Gaetano Previati, La tecnica della pittura, 1905

pitture di figure piccole, che rappresentano ballerine, Baccanti e

ove si vede chiaramente che l'artefice ha segnato

L'opinione di alcuni, che non potessero essere dipinte

altro, eccettuati alcuni pochi che sono artefatti, o di

passi troppo tempo, ma che si mettano quasi immediatamente

l'altro. ¶ «È notabile che in queste pitture non

può derivare dal modo che usavano gli antichi, assai

diverso dal nostro, secondo che descrive Vitruvio e lo

stessa grossezza è causa che asciugandosi nel ritirarsi lascia

facilmente quella pellicola vitrigna che fa la calce quando

sono fatte». ¶ Raffaello Mengs, che in Spagna condusse grandi

osservazione registrata dal Wiegmann che su quegli stessi colori

sono troppe le obbiezioni che si potrebbero sollevare contro

indizio su pitture corrose che lasciano al vivo il

a mantenere il dubbio che i dipinti pompeiani e

fra i molteplici processi che lasciano scorgere non fosse

fosse ancora da notare che Vitruvio nel prescrivere, pei

fresco, ed altrove, avvertendo che quando i colori «sono

dà una prova sicura che la proprietà singolare degli

di più remote pratiche, che forse trova riscontro nella

acqua di calce, metodo che sir Eastlake diceva in

Italia e a Monaco, che si poteva lavare ed

anziché sul secondo intonaco che doveva essere dipinto. ¶ Si

non finito di Lippo, che, in Assisi, mostrava il

di rosso; e ciò che in un tratto non

eseguiti sopra un intonaco che tutto il lavoro sottoposto

dovette oscurare. ¶ «La ragione che porta il Vasari non

atta a persuadere, dicendo che quel modo di fare

fare era il cartone che i nostri maestri vecchi

più vera cagione congetturando, che quei vecchi pittori trattandosi

emendar gli errori. Il che fatto convien credere che

che fatto convien credere che dovessero calcare e forse

del «Libro dell'arte», che tratteggia con rara semplicità

vuoi lavorare in muro (che è il più dolce

il più vago lavorare che sia), prima abbi calcina

e tanta ne intridi che ti duri quindici dì

riposare qualche dì, tanto che n'esca il fuoco

n'esca il fuoco: ché quando è così focosa

scoppia poi lo intonaco che fai. Quando se' per

muro, e bagnalo bene, ché non può essere troppo

volta o due, tanto che venga piano lo intonaco

storia o la figura che de' fare, se lo

nel condurre un disegno che si andava distruggendo poi

sovrapposizione dell'ultimo intonaco che doveva accogliere i colori

innumerevoli dei vecchi procedimenti che l'artefice finisse col

assiduo e intelligente: soltanto che non lo si erigeva

rossaccio per quello spazio che si riteneva dall'artefice

di figure: e fa che queste figure siano bene

a grossolani errori appena che lo spirito sia occupato

calore ed agli attriti che sono i punti più

esperienza e di utilità che devesi richiedere, tanto più

grande è la pretesa che il metodo nuovo si

può essere l'adescamento che le qualità esteriori del

moderne e sulle qualità che poté avere l'encausto

non rimane meno certo che l'uso della cera

documentato abbastanza dagli scrittori che ne videro i saggi

comune da non dubitare che se ne perdessero le

con tutte quelle particolarità che specialmente in Plinio sono

assai minore importanza. Salvo che, come altri ritengono, tutto

si riducesse, di fatto, che allo scaldare la cera

allo scaldare la cera che serviva di vernice ultima

parete, e farà sì che si stenda ugualmente, dappoi

la freghi al modo che si nettano le nude

cera punica non permette che lo splendore della Luna

troppo debole, essendo noto che Vitruvio non parla che

che Vitruvio non parla che di pitture architettoniche, semplici

riquadrature, nulla ostando però che la sola vernice a

incerato esteriore fu quello che illuse, secondo sir Eastlake

vero, né a concludere che i Greci ed i

I ¶ La pittura murale, che si può ritenere antica

pietre ed ogni irregolarità che potesse nuocere alla continuità

modello. Ma l'aridità che porta la natura assorbente

verun segno delle sostanze che poterono unirsi ai colori

momento della scoperta, ma che il contatto dell'aria

una casa si rilevò che la preparazione del muro

linee tracciate a punta che servirono a limitare il

vero quanto dice Plinio, che si dovesse a M

Pompei, Stabia ed Ercolano, che egli aveva vedute varie

colla, oppure a tempera, che si fa coll'ovo

fatte con tale finitezza che parrebbe sorprendente si fossero

non mi pareva possibile che fossero fatte con colla

vernice; né poteva soffrire che vi si passasse col

nello stesso modo quelle che stavano impiegate nell'aria

aria aperta come quelle che stavano al coperto. Esaminando

considerai in primo luogo che la maggior parte di

e cariche di colore, che non potrebbe farsi con

per la loro conservazione, che esse non potevano essere

fatte in altro modo che a buon fresco, ma

ma bensì da pittori che avevano una singolare destrezza

antica Pompeia, di quelle che erano rimaste all'aria

rimaste all'aria aperta, che si vedevano ancora i

nella calce fresca, il che solo è praticabile nella

fresco. Parvemi ancora vedere che i campi di colori

pulita e tersa, e che sopra questa preparazione vi

maggior diligenza ancor quelle che si conservano nel Real

grande impasto dei colori che li nasconde in parte

sistemi di pittura encaustica che dalla Francia facevano capolino

per tentare le prove che diffusamente esplicò nei suoi

fece seguito a questa che si può dire l

conoscono, quasi a dimostrare che sostanzialmente non si era

secondo metodo si vuole che fosse praticato incidendo l

foggiato come un bulino, che scaldato abbruciava alquanto l

spiega l'abate Requeno che si trattasse invece di

leggermente la tinta gialla che metteva a nudo il

parole sibilline di Plinio che l'abate Requeno traduce

pennello, dacché la durezza che acquista, nel rapido raffreddarsi

di qualche altro sussidio che la mantenga molle il

generali, un qualunque mezzo che valga ad incorporare la

polvere, trovò una composizione che, macinata ad acqua, si

Sulle esperienze di Bachellière che in parte corrispondono colle

toccato all'erudito abate che vale la pena di

maniera tale sulle bragie che fecero all'occhio una

acqua fresca, come doveva, che tutt'all'opposto acquistò

lontana dal diventare solubile che l'uno degli assistenti

certo con la spatola, che gli pareva più consistente

di prima. Onde conchiusi che l'estensore dell'articolo

Però l'ostacolo insuperabile che incontrò nello sciogliere la

stesso in un tentativo che descrive in tal modo

mi venne alla mente che il sapone bianco e

di fare migliore effetto che il sale tartaro: feci

e gonfia; e dopo che fu questa massa bianca

altezza. Terminata e asciutta che fu la pittura, l

verso la fiamma frattanto che fumava la pittura. L

più e riflettendo conchiusi che né il metodo premiato

quello di Bachellière perciò che l'abbruciamento, o encausto

encausto; e perciò eziandio, che i greci non conobbero

le medesime ragioni: posto che il sapone nominato da

greci e romani». ¶ Oggi che l'analogia della potassa

mortificato se avesse saputo che a non tanto tempo

intime dell'arte stessa che originarono divagazioni tecniche, ma

un processo di dipingere che si faceva risaltare per

questa dimenticata negli ingredienti che dovevano comporre la pittura

nella sua vernice finale, che non si sapeva immaginare

sapeva immaginare composta altrimenti che di pura cera, quasiché

e la polvere continua che trattiene su tutto ciò

Ciò induce a credere che, ritenendosi a cera le

pompeiane e di Roma, che pel loro stato di

rendere inalterabili i colori che altrimenti bisognava procacciarle. ¶ Una

citata, giacché nella deduzione che egli fa di un

fa di un solvente che scompare senza lasciare traccia

resistenza alle mille cause che intaccano una superficie colorata

dispute intorno all'encausto, che tiene luogo di argomentazioni

parere di Raffaello Mengs, che ritenne per affreschi quei

campo larghissimo a mostrare che l'erudizione, la pratica

provandosi in tal modo che si sapevano utilizzare per

il nome di fritte, che tale è appunto il

il bleu egiziano, aggiungendosi che la calce e la

calce e la silice che facevano parte dei componenti

del dipingere, non potevano che imprimere a quei dipinti

esteriori simili a quelli che oggidì se ne ricavano

proprietà chimiche delle sostanze che possono comporla e dal

asportazione non può avvenire che per il legame fra

Dippiù anzi questa materia che tiene collegato il colore

resistenza offerta dalla lamina che si può produrre su

aspetti delle superfici dipinte che si designano per opache

interposto nel colore e che si lascia scorgere per

caratteri delle superfici colorate che si riscontrano nelle decorazioni

divide nei vari processi che prendono il nome dal

il nome dal conglutinante che vi domina; cosicché si

cosicché si può ritenere che i procedimenti odierni in

procedimenti odierni in quello che hanno di più spiccato

hanno di più spiccato, che non può essere il

conseguire la durabilità; imposizioni che l'arte subì certamente

arte subì certamente più che altrove in Egitto. ¶ Altrettanto

esatte di dipinti dimostranti che anche negli utensili d

Mérimée sulla Collezione Passalacqua, che mostrano i colori egiziani

un'estrinsecazione di obiettività che altrimenti non si potrebbe

attrattiva di una durabilità che non ha fondamento se

tempo; ma per quello che, mostrandosi il prodotto della

encausto ¶ Le notizie incerte che si hanno sulle origini

comparsa nell'arte, permettono che nel trattare partitamente di

al rapporto più diretto che hanno le pratiche d

per i principi generali che se ne possono dedurre

se ne possono dedurre che per i vantaggi effettivi

per i vantaggi effettivi che l'una pratica presenta

calcolo inoltre della circostanza che il più complesso fra

e la verniciatura finale. ¶ Che questo processo di pittura

residui di cera colorata, che ancora si scorgono nelle

come osserva il Girard, che l'encausto abbia durato

di questa pittura singolare che si vuole impartisse ai

a fresco non rimangono che reliquie rarissime ed incerte

esemplare sicuro, dubitandosi persino che potesse essere opera del

secolo dell'era nostra, che figurarono all'Esposizione di

volti, non istruiscono gran che sul meccanismo di esecuzione

lontano da quella perfezione che i grandi elogi fatti

indurre la maggior meraviglia che possano mai servire di

metà del secolo XVIII, che ne resero il nome

il promotore delle ricerche che dovevano appassionare per un

numero grandissimo di persone che misero a contributo quanto

Le prove non potevano che riuscire laboriose, ma infine

dei secoli e quelle che si venivano continuamente scoprendo

quelle della Villa Stabia che il Winckelmann tanto esaltava

per persuadere della superiorità che verrebbe ad acquistare l

ai continui quesiti tecnici che gli si parano nell

né dei principi teorici che informavano i vecchi trattati

a spiegare le ragioni che differenziano i vari aspetti

molecolare delle sostanze coloranti. Che se per avventura sugli

d'appoggio, ognuno vede che importa subito sapere nonché

tutte quelle possibili influenze che si esercitano reciprocamente tali

evidente criterio d'impiego che scaturisce dalla nozione sicura

di pittura più antica che si conoscano furono trovati

in Egitto. ¶ La leggenda che attribuiva alla figlia di

opportuno notare la voce che faceva merito ad un

ai Greci, avvertendo ancora che gli Egiziani dipingevano seimila

antico sentimento degli eruditi che l'arte greca derivasse

quei meravigliosi vasi istoriati che l'Attica diffuse per

all'impiego dei colori che Plinio e Vitruvio riferirono

piedi nudi degli operai che tremiladuecento anni prima avevano

di lino, meravigliosamente conservata, che porta il nome del

entro rigidi contorni, il che facilitava singolarmente l'aderenza

di splendidezza di colori che offrono tanti cimeli della

quella forza di aderenza che è implicita in colori

è implicita in colori che si mantengono inalterati oltre

senza convenienti processi tecnici che abbiano provveduto alla durabilità

concetto di dimora eterna che la tomba incarnava nella

puro disegno dei contorni che si dovevano riempire di

egli non poté rintracciare che del giallo, del rosso

una un giallo chiaro che ritiene semplicemente un'ocra

brillante e più chiaro che gli parve un solfuro

arsenico (orpimento), senza escludere che potesse trattarsi anche di

naturale, lo stesso rosso che si ottiene calcinando l

non sembrandogli tuttavia impossibile che fra i rossi potesse

del cinabro. ¶ Dell'azzurro che la collezione possedeva in

Il verde generalmente olivastro che stimò dapprima un genere

neri non apparire composti che di carbone. ¶ Rispetto al

pitture sia su legno che su tela avessero una

una preparazione bianca, ma che, le tinte non presentando

gelatina, tuttavia Mérimée presume che si preferisse una gomma

Quest'accenno ai dissolventi che poterono, secondo il parere

ed il preparato bianco che il Mérimée trova costantemente

qualunque sia il materiale che riveste, non basta ad

i processi del dipingere che rispondettero alle prove manifeste

quella varietà di applicazioni che fu la caratteristica più

dai dipinti egiziani, proprietà che non si può ottenere

può ottenere da glutini che essiccandosi assumono consistenza vitrea

vitrea, Ettore Leroux ritiene che si mescolasse del miele

tempere, poiché è indubitato che la tempera fu usatissima

egiziane, né può meravigliare che dove l'imbalsamazione dei

Inoltre il bleu egiziano, che si cattivò l'attenzione

Chaptal e da Vaquelin, che ne dette la formula

di un colorito falso, che trascinerà inevitabilmente ad altri

destinati a imminenti alterazioni, che le dimenticate cautele per

rovina. ¶ Ma questo periodo che tutti i militanti dell

ad olio, tutto infine che può abbreviare ad una

prodotti colorati del commercio, che confina coll'odio. Il

preparazioni grossolane e bagnate che in pochi giorni assorbono

questi dipinti, le screpolature che si contano dapprincipio e

in una rete minuta che offende l'occhio a

consueto la salutare reazione che conduce il giovane artista

a ricercare gli autori che si sono occupati dell

certamente dovizia di libri che trattino della pratica della

Cennini è il solo che si abbia intorno alla

arti, perché gli scrittori che vennero dopo, salvo l

dopo, salvo l'Armenini, che compendia abbastanza chiaramente le

proemio alle Vite più che soffermarsi ebbe a sorvolare

dissipare il tormentoso dubbio che in qualche frase male

conquistare la oggettività luminosa che affissa. ¶ Il Vibert, troppo

di quel criterio tecnico che è il fattore più

le vie dell'arte che dei maestri che si

arte che dei maestri che si sentano in obbligo

allievi, o degli allievi che non possono studiare senza

grave per l'artista, che provvedendo alla durabilità materiale

pena di conservare ciò che è indifferente sia distrutto

contribuiscano le condizioni stesse che servono alla durabilità dei

perché le verità affermate, che divulgavansi pel lento tramite

I riflessi di cielo che irradiano dai principi pittorici

all'insaputa dell'arte che della luce e dei

imprevedute vie alla convinzione che procedendo affratellati abbrevierebbero il

non persuade gli scienziati che, della luce e dei

dipinti i metodi tecnici che combattono dalla cattedra, come

l'effetto più analogo che scaturisce dall'applicazione dei

rinunzia di quei mezzi che la scienza dimostra potersi

accademico Calvi, i primi che, nel più infelice periodo

più larga dell'arte, che inciterà ad una venerazione

all'ingente bagaglio tecnico che per tanti secoli rispose

di temperamenti da parere che costituisse, se fosse accettabile

senso di vibrazione luminosa che pure nell'ombra avviva

di tinte ci rivelano che la precisione del disegnatore

cozzano contro un ostacolo che lo trova impreparato e

della luce. Egli sente che al proprio fardello tradizionale

tradurre la sensazione nuova che lo scuote: così come

cognizioni, a quegli esperimenti, che si compendiano nel sussidio

via pervenire se non che ad uno di quei

nei processi degli antichi, che fosse poi logico allontanarsi

esercizio promiscuo delle arti che poneva l'antico apprendista

saprebbe più ragionevolmente sostituire che dalla cognizione scientifica delle

lunga conservazione del dipinto che per la maggiore intelligenza

dell'arte del dipingere che nello stesso atto del

biografi concordano nell'asserire che Tiziano ritornasse molte volte

di quei tocchi decisi che risolvono l'opera e

faticosa elaborazione del pennello che sole conducono alle eccelse

sempre una tacita intesa che gli attribuisce procedimenti noti

di discepoli ed aiuti, che tutto seppero imitare dai

imitare dai maestri fuor che la sterminata potenza del

genio, l'unico enigma che veramente essi lasciassero insoluto

accenni a quell'angoscia che deve essere per l

arte. ¶ L'aere tetro che circonfuse la calunniata memoria

del Castagno non fu che una invenzione dei romantici

forse non sembrando naturale che fra tanti misteri e

altr'arma dal fodero che degli spilli dialettici, così

i fornelli nei negromanti, che non somministrarono mai colori

ai pittori. ¶ Senza affermare che tutti i maestri antichi

conobbero questi segreti e che gli insegnamenti tecnici non

al passo dell'Armenini che descrive con foschi colori

Veri precetti della pittura che non sia la sola

giustamente intuito dal Müntz che meglio non si potrebbe

Firenze, è il vedere che la maggior parte degli

del vasellame da tavola che era chiamato ad eseguire

forma. ¶ «Si comprende bene che con delle cognizioni così

suoi allievi un'educazione che permettesse di abbracciare un

si manifestano nei capolavori che sono l'orgoglio dei

vero senso della parola, che coltivano i rami più

metodo così veramente scientifico che aveva il vantaggio di

virtù della forza critica che lo infondeva. Padroni di

insieme al criterio tecnico, che rafforzavasi più per l

attinente alle tre arti che non dal sussidio di

obblighi e dei sacrifizi che impone per sé e

opera, oltre al tirocinio che temperava l'energia fisica

termini si vuole asserire che il possesso delle pratiche

addivenire per altre vie che non sia l'ineffettuabile

con ben altra ala che la misurata penna di

del processo tecnico, ciò che parrebbe contraddire all'asserto

congerie degli ingredienti pittorici che l'artista trova sottomano

anche di quegli studi che, non procedendo laterali alla

dal genio stesso senza che questi, discendendo spesso dalle

propria e il vero che gli è guida: aperto

a tutti quei perfezionamenti che valgono a sormontare l

dell'arte col tempo, che stende inesorabile il suo

risulta la semplificazione costante che ogni pittore introduce nei

e prima della tradizione che attribuisce a Tiziano il

critica Lorenzo di Credi2 che teneva preparate da venticinque

si nota di passaggio che l'amore della semplicità

il ricordo dell'oggetto che vuole raffigurare, la scelta

fatiche distanzia la mano che si è quasi identificata

pennello e il braccio che lo dirige, e l

troppo pallida la tinta, che titubante, stanco, avvilito, arrischia

luci e dei colori che rivestono le cose naturali

singolare compagine del dipinto, che impone al pittore, per

non potersi dividere senza che scompaia l'arte stessa

contro le infinite cause che tendono nel volgere del

arte. ¶ Tutta la resistenza che le sostanze coloranti impiegate

tempo non potendo provenire che dalla loro composizione materiale

materiale: tutti gli aspetti che gli stessi colori verranno

pittore non potendo dipendere che dal modo di funzionare

ogni sostanza colorante, avverrà che resistenza ed effetto saranno

lato, colle leggi naturali che reggono i fenomeni dipendenti

subordinarsi agli immutabili princìpi che governano la materia; ed

tempo, d'uopo è che tali effetti si riconducano

il dominio delle leggi che reggono tutto ciò che

che reggono tutto ciò che in essa vi è

fondamento, non potendosi dire che l'arte esiste finché

più grandi dei maggiori che furono. ¶ Appoggiata la durabilità

minerali, vegetali ed animali che esigono manipolazioni speciali e

materiale e le norme che devono guidarne l'applicazione

stadio di coltura tecnica che informa un'epoca, una

artistica, e se avvenga che un dipinto, tenuto in

non si possa ascrivere che alla cattiva costituzione materiale

materiale, come non altro che a cattiva intelligenza dei

arte, include un avvertimento che importa assai sia sempre

dell'arte, quello cioè che, per quanto ridotti a

del pittore dai difetti che ella ha con sé

perché nello stesso modo che l'entità del danno

danno di un colore che scrosta da un dipinto

si menoma pel riflesso che le cognizioni tecniche dell

alla persistente fiducia pubblica che mai richiese dall'artista

e il nessun conto che si tiene oggidì dell

d'arte non sono che conseguenze del momento attuale

di quel criterio tecnico che, in periodi altrettanto deplorevoli

intercorso dalla intromissione commerciale, che data dalla fine del

elementi distinti; il meno che serve ad erigere materialmente

dipinto e l'arte che verrebbe ad essere come

attribuire alle sostanze coloranti, che non sono l'unico

partenza infine al raffronto che tanto facilita l'imitazione

Ed arte pittorica di che mai, ove manchi l

colori; e tecnica in che potrebbe importare all'artista

artista se non fosse che un vano maneggio di

cui si argomenta ragionevolmente che l'impotenza a dominare

a destare l'impressione che si vuole produrre. ¶ Tutti

Tutti gli effetti ottici che scaturiscono da un dipinto

possono avere altra origine che da qualità intrinseche del

sarà pur sempre necessario che il significato assunto dal

procedimento intellettuale e meccanico che lo ha guidato. ¶ Da

anzi da codeste formule, che è l'errore più

bellezza e la verità che irradia dal tecnicismo delle

se con un composto, che secco, indurisca troppo, si

imprimitura. ¶ Qualsiasi il ripiego che si vuole adottare per

gli effetti con velature che non avevano influenza veruna

variazioni atmosferiche, e, principalmente, che si essicca in modo

i guai dei dipinti che conducono al rapido annerimento

improvvidi per una sottigliezza che non basta a coprire

più profondi del colore, che le pennellate superficiali non

si presenta dunque più che ridotta come una tela

né è da credersi che si possa avvantaggiare con

avvenire di un dipinto che ritenere l'abbozzo il

a coprir la tela che si vuol dipingere. ¶ La

salda congiuntura cogli strati che verranno a coprirlo, se

punto, non saranno invece che un rifacimento del dipinto

applicare il nuovo colore, che esso non fa presa

presa su quello secco che a grande stento anche

affinità e la permeabilità che si aveva nell'imprimitura

uncinatura o ramificazione minuta che si è veduto avvenire

aderenza non avverrà più che per semplice contatto, quella

per semplice contatto, quella che dà luogo più facilmente

e violento. ¶ Ciò dimostra che il colore fresco, sia

del colore, evitando pure che si accumulino essiccanti e

in un luogo più che in un altro, affinché

un dipinto, per semplice che ne sia l'esecuzione

si vede il foglio, che può diminuire di più

più fortemente ai margini che nel mezzo, finirebbe collo

congiunte per materia adesiva, che si possono continuamente studiare

sui dipinti antichi, dimostrano che tutti i movimenti di

dirette di tale sforzo, che può essere controbilanciato solo

aspetto opaco e neutro che prendono i colori benché

coperti da una sostanza che si vorrebbe mantenesse loro

lavoro per l'impedimento che apporta alla visibilità del

alla visibilità del colore che ne è fatto segno

alla durabilità delle opere che ha suggerito e può

sul quale si dipinge, che, sottraendo il liquido dissolvente

questi anche il conglutinante che dovrebbe impartirgli la lucidezza

lucidezza. ¶ Per gli antichi che dipingevano ad olio su

da quella preparazione oleosa che si è già descritta

rigorosamente di non ridipingere che sul colore bene asciutto

asciutto, non poteva avvenire che il prosciugo costituisse quella

così grave d'interessamento che è poi diventato quando

ancora asciutti. ¶ Si aggiunga che nel travolgimento progressivo delle

del quadro rese necessario che il colore si fosse

per il bizzarro contorno che le delimita; imperciocché tali

e persistendo quei motivi che spinsero gli artefici sulla

proporzioni ben altrimenti gravi che non avesse nel rispetto

semplice partito di aspettare che le parti da ridipingere

la preoccupazione già grande che tale inconveniente trascinava seco

si vede ora — più che nei tempi in cui

lo ricercano; per il che si adopera l'asfalto

Sarto ed altri assai che furono delicati e di

grave per gli effetti che si riverberarono sulla conservazione

l'uso dei neri che l'imitazione dei leonardeschi

dall'abuso dell'asfalto che nei tenebristi preludiava la

plauso di una folla che verrà misurando il valore

pittura, ed una forza che poteva subito volgersi in

orafi, o presso maestri che sapevano trattare tutte le

la scuola non rimane che un seme germogliato, ma

i rapporti mai interrotti che l'arte ebbe coi

l'aiuto di quelli che di scienze naturali erano

tradizione, simbolizzata dall'affetto che legò Leonardo da Vinci

tele con composti oleosi che il tempo indurisce e

sapiente varietà di strati che faceva, colla solidità dei

pesante e troppo uguale, che inoltre diverrà vitrea e

irranciditi dalla sovrabbondante ossidazione che l'eccesso stesso dell

di glutini, qual maraviglia che tali dipinti in poco

i pregi di durabilità che si possono accertare sui

direttivo sulle leggi naturali che governano le sostanze impiegate

esigenze del materiale tecnico che bisogna anzitutto studiare, perché

tono, non però lascia che egli contraddica a quelle

contraddica a quelle forze che intervengono a determinare la

varietà grande di danni che l'azione del tempo

fra di loro, sì che risultasse un corpo unico

stato secco dei colori che servono alla sovrapposizione di

quanto per il colore che deve coprirlo; avviene una

quindi una facilità relativa che i colori si distacchino

due lastre di vetro che rimangono sovrapposte l'una

talmente fra di loro che non si possono più

liquidi, aumentandosi sempre più che vi concorra affinità reciproca

comprendere come un liquido che può solidificarsi, penetrando in

rimanervi aderente assai più che se la superficie di

aderenza fra i corpi che si vogliono unire saldamente

colle ed i conglutinanti che si usano nella pittura

molti casi di aderenza che bisogna stabilire artificialmente fra

affinità e della repulsione che avvengono fra corpi solidi

modo meccanico. Se invece che sul legno il mercurio

le superfici oleose, il che indica che il colore

oleose, il che indica che il colore ad olio

a penetrarvi nei modi che si sono descritti, di

seguire tutti i movimenti che sono concessi all'elasticità

altresì seguire le contrazioni che si verranno succedendo sullo

dilatarsi e restringersi continuo che le variazioni di temperatura

quantità normale d'olio che contengono, si ha pure

una quantità d'olio che imbeve i fili della

leggera; ma è evidente che con qualunque di questi

aderenza prima rilevate, e che in ogni modo il

sulla saldezza dell'abbozzo, che è quanto dire sulle

alle figure. ¶ «L'armonia che davano alle loro opere

con ragione si dice, che quando questi dipingevano si

quando in questi credevano che le parti più grosse

in una terza: ciò che restava in questa veniva

ad esempio del Cicognara, che credette di entrare armato

d'induzione pare ritenere che «i Fiamminghi nel loro

l'asserzione del Vasari che egli potesse avere gli

si moltiplicano le prove che molti pittori fiamminghi percorrevano

dalle Fiandre, pare assodato che i primi indubbi esemplari

apporrebbe però chi ritenesse che le attrattive dello splendore

parte dell'opera, ciò che doveva contrariare non poco

attenuasi la meraviglia raccontando che i Vivarini ed il

Ghirlandajo disapprovassero quel metodo, che pure giunto alla perfezione

resine ed oli essenziali che si stimavano indispensabili dai

oleanti le tempere aride che subirono verniciature, senza preventivo

preventivo strato di glutine, che impedisse ai colori di

della colla di pelle che promiscuamente si usavano, risiede

Ed i Veneziani principalmente, che si valsero più delle

valsero più delle tele che delle tavole per dipingere

colore sulle leggere imprimiture che la tela richiede, come