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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Foscolo, Ricciarda, 1813

concordanze di «chi»

nautoretestoannoconcordanza
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1813
quel mi parevi; e chi potea ¶ Chi se non
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parevi; e chi potea ¶ Chi se non tu, così
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rammenta. ¶ Quanto amar può chi sé medesmo ha in
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sapria ¶ Tradir lo sposo chi tradito ha il padre
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O signor mio, vedi, chi reca ¶ I cenni tuoi
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D'occulto amor per chi più abborro; e a
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verserò, tu nol vedrai. Chi resta ¶ Qui, se non
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fai forza alle lagrime?... Chi sei ¶ Tu, perch'io
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Quindi per darlo a chi credea suo figlio. ¶ So
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GUELFO ¶ Ma e tu chi sei che parli? ¶ AVERARDO
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a vil si tiene ¶ Chi gli dà pena che
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celarle al guardo ¶ Di chi vindice eterno il ver
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a noi che pro chi vinca? infame danno ¶ Bensì
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ch'io vegga alfin chi egli era ¶ Quel mio
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Il chieggo; e a chi!... - Sangue vuol Guelfo. ¶ GUIDO
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il mio core a chi se udisse quanto ¶ Udrete
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GUELFO ¶ E della tua chi m'assecura? ¶ AVERARDO ¶ Inermi
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a noi. ¶ GUELFO ¶ Se chi t'invia, qui fosse
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cercherei, ma invano. Sol chi vede ¶ Quanto il dolor
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sepoltura abbracci - ¶ Ma e chi tel die'? - Due soli
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Dove? Come? Quando? ¶ A chi? - Perfida taci? - Ecco la
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con gli altri a chi trionfa. Abbiate ¶ Preda i
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RICCIARDA ¶ D'oggi. ¶ GUELFO ¶ Chi fuggì all'alba un
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Ricciarda. ¶ GUELFO ¶ Mio fratel chi è di voi? - Mostrisi