Bruno Buozzi, Camillo Prampolini, 1930

civile, lo Zibordi dice che «più alto assai del

Camillo Prampolini l'uomo che doveva essere un modello

verità religiose. Un giorno che la servente s'era

un'idea del brucior che sentiva, nominò l'inferno

l'inferno!». Il padre, che gli era dietro, gli

e più umana religione che doveva essere la passione

All'università gli insegnano che il diritto di proprietà

di giustizia. Si convince che tale diritto di proprietà

proprietà è iniquo e che da esso sgorgano tutte

quel sentimento della giustizia che ebbe le sue maggiori

nei principii del cristianesimo (che egli più tardi, esalterà

questo momento – aggiunge Zibordi – che la febbre della nuova

realtà borghese, il cannibalismo che in essa è implicito

una idea fissa, assorbente, che gli riempiva l'anima

si può ben dire che dette tutta la sua

vita con una dedizione che potrà essere uguagliata, ma

lo portava a credere che tutti i compagni fossero

fossero come lui, e che chiunque si dichiarasse socialista

visibile pena. ¶ — Mi dicono che tu scrivi nello Scamiciato

approvo sempre tutto ciò che vi si stampa; ma

han detto. ¶ — Ebbene; supponi che queste cose le scriva

figlio se era vero che frequentava la sede socialista

nella vita intima, dicendo che «era un figlio che

che «era un figlio che viveva alle spalle del

degli avversari, e augurava che «tutti i nostri figli

lontana idea di ciò che fosse la sua oratoria

colte. Neppure Costantino Lazzari, che pure aveva delle facoltà

o visione suscitata, ma che nasce dall'interno degli

più bella. La passione che traspariva da ogni sua

Anzi, si potrebbe dire che l'applauso lo disturbava

sua provincia. Egli pensava che bisognava lavorare in profondità

così ardente di convincere, che lo trasfigurava e gli

seconda divenne quella Giustizia che per quarant'anni irradiò

socialista la sua provincia, che il fascismo distrusse e

il fascismo distrusse e che nel giorno della riscossa

come omaggio a colui che ne fu l'incomparabile

fluida naturalezza. Le corrispondenze, che riempivano spesso molta parte

minimi della vita. «Ciò che per altri sarebbe stato

una riga di commento che infondeva l'anima socialista

un fatto umile, noto, che li toccava da vicino

giudizio politico». ¶ Un uomo che esplicava tale attività non

la pena di ricordare che Prampolini fece l'impiegato

fece l'impiegato e che, per le sue idee

ad una duplice propaganda che, in verità, riusciva più

redditizia dal lato politico che da quello degli affari

possibile, soppressero il posto che egli occupava. ¶ Ma ormai

le fondamenta di quello che fu poi il magnifico

quindi mancava quel bracciantato che nelle provincie finitime di

del suolo». ¶ Prampolini capì che, in siffatto ambiente, non

soltanto di salariati. Capì che bisognava «allargare, non restringere

sua fede. Così sostenne che bisognava organizzare i piccoli

proprietari ed i mezzadri, che bisognava tentare di costituire

così una Società Contadini, che in pochi anni riuscì

conflitto fra i signori che possedevano la terra ed

terra ed i contadini che la lavoravano, si manifestò

in uno sciopero memorabile che il movimento socialista proletario

richiesta venne accolta. Quello che appariva un sogno, cioè

E si può dire che i sindacati degli addetti

scandinavi! ¶ Occorre dire subito che i lavoratori reggiani, le

sempre con una linea che in taluni ambienti ultrarivoluzionari

i commissari di reparto, che i seguaci di Mosca

ma non si ammetteva che inscenassero scioperi o capeggiassero

Gli scioperi proclamati senza che prima l'organizzazione avesse

molti scioperi; però quelli che fecero li vinsero. ¶ Della

sia permesso di dire che nessuno di questi movimenti

fu sempre così intenso che mai le federazioni nazionali

in luce i miracoli che seppe compiere la cooperazione

e, appena parve chiaro che la resistenza padronale sarebbe

imporsi a tal punto che, quando lo sciopero finì

sconfitti: dovettero concedere ciò che avevano negato e constatarono

avevano negato e constatarono che molti dei loro clienti

lo sviluppo delle parti che lo componevano, e secondando

reggiani. Fu la malattia che mise al cimento la

rovescio, la stampa avversaria, che aveva iniziato la messa

a tacere quando vide che, a differenza di tante

concordia e nella solidarietà, che essi sentivano e praticavano

generoso, obbiettivo, umano prima che di colore politico o

formata da un socialismo che voleva essere scuola di

di elevazione morale oltre che di rivendicazione di una

la convinzione negli industriali che ogni loro resistenza sarebbe

per gli altri più che per loro, con una

A differenza di ciò che avvenne in altre località

nervosismi, certi fieri atteggiamenti, che quasi sempre nascondono la

Si può ben dire che la provincia di Reggio

nostra fede sull'urna che contiene le sue ceneri