Massimo Carlotto, Il mistero di Mangiabarche, 1997

mio socio. «Quelli che ci interessano se ne devono

negli occhi. «Quanto tempo ci ha messo mio fratello

per non essere armato. ¶ Ci fronteggiammo per alcuni secondi

cercata» sentenziò Beniamino. ¶ Qualcuno ci chiamò con un gesto

volete dare un’occhiata...». ¶ Ci ritrovammo in un unico

mio socio e io ci eravamo capitati per caso

e il mio socio ci eravamo nascosti in Corsica

curiosità. Dei contatti veneti ci avevano assicurato che sbirri

musicista blues...». ¶ «Già». ¶ Quando ci raggiunse, Cabiddu mi strinse

non è detto che ci permettano di rintracciare suo

Ebbi la sensazione che ci fosse dell’altro, ma

Charles piaceva il Messico. Ci è pure morto, nel

veridicità... E già che ci sono, vogliono sapere chi

perdere o perché non ci sta del tutto con

a me e non ci volevo credere. Un incubo

nelle indagini; terzo, chi ci ha giocato questo brutto

Siamo certi che non ci deluderà» ironizzò l’avvocato

cellulare e un’auto». ¶ «Ci abbiamo già pensato» rispose

parlasse con noi. Non ci rivedremo più fino alla

come l’ultimo che ci ha costretto a tagliare

si svuotano. A casa ci restano soltanto le casalinghe

più sobrio ma poi ci ripensai. Si sarebbe sicuramente

Beniamino mi chiese dove ci saremmo diretti. Risposi che

compagnia della vedova Vadilonga. ¶ Ci guardammo. Da quel momento

pignola descrizione dell’avvocato ci permise di identificare immediatamente

di arachidi e salatini. Ci sedemmo accanto a lei

serviti. Precauzione inutile: come ci aveva anticipato Columbu, il

di un’ora. Finalmente ci condusse a casa, una

la contabilità delle delicatessen». ¶ Ci appostammo nella Panda azzurra

auto. Io e Beniamino ci guardammo stupiti. Era il

sfruttare. ¶ Il cameriere che ci accolse intendeva dirottarci in

per fargli cambiare idea. Ci rendemmo subito conto che

questura, sul suo fascicolo ci deve essere un bel

come lo scassinatore che ci serve per entrare a

Kung Fu». ¶ Il pedinamento ci riportò al supermercato. I

installata una coppietta. Beniamino ci mise due secondi, con

spiazzo e il motociclista ci girò attorno prima di

cenno affermativo della testa. ¶ «Ci scusi un attimo». Presi

il mio socio e ci allontanammo di qualche metro

passata agli sbirri, poi ci tese la mano con

Montò sulla moto e ci fece cenno di seguirlo

una logica apparente. Brundu ci assicurò che proprietari e

badavano agli affari loro. Ci sedemmo a un tavolo

i brindisi di prammatica ci dedicammo a pianificare le

del telefono della signora ci avrebbe segnalato la presenza

Agli annunci pensiamo domani. Ci infiliamo in un’emeroteca

pista... Sempre che non ci siamo sbagliati» ribattei dubbioso

continua, nella speranza che ci conduca a uno di

pista del belga, se ci dedichiamo completamente alla Vadilonga

convinto anch’io che ci deve essere un collegamento

a cagare». ¶ «E che ci fa la mafia in

Mi sembra che non ci resti altra scelta» aggiunse

piccato. ¶ «Calmati, Beniamino. Non ci penso nemmeno. Piuttosto, come

dentro con me. Fuori, ci deve stare lui... l

Il mattino successivo mi ci dedicai nuovamente; fu un

altezza delle casse. Come ci vedi entrare nell’ufficio

prendi la macchina e ci aspetti davanti alla porta

vistosamente macchiato di sangue. Ci allontanammo senza problemi ma

era perfettamente inutile. ¶ «Adesso ci daranno la caccia, e

contato i soldi. Qui ci sono più di trenta

preannunciava pieno di guai: ci mancava solo un incidente

nella speranza che finalmente ci portasse dagli “avvocati”. Avevamo

terzo giorno di ricerche ci ritrovammo al Libarium per

chiesi di rimando. ¶ Brundu ci guardò come se fossimo

resi conto che Benoit ci aveva sguinzagliato contro gli

in quel momento che ci raggiunsero. ¶ Marlon e Rossini

Dentro non mi sembra ci sia niente di rotto

ribatté sorpreso il sardo. «Ci hanno aggredito, ti hanno

lo meritiamo». ¶ «Prometto che ci penserò» mentii. «Adesso va

in assoluto. Subito dopo ci metto fare all’amore

questo genere di evenienze. ¶ Ci trovai Marlon e Beniamino

a fuggire e non ci sarebbe stato bisogno di

di eroina... Se non ci fosse stato quello scontro

che la seconda volta ci vada così bene...». ¶ «Non

cosa strana: Marlon Brundu ci propose, in segno di

giorno di mercato, Marlon ci precedette in moto con

di andarcene, il sardo ci domandò se il suo

se il suo quartiere ci era piaciuto. Stavo cercando

proprio vero che non ci si può più fidare

di nessuno» quando questi ci spiegò di essere l

studi professionali. L’idraulico ci aveva confidato che stava

belga tornerà a casa, ci troverà ad aspettarlo e

di quello che noi ci aspettavamo. Quella notte si

solo piante, chissà se ci sono anche fiori... E

fiori... E già che ci siamo, verifichiamo se aveva

intorno all’occhio non ci sono ecchimosi, il che

pasticceria dove fare colazione» ci esortò Rossini. «Poi una

una zia. La cosa ci mise di malumore. Per

di essere chiamato vecchio. ¶ «Ci mancherebbe altro» rimbeccò quest

e il mio socio ci guardammo. Secondo i nostri

bicchieri sporchi, come se ci fosse stata una riunione

per una certa Lorella. ¶ Ci rinchiudemmo nel seminterrato del

entusiasta. «E lui?». ¶ «Non ci sperare» il milanese scosse

te la riscalderanno». ¶ Non ci credevo ma poiché sono

torniamo agli affari. Come ci eravamo divisi i compiti

massima tranquillità, la donna ci condusse a un tavolino

donna. Questa volta però ci rendemmo subito conto di

attraverso una strada parallela. Ci diede le coordinate del

L’insegna sulla strada ci segnalò che si trattava

ha uscite sul retro» ci comunicò Marlon. ¶ «Allora ha

ai miei collaboratori e ci appostammo per fotografare il

il secondo uomo. Non ci riuscimmo. Uscì con un

all’ingresso dalla moglie: ci esibimmo nel solito numero

Ma alla fine non ci riuscì. Deluso, si schiarì

quei giorni il cagliaritano ci dedicò uno sguardo interrogativo

di carne da surgelare. Ci spogliammo a vicenda in

vedo l’ora che ci provino» disse, in tono

frettolosi. Beniamino e io ci tenevamo a una cinquantina

metri dalla donna. Marlon ci affiancava con la Panda

trasudava tranquillità. All’improvviso ci passò a fianco, ondeggiando

volta che cambiavi scarpe ci mettevi mezz’ora a

Presto, tagliamo la corda» ci incitò allora Rossini, «tra

Se continuiamo a sottovalutarli, ci fotteranno alla grande...». ¶ «Già

alla grande...». ¶ «Già» concordai. «Ci hanno lasciato nuovamente al

e con mille precauzioni ci condusse al nuovo rifugio

Senza dire una parola ci sedemmo al tavolo della

ti rendi conto, ma ci siamo fatti ammazzare sotto

pistolina col silenziatore...Quando ci è passato a fianco

Non sappiamo nemmeno quando ci hanno “agganciato”» intervenne il

belga e la vedova ci hanno fatto terra bruciata

e il vecchio Rossini ci fissammo a lungo. ¶ «Proviamo

Al termine della cena, ci spostammo al Libarium, il

Libarium, il locale dove ci eravamo conosciuti. Lì mi

abbandonare il locale e ci decidemmo solo quando lo

sesso, gustato con calma, ci augurammo la buona notte

molto interesse. «Non ti ci mettere anche tu» lo

tu» lo ammonii. ¶ «Non ci penso proprio Alligatore. Qui

lui e io soltanto ci saremmo incontrati, esattamente al

di tornare a Cagliari». ¶ Ci pensò su. «Ne conosco

bisca di viale Merello. Ci andava sempre. È la

la sua?». ¶ «La roulette. Ci ha perso fortune e

nel suo studio, Columbu ci sbatté sotto al naso

la banda a tornare. Ci hanno “curato” senza che

pensando a Marlon. Mi ci sono proprio affezionato a

Quanti soldi pensi che ci siano?» chiesi incuriosito. ¶ «Difficile

postazione mobile. ¶ «Speriamo non ci rimanga tutta la notte

tranquilla, grazie alla quale ci permise di mantenere agevolmente

ero dell’idea che ci avesse scoperti, mentre Rossini

abita lontano da dove ci ha seminato» osservò. «Tutt

intorno a via Telesio ci sono piccoli quartieri residenziali

ghignando, «mentre sta dormendo». ¶ Ci dividemmo, così da abbreviare

sicurezza e questa volta ci condusse senza difficoltà a

Gance. Chissà che non ci porti da Siddi». ¶ «Non

ma sono certo che ci condurrà comunque sulle sue

comunque sulle sue tracce». ¶ «Ci serve un piano, Marco

vedova Vadilonga. ¶ “Scommetto che ci trovo anche l’amico

al petto. Anche lui ci mise poco a capire

via Bacone. Piano terra. Ci sono finestre anche sul

innamorato”... E intanto quella ci faceva il vuoto intorno

del mondo e tu ci caschi ancora... Sei proprio

cake decorator calibro nove, ci guardava allibito. ¶ «Sherlock» sbraitò

omicidio di Fiorenza Vadilonga ci ha portati fuori strada

Io di questa storia ci capisco poco... Sono di

E... tra veri bevitori ci si capisce. Ho assolutamente

e la mia fidanzata ci siamo lasciati» dichiarò. ¶ «Lei

il tuo infallibile fiuto ci salverà». ¶ La Renault di

di metri, l’Espace ci aveva già distanziato. ¶ A

una rosa di pallettoni, ci avvertì che eravamo in

metro di distanza e ci avrebbe sicuramente riconosciuto» commentò

che il tuo fiuto ci avrebbe salvato» mi complimentai

che procedere alla cieca... ci conviene perlustrare per bene

il versante su cui ci trovavamo. Iniziammo a battere

mio socio e io ci guardammo perplessi, chiedendoci a

gusto una zuppa fumante. Ci spostammo dalla strada al

venne servita la zuppa. ¶ «Ci scommetto che quelli sono

siamo vestiti da città. Ci infangheremo fino alle orecchie

minimo rumore. I tre ci precedevano arrampicandosi come capre

un sentiero impervio. Noi ci tenevamo a circa trecento

Speriamo invece che non ci sia bisogno di sparare

capo degli indipendentisti corsi... Ci hanno dato appuntamento stanotte

di portarcelo via... Se ci dicono di no, abbiamo

di costruzioni di pietra. Ci arrampicammo sulla più alta

dominava la valle e ci mettemmo comodi ad aspettare

ha fatto buio. Adesso ci stanno osservando con i

sta succedendo?». ¶ «Calma, calma... Ci stanno tenendo sotto tiro

il punto luce». ¶ «Scendete» ci ordinò una voce in

in corso. ¶ Due ombre ci perquisirono e ci indicarono

ombre ci perquisirono e ci indicarono dove dirigerci. Dopo

paio di lampade e ci imbattemmo nel resto del

una storia lunga e ci manca il tempo per

sul posto e voi ci permettete di interrogare due

autorizzata, che i francesi ci hanno dichiarato... Agguati, sequestri

è arrivato in Corsica ci ha tirato un brutto

Gli uomini del Fronte ci seguirono a bordo di

guardarlo negli occhi. «Non ci sono caprioli in Corsica

la morte del “patriota”. Ci separammo dagli uomini del

sguardo degli altri passeggeri. ¶ Ci sedemmo su una panchina

famiglia». ¶ «Tutto ciò non ci aiuta a capire cos

sto cazzo di Mangiabarche ci faciliterebbe la vita» sospirò

anche alla donna che ci sedeva di fronte. Sorrise

cerco Marlon e poi ci ritroviamo tutti qui...». ¶ Quando

lacune, la nostra professione ci ha insegnato a colmarle

eroina, di cui, come ci è stato riferito, è

girarci intorno, Buratti e ci dica di cosa si

Come possono credere che ci cascheremo così facilmente?». ¶ «Ecco

qui con Marlon e ci annoiamo tanto... Sai allora

giochetto a premi... Così ci divertiamo...». ¶ «Che gioco?» chiesi

pazza, Gina, non ti ci provare nemmeno» la minacciai

in tono grave. ¶ «Non ci penso proprio». ¶ Mi mise

La suoneria dell’apparecchio ci avvisò che Gina aveva

volta il nostro valletto ci offre l’indice della

Marlon. La spia verde ci comunicò che la batteria

in corpo. «Custa bagassa ci sta umiliando tutti e

niente. Andiamo lì e ci comportiamo da uomini». ¶ «Tutto

in una coperta e ci recammo presso un’impresa

reperire il materiale che ci serviva per dire addio

sospiro di sollievo quando ci aveva visto uscire dal

gli stessi che Brundu ci aveva presentato quando ci

ci aveva presentato quando ci aveva invitato a visitare

foto segnaletica sul giornale. Ci risposero di non preoccuparci

l’incarico di restituirli. Ci allontanammo a piedi. Ad

fare attenzione: anche loro ci stanno cercando... Forse non

lo svenimento e stavolta ci riuscì in pieno. La

strano nella nostra comitiva. ¶ «Ci sono altre stanze?» domandai

ad Alberto Dedonato che ci aveva riconosciuto e stava

attenzione. ¶ «Sotto il cappotto ci ho nascosto il mitra

a guardia della bisca ci hanno fatto omaggio di

traghetto, tornando dalla Corsica, ci siamo spremuti il cervello

l’unica pista che ci poteva condurre al resto

però che anche loro ci stanno cercando per farci

avvocati”: con Mangiabarche lui ci ha offerto su un

possibilista. ¶ Lungo la strada ci fermammo in un centro

chiuse e non sembrava ci fosse nessuno all’interno

signore è Beniamino Rossini». ¶ Ci guardò perplesso. Probabilmente non

cosa posso esservi utile?». ¶ «Ci ha suggerito di venire

chiusura, Frau e Pani ci invitarono a bere un

specialmente perché l’etere ci dava la possibilità di

primo tra voi che ci svelerà chi o cosa

una volta le barche ci andavano regolarmente a cozzare

di tre pagine. ¶ «Forse ci siamo» comunicai concitato al

che si chiama così... Ci sono anche villette singole

del maestrale. Un benzinaio ci mise al corrente che

del cappotto di bronzo. Ci infilammo in un bar

Mangiabarche e la donna ci fornì le indicazioni per

l’isola di Carloforte ci dirigemmo verso destra come

dirigemmo verso destra come ci aveva indicato la barista

Possono sempre tornare utili». ¶ Ci inoltrammo nei campi, tra

tue indagini del cazzo, ci troviamo sempre incasinati e

buio e mentre loro ci tendono l’agguato quotidiano

una luce e noi ci accucciammo per non essere

tutti i pori: non ci voleva molto a capire

a capire che non ci avrebbe creato problemi. Rossini

complimentò la moretta. ¶ «Allora ci ha fottuto» sibilò il

diede un consiglio: «Non ci provare più». ¶ Poi si

buona reputazione ma non ci riuscii. Alla fine ne

altri “avvocati” ma non ci riuscii mai. In compenso

Solo Fiumara ovviamente non ci cascò. In tutti questi

mio» mi canzonò. ¶ «Come ci avete scoperti?». ¶ «Tu e

prima che la uccideste, ci ha inviato via modem

vanno» aggiunse. ¶ «E tu ci credi?» domandai perplesso. ¶ «No

anche restituire». ¶ «In effetti ci ha raccontato tutto quello

saluto. L’ex avvocato ci guardò con un’espressione

nascosti tra le rocce ci riempirebbero di buchi...». ¶ Qualche

minuto dopo il maestrale ci portò il rumore dei

mio socio e io ci trovavamo al Poetto, la

anno e quello che ci ospitava si chiamava Dolce

Prova almeno una volta». ¶ Ci fissammo. «D’accordo. Stasera

il saldo del compenso. Ci salutammo in silenzio: cenni

La moglie del penalista ci accompagnò alla porta. Per

lui con la gente ci sapeva fare. ¶ Arrivò la

la prossima volta che ci incontreremo». ¶ «Perché, ci incontreremo

che ci incontreremo». ¶ «Perché, ci incontreremo ancora?» domandai sorpreso

del milanese, altrimenti non ci avrebbe disturbato perché, quando

suo tavolo, le ragazze ci stavano per piacere e

amico invece no. Lui ci sa fare: parla, scherza

scherza, ride ma soprattutto ci ascolta. Gli altri non

Roula. In Grecia non ci sono mai stato, e

stampato sulla sua faccia. «Ci sono novità?» domandai cauto

e vidi Roula che ci stava osservando. Le sorrisi