Enrico Panzacchi, Raffaello Sanzio da Urbino, 1893
concordanze di «ci»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1893 | enigma dell'epigrafe bembiana, ci possiamo render conto dell | ||
2 | 1893 | nelle espressioni più ideali, ci persuaderemo volentieri che bisogna | ||
3 | 1893 | invece del nostro pittore ci presenta tutto l'opposto | ||
4 | 1893 | del tempo inevitabili sempre, ci manifesta, oltre l'intuito | ||
5 | 1893 | quando pensiamo a Raffaello ci sentiamo compresi di ammirazione | ||
6 | 1893 | o signori, diciamolo, se ci piace, a nostra gloria | ||
7 | 1893 | la loro inesperienza, perchè ci sembra di assistere, come | ||
8 | 1893 | un quadro del Cinquecento ci lascierebbero freddissimi), esso assume | ||
9 | 1893 | nelle Vite del Cavalca ci imbattiamo in un traslato | ||
10 | 1893 | un traslato vivo, che ci dà un senso improvviso | ||
11 | 1893 | e parlare quotidiano. Allorchè ci troviamo di fronte a | ||
12 | 1893 | alle negazioni di tutti, ci ha condotto a termini |