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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, La verità dell'Alligatore, 1995

concordanze di «ci»

nautoretestoannoconcordanza
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visto da qualche parte. Ci arrestarono all’alba. Lui
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iniziarono a chiamarmi Alligatore. Ci esibivamo nei club del
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piccolina, ben fatta e – ci avrei giurato – separata. ¶ «Un
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facesse nei prossimi giorni, ci sarebbe ancora qualche possibilità
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cronaca del processo. Ecco, ci sono anche alcune foto
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Waters. Peccato che non ci fosse Mojo Buford a
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nient’altro. Una volta ci ho accompagnato Alberto. Mi
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Grazie Alligatore, grazie. Mi ci compro un bel po
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se dietro la porta ci fosse stato qualcuno nascosto
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di simile, ma non ci voleva una grande immaginazione
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lui, vero? No, non ci posso credere. Non è
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bene, avvocato. Forse non ci siamo capiti: guardi che
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una Corte d’Assise. Ci scommetto quello che vuole
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Insomma, per farlo parlare ci sarebbe stato bisogno di
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e al cattivo?». ¶ «Certo. Ci cascano sempre». ¶ Suonai più
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Dillo tu, io non ci riesco». ¶ «Polizia. Baldan, apri
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scattò subito e noi ci infilammo correndo su per
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le scale. Sul pianerottolo ci attendeva un Baldan sorpreso
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Alligatore, ma questo cosa ci fa qui?» mentre l
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Terme. Le indicazioni che ci aveva fornito lo spacciatore
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casa in campagna non ci metterei davanti le statuine
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cemento per giunta. Non ci quagliano proprio». ¶ «Fammi un
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non dirmi quello che ci avresti sistemato tu» lo
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alle sue spalle. Non ci aveva visti né sentiti
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questo non avevo dubbi. Ci era già riuscito in
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la borsa di Magagnin. Ci rovistai dentro: vestiti sporchi
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difendersi». ¶ «Beniamino, non ti ci mettere anche tu. Guarda
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come al solito. Non ci ho pensato su due
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amico ha ragione. Non ci abbiamo capito niente. Forse
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le labbra. Il socio ci sapeva fare con la
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piene di...». ¶ «Lettere? Non ci siamo capiti. Cosa c
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dovevo fare delle cose...» ci diede un’occhiata, forse
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da letto. Voi non ci credereste, ma scriveva proprio
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era l’amica?». ¶ «Non ci credereste, ma non lo
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tu?» chiese Rossini. ¶ «Io ci stavo. Era chiaro che
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i soldi, lui non ci ha più visto e
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qui non mi muovo». ¶ Ci girammo di scatto. Era
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avvocato. Quanto pensi che ci metteranno a trovarti?». ¶ Gli
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compagnia dell’eroina e ci avviammo verso Padova. ¶ Durante
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Per ingannare l’attesa ci rifugiammo in un bar
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avvocato, come dal medico, ci vado solo quando è
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del medico legale. Speravo ci fosse qualche elemento che
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e che poi, insieme, ci si rechi dal giudice
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problema. «Che ne facciamo?». ¶ «Ci sto pensando» soppesai l
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mese. ¶ Per il momento ci si doveva quindi accontentare
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quello di cui ora ci stiamo occupando. L’assassino
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Al suo posto, non ci avrei pensato su due
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il vero assassino che, ci puoi scommettere, avrà un
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donna che se non ci fosse stata la provvidenziale
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quello della Foscarini non ci posso nemmeno provare». ¶ «E
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i rifiuti della società. Ci possono fare a pezzi
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dovesse saltar fuori qualcosa ci penserà l’avvocatessa a
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in un congelatore? Non ci penso proprio. Anche perché
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proprio. Anche perché non ci reggerebbe il gioco. Ricordati
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sbrigare. Cosa dici se ci muoviamo dopo pranzo?». ¶ «Va
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un’idea. ¶ La Foscarini ci accolse con un: «E
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ascensore. ¶ «Più o meno». ¶ «Ci ha fatto capire che
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viene il dubbio che ci sia qualche altra verità
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il nascondiglio di cui ci ha parlato Magagnin. Se
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macchina insieme ai “pezzi”». ¶ «Ci conviene andare al centro
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poggiava su ruote, così ci volle un attimo per
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che me la tengo. Ci faccio un figurone a
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più bravo di te, ci fa godere meglio, ci
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ci fa godere meglio, ci accontenta di più. Forse
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tizio, risolviamo due delitti. Ci scommetto le palle che
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balla». ¶ «È vero. Peccato, ci avevo pensato una buona
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la mia macchina e ci vediamo qui lunedì alle
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ti sorride a pagamento». ¶ «Ci sono puttane e puttane
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uscirà domani. Quindi, stasera ci dovremo incontrare...». ¶ «Non se
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che oggi pubblichiamo non ci sono state fornite dagli
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o innocente che sia. Ci sono troppi interessi in
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me. In prima pagina ci sarà il particolare ingrandito
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dietro a tutto questo ci sono anch’io...». ¶ «Adesso
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ieri, una fonte anonima ci ha fatto pervenire del
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offerto la sua collaborazione». ¶ «Ci mancava un giornalista nella
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parole tue» scherzai. ¶ «Se ci prendono... se finiamo in
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investigatori sai, i ragazzi ci prenderebbero per il culo
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scelto i provini che ci interessavano. Puntai l’indice
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Mi sembra che tu ci stia prendendo per il
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cosa facciamo, se non ci racconti la verità? Usciamo
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altra donna. Ogni tanto ci rivolgevamo a delle prostitute
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comunque la dolce Giusy ci ha raccontato tante belle
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farebbe. Credo invece che ci convenga rivolgerci a...». ¶ «Giovanni
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lo pedinano». ¶ «E adesso?». ¶ «Ci procuriamo due cellulari clonati
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minuti la cabina e ci fotterebbero. Tieni presente che
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lamentò il vecchio Rossini. «Ci stanno “ufficialmente” dando la
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con un cliente e ci fece attendere a lungo
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Sì». ¶ «E invece no. Ci vada lei. Quanto mi
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che la pista inglese ci porti direttamente a lui
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più mi convinco che ci sta nascondendo qualcosa, magari
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come pensa lei...». ¶ «Allora?». ¶ «Ci andrò. La settimana prossima
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la salutò Beniamino, mentre ci allontanavamo. ¶ Mi informai sugli
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un buon pianto, poi ci dirà tutto». ¶ Andò proprio
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dipende da quello che ci dirà. Se le notizie
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le prometto che non ci faremo più vedere né
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Barbara Foscarini. «Avanti, avvocato, ci dica come si chiama
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di voce bassissimo. «Non ci sono dubbi. L’assassino
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rovinarle la vita, se ci tira in mezzo». ¶ «Era
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mezzo». ¶ «Era necessario?». ¶ «Sì. Ci nasconde qualcosa e non
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scemo e al cinema ci è andato anche lui
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Ferrini, sgattaiolammo nel sotterraneo. Ci infilammo dei guanti da
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mi facevano troppa paura. ¶ Ci appostammo ai lati della
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dietro la scrivania. Noi ci accomodammo sulle due sedie
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siamo stati gentili, non ci costringa a usare metodi
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usare metodi che non ci piacciono». ¶ «Non avrà nessun
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che lei lo sappia. Ci racconti invece tutto dall
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Emilio” mi disse, “noi ci conosciamo ormai da parecchio
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e la nostra amicizia ci ha portato a nutrire
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che in tribunale non ci saranno problemi”. A questo
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paio di giorni dopo ci incontrammo nuovamente alla consueta
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sua per una chiacchierata. Ci andai e lei da
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Non perda tempo e ci racconti dell’omicidio». ¶ «Ho
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tu stesso se non ci credi”. ¶ «“Lo farò” le
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e le lettere, non ci sarei riuscito con quello
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della polizia scientifica e ci trovai dentro la fotografia
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incontro» lo salutai, mentre ci allontanavamo. ¶ Stavo cercando di
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Ho l’impressione che ci sia sfuggito qualcosa di
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vorrei che il terreno ci franasse improvvisamente sotto ai
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a mangiare un boccone?». ¶ Ci recammo al No Se
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notte. Fu lì che ci scovò Barbara Foscarini. ¶ «Sbaglio
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Sartori». ¶ Beniamino e io ci guardammo. Mi avvicinai al
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dirci tutto quello che ci ha tenuto nascosto. Poi
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pezzi da quelle relazioni». ¶ Ci fu un lungo silenzio
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la cassetta fu finita ci pregò: «Vorrei che riferiste
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È l’unico che ci può aiutare a collegare
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nelle vicinanze della Prefettura. Ci fermammo a osservarla da
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vera chicca: nel montaggio ci hanno infilato spezzoni di
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star degli anni quaranta. Ci sono Burt Lancaster, Alan
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neutralizzare la donna e ci sarebbero riusciti certamente in
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lo hanno già fatto, ci metteranno poco ad arrivare
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Mocellin Bianchini e se ci riuscite... trattate». ¶ «Trattare?». ¶ «Sì
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donna sudamericana. Al resto ci penso io». ¶ «Il ragionamento
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la Dalmazia e che ci saremmo rimasti a lungo
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Piera Belli che Magagnin ci aveva lasciato in eredità
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il codice. L’avvocato ci vuole eliminare: morti o
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o in galera. Appena ci avrà identificato gli resterà
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evitare che gli altri ci fottano, è quello di
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una passeggiata e invece ci troviamo con la merda
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da Sartori e Ventura». ¶ «Ci vado io, allora. Aspettami
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motocicletta giapponese come se ci fosse nato sopra. Compì
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poi gli domandi perché ci cercano». ¶ «Le iniziate così
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vittima Evelina Mocellin Bianchini. Ci frequentavamo spessissimo e quotidianamente
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frequentavamo spessissimo e quotidianamente ci sentivamo per telefono. Dividevamo
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poi aggiungerò che non ci fidiamo e che vogliamo
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che vogliamo garanzie. Questo ci permetterà di tirarla in
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ricovero in clinica. ¶ Più ci pensavo e più le
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il tempo massimo che ci possiamo concedere per grattarci
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rogna». ¶ «E se non ci riusciamo?». ¶ «Saremo costretti a
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dell’indagine bancaria che ci ha permesso di arrivare
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colore. ¶ Fu facile seguirli. Ci tenemmo a un centinaio
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polpette. Certo, ammesso che ci trovino...». ¶ «Io, invece, ho
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rapina o un attentato. Ci servono per salvare la
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indiscrete. Bene che vada ci ritroviamo con una camicia
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salutai. ¶ Si guardò intorno, ci venne vicino e bisbigliò
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passare subito alla stampa». ¶ Ci obbligò a chinarci sul
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Allora, cosa volete?» domandò. ¶ «Ci devi preparare un piano
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qui vicino, da Ennio. Ci vediamo là». ¶ Il locale
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bella ripulita. Il proprietario ci indicò il tavolo con
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e di sua iniziativa ci portò una brocca di
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essere anche la cuoca. Ci biascicò il menù. ¶ Le
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trippe e spezzatino. Noi ci limitammo a chiedere dell
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non semplice ma fattibile». ¶ Ci guardò e notò le
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un po’ di immaginazione» ci esortò. «Se vi rivolgeste
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concluse, guardando me. ¶ «Non ci può andare da solo
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Colonnello ma alla fine ci convincemmo della bontà del
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Pare che nel Chiapas ci sia un gruppo che
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stessa». ¶ L’indomani mattina ci recammo in un grande
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comprare i vestiti che ci aveva consigliato l’ex
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due tesserini falsi che ci aveva procurato il Colonnello
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libro matricola e che ci venisse messo a disposizione
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posto tranquillo dove lavorare. Ci accontentarono con solerte efficienza
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nella stanza in cui ci avevano sistemati. ¶ «Se avete
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e il signor Arfò, ci conoscevano bene... con loro
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bene... con loro non ci sono mai stati problemi
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fotocopiammo i nominativi che ci interessavano. Beniamino volle a
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di andarcene, il calvo ci chiese di seguirlo nel
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mio amico. ¶ «Sentite signori, ci tengo a sottolineare che
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Belelli, Arfò e io ci siamo sempre intesi alla
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vostri colleghi». ¶ «Su questo ci può contare» lo salutai
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Quando hai capito che ci avrebbe offerto una mazzetta
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due serie di fotocopie. Ci ha scambiato per due
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mi era molto simpatica, ci scambiavamo sempre battute... pensavo
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diretti a casa sua. ¶ Ci aprì una giovane con
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bambina in braccio che ci rispose di essere la
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figlia della signora Corò. Ci pregò di attendere mentre
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Desideriamo parlarle un momento». ¶ Ci fece accomodare in un
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il professore?». ¶ «Assolutamente no. Ci interessa soltanto Marco Ventura
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oltre ad aspettare che ci decidiamo a incontrarli?». ¶ «Hanno
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ricompensa al primo che ci avvista. Anche loro hanno
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dalla moto. ¶ «Già. Cosa ci scommetti che i quattrini
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che in tribunale non ci sono mai stato, nemmeno
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litri. ¶ Balbettando in dialetto ci disse che l’uomo
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meno che tu non ci racconti le cose che
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vorà miga denunciarme?». ¶ «No. Ci interessa solo sapere. Poi
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Sartori...». ¶ Beniamino e io ci guardammo. La pista che
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quella giusta e ora ci permetteva di raccogliere dell
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della giustizia». ¶ «E lei ci ha creduto?» domandai ironicamente
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schifezze”. Ma non credo ci fosse bisogno di minacciarlo
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loro giovane fratellastro, che ci pensi suo padre a
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suo signorile self-control. «Ci aggiungerei qua e là
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e, nel caso non ci riescano, ci metteranno la
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caso non ci riescano, ci metteranno la legge alle
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quindi, è bene che ci togliamo dalla testa l
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poco prima dell’alba, ci nasconderemo qui, con la
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Si sieda Buratti e ci spieghi il motivo di
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che in questo caso ci procurereste dei fastidi. I
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mi sfidò. «Ma almeno ci risparmi le sue ingenuità
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i tre gradini che ci separavano dalla strada. ¶ Il
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Me lo sentivo» ridacchiò. «Ci stanno sottovalutando. E questo
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che è meglio che ci lascino perdere». ¶ «Corda? Cappio
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se qualcosa andrà storto ci ritroveremo a interpretare il
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parte il fatto che ci rivolgiamo a un altro
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Il personaggio dal quale ci stavamo recando abitava dalle
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a sistemare il nastro». ¶ Ci condusse nello studio. Uno
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ho bisogno di rilassarmi, ci beviamo un caffè?». ¶ Andammo
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a cantare?» domandò, mentre ci sedevamo intorno al tavolo
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vuoi corteggiare?» scherzò. ¶ «No, ci abbiamo già provato, ricordi
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ventidue, zuppi di pioggia. Ci dirigemmo verso il rifugio
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da una pioggia torrenziale. Ci riparammo sotto il solito
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solito portico e poi ci avvicinammo a piedi al
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altro capo del filo ci sono io». ¶ «Ciao, Carmine
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medio. ¶ Il mattino dopo ci alzammo tardi. Non dovevamo
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condominio. Poi a piedi ci avviammo verso quello dove
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i due fratelli e ci appostammo in un angolo
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da chirurgo. Quando finalmente ci riuscii, il mio amico
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verso il parcheggio. Quando ci passò vicino, uscimmo dal
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ventina di minuti dopo ci fermammo sulla sponda del
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e gli dici che ci avete eliminato. Tutti. Anche
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o non lo faccia ci ammazzerete comunque, vero?» domandò
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commentò, restituendo il cellulare. ¶ «Ci ha creduto?» domandai. ¶ «Certo
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non si mossero. ¶ «Se ci dovete ammazzare, scavatevele da
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Ammazzateci e lasciateci qui. Ci penseranno le nostre famiglie
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al nostro posto». ¶ Alfredo ci guardò. «Se scavo la
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volta non ti capisco. Ci troviamo in questa situazione
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a prenderci, non solo ci avrebbero ammazzato subito ma
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fuggire». ¶ In tarda mattinata ci recammo in un ufficio
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l’aeroporto militare e ci infilammo in un quartiere
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abitava l’avvocato Sartori. ¶ Ci fermammo di fronte al
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un grosso pittbull che ci osservava immobile. ¶ «Non abbaia
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telecomando a distanza. Beniamino ci armeggiò intorno per quasi
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scenografia così come Blisset ci aveva consigliato di allestirla
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pronto...». ¶ Aveva già riattaccato. ¶ Ci appostammo nei pressi della
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Salimmo sulla moto e ci allontanammo lentamente. ¶ A qualche
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al reparto. Un infermiere ci sbarrò il passo ma
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un po’ di tempo ci tornerai». ¶ «Certo...». ¶ «Ti ho
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confine francese. A Marsiglia, ci imbarcheremo sul traghetto per
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e Ventura». ¶ «Pensi che ci coinvolgeranno?». ¶ «Ne dubito. Conviene
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soldi e poi non ci sono mai stato. Potrebbe
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affrontare da solo. Tu ci verresti?». ¶ «Mi ci vedi
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Tu ci verresti?». ¶ «Mi ci vedi a fare l
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eh?» domandò, ghignando. ¶ «Non ci penso proprio». ¶ «E allora
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proprio». ¶ «E allora non ci vado. Sai quanto mi