che conservò. ¶ Delle differenti etimologie

amniun e simili, supporrebbero che i fondatori di Milano

capitani Medo e Olano, che se ne favoleggiano fondatori

centro religioso e politico, che chiamavasi il mezzo, la

cui il Medio latino, che associato in Mediolano con

colà quelle rassegne militari che Cesare chiama conventus armati

principale, il locus consecratus, che Cesare pone in finibus

ebbe il nome appellativo che attribuivasi a tant'altri

metropoli di un regno che le fortune guerresche o

quel pugno di ferro che schiacciava le ragionevoli e

av. C.) suoi eserciti, che dopo lunga guerra e

de' corpi di coloro che incatenati erano condotti dietro

della conquista, gli indigeni che erano rimasti sui campi

e sappiamo di fatto che v'abbondavano miglio, farro

il paese in provincia, che intitolarono Gallia-Cisalpina, e

quali sono memorabili Cicerone, che chiamò questa "Gallia insigne

una statua e (ciò che più li loda) non

forme comunali, tanto libere che il paese sarebbesi detto

generalmente non si concedeva che a persone e famiglie

mente; oltre innumerevoli schiavi che sudavano sulle glebe o

per guadagneria. ¶ Vero è che quell'impero stendeasi su

le lodi in versi che tradurremo così: ¶ Tutto è

fregiati ¶ Portici; e mura che, di vallo a forma

l'opre ¶ Tanto eccellenti che a temer non ave

statua ad Ausonio; onore che non rese a quelli

non rese a quelli che, senza adulamenti nè esagerazioni

Betlemme era nato Cristo, che colla voce e coll

da paesano a straniero; che i più grandi al

sono i più piccoli; che le dignità importano l

di servire al pubblico; che l'umanità, la mansuetudine

ci percosse la destra; che è dovere l'amarsi

noi sino la vita; che bisogna a tutti predicare

sempre considerato come fine; che ad ogni cosa devono

dovesse perire il mondo; che gli uomini e la

al terreno un germe che poi crescerebbe coi sali

fu forza d'uomo che lo potesse impedire; cercossi

sangue, eppure trionfò. ¶ Vorrebbero che l'apostolo san Barnaba

croce nel vicino borgo che ancora ritiene questo nome

la serie dei vescovi, che arriva fino a noi

fatti influenza ben maggiore che quella dei re e

E da essi, più che alle sottigliezze della critica

dal professore Giovanni Flechia, che or ora pubblicò nelle

popolazioni antichissime, egli sostiene che le desinenze in ago

a nomi di persone che v'ebbero o abitazione

per la scienza archeologica che avea saputo divinarlo, quale

deleterico) e il vicerè che di quella viveva, ne

mostravasi un'altra volta che anche qui molto poteva

ed è appunto quel che ora si riproduce, colle

aggiunte e i miglioramenti che il tempo suggerisce o

o permette. Il lettore che porti questo lavoro al

e ad una provincia, che poi doveano smarrirsi nel

e grato ai compatrioti che non mi lasciano mancare

sorte altrui in modo che mi pentissi della mia

d'interessi, d'abitudini che si compendia nel nome

città, in un piano che un tempo esser doveva

indisputato dominio di acque che ancor non si denominavano

ghiacciaj occuparono tutta quella che fu poi Lombardia, stendendosi

col ghiacciajo: sopravvennero eruzioni che sollevarono quegli strati: essi

coltivato con quell'arte che s'asconde, com'è

inestricabile rete di strade che ricapitano a questa città

discosto da grossi fiumi, che sono come le arterie

appena lambita dall'Olona, che, scendendo da Varese, dopo

poverissime onde; dal Séveso, che piove dai monti sopra

di Brianza; dal Lambro, che bordeggia il lago di

Ticinello o Naviglio Grande, che per 50 chilometri serpeggiando onde

Adda, traverso al paese che chiamavasi la Martesana; e

città furono i luoghi che ora attorniano il Duomo

duplici, circuenti per quelle che or sono vie del

ne fecero un altro, che è appunto il giro

e porte erano quei che ora son ponti, sopra

nel 1546. E fu quella che fin oggi vediamo, allora

quali, tutte le volte che misero il potente anelito

fortificato alla moderna, tanto che abbracciava tutta la piazza

un giardino ad alberi, che, recisi dopo l'insurrezione

consecutivo loro agglomeramento fa che le vie sieno anguste

quello di San Gotardo, che nei quaranta ultimi anni

ultimi anni è più che quadruplicato: ora una nuova

impurità. Le correnti avvisano che il piano della nostra

al vento di nord, che è anche impedito dall

meno salubre di levante, che arrivandoci pregno d'umidità

Dal mese più algido che va più basso di

Parigi, al più cocente che pareggia il clima di

smentisce l'opinione vulgare che sia alterato il clima

padri nostri; que' padri che troppo leggermente deridiamo come

a raccontarli, dopo tanti che lo fecero con ben

altra valentia. E vorremmo che storia popolare non volesse

volesse dir volgare: bensì che riferisca quei fatti che

che riferisca quei fatti che toccano gli interessi e

frutto; storia di coraggio, che induca alla perseveranza, nella

oppure Matteo da Campione, che in quel tempo eseguì

duomo di Monza e che trovasi fra i primi

meraviglia a nessuno. Oggi, che la splendidezza domestica fa

nè statistica o preventivo; che se si fosse cominciato

lautezza e con lasciti che i notari doveano suggerire

voluto scoraggiarli col dire che neppure i figli de

non gustò la dissonanza che ne veniva dallo stile

militare di Filippo III che stampò Avvertimenti e regole

del Pellegrini, se non che Carlo Buzzi, che a

non che Carlo Buzzi, che a diriger que' lavori

si impose quella guglia che, quantunque non abbastanza slanciata

il patrimonio della fabbrica, che produsse un milione e

la sua durata; volea che non si eccedesse la

la metà di quel che sarebbe costato l'antico

forestieri, ne compilarono uno, che conserva le precedenti disarmonie

posto un deforme casotto, che poc'anzi saviamente si

un'infinità di particolari che mai non sarà possibile

nuove statue. ¶ Questa mole, che forma l'ammirazione dello

fuori non si vede che marmo lavorato, a cui

e 700 dentro vorrei dire che la popolano; e chi

nostra età positiva, migliori che una chiesa! Ma l

bisogno di qualche cosa che lo elevi sopra la

o del computo egoistico; che lo leghi con un

e con un avvenire; che lo faccia palpitare d

v'è più atta che questo portento d'architettura

o ringraziamenti al Dio che castiga e che consola

Dio che castiga e che consola: quelle guglie lanciate

di 500 anni nelle bandiere che un tempo lo tappezzavano

nostrali: in quell'altare che un giorno fu spogliato

per opera d'intolleranti, che qui fecero giurare odio

mani al guerriero fortunato che qui si poneva in

nuovi vi sonarono dopo che, fra il sangue delle

vincitor dell'imperatore Roberto che era sceso fino a

Alpi fin agli Abruzzi, che cosa mancava a Giangaleazzo

ciò: ma è fatale che questo antico concetto dei

popolani colle sanguinose esecuzioni che sgomentano ma inveleniscono. I

per averne, istituiva persino che non si rendesse giustizia

pose attorno al duca che cavalcava, esclamando Pace, pace

Facino Cane, famoso condottiere, che, divenuto conte di Biandrate

orribile saccheggio. Se non che cadde gravemente malato; e

più cupo e diffidente che il fratello, sprezzatore della

prevalesse alle gelosie. Conoscendo che la forza era tutto

quegli Estensi, quegli Arcelli che v'aveano signoria. Il

fabbricò il vasto palazzo che chiamiamo il Broletto. Filippomaria

gli attraversò le imprese che questi passò al soldo

di tradimento ai Veneziani, che arrestato lo mandarono a

dominj. Alberico da Barbiano, che portava per divisa Italia

più giusto, gli studj, che aveano cominciato così originalmente

la magnifica chiesa collegiata che in secoli meno devoti

Angelo sul Lodigiano, non che mitigarlo, come dee la

alloggio e vitto quei che andavano a Loreto e

turrita Pavia operava Galeazzo, che, più freddamente spietato di

supplizio e un riposo che preparasse a sentir meglio

mortagli Isabella di Francia, che gli avea portato in

consolazione d'abbracciarlo. ¶ Barnabò, che solea farsi burla di

con una buona fede che mai non dovrebbe avere

quel lepido mostro, e che del resto piglia un

singolare a queste birberie, che in diplomazia si chiamano

città imitarono la nostra, che già riguardavano come capitale

come capitale. ¶ Barnabò, senza che per lui si movesse

uno dei devotissimi sudditi che gli aveano giurato fedeltà

di tutte le colpe che volle il vincitore, fu

Elena, ambizione rientrata. Morto che fu, gli lasciarono rendere

dominio, presto s'avvidero che il nuovo valea poco

traeva per 260 mila fiorini che oggi sarebbero 20 milioni de

egli meditò quel concetto che a tanti nacque e

dall'avere un padrone che comanda a molti? Nol

molti? Nol so: so che allora tutti applaudirono alla

tutti i signori italiani che gli attraversò quel divisamento

vita dell'uno protestavano che, morto lui, mai più

quello, per la ragione che il padre o il

dall'imperatore. ¶ Abbiamo veduto che Federico Barbarossa a Costanza

qualsiasi prezzo i fondi che m'assegnarono quando fui

assistemmo alle magnifiche feste che preparò per la sua

perocchè egli ben sapea che, più che colle quaresime

ben sapea che, più che colle quaresime e coi

manto e una corona che valea 200 mila fiorini; e

anche infedeli, in modo che ciascuno diceva non più

vedere" (Corio). ¶ Questa Lombardia, che vedemmo sbriciolata in tante

fondendosi in un ducato, che, oltre la capitale, comprendeva

Nocera, Spoleto, Assisi; Padova che cedette; Asti ed Alba

cedette; Asti ed Alba che diede in dote alla

il medioevo, a segno che alcuni intitolano lombardo lo

romano classico e prima che s'introducesse il gotico

cercava più l'ardito che il corretto; nelle vaste

stile libero e originale che ritrae sì bene l

teneansi legati in maestranze che chiamavano loggie dei franchi

modificò sui modelli classici che qui sopravivevano, e adottò

finestroni ornati e porte che formano da sè un

in quello stile ecclesiastico che dicono lombardo ci appare

col campanile a cono, che, al par di quelli

dominio con due edifizj che riuscirono i più grandiosi

la fabbrica: dopo di che i frutti se ne

dei lavori della Certosa, che percepiva dieci fiorini d

possa trovare quella pace che il mondo nè sa

e degno della città che Giangaleazzo destinava capitale dell

a riparo i molini che si aveano da quelle

ottagono di San Gotardo, che è il più bel

posto il primo orologio che sonasse in città, donde

Meglio un buon tiranno che una cattiva libertà ¶ Morto

dei Gonzaga, dei Pepoli, che dominavano nelle vicine città

fiaccare la nobiltà; col che, oltre togliersi i contrasti

più poderose di Milano, che portava nello stemma l

abitava la via Mozza, che ancor dicesi vicolo Pusterla

quelle palanche o cancelli che noi poniamo fra la

il cortile interno, e che chiamiamo pusterle. Un dato

voleva e far ciò che le piaceva; e sull

nel sangue; ma vuolsi che Isabella lo prevenisse, e

poveri; nella spaventevole peste che vi susseguì nel 48, con

palazzo presso San Giorgio che ne prese il titolo

San Giovanni in Conca, che per una loggia comunicava

del Duomo. Le lodi che il Petrarca gli prodigò

bene; dico nei letterati che non comprendono la dignità

di Dante, poema nazionale che conteneva lo stillato del

occupò Bologna, il papa, che la pretendeva per sua

nell'altra, e dicendo che con questa difenderebbe quello